Notizia provenienti dal network internazionale del movimento di Transizione

Vandana Shiva sulla Transizione

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Thomas Finger di Transition Berlino, ha approfittato della presenza di Vandana Shiva in città per la presentazione del suo libro “Soil not Oil” e le ha chiesto se crede che il lavoro delle Iniziative di Transizione nel mondo “sviluppato” possa aiutare gli altri popoli del pianeta.

Traduzione:

La pressione maggiore alla quale è sottoposto il Sud del mondo è la sottrazione delle risorse,per sostenere un sistema di consumo dal quale il Nord sviluppato non trae benefici reali, al contrario di quanto creda.

Il Movimento delle Transition Town nel mondo occidentalizzato puo’ ridurre la pressione che grava sul Sud del pianeta, ed allo stesso tempo puo’ sostenerlo in maniera solidale per quelle richieste che il Nord non è in grado di soddisfare, non potendo coltivare in Europa cose come il caffe’, le spezie ed il cotone.

Il Movimento delle Transition Town deve cercare di ridurre nell’Occidente la propria Impronta Ecologica, in tutte le aree di intervento possibili e deve essere in grado di produrre da se’ i propri mezzi di sostentamento, incrementando le piccole produzioni locali.

Io credo che i prodotti ortofrutticoli freschi siano i candidati migliori al fine di realizzare questo. I prodotti ortofrutticoli freschi sono i principali responsabili della perdita delle proprie terre da parte delle popolazioni del sud poiché non possono essere esportati dai piccoli proprietari, mentre aziende gigantesche strappano loro le terre e spediscono in occidente fagiolini ed insalata per via aerea.

Quindi, se voi ridurrete il consumo di prodotti ortofrutticoli freschi provenienti da lontano ed incrementerete la vostra produzione locale secondo criteri ecologici, ridurrete anche la pressione sul Sud del pianeta consentendo alle famiglie dei paesi emergenti di non morire di Fame.

Questo è il tipo di Solidarietà di cui abbiamo bisogno.

Si ringraziano Erica Giuliani, Riccardo Deliziosi (santi subito) per il velocissimo lavoro volontario di traduzione.

La BBC ha detto “Picco”, un evento!

Progressivamente il mondo si sveglia ed ecco cosa scrive oggi molto chiaramente la BBC:

There is a “significant risk” that global production of conventional oil could “peak” and decline by 2020, a report has warned.

The UK Energy Research Council study says there is a consensus that the era of cheap oil is at an end.

But it warns that most governments, including the UK’s, exhibit little concern about oil depletion.

The report’s authors also state that the 10 largest oil producing fields in the world are all in decline.

C’è un “rischio significativo” che la produzione globale di greggio convenzionale possa raggiungere il “picco” e declinare entro il 2020.

Uno studio del Consiglio della Ricerca Energetica Britannico dice che è opinione diffussa che l’era del petrolio a basso prezzo sia alla fine.

Ma avverte che la maggior parte dei governi, incluso quello Britannico, non sembrano affatto preoccupati dell’esaurimento di questa risorsa.

Il rapporto afferma inoltre che i 10 piu grandi giacimenti del mondo sono tutti in fase di declino produttivo.

Articolo originale qui.

In Uk si parla molto più frequentemente che in Italia di questi temi, ma il termime “Picco” è di solito evitato dai media tradizionali (si fanno giri di parole). Nel resto dell’articolo si evidenzia come siano in realtà molti a pensare che il “Picco” sia già passato. Ma è chiaro che certe notizie vanno date un po’ alla volta (come nella barzelletta del gatto e della nonna, non so se la conoscete…).

Andando oltre la curiosità però, rimane il fatto che presto o tardi il tema dovrà entrare in agenda e più si attende più la sua entrata assomiglierà a un assalto di cavalleria…

David Attenborough e il clima

Il grade documentarista Sir David Attenborough scende in campo e spiega il riscaldamento globale (filmato in inglese).

Ed e la Transizione

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Ed Miliband è il Segretario di Stato per l’energia e il Cambiamento Climatico del Regno Unito, una sorta di ministero dell’energia collegato direttamente al Gabinetto del Primo Ministro inglese.

Recentemente ha partecipato a Londra alla Transition Conference come semplice uditore e quindi gli è stato chiesto di scrivere qualche riga sulle impressioni che ha ricavato durante quell’evento.

Ecco le sue dichiarazioni:

Cari amici, non sono mai stato un’uditore prima – probabilmente non è qualcosa che i politici tendono a fare. Quindi la mia prima esperienza è stata quando ho partecipato alla Conferenza delle Transition Towns e sono andato di tavolo in tavolo ascoltando quello di cui le persone stavano discutendo, ho conosciuto questo movimento e scoperto quello che la gente mi chiede di fare nella mia azione di governo per aiutare.

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In Transizione: il film in streaming

Io e Ellen siamo appena tornati da Totnes (esperienza bellissima di cui cercheremo di raccontarvi appena possibile), ma vorrei avvertire tutti che è possibile vedere un’anteprima del film “In Transition” a questo indirizzo.

Si tratta di un premontaggio, non quindi della versione definitiva, ma direi che è già godibile anche così. Rimmarrà disponibile allo streaming fino alle 23 di oggi, poi probabilmente per vederlo di nuovo si dovrà aspettare l’uscita ufficiale prevista indicativamente per ottobre.

In ogni caso questa sarà la versione 1.0 del film. È previsto in fatti che il film sia aggiornato nel tempo mano a mano che da tutto il mondo arrivano contributi video dalle varie iniziative di Transizione.

Transition Network Conference

Questo è il week end della Transition Network Conference, un momento di incontro e di scambio del movimento a livello planetario. Si tiene a Londra e a rappresentare l’Italia avremo la nostra Elle Bermann (presidente di Transition Italia).

