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Ricordi dal Training di Firenze

…eravamo quattro amici al bar…. che volevano cambiare il mondo…

 

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Un bel gruppo nutrito, tra fiorentini delle diverse iniziative cittadine e partecipanti in visita da diverse parti d’Italia, da Livorno a Roma a L’Aquila, si è radunato il 26-27 Novembre al circolo ARCI di Firenze Isolotto per un Transition Training – due giorni di formazione per “agenti di cambiamento”. Il prof. Giovanni Scotto, super-organizzatore locale, ci ha introdotti alla storia di un quartiere che ha fatto la storia… dopodiché ci siamo lanciati nell’esplorare metodologie e strumenti per attivare il “genio collettivo”. Siamo usciti nel prato a conoscerci attraverso delle mappature e giochi (e assaggiare l’erba cipollina locale a km zero), non ci siamo fatti mancare cibi e leccornie, come nella miglior tradizione della Transizione (se non è divertente non è sostenibile), abbiamo curiosato tra diverse metodologie per attivare la partecipazione (open space, world café, fishbowl…), e la domenica abbiamo esplorato le dimensioni del cambiamento interiore. 

Fare rete, sostenersi, orientarsi tra le tante possibilità per sostenere il cambiamento. Ritrovare fiducia, energia e motivazione. Ascoltare, ascoltarsi, e trovare i prossimi passi che nascano da una rinnovata motivazione. Farsi tante domande e tornare a casa con tanti punti interrogativi per la testa (a tal proposito, consiglio il bell’articolo di Andrea Degl’Innocenti su Italia che Cambia…). Cos’è per voi un Transition Training?

Grazie Matteo Mancini per le foto!

Deborah&Giulio

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RiEconomy Talk a Sovico (Monza): come è andata?

Domenica scorsa sono stato invitato dai transizionisti brianzoli a parlare di RiEconomy.

L’idea era quella di fare una presentazione che potesse coinvolgere sia i transizionisti rodati sia nuovi amici e curiosi, che andasse più a fondo sui temi dell’economia e del progetto RiEconomy – che spesso nei transition talk non riescono ad avere il tempo che meritano – senza tralasciare le informazioni base – ovvero i nostri inseparabili amici: picco del petrolio, cambiamenti climatici, resilienza, e via dicendo.

Abbiamo provato così a ripercorrere la nostra storia dal punto di vista energetico, dai tempi dei cacciatori-raccoglitori fino agli odierni smartphone. Abbiamo visto come tutto ciò che ci circonda dipenda dal surplus energetico dei combustibili fossili, che per molti anni ci hanno dato tantissima energia a basso costo, ma che oggi lo fanno sempre con maggior fatica.

Tante informazioni su questi temi li potete trovare qui:

http://www.tullettprebon.com/strategyinsights/

Poi siamo passati al sistema finanziario, alla creazione della moneta nell’economia moderna e di tutti gli effetti che questo comporta. Devo confessare che qui le cose diventano ‘strane’. Ogni economista ha la sua teoria, ma sotto sotto nessuno sa veramente come funzioni questo magico sistema. Diventa allora molto difficile fornire informazioni oggettive come si può fare per la realtà termodinamica. La cosa bella, però, è stato parlare finalmente di questi temi senza quel velo di mistero e complotto che spesso li accompagnano. Nessuna entità segreta o piani di schiavitù mondiale delle masse. Solo un sistema complesso in piena sofferenza, condito di comportamenti emergenti autolesionisti e irresponsabili e di visioni a breve termine.

Per chi vuole maggiori informazioni sulla creazione della moneta, le più ufficiali e aggiornate che ho trovato finora sono quelle della Banca d’Inghilterra, le trovate qui: