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ASPO USA 2011

Si sta svolgendo in questi giorni il ritrovo USA dell’Associazione per lo Studio del Picco del Petrolio (ASPO) e su The Oil Drum gli angloabili possono seguire i lavori grazie ai rendiconti sintetici che vengono pubblicati giorno per giorno. Sono discussioni spesso molto tecniche, quindi le consiglio solo agli appassionati del genere, ma emergono indicazioni interessanti.

Sto twittando quelle che mi saltano all’occhio, ma vi riporto qui quello che dice Bob Hirsch (famoso per il rapporto Hirsch del 2005), i concetti sono riassunti da Jonathan Callahan, uno degli editor di TOD:

Bob Hirsch, author of the 2005 Hirsch Report, opened the conversation by narrowing the focus. According to Hirsch: “We don’t have an energy problem in the short term. We have a liquid fuels problem.” In the longer term, Hirsch believes there are renewable solutions. But the current production plateau has been going on since 2004 and he anticipates decline will start in 1-4 years. He believes rationing is difficult, and that we may have to resort to X-to-liquids as we have a huge investment in equipment that requires liquid fuels. Electrification of transportation is a longer term solution. Bob anticipates a shock as we experienced in 73 and 79 along with panic, shortages, inflation, recession and unemployment. When peak oil enters public consciousness, Hirsch argues, climate change will fade in importance for many people.

Bob Hirsch, autore del Rapporto Hirsch del 2005, ha aperto la conversazione restringendo il campo. Secondo Hirsch: “Non abbiamo un problema energetico nel breve periodo. Abbiamo un problema di carburanti liquidi.” Nel lungo periodo Hirsch crede in una soluzione a base di energia rinnovabile. Ma l’attuale stagnazione della produzione [di petrolio n.d.t] è in corso dal 2004 e il declino comincerà in 1 – 4 anni. Pensa che il razionamento sia difficile, e che potremmo finire per affidarci alla soluzione X-to-liquids [ovvero ottenere carburanti liquidi da gas, carbone, biomasse  n.d.t] perché abbiamo un investimento gigantesco in attrezzature che richiedono carburanti liquidi. Il trasporto elettrico è una soluzione a lungo termine. Bob prevede uno shock simile a quello vissuto nel ’73 e ’79 accompagnato da panico, scarsità, inflazione, recessione e disoccupazione. Quando il pubblico diventerà consapevole del Picco del Petrolio, afferma Hirsch, il cambiamento climatico diventerà trascurabile per molta gente.

Post su TOD in cui trovate molte altre cose interessanti.

Già che ci sono vorrei farvi notare che il petrolio è nuovamente sopra i 100 dollari al barile.

Intervista a Hirsch, parte 1 – parte 2 (settembre 2010)

Impressioni da ASPO Firenze

Ieri ho partecipato a una giornata aspista in quel di Firenze con tanto di panino con il lesso (che pare sia un must in queste occasioni – ed era proprio buono).

Intanto mi ha fatto molto piacere vedere di persona gente con cui interagisco parecchio, ma quasi sempre in modo virtuale, in carne ed ossa sono tutti più veri.

A PROPOSITO DI NICOLE

Ovviamente, già che c’ero, ho sentito l’intervento di Nicole Foss (e l’ho pure filmato). Siccome mi pare ci sia in giro voglia di commenti, ecco alcune mie impressioni a caldo. La sua esposizione era sovrapponibile a quella dello scorso anno ed egualmente senza alcuno sbocco. Per Nicole non c’è nulla da fare se non prepararsi alla meglio alla catastrofe che arriverà presumibilmente entro 5 anni.

Lo scenario che immagina è quello di una deflazione feroce, impietosa e inarrestabile. Si tratta della conseguenza logica della “fine della crescita” determinata dal progressivo esaurimento delle risorse. Deduce il tutto studiando quanto già avvenuto in passato nelle varie crisi di sistema che abbiamo già sperimentato. La più recente e imponente è quella del 1929, ma ci sono documenti per risalire il corso della storia come fanno i salmoni e scoprire che quello del crollo post bolla speculativa è un gioco che ci piace parecchio e continuiamo a fare secolo dopo secolo. Quella attuale sarà la più grande di sempre.

Lo scenario di Nicole è talmente impietoso che persino le cassandre di ASPO ne sono rimaste turbate. Luca Pardi che faceva da traduttore, ha più volte chiesto una pistola per smettere di soffrire.

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Cambiare l’agricoltura: Toufic El Asmar

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Durante il recente incontro di ASPO alla Libera Università di Alcatraz sono riuscito a fare questa breve intervista a Toufic El Asmar (Agronomo UniFi) che ha illustrato il progetto RAMseS, il veicolo per lavorazioni agricole a energia elettrica alimentato da un sistema fotovoltaico.

Questo tipo di ricerca è molto importante per poter poi condurre una reale trasformazione dei processi agricoli e il progetto RAMseS ha ultimato la sua prima fase, con il veicolo che ora è operativo in Libano in un vero ciclo di produzione agricola.