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Il Tramonto del Petrolio

Salve a tutte/i. In tempi recenti, con la “ripresa” della produzione statunitense di petrolio da scisti, è stato fatto un gran parlare della “fine del picco del petrolio”. Da Maugeri alla IEA è stata un’unica manifestazione di giubilo per la “nuova rivoluzione petrolifera”. Abbiamo già pubblicato l’opinione di Rob Hopkins su questa vicenda ed altri accenni sull’ultimo rapporto della IEA (e tanto ancora è disponibile in rete).

Qualche giorno fa ho tradotto un articolo di Antonio Turiel, il quale ha provato a fare alcuni calcoli che andassero oltre alle dichiarazioni mirabolanti. Mi è sembrata un’analisi molto stringente ed estremamente importante, quindi ho pensato di segnalarvela. Trovate l’articolo su Effetto Cassandra. Non è una lettura semplice, ma le cose complesse difficilmente possono essere ricondotte ad una semplicità cristallina. Vedete voi se avete un po’ di tempo e la giusta concentrazione per affrontarla.

Buona lettura.

iea-forecast-of-us-oil-production-new-policies-scenario

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WEO 2011 – Il clima fuori controllo

Scaricalo qui in pdf.

I nostri amici della “IEA” hanno prodotto anche quest’anno il loro World Energy Outlook che ora studieremo con calma per fare qualche riflessione più approfondita. Quello che emerge immediatamente è la conferma che sul fronte clima e riduzione delle emissioni le cose si mettono male.

Quasi chiusa la finestra che ci potrebbe permettere di rimanere sotto i 2 C° di aumento medio di temperatura (considerato un accettabile limite di sicurezza) mentre più probabile lo scenario dei 3,5° o addirittura gli sconfinamenti fino a 6° (paura, paura, paura).

Sono cose che sapevamo già, solo rafforzate da ulteriori conferme.

IEA: rischio petrolio sopra i 100 $

Il nostro amico Tanaka dell’International Energy Agency mette tutti in guardia dal rischio di veder nuovamente salire il costo del petrolio oltre i 100 $ (per dire, oggi il Brent sta a 97 e qualcosa).

Se il petrolio sale troppo, poi si rompe di nuovo l’economia, e non è che al momento sembri così “aggiustata”. È un bell’intreccio di tensioni e interessi contrapposti, non c’è che dire.

Il consiglio è il solito, rimanete concentrati sulla exit strategy.