A Lomazzo …. siate pronti ad essere sorpresi !

A Lomazzo, città in transizione 08, partono con una prima sperimentazione del metodo Open Space. L’appuntamento è per il 28 febbraio 2010 con il tema: “Immagina(ti) Lomazzo – come rendere la nostra città più vivibile ed ecosostenibile ?”

Ulteriori info si trovano qui:

In bocca al lupo per questo interessante evento e anche buon divertimento (nello spirito della transizione) !

Vado a Roma e a Rieti

Volevo ricordare ai laziali interessati che venerdì sera sono a Roma per un Transition Talk ospite di MDF e di altre associazioni della città. Si tiene alla Indiateca Libreria del Teatro India, Lungotevere Vittorio Gassman dalle 20:30 in poi…

Sabato poi sono a Rieti a fare un tTalk nel corso di “Immaginare la Decrescita“. La manifestazione si svolge per 3 giorni a Palazzo Vecchiarelli. Il mio intervento è in calendario per le 16:00.

Insomma, ci vediamo da quelle parti… neve permettendo.

Bologna: nuovo incontro al Centro Lame

Questa sera i transizionisti Bolognesi si trovano al Centro Civico Lame, in via Marco Polo 51 (Sala Blu), per chiacchierare di Transizione, vedere video e ragionare sul futuro.

L’incontro è aperto a tutti e siccome non c’è transizione senza goduria alimentare, chi va è pregato di portare qualcosa (cibarie, bevande, sfiziosità) da condividere con i presenti. Per evitare un inutile consumo di posate e piatti di plastica portatevi anche i vostri accessori personali (bicchiere, forchetta, coltello, tovagliolo, ecc.).

Divertitevi!

L’Aquila: appello facilitatori

L’Aquila Città di Transizione è di nuovo in azione, si stanno scrollando di dosso le macerie del terremoto che ha trasformato la città e le vite di chi la abitava e si stanno riorganizzando per reagire in puro stile Transition.

Francesca mi prega di pubblicare quanto segue. Fate girare il messaggio se avete contatti nella zona, molti sono ancora tagliati fuori da internet. Inoltre se credete nell’energia che solo una comunità può esprimere, riempite il loro blog di incoraggiamenti.

APPELLO FACILITATORI

Per ricostruire L’Aquila serve un grande sforzo di tutti noi. Occorre farlo dando voce alle diverse anime ed ai diversi interessi che esprime il tessuto cittadino, superando i naturali conflitti che si generano e cominciando a lavorare tutti insieme.

Per questo L’Aquila Città di Transizione e Associazione Panta Rei, organizzano un Corso di formazione per FACILITATORI, ossia figure che siano in grado di stimolare la partecipazione e gestire la discussione per giungere a un risultato condiviso.
Il corso si avvarrà di docenti esperti a livello nazionale tra cui Marianella Sclavi e Gerardo de Luzenberger e si svolgerà in 4 giornate nei mesi di Febbraio/Marzo.

I temi oggetto del corso saranno:

  • Tecniche e Tecnologia di Progettazione Partecipata (1 giornata)
  • Open Space Technology ( 2 giornate)
  • Ascolto Attivo (1 giornata)

Il corso per facilitatori si inserisce nella emergente necessità per la città dell’Aquila di ritrovare un futuro di qualità a partire dal contributo di tutta la collettività e dalla costruzione di un efficace sistema organizzativo che consenta un reale coinvolgimento dei cittadini in tutte le fasi che porteranno alla ricostruzione e riorganizzazione della città.

Il raggiungimento di questo obiettivo deve passare non solo attraverso un percorso formale da parte delle istituzioni, ma anche attraverso un’opera di sensibilizzazione dei cittadini e di una formazione e di un accrescimento di competenze tali da consentire lo sviluppo di una concreta ed utile partecipazione ai processi pubblici decisionali.

Per informazioni:
Maria Rita Acone – mariaracone@yahoo.it  – Cell. 340 2522184
Gabriella Liberatore – gabriella.liberatore@cnr.it – Cell. 339 2608192

Intervista: Ellen Bermann a Reset Radio

Ieri Ellen ha rilasciato questa intervista a Reset Radio e per una volta dobbiamo evidenziare il fatto che Matteo Ponzano che conduceva l’intervento si è dimostrato davvero preparato sul tema (non capita molto spesso). Bravi tutti e due.

Potete ascoltare il tutto cliccando qui.

Bologna chiama !

La città si anima di energia e qualcuno è pronto a passare all’azione.

