Esperienze di cambiamento a confronto. 29 aprile nei Castelli Romani (Ariccia in Transizione)

L’Italia e l’Islanda non hanno, a prima vista, molto in comune. Ma uno sguardo più attento rivela che sotto superfici così diverse vivono e fremono esperienze simili e complementari di cambiamento sociale, economico e politico. Ce le raccontano, martedì 29 aprile, Daniel Tarozzi e Andrea Degl’Innocenti, autori rispettivamente di “Io faccio così. Viaggio in camper alla scoperta dell’Italia che cambia” e “Islanda chiama Italia. Storia di un paese che è uscito dalla crisi rifiutando il debito”.

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“Io faccio così” (Chiare Lettere, 2013), di Daniel Tarozzi, è una raccolta delle incredibili esperienze di cambiamento incontrate nel suo viaggio in camper di 7 mesi per tutta la penisola. Una voce fuori dal coro che mostra come, nonostante la crisi, ci sia un’Italia che reagisce, che non molla, che va avanti e crede nel futuro.

“Islanda chiama Italia” (Ludica e Arianna Editrice, 2013), di Andrea Degl’Innocenti, racconta invece la cosiddetta “rivoluzione silenziosa” islandese: un grosso movimento dal basso sorto in seno alla crisi che ha portato al rifiuto di socializzare un debito privato delle banche e alla cacciata della classe dirigente del paese.

L’evento unisce due racconti concreti di cambiamento, speranza, e successo. Le storie di un’Italia in fermento che silenziosamente, a dispetto della crisi (o forse partendo proprio da essa), riesce a cambiare e a tirar fuori le proprie caratteristiche migliori si mescolano ai racconti provenienti da un paese lontano come l’Islanda. Ne emergono punti di contatto imprevedibili, suggestioni e similitudini inattese.

L’incontro sarà un’occasione per presentare anche “Italia che cambia”, un nuovo progetto di editoria multimediale che i due autori portano avanti assieme ad un gruppo di professionisti del settore, con l’intento di raccontare e mettere in rete i protagonisti del cambiamento.

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Durante l’incontro si potranno conoscere alcune realtà locali di transizione e di cambiamento che sono citate nel libro “Io faccio così”, come l’esperienza di Ariccia in Transizione, Cantiere Ecologia e della PermaApicoltura.

L’iniziativa, proposta da Italia che Cambia, Cantiere Ecologia e TribùLab, si apre alle ore 20 con aperitivo bio vegetariano presso la Casa delle Associazioni di Ariccia – Via Strada Nuova, 1.
Ingresso con contributo libero.

Corso Permatransition a Monteveglio: fare, osservare e riflettere, pensare…

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Il corso Permatransition, appenasi concluso a Monteveglio, è stato un esperimento nato per mescolare il corso di Permacultura classico di 72 ore con attestato a una notevole dose di Transizione (quantitativa: 2 fine settimana pieni, e qualitativa: scenario, transizione agro-alimentare e transizione interiore). Il corso si è svolto in 7 fine settimana distribuiti in 7 mesi, dove le parti di transizione erano a completamento della parte di Permacultura agricola (scenario e T agroalimentare) e prima della chiusura di progettazione (T interiore). L’idea era fornire degli strumenti ulteriori per la comprensione e la progettazione in Permacultura. Ampliare la visione dalla propria “produzione” a quella della propria comunità in una chiave di integrazione e approfondire la consapevolezza delle proprie possibilità e risorse interiori, integrando il ragionamento e la speculazione mentali con uno strumento potentissimo, l’essere presente e centrato nella propria vita, diventare uno con quello che si osserva e si progetta.

Il corso era così organizzato: Introduzione alla Permacultura (Fabio Pinzi), Produzioni vegetali (Giovanni Zanni), Suolo, acqua macro e microorganismi (Elisabetta Dallavalle), La Transizione Agroalimentare (Davide Bochicchio), Sostenibilità dell’abitare, La zona 0 (Maria Luisa Bisognin), La Transizione Interiore (Alessandra Cacciari) e Progettazione in Permacultura (Fabio Pinzi).

