Se non sai cosa sia la Transizione e di cosa stiamo parlando ti consigliamo di cominciare dal principio, magari partendo da qui.

Fatti coinvolgere

Ci sono molti modi per farsi coinvolgere e diventare parte del processo di Transizione. Se vuoi partecipare a questo grande esperimento che si è già diffuso in 50 paesi nel mondo ecco qui alcuni suggerimenti… tanto per cominciare.

UNISCITI A UN GRUPPO DI TRANSIZIONE

Se vuoi far parte di questo grande esperimento collettivo il primo passo è scoprire se dalle tua parti qualcuno ha già cominciato. Consulta la nostra mappa o la pagina dei contatti per scoprire se ci sono Iniziative in corso nella tua zona.

NON C’È NESSUNO? ALLORA, COMINCIA TU!

Cominciare non è difficile, ma prenditi tutto il tempo che serve per capire bene di cosa parliamo.

Ricordati sempre che per fare partire un’Iniziativa di Transizione non basta una singola persona, serve almeno un piccolo gruppo di quattro, cinque individui che abbiano voglia di capire il processo che il movimento propone e si impegnino a metterlo in pratica.

E se ti serve aiuto, noi siamo qui per questo:

NON TI SENTI PRONTO?

Se non ti senti pronto a passare all’azione in prima persona, partecipa al movimento attraverso i nostri blog, mettendo a disposizione le tue conoscenze, facendo circolare le idee. Fai in modo che la consapevolezza dei problemi aumenti nelle persone che conosci, partendo da quelle che ti sono più vicine e che frequenti regolarmente. Partecipa ed invita a partecipare agli eventi informativi, alle iniziative pubbliche.

SOSTIENICI FINANZIARIAMENTE

Per fare la Transizione non servono i soldi. Certo arriva un punto in cui i soldi diventano uno strumento utile, ma come si legge nella risposta al primo dei Sette Ma: “I fondi sono un ben misero sostituto dell’entusiasmo e della partecipazione della comunità”.

In ogni caso, chi volesse sostenere economicamente le attività di Transition Italia e delle iniziative locali è certamente benvenuto.

SEI UN AMMINISTRATORE?

Ci è già capitato più volte di incontrare politici e amministratori locali che si chiedono quale può essere il loro contributo al processo di Transizione.

Quello che sta accadendo in molte delle comunità in Transizione è che spesso l’amministrazione locale si affianca e sostiene il processo. Ci sono già alcuni casi di amministrazioni inglesi che hanno inserito nel proprio “programma di governo” una esplicita adesione ai principi e alla logica di percorso progettuale condiviso che il movimento propone.

In ogni caso, un primo passo importante è quello di informarsi accuratamente e di raggiungere una certa padronanza delle tematiche principali che muovono la Transizione. Se ti convinci della gravità dei problemi da affrontare, non sarà difficile coinvolgere il resto dell’amministrazione e fare emergere problemi, rischi e opportunità.

A quel punto sono tantissime le cose che un amministratore può fare:

  • Organizzare incontri pubblici
  • Invitare esperti
  • Programmare sedute speciali sull’argomento
  • Ecc.

Quello che un amministratore non deve fare è cercare di far nascere un iniziativa di Transizione dall’alto, imponendola a qualcuno: è quasi certo che in questo modo non funzionerà.

Meglio creare le condizioni propizie perché nasca spontaneamente: fare informazione sui problemi, far conoscere il movimento, mettere a disposizioni locali, ecc.