Alle 20:30 di lunedì 1 febbraio 2010 presso il Centro Civico Lame, in via Marco Polo 51 a Bologna, è stato organizzato un ritrovo “transizionista” pensato per tutti i bolognesi che hanno già sentito parlare di Transizione, hanno letto il manuale di Rob Hopkins, hanno partecipato a un Transition Talk, hanno frequentato un Transition Training e ora vorrebbero passare all’azione combinando qualcosa in città.

Gli organizzatori hanno preparato un programma di lavoro piuttosto serrato, non è quindi un’occasione per chiedere informazioni generiche sul movimento o farsi un’idea, ma ci si riunisce per “fare” tra chi ha già capito di cosa si tratta (o quasi).

A tutti i partecipanti è richiesto di portare qualcosa da mangiare e qualcosa da bere (poco che è considerato un dopocena).

Per ulteriori informazioni: esternazione [at] gmail.com

Com’è andata: tTraining 05

È andata molto bene. Si trattava di un gruppo di persone “in cammino” da tempo e da questo punto di vista era evidente una grande omogeneità. La conseguenza è che le parti del training che a volte risultano un po’ più complesse a Schignano si sono articolate con grande naturalezza.

Io ed Ellen siamo stati ben accuditi per tutto il tempo, il buffet autoprodotto dai partecipanti è risultato, oltre che abbondante, davvero squisito, insomma grazie a Marilia e agli altri “basilici” per l’organizzazione, a Bea e Stefano per averci coccolati e a tutti per il supporto e l’accoglienza.

Come sempre si è dovuto correre per stare nei tempi, qualcuno ieri sera mi ha detto che dovremmo seriamente pensare di fare tre giornate perché due sono troppo poche. In realtà sappiamo che il programma è molto denso, ma la sensazione è che le tre giornate possano mettere in difficoltà troppi potenziali partecipanti. Vedremo.

Un aspetto molto positivo è che molte delle cose prodotte durante il training saranno probabilmente subito utilizzate in Val Bisenzio. Ora, con questo stuolo di facilitatori in circolazione tra quelle colline speriamo proprio che succedano cose incredibili.

Questa ultima immagine è per chi c’era… e so che ora stanno ridendo.
Il prossimo Training sarà a Lucca il 27 e 28 febbraio, tutte le informazioni qui.

Saronno è in transizione – ma forse non lo sa …

Sabato scorso ho avuto modo di facilitare un OST a Saronno. Un vero turbine d’energia ! Ricky, partecipante al TT02 nel giugno 2009 presso la Cascina Santa Brera, è riuscito a coinvolgere un affiatato gruppo di donne, già attive sul territorio di Saronno, in questo esperimento. Ben 40 persone in poco più di 3 ore hanno lavorato in modo creativo su “come incoraggiare la partecipazione”, tema molto sentito, producendo i risultati scaricabili dal sito Donne per Cambiare

Transition Towns e Decrescita Felice

Post a blog unificati tra Transition Italia e Movimento della Decrescita Felice

La prima volta che in Italia si è parlato delle Città di Transizione (Transition Towns) è stato nel corso di un meeting organizzato dal Movimento per la Decrescita Felice. Questo può già dare un indizio rispetto a una fisiologica attrazione reciproca che le due realtà hanno cominciato fin da subito a esercitare l’una sull’altra. È un fatto naturale visto che i punti comuni sono tantissimi, dalla condivisione di una certa visione del mondo attuale, all’idea che in un futuro più sobrio, etico e incentrato sui veri bisogni degli uomini si possa trovare anche quella felicità, quell’armonia d’insieme, quell’equità, quel senso di reale progresso della specie umana a cui tutti dovremmo aspirare.

MDF ha condotto fino a oggi una straordinaria opera culturale indicando a un numero sempre crescente di persone la possibile via alternativa all’ormai agonizzante sistema della crescita infinita. Sarà forse solo tra molti anni che ci renderemo conto di come il diffondersi di questa nuova visone abbia fatto germogliare il potenziale di cambiamento smarrito all’interno delle nostre società. Io stesso ho cominciato il mio personale percorso proprio appassionandomi alla tematica della Decrescita Felice, a questa idea, in fondo semplice, che rimetteva in discussione le fondamenta dei nostri stili di vita. Quello che l’esperienza delle Città di Transizione aggiunge al lavoro già compiuto fin qui da MDF è soprattutto una potente piattaforma operativa. Se MDF ha reso evidenti le ragioni che dovrebbero spingerci al cambiamento e l’auspicabilità del cambiamento stesso, il contributo della Transizione spero sarà quello di fornire formidabili strumenti per realizzarlo nella pratica.

