Petrolio. Fino a quando? Convegno a Verona

Post Carbon Cities – Considerazioni e riflessioni sulle prospettive energetiche
mercoledì 11 maggio 2011 ore 15,30
Aula T1 Polo Zanotto · Università di Verona

INGRESSO LIBERO

L’intervento di Chiara Ortolani trae ispirazione dal volume Post Carbon Cities tradotto dal gruppo di Transition Italia ove si illustrano le esperienze in Nord America descritte da Daniel Lerch e le prospettive italiane. I primi passi da intraprendere dovrebbero riguardare l’adesione dei Comuni a strategie territoriali condivise finalizzate alla riduzione delle emissioni di CO2 attraverso divulgazione, formazione e ricerca orientata alla riduzione dell’uso dei combustibili a base di petrolio. Istituire inoltre un piano di azione strutturale che intervenga su trasporti e pianificazione urbanistica, sui consumi energetici privati, in agricoltura ed in industria, attivando piani organici di transizione al “dopo petrolio” in un’ottica condivisa che sviluppi il senso di comunità.

PROGRAMMA (scarica pdf)
Modera: Marco Passigato
Mobility Manager Università di Verona
[h. 15.30]
SALUTO DI BENVENUTO
Paola Savi
Docente Università di Verona
APERTURA LAVORI
Giovanni Frigo
Presidente Agsm Energia
Paolo Paternoster
Presidente Agsm
Federico Sboarina
Assessore all’Ambiente Comune di Verona
Fabio Venturi
Assessore all’Ambiente Provincia di Verona
[h. 16.00]
QUALI SCENARI PER IL FUTURO DELLE CITTA’

Chiara Ortolani Dottore di Ricerca in Tecnica Urbanistica presso la Sapienza Università di Roma, specializzata su temi legati alla mobilità urbana sostenibile e alla qualità urbana.
DECRESCITA:VIVERE DIVERSAMENTE PER VIVERE MEGLIO

Tesi premiata nell’edizione 2010 del premio triennale di laurea AGSM Energia
Laura Zanella Autore, Italo Sciuto
prof. ordinario di Filosofia alla Facoltà di Lettere e Filosofia

[h. 17.00]
CONSIDERAZIONI E APPROFONDIMENTI
Emanuela Gamberoni
Professore associato di geografia sociale alla Facoltà di Scienze della Formazione
Paola Savi
Professore associato di geografia economica alla Facoltà di Scienze della Formazione

[h. 17.30]
DIBATTITO E CHIUSURA LAVORI
Presentazione del Premio di Laurea 2011 sui temi ambientali finanziato da AGSM Energia. Il premio sarà attribuito a n° 6 tesi di laurea presso l’Università di Verona che trattino argomenti relativi alle energie rinnovabili, al risparmio energetico e allo sviluppo sostenibile, con particolare riguardo al territorio veronese.

“In Transition” a Fano

Augurandoci di evitare i problemi tecnici della settimana scorsa, stasera a Fano potremo goderci la proiezione di “In Transition” .
E forse anche altro…
Se abitate là, o ci siete per altri motivi, e volete capire qualcosa in più su che cosa sia la Transizione, non perdetevelo!
Ore 21:00 (stasera senza ritardi 🙂 ), sede Argonauta, via Pandolfo Malatesta 2.

Cineforum a Fano

I transizionari marchigiani continuano con la serie di cineforum itineranti che portano grandi temi e grandi documentari direttamente sotto casa vostra.. se abitate, in questo caso, a Fano. Primo appuntamento giovedi 21 aprile con “Home” di Yann-Arthus Bertrand.

Anche IMF parla del picco

Nell’ultimo documento ufficiale (WEO) del Fondo Monetario Internazionale c’è un capitolo dedicato al Picco del Petrolio. È la prima volta che questa istituzione introduce il concetto di scarsità petrolifera nei suoi documenti. Oggi sono a Verbania dove stiamo facendo un tTraning che fino ad ora è andato molto bene, ma quando torno cerco di analizzare meglio la posizione di IMF e vi racconto…

Il Fatto Quotidiano: energia in crisi

Un utile articolo divulgativo si “Il Fatto” spiega in modo semplice e chiaro alcuni aspetti della situazione energetica mondiale. Lo trovate qui.

Buone notizie dal fronte techno-fantasy?

Segnalo che questa sera, ore 21:00 circa, su Radio24 durante la trasmissione “Mr. Kilowatt” si parlerà della “fusione fredda” recentemente sperimentata a Fisica a Bologna. Si parla della possibilità di produrre a costi molto interessanti “macchinette” che consumando circa 1 Kw elettrico producono 6-10 Kw di energia termica utilizzando Nichel e Idrogeno. Conoscendo la trasmissione e la scarsa durata della stessa, non mi aspetto grandi analisi ma mi interessa il “nostro” commento. Ricordo che la trasmissione sarà disponibile anche in podcast ma solo per un certo tempo poi la eliminano.

Dicono non sia pericoloso … (!?)
Qui potete trovare la traduzione di un paio di articoli usciti in Svezia sull’E-Cat.
http://22passi.blogspot.com/2011/04/i-fisici-svedesi-sulle-cat-e-una.html

Viste le numerose espressioni del tipo “è un enigma” da parte di ricercatori, prima di mettermene uno in cantina per scaldare l’acqua della doccia ci penserei un attimo, però …

Pessime notizie da Fukushima

La rete di rilevamento internazionale CTBT (Comprehensive Nuclear-Test-Ban Treaty) segnala che i livelli di emissione dell’incidente giapponese sono già vicini a quelli di Chernobyl, ed essendo le emissioni ancora in corso e il quantitativo di materiale radioattivo presente molto più grande non è difficile immaginare cosa accadrà nei prossimi giorni e mesi.

Potete trovare un articolo su Newscientist qui: http://www.newscientist.com/article/dn20285-fukushima-radioactive-fallout-nears-chernobyl-levels.html

I ragazzi di Terni

E’ apparso ieri su Repubblica ma a quanto pare gira da un po’ questo video realizzato dagli studenti della media “Marconi” di Terni.  Un bellissimo esempio di energia e creatività nell’affrontare il cambiamento climatico – enjoy!

2 Transition Talk in provincia di Bologna

In questo periodo a Bologna e dintorni c’è molto fermento !

Dopo la Festa per il 1° anno di Transizione bolognese , il Transition Italia DAY organizzato proprio a Bologna e l’evento al Green Social Festival, si avvicina il momento di due Transition Talks, strumenti ormai “classici” per diffondere la conoscenza dei temi della Transizione e per facilitare la nascita di nuovi gruppi o il consolidamento di gruppi già attivi.

Il primo lo terrà Cristiano a San Lazzaro di Savena sabato 12 marzo 2011 alle ore 20.30 presso la Sala di Città in Via Emilia, 84 .  In questa cittadina il gruppo guida è nato un anno fa e si sono già attivati diversi progetti. Ora l’obiettivo è di allargare la base di persone interessate a favorire la transizione.

Il secondo lo terrà Massimo a Imola mercoledì 16 marzo 2011 alle ore 20.00 presso il British Institutes in Viale Pambera, 51 .  A Imola il gruppo si è appena formato per iniziativa di Paolo, Emiliano e Marco.  La serata è una bella occasione per incontrare altre persone interessate a far parte del gruppo guida.

Accorrete numerosi 🙂 !!!

Bruxelles II

Responsabilità Sociale Condivisa

10:20 – Fino a ora Jean Lambert (Parlamento Europeo) è l’unico raggio di luce, L’apertura di Barroso e precedenti relatori sono stati abbastanza ovvi e istituzionali, ma si continua a parlare di crescita come unica via verso il futuro. La Lambert ha cominciato invece a esplorare un aspetto interessante, quello della condivisione del potere… “una torta che non ha un numero finito di fette”.

