Report e limiti dello sviluppo

Se per caso giungete qui dopo la visione della puntata di Report del 12/12/2010 e siete interessati a sapere qualcosa di più sul movimento di Transizione, beh… benvenuti!

Per farsi un’idea

Per farsi una prima idea di cosa sia la Transizione potreste cominciare da qui e scaricare il documento “Chi siamo e cosa facciamo” oltre ovviamente a consultare il sito internazionale del movimento (in inglese).  Magari aiuta anche farsi un’idea di cosa non è. Se la cosa vi stuzzica, vi consigliamo la lettura del Manuale Pratico della Transizione, il libro attraverso il quale il movimento si sta diffondendo molto velocemente in tutto il mondo.


Manuale Pratico della Tansizione

Potete acquistarlo on-line cliccando sull’immagine qui sopra. In questo modo il 10% del prezzo di copertina verrà devoluto a Transition Italia. Oppure potete trovarlo o ordinarlo nelle librerie e ora anche in molte biblioteche pubbliche. Per una bibliografia essenziale su questo tema (siete avvisati – è immenso) date un’occhiata a questa zona del sito. C’è anche un film, in inglese ma sottotitolato in italiano, potete acquistarlo qui o vederlo su YouTube o presso le Iniziative di transizione italiane.

Partecipate a un Transition Talk
Forse uno dei modi migliori per capire il movimento di Transizione è partecipare a un Transition Talk, una sorta di conferenza/incontro in cui si spiega tutto per filo e per segno, con il grande vantaggio di poter fare domande e scambiarsi idee in tempo reale. Potete vedere nel nostro calendario se ne trovate uno che fa al caso vostro o decidere voi stessi di organizzarne uno richiedendo la presenza di uno dei facilitatori di Transition Italia. L’ultima possibilità è il fai da te, il manuale spiega come.

Unitevi ad un’Iniziativa o fondatene una
È possibile che nel luogo in cui vivete esita già un’Iniziativa di Transizione o che ci siano persone che stanno pensando di crearne una. Controllate sulla mappa nazionale e se non c’è nulla, beh… potete sempre fondarne una voi.

Ancora benvenuti.

27 commenti
  1. Vesco Diego
    Vesco Diego dice:

    Buon giorno sono rimasto piacevolmente stupito dalla puntata di Report del 12/10/10, sono di Castello di Serravalle, vorrei se possibile essere coinvolto nelle vostre attività di transition town a Monteveglio, sono un installatore elettrico e mi piacerebbe dare il mio contributo a questa iniziativa che considero indispensabile per il benessere di tutti, contattatemi pure all’indirizzo e-mail con il quale scrivo questo post, a presto.

  2. bruno
    bruno dice:

    Buongiorno, mi ha fatto veramente piacere sapere che c’e’ un villaggio sostenibile dal punto di vista ambientale. Era un po’ che c’ercavo un posto dove ci si focalizza sulla sostenibilità ambientale, economica e non per ultimo il ritorno ai rapposti umani non dettati dalle regole economiche.
    Io sarei proprio interessato nel trasferirmi a vivere da voi.
    Sono infermiere e vorrei sapere se e’ possibile trovare posto di lavoro in zona e una casa in affitto a Monteveglio.
    Vi prego contattatemi
    Bruno

    • Cristiano
      Cristiano dice:

      Ciao Bruno, a Monteveglio non siamo affatto sostenibili dal punto di vista ambientale, ma ci stiamo ragionando, magari un po’ più seriamente che in altri posti, forse tra 30 anni ci saremo avvicinati… come puoi immaginare è un percorso, non una cosa che si può fare con uno schiocco di dita.

      Mi fa piacere che tu pensi di trasferirti qui, purtroppo non abbiamo la possibilità di fare da agenzia immobiliare e di collocamento, ti suggerisco però di ragionare anche sulla possibilità di produrre i cambiamenti dove vivi già. Per quanto allettante, l’idea che si possa creare un’isola felice dove vivere bene e al sicuro non è molto realistica, se le cose cambiassero solo a Monteveglio ti assicuro che non sarebbe un gran risultato. Beh.. pensaci, noi siamo qui comunque.

  3. massimiliano rupalti
    massimiliano rupalti dice:

    Sembra irreale vedere Rob, Cristiano, Maurizio, ecc in una tv nazionale.
    Davvero significativo.
    Speriamo non sia solo una goccia nell’oceano.
    Complimenti a tutte/i coloro che hanno contribuito a questo.
    Chapeau!

    P.S. anche nelle marche ci stiamo provando, esattamente ad Urbania (PU) e ad Urbino (PU) dove è in corso un cineforum sui temi di transizione http://transitionitalia.wordpress.com/2010/12/06/documentari-resilienti-a-urbino/ .
    Nella locandina c’è il contatto telefonico.
    Oppure rupo@cheapnet.it

  4. Simona
    Simona dice:

    Buongiorno e complimenti per il vostro utilissimo movimento. Non ne sapevo niente e sono rimasta affascinata. Adesso approfondisco meglio voglio sapere TUTTO!!! Complimenti e grazie di dare l’esempio.