Durante il percorso, il gruppo è maturato e si è amalgamato, si è trovato ad affrontare tematiche nuove e complicate, a discutere su tantissimi argomenti … a noi è sembrato del tutto normale. L’effetto del progetto Permatransition l’ha visto Fabio Pinzi che ci ha conosciuto all’inizio e ci ha rivisto dopo 7 mesi. Il Pinzi ha notato una progettazione estremamente collaborativa e fluida, dove non sono spiccate le personalità, ma i gruppi. Personalmente imputo la “particolarità” (così ha riferito Fabio) in parte alla nostra modalità di “ospiti facilitatori”, ma in modo particolare alla bravura di Alessandra Cacciari e del suo lavoro di Transizione Interiore, strumento unico per cambiare realmente la prospettiva.

La differenza si è vista anche nel cambiamento delle prospettive personali, Fabio dice sempre che “gli Italiani vogliono una casa sulla collina con il proprio podere intorno” e così è cominciato anche il nostro corso, tanti individui che volevano capire come lavorare quella terra che avrebbero avuto isolati dal mondo esterno. Alla fine del corso, il sogno era mutato, c’era la casa, ma non più isolata e c’era la campagna, ma vissuta e condivisa con altri e questo è stato, secondo noi il più grande risultato del progetto Permatransition.

Grazie a tutti quelli che hanno partecipato al corso che con la loro disponibilità a mettersi in gioco ne hanno reso possibile la realizzazione

La gilda di Monteveglio (Davide Bochicchio e Alessandra Cacciari)

La rete di resilienza alimentare, un esperimento ai Castelli Romani

Vogliamo creare una Rete naturale di resilienza ai Castelli Romani: una rete di aree verdi utilizzate per coltivare, creare corridoi ecologici, recuperare aree naturali, sostenere la rete idrogeologica, ricreare habitat autoctoni,… un sistema di sostegno a tali attività con esperti locali e occasioni di formazione e di trasferimento di competenze.

I principi etici che seguiamo nella nostra attività sono in comune con la Permacultura, il movimento delle transition town e più in generale dei movimenti per la difesa di un futuro ecosolidale.

Possiamo semplificarli dicendo che vogliamo:
– Prenderci cura della terra;
– Avere cura delle persone;
– Condividere le risorse.

In questi anni abbiamo fatto molte cose, in questo video ne vediamo alcune legate alla difesa della Terra e del nostro territorio. Abbiamo iniziato con un orto botanico gestito con l’aiuto di una cooperativa sociale, la Spazio Lavoro di Albano laziale, e questo ha dato l’avvio ad una serie di attività come il compostaggio domestico, la creazione di una nuova cooperativa, la RESEDA, la prima coop. ecosociale d’Italia che ha iniziato a lavorare sulle fonti di energia rinnovabile e ha sviluppato una serie di percorsi di educazione ambientale molto innovativi. L’attività di volontariato andava avanti con azioni il più delle volte “nascoste” come quella della microforestazione grazie alla quale abbiamo difeso il suolo e ricostruito habitat distrutti dal fuoco e dal degrado portato dall’uomo. L’esperienza e la voglia di aiutare altre popolazioni ci ha portato anche nel deserto del sahara in aiuto al popolo Saharawi, in malawi e in Sierra Leone, inoltre abbiamo creato una collaborazione con associazioni e università cubane con cui stiamo portando avanti uno degli esperimenti di Permacultura più grandi al mondo. E andiamo avanti ….

Good News (oltre il baratto c’è di più)

Corso in teorico-pratico di Progettazione in Permacultura (72 ore) dal 13 al 25 Maggio in Sicilia, per chi volesse un corso con assaggi di vacanze estive

Care e cari,

visto che la Sicilia è bella, che sempre più energie si muovono in questa terra, nel comunicarvi del  corso di progettazione in permacultura, colgo l’occasione per invitarvi a fare un giro e scoprire quanti progetti meravigliosi affini alla transizione stanno fioccando ovunque.

Per chi potesse prendere 2 settimane di ferie però vi propongo il corso in teorico-pratico di Progettazione in Permacultura (72 ore) che sto organizzando dal 13 al 25 maggio tra Savoca e Furci Siculo (Messina). In Sicilia sarà già estate!

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TUTOR
Anna Bartoli, Elena Parmiggiani, Serena Bonura e altri docenti della Rete Permacultura Sicilia per approfondimenti su tematiche specifiche.

COSTI
500 euro che comprendono: docenze, vitto (3 pasti e le pause) ed alloggio in camera presso il BeB La Zagara
400 euro per chi non utilizzasse l’alloggio (vitto incluso).
10 Euro di iscrizione all’associazione APE per il 2014.

DOVE? L’Aula Permanente di Ecologia
Le parti pratiche si svolgeranno c/o Ape, aula permanente di ecologia. Ape e’ un’aula didattica all’aperto, sita nel comune di Savoca, uno dei borghi più belli d’Italia. Da ormai due anni Ape realizza corsi e attività, per adulti e bambini, incentrati sull’educazione ambientale e sulla Permacultura.

Per maggiori info http://aulapermanentecologia.wordpress.com

CONTATTI
Manuela Trovato 3277426235 manuelatrovato@gmail.com

PER ALTRE INFORMAZIONI

http://aulapermanentecologia.wordpress.com/2014/02/02/corso-teorico-pratico-di-progettazione-in-permacultura-72-ore-con-certificato/

http://permaculturasicilia.blogspot.it/2014/02/corso-teorico-pratico-di-progettazione.html

L’isola – doc film

13 aprile: incontro di Costellazioni Sistemiche e Psych K

     

IL GIARDINO SEGRETO

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Quello che Monet ha dipinto con i fiori, è in ognuno di noi;

portarlo alla luce è un diritto e anche un piacere,

perché la sua bellezza reca gioia alla nostra vita e ricchezza all’energia del tutto,

da cui esso stesso proviene.

Tutto ciò che apparentemente ci blocca, quello che chiamiamo resistenze, è semplicemente un sistema di protezione che abbiamo messo in atto, in un momento di difficoltà, come la miglior strategia di sopravvivenza possibile in quel contesto.

L’esperienza di scoperta della propria bellezza, della pace, del silenzio armonico che è in noi, avviene attraverso le Costellazioni sistemiche, Psych k, e semplicemente usando consapevolmente il nostro respiro, per Essere nel qui e ora, e per connetterci  al flusso del Continuum in cui siamo immersi e di cui siamo parte integrante e significativa.

L’energia della collaborazione nel gruppo  accresce e facilita l’esperienza del singolo, in una danza in cui non si distingue più chi dà e chi riceve, pur nel rispetto dell’intimità di ognuno.

  domenica 13 aprile, dalle 10 alle 18

presso GUFIEALLODOLE

via Volta 3 – Monteveglio/Valsamoggia (Bologna)

Per ricevere maggiori informazioni e per iscriverti:

Alessandra :      dr.cacciari@gmail.com       3347670781

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Riassuntino sullo scenario

Ogni tanto è utile fare il punto sulla situazione di “scenario” in modo da avere un quadro fresco e aggiornato. Oggi, fortunatamente, è molto più facile di quando abbiamo cominciato, la consapevolezza cresce e cresce la disponibilità di dati abbastanza affidabili. La notizia del momento è ovviamente l’uscita del 5° rapporto IPCC sulla situazione climatica.

Diciamo subito che non presenta particolari sorprese, si conferma la criticità della situazione, l’urgenza di cominciare a fare qualcosa di serio (un commento qui, già tradotto in italiano dal solito Rupo),  l’incertezza sulle reali conseguenze della non azione che ha caratterizzato gli ultimi 30 anni.

