Il network internazionale ha anche uno specifico sito in cui vengono raccolte le attività di ricerca.

Transizione e ricerca, facciamo un patto

Protocollo di Ricerca – per le comunità che vengono contattate da un  ricercatore.

Probabilmente state leggendo questo documento perché siete stati contattati da un ricercatore o da uno studente che vuole effettuare alcune ricerche sulla vostra Iniziativa di Transizione.

La cosa non ci sorprende, il movimento di Transizione risveglia un grande interesse nella comunità accademica. Tutto questo a noi risulta gradito, perché abbiamo molte domande a cui necessita una risposta e la ricerca accademica può giocare un ruolo molto importante nel rafforzare il nostro lavoro.

Tuttavia siamo anche consapevoli che la partecipazione in progetti di ricerca può sottrarre importanti risorse al processo di Transizione. Siamo anche desiderosi di assicurarci che i benefici derivanti dalla ricerca siano dovuti sia alle iniziative specifiche, che ai ricercatori.

A questo scopo, abbiamo fatto in modo di garantire che, quando i ricercatori lavorano a fianco del’iniziativa, aggiungano valore al processo, piuttosto che minacciarlo – vedere il suddetto Protocollo di Ricerca per i Ricercatori.

Quando siete contattati da un ricercatore, vi dovrebbe far avere un breve riassunto delle sue intenzioni. Questo dovrebbe indicare chiaramente cosa richiede da voi, ad esempio un certo numero d’interviste, ecc. Dovrebbe inoltre indicare chiaramente quali benefici potrebbero derivare per l’iniziativa e per il movimento di Transizione in senso più ampio. Noi tentiamo di convincere i ricercatori ad adottare, dove possibile, metodi di partecipazione. Potrebbero per esempio contribuire a progetti e gruppi di Transizione come parte dei loro metodi di ricerca. Questo è un modo in cui possono contribuire direttamente a dare impulso all’iniziativa. Tuttavia questo sistema non è sempre attuabile, e loro potrebbero trovare altri modi per contraccambiare.

Come gruppo, dovete considerare se desiderate prendere parte al progetto d ricerca. Questa decisione spetta unicamente a voi. Potreste voler parlare col ricercatore per chiarire gli aspetti della sua proposta. Se siete d’accordo di partecipare, diventa importante che mettiate tutta la vostra abilità per tenere fede all’impegno assunto. Nello stesso modo ci aspettiamo che il ricercatore onori la sua parte dell’accordo.

Abbiamo richiesto ai ricercatori di fornirci degli estratti o dei riassunti delle loro ricerche, una volta che le hanno completate, e di tenerci informati sui loro progetti. Sarebbe inoltre utile leggere le linee guida che abbiamo preparato per loro, che troverete disponibili in fondo a questa pagina.

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Alcune linee guida

Un numero sempre crescente di accademici e ricercatori (facoltà e studenti), che operano sia a livello di dottorati di ricerca (PhD) che di lauree specialistiche (MSc), è impegnato in Iniziative di Transizione e nella Rete di Transizione. All’inizio il loro lavoro verteva principalmente sul coinvolgimento delle comunità nella sostenibilità. Successivamente abbiamo riscontrato un tipo di ricerca maggiormente di nicchia tipo, ad esempio, ambiti economici, sotto forma di circolazione locale di moneta complementare, ecc.

 In un contesto più ampio

Attualmente in Uk e nel resto del mondo osserviamo diverse tipologie di Università che si occupano di questo tema:

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Le Università della Transizione – luoghi in cui si apprendono tutte le tecniche e le competenze sulla transizione:

Questo significa che offrono una gamma di corsi in grado di coprire tutti gli elementi necessari (forniti da istituzioni quali CAT, Schumacher, Amazonails, comunicazioni non-violente, ecc. (in Uk) o in Italia all’interno di alcuni specifici corsi di laurea ci sono attività fortemente ispirate e riferite al lavoro del Transition Network.

