QUESTO WORKSHOP E’ STATO ANNULLATO. CI SARANNO ALTRI APPUNTAMENTI PREVISTI PER L’AUTUNNO.
ATTENZIONE – INFORMAZIONE IMPORTANTE:
PER POTER OFFRIRE DELLE QUOTE ACCESSIBILI A 90 EURO IL WORKSHOP SARA’ QUINDI FACILITATO NON PIU’ INSIEME A CLAIRE CARRE’, ALLA QUALE VA TUTTA LA NOSTRA GRATITUDINE PER LA SUA DISPONIBILITA’, MA DA ELLEN BERMANN COADIUVATA DA GISELLA BARCHE. RIMANGONO ANCORA A DISPOSIZIONE 2 QUOTE RIDOTTE A 60 EURO. SPERIAMO COSI’ DI POTER ARRIVARE A UN BUON NUMERO DI PARTECIPANTI CHE RENDA FATTIBILE QUESTO MAGICO SEMINARIO.
Tutti coloro che hanno fatto con noi un Transition Training già conoscono le attività esperienziali che vengono proposte la domenica pomeriggio. Ora vorremmo proporre lo splendido lavoro ideato da Joanna Macy nella sua forma più completa, tramite seminari che ripercorrono tutta la spirale. Il primo appuntamento è dal 15 al 17 giugno 2012 presso il Villaggio Solidale Artaban di Burolo, Ivrea (TO). E’ nato anche un sito / blog dedicato al LAVORO CHE RICONNETTE che offre approfondimenti.
Cos’è ?
Questo percorso, che segue un andamento a spirale, è stato creato dall’eco-filosofa Joanna Macy, una studiosa di buddismo, teoria generale dei sistemi, ed ecologia profonda. Una voce autorevole nei movimenti per la pace, la giustizia, e l’ecologia, che si è distinta con cinque decenni di attivismo. Il seminario offre principalmente delle attività di tipo esperienziale intervallati da alcuni momenti teorici che illustrano i fondamenti teorici sui quali si basa questo lavoro.
Su cosa si basa ?
La verità della nostra inter-esistenza, resa reale dal nostro dolore per il mondo, ci aiuta a vedere con occhi nuovi. Porta comprensione fresca di chi siamo e come siamo legati gli uni agli altri e l’universo. Cominciamo a comprendere il nostro potere di cambiare e guarire. Ci rafforziamo istituendo connessioni con le generazioni passate e future, e i nostri fratelli e sorelle di altre specie.
Poi andiamo avanti in azione verso qualcosa che ci chiama. Lo facciamo con gli altri, quando e dove possibile. Non ci aspettiamo un progetto che funzioni al 100% e non ci vincoliamo a degli obiettivi; perché ogni passo sarà il nostro insegnante, portando nuove prospettive e opportunità. Anche quando non riusciamo in una data impresa, possiamo essere grati per l’occasione che abbiamo avuto e le lezioni che abbiamo imparato. E la spirale ricomincia.
Ci sono cose difficili da affrontare nel nostro mondo di oggi, se vogliamo essere utili. La gratitudine, quando è autentica, non offre alcun paraocchi. Al contrario, a fronte della devastazione e della tragedia ci può aiutare a radicarci, specialmente quando siamo spaventati. Può regalarci costanza per il lavoro da fare.
Il viaggio interiore dell’attivista appare come una spirale di interconnessione con quattro fasi successive o movimenti che si alimentano a vicenda. Queste quattro sono le seguenti:
- apertura alla gratitudine,
- accogliere il nostro dolore per il mondo,
- guardare con occhi nuovi,
- andare avanti.
La sequenza si ripete, come il giro della spirale, ma sempre in modo nuovo. La spirale è frattale in natura: può caratterizzare una vita o un progetto, e può anche accadere in un giorno o più volte al giorno. La spirale inizia con la gratitudine, perché acquieta la mente frenetica e ci riporta alla fonte. E ci riconnette con la nostra empatia e potere personale. Ci aiuta ad essere più pienamente presenti nel nostro mondo. Centrarsi fornisce lo spazio psichico per riconoscere il dolore che portiamo per il nostro mondo.
Con l’accolta di questo dolore, e il coraggio di viverlo, apprendiamo che la nostra capacità di “soffrire con”, è il vero significato della compassione. Cominciamo a conoscere la vastità del nostro cuore-mente, e come esso ci aiuta a superare la paura. Che cosa ci aveva isolato in angoscia privata apre verso l’esterno e ci libera e ci congiunge al nostro mondo come amante, come il Se del mondo.
Per chi ?
Il workshop è indirizzato in primis a tutte le persone attive nel cambiamento e che sono impegnate a ripensare e progettare modi di vivere più equi, sostenibili ed interconnessi e, in particolare, a coloro che vorrebbero esplorare in maggiore profondità il salto paradigmatico richiestoci.
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