Volendo andare con ordine e farsi un quadretto complessivo vi consiglio di vedere questo primo filmato in cui Luca Mercalli (e altri) ci fanno un breve sunto di cosa sia l’IPCC e dello scopo del rapporto.

A seguire, questo altro filmatino che entra nello specifico del rapporto e spiega in modo semplice come è costruito e quali informazioni contiene. Il mio personalissimo parere è che persista una certa difficoltà degli scienziati a restituire il senso di gravità e rischio contenuto negli scenari del rapporto, ma pazienza.

Oltre al rapporto IPCC ne sono usciti e continuano a uscirne molti altri, le analisi sono analoghe, a volte cambia un po’ il tono, potete dare un’occhiata a questo dell’AAAS grazie alla sintesi tradotta sempre su Effetto Risorse. Altri leggono i dati in modo decisamente più preoccupato, provate a leggere ad esempio questa traduzione di un post di James Wight su Skeptical Science per farvi un’idea.

La mia sintesi finale è semplice: la situazione è terribilmente grave, la reazione è ancora assolutamente non proporzionata (anche perché là dove rimangono incertezze si annidano anche maggiori rischi). Allo stesso tempo, la sensibilità e la disponibilità di informazioni è molto cresciuta e questo è estremamente positivo. Si amplifica però l’effetto shock che si ha quando si trasferiscono queste informazioni alle persone, indipendentemente dal loro ruolo nella società, che siano politici, imprenditori, insegnanti, semplici cittadini, il colpo psicologico diventa più forte mano a mano che il tempo passa.

Riorganizzare il proprio pensiero attorno a una visione del mondo completamente diversa da quella a cui si è abituati diventa sempre più doloroso perché il gap da colmare è sempre più grande. È qui che serve una grande attenzione alla Transizione interiore, alla costruzione di spazi in cui elaborare il dolore, la parte emozionale, per poi costruire scenari alternativi positivi. Questo aspetto continua a sfuggire ai più, e questo è un problema.

Fuori dal mondo della Transizione tutto ciò viene gestito in due modi: minimizzando (questa strada prende varie forme) o estremizzando (e anche qui ci sono vari modi per estremizzare). Per la mia esperienza fin qui e per quanto osservo, questi due approcci non portano lontano. Certo non è detto che l’approccio transizionista offra una reale soluzione, ma al momento continuo a non vedere nulla che sembri più efficace, ne parlerò meglio nel prossimo post in cui tenterò di fare il punto sulla Transizione in Italia e nel mondo.

Irrigazione solare per la rete di orti urbani di Pinar del Rio

Irrigazione solare per gli Orti urbani a Pinar del Rio (Cuba). Un esempio di agricoltura resiliente in un paese colpito dal “Bloqueo” degli Stati Uniti. Agricoltura biologica collettiva senza utilizzare il petrolio.

Questo progetto è molto importante come laboratorio per sperimentare tecniche e tecnologie che ci aiuteranno quando il petrolio e le altre fonti fossili saranno esaurite. Cuba è un esempio di Transition Town applicata ad una intera Nazione. A causa dell’embargo Cuba ha dovuto affrontare tutti i problemi relativi alla produzione di cibo, della salute, dei trasporti e della formazione. Con soluzioni collettive e tanta inventiva hanno quasi risolto il problema.

Uno dei partner del progetto è ACTAF, l’associazione dei tecnici agricoli e forestali di Cuba, che sostiene gli orti e fa la formazione ai campesinos e ai tecnici agricoli.

Leader del progetto è ARCS, http://www.arciculturaesviluppo.it/ che con numerosi partner ha portato avanti questo progetto: Legambiente int., Actaf, Università di Pinar del Rio, AUCS.

La progettazione e la formazione riguardante le tecnologie appropriate e l’uso delle fonti di energie rinnovabili è stato realizzato dalla Staff tecnico solare di RESEDA onlus: http://www.resedaweb.org/

Questo intervento fa parte di un programma di interventi sull’agricoltura sostenibile che include anche azioni di permacultura, formazione, utilizzo di tecnologie appropriate ed energie rinnovabili, cooperazione tra i popoli.

