Gas serra sempre in aumento e acidificazione degli oceani

Nonostante la crisi economica, che ha fatto diminuire i consumi energetici, i dati su i gas serra sono sempre più allarmanti. Innumerevoli sono ormai i danni dovuti direttamente o indirettamente ai cambiamenti climatici che incidono sull’agricoltura, la salute, la distruzione delle coste, gli eventi meteorologici ad alta energia. L’Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM) è un’agenzia specializzata delle Nazioni Unite. E ‘voce autorevole del sistema delle Nazioni Unite sullo stato e il comportamento dell’atmosfera terrestre, la sua interazione con gli oceani, il clima che produce e la conseguente distribuzione delle risorse idriche. Nel suo ultimo bollettino (No. 10 | 9 September 2014) ci sono i dati che provano l’aumento dei gas serra in atmosfera.

Militare americano sopra New Orleans dopo l'uragano Katrina

Militare americano sopra New Orleans dopo l’uragano Katrina

“Sappiamo senza alcun dubbio che il nostro clima sta cambiando e che i fenomeni meteorologici stanno diventando sempre più estremi a causa di attività umane come l’uso di combustibili fossili. Abbiamo la conoscenza e gli strumenti per tentare di contenere l’aumento della temperatura all’interno dei 2 °C per dare al nostro pianeta una possibilità e dare ai nostri figli e nipoti un futuro. Professare ignoranza non può continuare a essere una scusa per non agire”, avverte il segretario generale Michel Jarraud.

Ma non è solo il cielo a preoccupare la WMO: i meteorologi puntano i riflettori su un altro effetto dell’aumento delle emissioni che rischia di innescare un effetto a catena, facendo aumentare ulteriormente la concentrazione di gas serra in atmosfera:l’acidificazione degli oceani. Oltre agli impatti sugli ecosistemi marini, il fatto che gli oceani diventino più acidi diminuisce la loro capacità di assorbire la CO2 in atmosfera e il tasso a cui l’acidità degli oceani sta aumentando, si rileva, non è mai stato tanto alto da 300 milioni di anni.

Insomma: è evidente che la situazione ci stia sfuggendo di mano e non solo parlando di emissioni di gas serra, ma anche guardando al consumo delle risorse naturali in genere. Di recente ce l’ha ricordato il Global Footprint Network, l’associazione che stima il giorno in cui finiamo le risorse ecologiche prodotte per l’anno intero, l’Earth Overshoot Day (pdf), che quest’anno è arrivato il 19 agosto: per mantenere i livelli di consumo attuali dunque ci servirebbe più o meno un pianeta e mezzo.

Possiamo leggere di più nell’articolo di qualenergia.it: Allarme clima, la concentrazione dei gas serra mai così alta.

Non bastano le poche azioni “green” che i Governi hanno messo in atto, ci vogliono decisioni più stringenti e globali. Alla luce delle inondazioni lampo in gran parte dei Balcani all’inizio di quest’anno, e gli incendi boschivi devastanti delle ultime estati nell’Europa meridionale, è chiaro che gli Stati membri dell’UE non sono immuni agli effetti dei cambiamenti climatici. In vista del suo incontro con il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz, il 10 settembre, l’inviato speciale delle Nazioni Unite per il Cambiamento climatico Mary Robinson ha dichiarato che “sta diventando evidente anche nelle parti più sviluppate del mondo che il clima sta cominciando ad incidere davvero: condizioni meteorologiche estreme, inondazioni e siccità…”.

L’inviato delle Nazioni Unite ritiene che, nonostante i numerosi problemi che i paesi europei devono affrontare, questo problema è di massima urgenza: “Deve essere la priorità dei leader europei, in particolare in occasione del Consiglio europeo di ottobre. È molto importante che i dirigenti adottino il pacchetto della Commissione per una riduzione del 40% entro il 2030”.

In febbraio il Parlamento ha votato per imporre agli Stati membri di raggiungere gli obiettivi nazionali vincolanti sulle energie rinnovabili, l’efficienza energetica e le emissioni di gas a effetto serra. Robinson è del parere che il Parlamento svolge “un ruolo sempre più importante” nella lotta contro il cambiamento climatico.

Installazione di collettori solari all'Ecovilaggio EVA a Pescomaggiore (Reseda)

Installazione di collettori solari all’Ecovilaggio EVA a Pescomaggiore (Reseda)

Robinson spera che il vertice sul clima che si terrà a New York il 23 settembre sarà un punto di svolta nella lotta contro il cambiamento climatico: “Penso sempre di più che abbiamo bisogno di prendere le decisioni importanti, a partire dal vertice sul clima. Quello che ho imparato è che aggiungere un po’ di verde, non basta. Dobbiamo cambiare realmente il corso della storia e mi auguro che i leader europei agiranno di conseguenza”.

Nel frattempo noi continuiamo a lavorare perché se aspettiamo i Governi sarà troppo poco e sarà troppo tardi!