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tTraining 04 andato 05 in arrivo

Eccolo qui il gruppo che ha partecipato al tTraining 04, ancora una volta davvero un bel gruppo, ricco di varietà e sfaccettature, capace di affiatarsi in poche ore. Ci siamo divertiti e abbiamo lavorato sodo, siamo stati in compagnia di un aspirante antropologo che ha scritto e registrato ossessivamente tutto quello che succedeva. Non abbiamo idea di cosa ne farà, però anche lui sembra essersi divertito parecchio.

Così a naso mi sento di dire che da questo training sono usciti almeno due o tre elementi di cui in futuro sentirete parlare, vedremo. C’è da segnalare che con Donatella, la Transizione sbarca anche in Sicilia, a Palermo, e questo non può che farci piacere.

Abbiamo anche introdotto qualche piccola variazione al programma che ci è sembrato funzionare proprio bene, come l’utilizzo del filmato di Itay Talgam nella sessione dedicata al lavoro del Gruppo Guida e l’idea del buddy o compare, che Ellen aveva già sperimentato tenendo un training in Germania.

Questa volta però non ci potremo riposare per molto, il tTraining successivo è già programmato a Schignano, in Toscana ed è già strapieno e completo di lista d’attesa.

Quello successivo (lo 06) sarà con tutta probabilità a Lucca a fine febbraio, vi faremo sapere.

Monteveglio sempre più in Transizione

È con immenso piacere che pubblichiamo la recente delibera dell’Amministrazione Comunale di Monteveglio e che sembrerebbe dimostrare come la politica e il processo di Transizione possano dialogare efficacemente lavorando per raggiungere obiettivi condivisi nell’interesse della comunità.

Sarà un esempio che potranno seguire altre amministrazioni italiane? Perché no. Contiamo che questo atto aggiunga un nuovo, importante precedente alla cassetta degli attrezzi delle Iniziative di Transizione del nostro paese.

Ecco un piccolo estratto tanto per capirci:

LA GIUNTA COMUNALE DELIBERA

i seguenti indirizzi per l’attuazione delle politiche ambientali definite dalle linee programmatiche di mandato approvate con deliberazione consiliare n.54/2009:

· Fuoriscita dal petrolio e dai combustibili fossili come politica prioritaria di quest’amministrazione, attraverso un Piano di Decrescita Energetica che renda Monteveglio un Comune “Post Carbon”

· Patrocinio strategico all’associazione Monteveglio Città di Transizione di cui condivide lo scenario di riferimento (l’esaurimento delle risorse energetiche ed il senso del limite dello sviluppo), i metodi (il coinvolgimento dal basso della comunità), gli obiettivi (rendere la propria comunità più resiliente, ovvero più preparata ad un futuro a bassa disponibilità di risorse energetiche e l’approccio ottimistico (nonostante la criticità del momento, nelle trasformazioni che verranno risiedono grandi opportunità da cogliere per migliorare la qualità della vita di tutti i nostri cittadini).

· Attuazione di un percorso istituzionale e partecipato per la dichiarazione di Monteveglio Città di Transizione, che preveda il coinvolgimento diretto dei cittadini ed un passaggio conclusivo in Consiglio Comunale

Scarica qui la delibera completa in pdf.

Grazie a tutti quelli che ci hanno aiutato a raggiungere anche questo piccolo, grande obiettivo. E ora di nuovo al lavoro, c’è tutto il futuro ancora da immaginare.

tTraining 04 – 9/10 gennaio 2010

Abbiamo ricevuto diverse richieste per un nuovo Transition Training da fare qui nella zona di Bologna. Cerchiamo quindi di organizzarlo per il 9/10 gennaio 2010 e lo terremo a Monteveglio o in qualche altro luogo nella provincia di Bologna.

Chi fosse interessato a partecipare ce lo segnali al più presto all’indirizzo:

corsi@transitionitalia.it

Il costo indicativo è di 130,00 euro + 10.00 euro per l’iscrizione obbligatoria a Transition Italia a persona con un minimo di 15 partecipanti perché il training si possa fare (numero massimo 20).

Entro breve cercheremo di specificare meglio tutti i dettagli, ma cominciate da ora a mettervi in lista.


Il Manuale della Transizione ora c’è!

Evviva! Il “Manuale Pratico della Transizione” di Rob Hopkins ora è finalmente disponibile in versione italiana completo di un’integrazione sulla realtà del movimento nel nostro territorio scritto dalla nostra Ellen Bermann.

Potete ordinarlo subito qui (se proprio non resistete) sostenendo Transition Italia con un 10% del prezzo di copertina (come già potete fare per molti degli altri libri della nostra bibliografia).

Stiamo però ragionando con l’editore su una formula di distribuzione anche di altro tipo (GAS e punti di distribuzione locali) che potrebbe permettervi di risparmiare qualcosina sul costo di copertina e sostenerci in modo più consistente. Restate sintonizzati e vi faremo sapere al più presto.

PERCHE’ COMPRARLO

Se volete creare un’Iniziativa di Transizione nella vostra comunità, se volete capire come funziona questo straordinario processo, questo grande esperimento sociale, se cercate spunti, indicazioni, esempi, esperienze, riferimenti, strumenti di lavoro o se semplicemente siete curiosi questo è indubitabilmente il libro da cui cominciare.

È un grande compagno di lavoro che permette di attivare benefici percorsi di cambiamento nel vostro contesto sociale spalancando tante porte su universi nuovi e importanti da esplorare.

Il manuale di Rob Hopkins è stato fino ad oggi uno degli strumenti di diffusione più potenti del movimento in tutto il mondo e per noi, qui in Italia, è stato faticoso muoversi senza questo fondamentale tassello.

Fare una rivoluzione, per quanto questa sia dolce, delicata, inclusiva e facilmente condivisa dalle persone che ci stanno attorno, non è cosa semplice: se hai il manuale delle istruzioni, tutto è facilitato.

UN PUNTO DI SVOLTA

È presto per dirlo, ma questo potrebbe davvero diventare uno di quei libri che cambiano la storia per la sua capacità di mettere a disposizione di tutti un set di informazioni, pensieri, strumenti ed esperienze che si sono dimostrati fino a qui molto efficaci.

La differenza la fa quasi certamente il cambio di paradigma e di approccio che la Transizione propone. In questo libro i fatti, la filosofia, gli aspetti pratici, i sogni e il pragmatismo, il pensiero sistemico, la Permacultura convivono in un miscuglio sorprendente e armonico.

È questa capacità di visione olistica, non ideologica, aperta e inclusiva che rende la Transizione quello che è e la distingue da tante altre esperienze esistenti. La rende una specie di piattaforma disponibile a tutti e in continua evoluzione, visionaria, ma capace di perseguire obiettivi tangibili e pragmatici come la resilienza della comunità e la riprogettazione energetica del nostro abitare il mondo.

Leggete il libro di Rob e cominciate il vostro percorso di Transizione.
Riprendetevi responsabilità, diritti e gioia di vivere. Non siamo sicuri che funzioni, ma siamo certi che vale la pena provarci.

Debordiamo

È con un certo orgoglio (non privo di componenti di stupore) che vorrei segnalarvi il fatto che dopo Deborah che è andata in Irlanda a parlare di Transizione là dove è stata inventata, avremo Ellen che andrà in Germania a fare un Transition Training ai tedeschi e Davide che al momento è a Vienna e prepara un tTalk per facilitare i cugini d’oltralpe. Buffo no?

La Mappa di Mondo Nuovo

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Uno dei principali problemi in fase di avvio di una Iniziativa di Transizione è quello di trovare il primo gruppo di persone da cui cominciare, quelle più sensibili ai problemi e più disponibili a esplorare modi nuovi di fare le cose.

La Mappa di Mondo Nuovo è nata principalmente con queste finalità, rendere più facile l’incontro di persone che vivono vicine, nella stessa zona, nello stesso quartiere, nel raggio di pochi chilometri. È solo all’inizio del suo cammino e in fase di costante sviluppo, ma potrebbe davvero dare a tutti una grossa mano.

Paradossalmente infatti, dopo aver spostato gran parte delle nostre relazioni di affinità sulla rete, perché sulla rete è più facile trovare persone simili, sperimentiamo tutti grandi difficoltà nel ricondurre queste relazioni alla realtà fisica, quella di casa nostra, del condominio, del quartiere.

Per ottenere cambiamenti reali dobbiamo però operare in questo spazio, la rete non basta. La Transizione va fatta con il metro in mano e accadere nel mondo reale, fisicamente vicino a te, con le persone con cui condividi il tuo tempo e il tuo spazio.

Bene. Ora abbiamo uno strumento in più, proviamo a usarlo e aiutiamo gli sviluppatori a migliorarlo il più possibile. Fateci sapere se funziona…