10:45 – Gilda Farrell (Consiglio d’Europa) evidenzia come le sfide che dovremo affrontare, sotto tutti i punti di vista, sono talmente grandi che è assolutamente necessario fare ricorso all’intelligenza di tutti per trovare le risposte possibili. Condividere la responsabilità del futuro diventa oggi imperativo, non bastano gli Stati. La pressione economica non può minacciare la coesione sociale come sta avvenendo ora. Continua a leggere

Ricostruire l’economia del dono tramite l’Empowered Fundraising

Ecco che siamo pronti a raccontare com’è andato il secondo workshop condotto da John Croft (grazie a Pingus di Transition Ferrara !!):

Durante lo scorso fine settimana si è tenuto il seminario di Empowered Fundraising con John Croft presso Ecotoys, a Fenegrò (CO). Per alcuni di noi è il secondo incontro con John dopo il Seminario sul Dragon Dreaming di Ottobre per altri la prima, per entrambi è un incontro energizzante e ricchissimo di stimoli, gli appunti hanno riempito pagine e pagine.

Tutto parte dal nostro rapporto con il denaro, segnato da ferite profonde; questo è determinato da come viene creato il denaro, attraverso il meccanismo del debito, e dalle sue funzioni economiche e politiche.

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La Transizione va a scuola: l’esperienza dell’Istituto Teodoro Gaza di San Giovanni a Piro

“Instillare consapevolezza a un bambino è come seminare querce. Bisogna solo avere pazienza.” Anonimo Cilentano

Riportiamo un articolo pubblicato su Il Cambiamento come esempio di un possibile percorso di transizione che prenda avvio dalla scuola.


A San Giovanni a Piro, l’Istituto scolastico comprensivo Teodoro Gaza, è la prima scuola in Italia ad aver approvato un Piano dell’Offerta Formativa ispirato alla transizione con l’obiettivo di formare cittadini resilenti. Sono stati inseriti ufficialmente nella programmazione didattica i principi permaculturali e i modelli necessari per affrontare il futuro di una civiltà Post Carbon.

Le attività all'aperto del Teodoro Gaza

Se il comune italiano di Monteveglio, nel 2009, è stato il primo ad adottare una Delibera Ufficiale sul picco del petrolio, nel comune di San Giovanni a Piro1, l’Istituto Comprensivo Teodoro Gaza2 (scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado), nel corso del 2010, è stato la prima scuola d’Italia a essersi interessata ufficialmente e in maniera approfondita di picco del petrolio e di resilienza della comunità locale.

L’Istituto è già da tempo particolarmente attento all’ecodidattica, ai principi dello Zero Waste (Rifiuti Zero) e al suo interno sono presenti da alcuni anni un orto sinergico e laboratori didattici di autoproduzione, riparazione e recupero delle conoscenze tradizionali locali.

Il processo di transizione ha preso il via a fine giugno 2010 all’interno del seminario Il ruolo della scuola nella costruzione del progetto di vita e di una comunità sociale, con l’ingresso nella biblioteca scolastica del Manuale pratico della transizione e delle prime bozze tradotte di Post Carbon Cities3, testi e risorse che hanno ispirato inizialmente la Preside Maria De Biase4.

Un successivo incontro (Transition Talk) organizzato da Transition Italia, al quale hanno partecipato tutto il corpo insegnante e i collaboratori scolastici, e il positivo dibattito che ne è seguito, hanno permesso la stesura del nuovo Piano dell’Offerta Formativa5 (POF)

2010-2013 a cura del professore Aniello Mautone6. Il POF è un atto pubblico (e ufficiale) dell’Istituto, del quale quella che segue è una sintesi, ottenuta estraendone i passaggi più significativi:

— Di fronte ai cambiamenti e alle sfide globali che cambieranno radicalmente il mondo in cui vivranno i nostri figli e i nostri nipoti, la scuola ha il dovere di fare tutto ciò che è possibile perché i cambiamenti siano governati e non subiti.