Immaginiamo poi che nel tempo, le istituzioni preposte all’istruzione ridisegneranno i loro curricula, in modo da offrire un ampia scelta di corsi che coprano tutti gli aspetti della transizione,  probabilmente, al momento, Cultivate in Ireland (www.cultivate.ie) è l’istituzione più vicina possibile ad una vera e propria “Università della Transizione”. Cultivate collabora già con la maggior parte delle iniziative di transizione irlandesi.

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Università in Transizione – luoghi in cui viene adottato il modello della transizione per ricostruire resilienza e ridurre l’emissione di anidride carbonica, a livello istituzionale.

Un grande numero di università la pensa in questo modo, e grazie agli sforzi di People & Planet sta emergendo una rete di diffusione. Un’Università in Transizione è una proposta estremamente convincente, dato che affronta  sette grandi problemi:

  • come intendete cambiare/ricollocare una popolazione in transizione?
  • come giudica lo sforzo verso la transizione un’enorme istituzione come un’università?
  • come offrite agli studenti (diciamo di finanza internazionale) qualcosa di utile da imparare?
  • come inserire fra le popolazioni locali  persone che conoscono i principi della transizione e sono in grado di lanciare iniziative in quei luoghi?
  • come potete proporre agli studenti un lavoro stimolante che offra loro, col guadagno ricavato, la possibilità di compensare i loro debiti verso l’università?
  • come pensano le Università di attirare gli studenti verso certi corsi, in un periodo di grande incertezza, quando non è chiaro quanti argomenti accademici avranno importanza in una società con grandi limiti energetici?
  • come possono le Università contribuire veramente al benessere del loro stesso ambiente?

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La Ricerca sulla Transizione – creando una serie di progetti di ricerca coordinati su basi accademiche e pratiche che:

  • siano utili alla Rete di Transizione nel suo insieme,
  • siano utili alle comunità che prendono parte alla ricerca,
  • soddisfino i criteri accademici di ricerca  per l’erogazione di sovvenzioni per il lavoro.

Protocollo di Ricerca – per Ricercatori che desiderino lavorare con Iniziative di Transizione

Spesso si considera la ricerca un processo estrattivo da cui deriva un beneficio minimo per i soggetti sui quali viene effettuata. Questo approccio non vale nel caso della Transizione. Per tutte le ricerche occorre che sia chiaro, un beneficio per l’Iniziativa(e) coinvolta(e) e, preferibilmente, per tutta la rete di Transizione.

Prima d’impegnarvi in una qualsiasi iniziativa, vi consigliamo di svolgere la seguente indagine:

  • controllate online il depositario della Ricerca di Transizione, a  “citeulike”;
  • leggete le nozioni base sulle iniziative di Transizione;
  • controllate l’elenco delle iniziative esistenti, potete muovervi da qui;
  • rivedete i forum delle ricerche sull’istruzione e sull’università che avete in archivio, per verificare quale altra attività accademica possa essere già in corso, in  linea con gli stessi obiettivi della vostra ricerca. Nel caso aggiungete al forum una nota sulle vostre intenzioni;

Buttate giù una proposta per la vostra ricerca, da sottoporre ai promotori dell’Iniziativa di Transizione, che stabilisca chiaramente:

  • la quantità d’impegno che ci si aspetterà l’iniziativa fornisca, e quando;
  • I benefici che possono derivare dalla vostra ricerca;
  • I benefici per le rete di transizione, in un senso più ampio;
  • quando il vostro lavoro sarà completato.

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Aggiornate il forum non appena siete a conoscenza della data d’inizio dei lavori.

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Quando avrete completato il lavoro, e lo spedirete al vostro contatto nell’Iniziativa, siete pregati di aggiungere webproject@transitionnetwork.org come cc alla vostra mail.

7

Quando avrete completato il lavoro, segnalatelo anche a Transition Italia: aiuterà gli altri ad imparare!