  5. benedetto apicella
    benedetto apicella dice:

    Ho visto la trasmissione “report”, mi sono sentito molto vicino alle vostre idee. Anche se non conoscevo questa realtà, ho sentito di farne già parte. Cerco, con grandi sforzi, a non lasciarmi trasportare dal consumismo sfrenato, ma è veramente difficile, anche all’interno della mia stessa famiglia. E’ bello sapere che la tua idea, il tuo stile di vita possa essere finalmente compreso.

  6. Luca
    Luca dice:

    Buongiorno,
    non avevo mai sentito parlare di Voi pur essendo e lavorando a Crespellano. Mi hanno informato proprio oggi due Vostri colleghi di Bologna.
    Mi fa veramente piacere che esistano movimenti come questo e che ci sia gente che si muova per cercare di cambiare il modo in cui stiamo spremendo il nostro pianeta.
    Nel mio piccolo, ho aderito alla filosofia CasaClima e dopo parecchi corsi sono divenuto consulente energetico proprio per cercare di ridurre i consumi e gli sprechi energetici.
    Un saluto

  7. ricardo stocco
    ricardo stocco dice:

    ciao Cristiano.
    io sto mettendo in piedi un progetto di Living Lab in veneto con degli amici.
    mi piacerebbe molto che provassimo insieme a te a capire come le due idee possono convergere fattivamente.
    che ne pensi? come potremmo fare?

    • Cristiano
      Cristiano dice:

      Come potremmo fare non lo so, ricevo talmente tante richieste che non so proprio come fare a gestirle. Intanto se ci dici dove sei, magari c’è qualcuno preparato lì vicino a te che potrebbe aiutarti… chissà…

      • ricardo stocco
        ricardo stocco dice:

        grazie, Cristiano.
        sono a Treviso, il progetto è localizzato nella fascia pedemontana.
        vengo anche a trovarvi lì, se dici che avresti 1 ora per me e noi…

  8. Franco Meani
    Franco Meani dice:

    Dal Segretario del Movimento Distributista Italiano.
    Ka ns. associazione si interessa della moneta come mezzo di scambio e come elemento che determina la ricchezza di una città organizzata. La moneta deve nascere come riconoscimento del lavoro prestato dal cittadino verso la comunità di residenza, in ottemperanza alla costituzione It. 1 e successivi punti. In questo modo nasce di proprietà del cittadino che la può spendere come crede. Più lavoro più ricchezza e benessere per la collettività. Il Comune coordina e controlla il lavoro offerto dal cittadino attraverso le circoscrizioni che certificano ed accreditano il riconoscimento spendibile con la carta dei servizi regionale. Il lavoro e strettamente collegato al tempo prestato che viene registrato. Il valore del tempo può anche variare ma entro parametri ristretti (1:3), dettati dalle regole del Distributismo e della Giustizia Sociale, votata a maggioranza dai cittadini. Attualmente le retribuzioni sono stabilite in maniera unilaterale, come avviene in politica o nelle aziende italiane.

  9. Marco
    Marco dice:

    Salve, bellissimo progetto. Io sono uno studente di 24 anni di antropologia, e ho scoperto, leggendovi, di essere di già da parecchio tempo un “transition town”.
    Come detto da voi, il cambiamento deve avvenire ovunque, in ogni città, e dunque è controproducente venire a vivere in uno di queste città. Ora mi chiedo, io personalmente, studente, cosa posso fare in pratica?
    Ho davvero voglia di rivoluzionare insieme a voi il sistema, ma prima ancora, noi stessi.
    ciao

    • Cristiano
      Cristiano dice:

      Mah… puoi provare a capire come funziona il nostro tentativo e, se ti piace, vedere se vuoi tentare l’esperimento nel posto dove vivi. Per capire ci vuole un po’ di tempo, un esperimento come questo non c’è mai stato e molti degli aspetti salienti non fanno parte della cultura diffusa. Puoi trovare molte cose che ci sono nel movimento di transizione in altri tipi di percorso, ma praticamente mai la combinazione di tutte queste cose. L’insieme potrebbe valere nettamente di più della somma dei suoi componenti.

      Per cominciare a capire meglio, un buon punto di partenza è andare o organizzare un Transition Talk.

  10. Marilena
    Marilena dice:

    Ciao, da quel poco che ho letto credo che anche io ed il mio compagno siamo già da parecchio “transition”.Trasferiti dalla città in campagna (per scelta) coltiviamo un pò di terra, inizialmente solo per nostro uso ed ora ( essendo rimasti con “poco” lavoro da dipendenti) per vendere. Ci riscaldiamo a legna e facciamo tantissime azioni…..come dire …” greentransition.”
    Ora chiedo … come contattare altri come sapere e conoscere direttamente. Viviamo a Castagneto Po (TO) un paese piccolo e non sò quanto aperto. Noi ditemi di organizzare un Talk …non credo ne saremmo capaci…mai fatto nulla di simile.

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  2. […] degli incontri anche nella vostra città (i cosiddetti “transition talk”), c’è il blog http://transitionitalia.wordpress.com/2010/12/12/report-e-limiti-dello-sviluppo/ mentre qui http://transitiontownsit.wordpress.com/articoli/ si può scaricare il “documento […]

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