Disegnare la resilienza Alimentare

Interessante l’incontro del 23 marzo ai Castelli Romani, molte realtà si sono riunite per condividere le proprie esperienze sul tema della Permacultura e degli orti collettivi con l’obiettivo di creare una agricoltura resiliente ai Castelli Romani. Una idea bioregionale di permacultura sociale che persegue i principi di condivisione delle risorse e di attenzione alle persone e alla terra. Durante l’incontro sono state presentate molte iniziative nate o realizzate nella Bioregione dei Castelli Romani.

Fondamentalmente è stato l’incontro tra persone e gruppi che fanno Permacultura, vogliono creare o già gestiscono orti collettivi, cooperative agricole, piccoli coltivatori con lo scopo di costruire un sistema resiliente di agricoltura ecologica e solidale. Una giornata di lavoro collettivo con i metodi di partecipazione delle Transition Town.

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CONcitTADINI al Parco Kolletzek

La sostenibile profondità dell’Essere

Apprezzo molto gli stimoli sempre più frequenti ad occuparci del cambiamento su vasta scala partendo dalla nostra interiorità.

Ritengo al tempo stesso che affrontare il tema partendo da una concezione dualistica, ad esempio razionalità/emotività, noi/loro, sia rimanere ancorati agli schemi che desideriamo superare, e che hanno contribuito a generare la situazione attuale.
Razionalità ed emotività, come il corpo, sono aspetti di qualcosa di molto più grande e infinitamente più potente, che possiamo chiamare essenza, anima, spirito, spazio del cuore, e che è il nucleo di ognuno di noi e al tempo stesso il tutto fuori di noi (se vogliamo rimanere nel concetto dentro/fuori).

Questa realtà, per essere compresa, va sperimentata: come posso sapere che cosa significhi avere corpo, mente ed emozioni al servizio dell’essenza, finché non ne faccio esperienza?

Come posso credere che sentire, pensare, agire a partire dall’essenza, significhi sempre e solo sentire, pensare, agire in modo equilibrato e armonico con il tutto, se non mi permetto di provarlo?

Utilizzare corpo, mente ed emozioni collegati alla nostra parte più profonda, in una parola, ESSERE, permette di orientare spontaneamente le nostre azioni verso il bene comune.

Alessandra Cacciari

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23 marzo: incontro di Costellazioni Sistemiche

Tutto ciò che viviamo è relazione;

a partire dal nostro corpo, dalla famiglia, dal gruppo, professionale o sociale, siamo continuamente in rete.

L’esperienza delle Costellazioni è un’occasione per percepire con consapevolezza la rete in cui siamo immersi e di cui siamo fatti,  e per orientarci verso relazioni sane, grazie alla visione sistemica che anima le Costellazioni.

emmyfinegold.wordpress.com

 

La percezione della rete e la possibilità di armonizzarla, permettono di toccare, con il cuore, con il corpo e con la mente, il senso profondo dell’essere qui e ora, da cui scaturisce spontaneamente un modo di vivere resiliente

Dalle 10 alle 18, presso GUFIEALLODOLE

via Volta 3  Monteveglio/Valsamoggia (Bologna)

Per ricevere maggiori informazioni e per iscriverti:

Alessandra       dr.cacciari@gmail.com 3347670781 Continua a leggere

TTalk a Bassano del Grappa (Vicenza)

‘La Transizione è come una pentola con l’acqua che bolle sempre di più e il coperchio che sta per saltare.. Non possiamo più fare finta di niente!’  (cit. un assessore locale)

Di recente c’è molto fermento nel vicentino. Gli interessati si moltiplicano così come le richieste di Transition Talk. Il prossimo sarà nella bellissima Bassano Del Grappa, la sera di giovedì 20 marzo alle 20.30, qui trovate il volantino con tutte le informazioni utili.

Ci si vede lì, e poi magari si va insieme a passeggiare per le vie fino al Ponte Vecchio..Image