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Giappone: spento oggi l’ultimo reattore

Prima dello tsunami ne avevano 54 in funzione, da oggi sono tutti spenti. Decommissionare le centali è troppo costoso, rimanere senza nucleare è difficile perché l’energia va importata, ma i cittadini non vogliono più questo tipo di energia sul territorio. I reattori di Fukushima danneggiati rimangono un rischio colossale e nessuno sa bene come si procederà alla messa in sicurezza (sempre che esista in quella situazione una possibilità di messa in sicurezza).

Sappiamo fare cose incredibili, continuiamo a non saper capire a cosa porta quel che facciamo.

Approfondimento fusione nucleare

Molto utile a tutti, e in special modo a chi di noi fai divulgazione, questo ultimo alricolo di Ugo Bardi su storia e prospettive della fusione nucleare.

Clima e Nucleare a Castelvetro

Per chi ha voglia di approfondire segnalo che Luca Lombroso domani sera è a Castelvetro in provincia di Modena. Chiarirsi le idee non fa mai male.

Il rischio nucleare

Vi invito a leggere questo bell’articolo di Domenico Coiante sulla comprensione del rischio nucleare. È lungo e non è facilissimo, ma è il modo in cui sarebbe bene cominciare ad affrontare la realtà per provare a capirci qualcosa.

Il rischio statistico di incedente nucleare catastrofico sembre infatti basso. Il rischio di morire per le conseguenze di un incidente nucleare di questo tipo sembra ancora più basso. C’è qualcosa però che va oltre questo modo “statistico” di osservare il mondo. I numeri non sono in grado di raccontare tutto, non tutto quello che ci interessa davvero, non tutto quello che è davvero importante, non tutte le conseguenze.

Buona lettura e grazie a Domenico per questo suo contributo.

Rischio reazione a catena anche 5 e 6 in crisi

La situazione in Giappone appare sempre più disperata. Per il reattore 1 si sospetta si sia già innescata una reazione a catena del combustibile mentre ora anche i reattori 5 e 6 di cui non si era parlato molto sono entrati in crisi da raffreddamento. Gli ingegneri TEPCO piangono in diretta TV.

Sì, forse finalmente l’era nucleare è finita in Giappone, un po’ dove era cominciata, ma ancora una volta a che prezzo? Traiamo da tutto questo la forza per pensare in modo nuovo e comprendere i nostri limiti, facciamo del vero progresso d’ora in avanti.

Forse è ora.

Nubi di un piccolo pianeta

A volte un breve filmato è utile per qualche riflessione. Oggi è previsto l’arrivo della nube giapponese.

Aggiornamento: Sembra, che il fatto di stare dall’altra parte della terra comporti alcuni vantaggi quando scoppia una centrale nucleare, gli esperti dicono che dovremmo stare abbastanza tranquilli, i livelli paiono bassi (tutti i condizionali sono per opportuna prudenza). A Tokyo invece le cose sono in peggioramento.

Giocare con gli atomi

Quello che si dice e quello che non si dice mai. Quello che c’è e quello che non c’è. Ogni tanto possiamo permetterci un esercizio di razionalità per fare il punto sulla situazione del nucleare. Questa lunga intervista è piuttosto utile. Grazie a Luca Lombroso per avermela segnalata questa mattina.

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Intervista di Il Punto Tv  al Prof. Luigi Sertorio, docente di Ecofisica all’Università di Torino, che ha lavorato 15 anni a Los Alamos negli USA e presso il dipartimento Ambiente della NATO in Europa (prendetevi tempo dura 1:06:54).

Gli incidenti nucleari in Giappone

Post tratto dal blog di ASPO Italia (originale qui)

Domenico Coiante fisico, è stato ricercatore e dirigente per trentacinque anni presso l’ENEA, ove ha diretto il settore Fonti Rinnovabili contribuendo in particolare ai programmi di ricerca sulle tecnologie fotovoltaiche. Da diversi anni collabora con gli Amici della Terra sui temi dell’uso razionale dell’energia.

di Domenico Coiante

Sollecitato a scrivere qualcosa di chiaro sugli incidenti nucleari giapponesi mentre sono ancora in corso gli eventi, mi trovo in una posizione difficile. Non essendo in possesso di tutte le informazioni necessarie sarò sicuramente parziale e non esauriente. Tuttavia ci provo.

La prima domanda che mi viene rivolta da parenti e amici è: “Che cosa è avvenuto?”
Per i reattori di Fukushima, quelli che stanno dando i guai peggiori, la risposta è LOCA: Loss of Coolant Accident, cioè incidente per perdita di fluido refrigerante.
Questo incidente viene classificato fra quelli detti a bassa frequenza di accadimento, a cui il Rapporto Rasmussen sulla sicurezza dei reattori della II generazione (quelli in questione) assegna la probabilità più bassa, cioè 1 caso su 10000 per anno e per reattore. Detto in termini più comprensibili, su 400 reattori in funzione per 25 anni, un incidente di questo tipo accade quasi sicuramente. L’ENEL in una sua stima successiva, fatta per il caso specifico del reattore PWR di Trino Vercellese, ha calcolato una probabilità ancora più bassa, pari a 1 caso su 1 milione.
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I sistemi complessi…

(ANSA) – TOKYO, 14 MAR – Le barre di combustibile nucleare nel reattore n.2 della centrale di Fukushima n. 1 sono totalmente esposte. Lo ha annunciato la societa’ che gestisce l’impianto, la Tepco, secondo quanto riportato dall’agenzia Kyodo news. A questo punto, il rischio di fusione delle barre di combustibile non puo’ essere escluso. (ANSA).