— Le iniziative e le attività del POF prendono il via dalle strategie elaborate dal Movimento delle Città di Transizione per affrontare i problemi del picco del petrolio e del riscaldamento globale a livello di comunità, e dai suggerimenti del Post Carbon Institute su come affrontare detti problemi. Continua a leggere

Post Carbon Cities ora anche su carta

Tra i tanti documenti e filmati che in questi anni abbiamo tradotto e integrato, Post Carbon Cities esiste da oggi anche in versione cartacea.

Ringraziamo la lungimirante Dott.ssa Lucia Schettino, amministratrice di Edizioni Idea che si è appassionata alle tematiche della transizione e lo ha coraggiosamente voluto rendere disponibile nonostante sia, almeno per il momento, un libro di nicchia.

Il testo, di 130 pagine è stampato tutto a colori e, rispetto all’edizione digitale italiana del 2010, ha qualche piccolo aggiornamento che sarà oggetto di un post che pubblicheremo a breve. E’ possibile acquistarlo online sul sito di Edizioni Idea al prezzo di euro 18,90 spese di spedizione comprese*. Ovviamente per chi volesse leggerlo online o scaricarlo gratuitamente, la licenza Creative Commons per il formato digitale (edizione 2010), è rimasta inalterata.

* il 7% dell’importo per ogni copia acquistata verrà donato da Edizioni Idea in parti uguali  a Transition Italia e all’autore Daniel Lerch. Il testo potrà anche essere acquistato direttamente nelle librerie (verrà inserito anche nel catalogo nazionale di Feltrinelli),  ma in questo caso il prezzo sarà di 27 euro a causa delle royalties chieste dalla distribuzione italiana, un costo che si va ad aggiungere a quelli già elevati di stampa dovuti alla piccola tiratura a colori.

Souvenir dall’era del petrolio

Ieri su TransitionCulture, il blog di Rob Hopkins, è uscito questo articolo esilarante… tradotto al volo, eccolo qui:

Come ricorderemo l’era del petrolio e del debito?

di Rob Hopkins,

Mia zia ha appena traslocato; la sua nuova casa è piena di oggetti e impianti che certamente non sono stati cambiati dai primi anni sessanta… insomma, un po’ datati. Ci sono quei paralumi pesanti che somigliano a posacenere in vetro da ristorante, e una serie pressoché infinita di luci e lucine “retrò” che certamente si vendono bene su Ebay. Un oggetto in particolare ha attratto la mia attenzione. Nel design di questa cosa, ho pensato, si vede bene come le persone immaginavano le lampade prima dell’elettricità: un grosso affare di legno a quattro bracci, in cima ad ognuno dei quali è montata una “candela” (lampadina). Mi sono fermato a studiare i dettagli. Si tratta indubbiamente di un oggetto costruito e acquistato in un momento storico in cui, immaginiamo, la gente era felice di abbandonare l’illuminazione a candele e ad olio, relegando finalmente nel passato il nerofumo, la polvere e le gocce di cera incrostate sul tappeto. L’elettricità era pulita, efficiente, e costava poco. Eppure, su questa lampada, la plastica intorno all’attacco della lampadina è stampata con la forma di… gocce di cera che cola. Continua a leggere

Il picco del debito avanza

Il picco del debito è veramente una brutta creatura, si cerca in ogni modo di fare finta che non ci sia, ma lui rispunta ogni volta più esteso e vigoroso. Se ne parla al vertice economico di Davos http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/01/28/da-tokyo-agli-usa-la-crisi-del-debito-diventa-globale/89021/ e intanto anche il petrolio torna a fare paura a causa della instabilità nell’area egiziana.

Lo scenario evolve, cerchiamo di farlo anche noi.