Vi ricordo che domani alle 14:45 (ora italiana) ci sarà anche l’anteprima mondiale del film “In Transition” che potrete seguire in streaming a questo indirizzo (sempre che il server regga l’urto, cosa di cui non mi sento sicurissimo).

Attendiamo il resoconto di Ellen al suo ritorno.

The powerdown show

PowerDownShow

È pronto “The Powerdown Show” un DVD con 10 episodi da 20 minuti ciascuno completamente dedicati ai temi della transizione. Al momento è ovviamente in inglese quindi mettiamoci in moto per creare la versione nella nostra lingua (editori in ascolto fatevi avanti).

Si tratta di un prodotto di ottima qualità sviluppato da Cultivate e che potrebbe diventare davvero utilissimo per chiunque operi nel processo di Transizione. Cliccando sull’immagine qui sopra potete vedere l’episodio n. 8 che vi dà un’idea del contenuto e della qualità del DVD.

La Transizione in Jappone

TransitionJapan

Hide Enomoto di Transition Fujino ci racconta come il Giappone sta sperimentando il movimento di Transizione. Il video è in giapponese con sottotitoli in inglese (quindi si tratta di materiale non proprio agevole…), ma rimane in ogni caso una bella testimonianza del dilagare di questo magnifico contagio.

Per la cronaca, Fujino è la centesima Città di Transizione del mondo (mentre Monteveglio è la n. 101).

“In Transition” il film

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Il primo, vero film sul movimento di Transizione è finalmente pronto (qui sopra il trailer) e sarà proiettato in anteprima alla prossima Transition Network Conference a Londra il 23 maggio (posti tutti esauriti).

Ci sarà anche una versione in streaming live che andrà in contemporanea via web alle 1:45 pm GMT (direi alle 2:45 in Italia, ma se mi sbaglio con l’ora legale qualcuno mi corregga). L’indirizzo a cui collegarsi sarà questo.

Ovviamente al momento il film è in lingua inglese, entro fine anno uscirà una versione in DVD arricchita di molti extras. Per l’edizione italiana non so ancora dirvi, ma confidiamo di trovare una soluzione quanto prima.

Questo documentario della regista Emma Goude è stato pensato per un uso televisivo è ha una durata di un ora. Racconta la storia della generazione che ha guardato picco del petrolio e riscaldamento globale dritto negli occhi rispondendo a queste sfide con creatività, sensibilità e genio.

La Transizione sul New York Times

Rob Hopkins segnala oggi sul suo blog una impressionante serie di articoli sulla Transizione usciti su importanti testate internazionali negli ultimi giorni. Il movimento sta pian piano trovando il suo spazio anche nei canali ufficiali di comunicazione, è un ottimo segno.

A chi può leggere in inglese consiglio caldamente questo lungo e dettagliato articolo di Jon Mooallem apparso sul magazine del New York Times. La trattazione apparentemente disinvolta rivela in realtà una non comune acutezza dell’autore che si è preso il disturbo di analizzare le idee e i metodi della Transizione in modo piuttosto profondo.

Vi segnalo al volo anche un pezzo di John Paul Flintoff sull’inglese Sunday Times, che Rob considera molto bello (io non ho ancora avuto il tempo di leggerlo) e direi che in genere c’è da fidarsi… 😉

Una fattoria per il futuro

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Ecco il programma della documentalista Rebecca Hosking che sta per passare per la seconda volta in prima serata sul canale BBC2 in Inghilterra.

Pensare che una trasmissione di questo tipo possa andare in onda in Italia in questo momento è fantascienza pura, ma lo scenario e  i temi della Transizione stanno lentamente e inesorabilmente entrando a far parte della vita di milioni di Inglesi. È solo una questione di tempo, succederà anche qui.

Per il momento consiglio caldamente a tutti la visione (ovviamente l’audio è in inglese) e ho qualche remota speranza che canali satellitari come Cult o Current acquistino i diritti per l’Italia del programma e lo traducano.

Nel frattempo vediamo se si riesce a mettere in piedi una squadra di traduttori per fare i sottotitoli.

 

PS: temo l’abbiano rimosso.

La Transizione anche in Francia

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Anche i cugini francesi cominciano a unirsi alla festa. Ecco qui il loro sito internet appena sfornato: benvenuti!

Cercate Ellen a “Fà la cosa giusta”

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Questo sabato la nostra infaticabile Ellen Bermann si aggirerà furtiva tra i saloni di “Fà la cosa giusta“. Potreste riuscire a trovarla allo stand di Intermobility a quello di Arianna Editrice o presso quello della Scuola di Pratiche Sostenibili.

Se vi armate di pazienza e determinazione siamo sicuri che la troverete. Può essere un’occasione per fare quattro chiacchiere sulla Transizione, aprire un contatto e conoscersi…

Buona caccia.

Nasce il Southampton Pound

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Forse la più creativa fino ad ora tra le monete locali di Transizione e molto importante perché nasce in una grande città.

Ecco l’articolo del Southern Daily Eco.

Nel segno della Transizione

Endorsement Transition Network

Abbiamo tradotto in italiano (grazie a chi ha fatto il lavoro in modo così rapido e impeccabile e soprattutto così gratis) il manuale d’uso del marchio di adesione al Transition Network (lo vedete qui sopra).

Contiene tutte le istruzioni su chi può usarlo e come, vi preghiamo di leggerlo con attenzione e soprattutto di notare le terrificanti minacce per i trasgressori nell’ultima pagina.

Potete scaricarlo in versione PDF da questo link.

Vorrei incoraggiare tutte le Iniziative già attive ad utilizzarlo (anche se non sono ancora diventate ufficiali).