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Quanto sono larghe le tue spalle?

Salve a tutte/i, credo che questo post di Rob Hopkins sia particolarmente significativo ed importante. Forse in Italia quello di cui si parla qui non è ancora accaduto o è accaduto in forme ancora leggere. Ragione in più per farsi le ‘spalle larghe’ sin da ora. Buona lettura.

Quanto sono larghe le tue spalle? Monbiot, Mann, McKibben, vari Transizionisti ed altri ancora su cosa fare quando la vostra Iniziativa di Transizione è sotto attacco.

Da “Transition Culture”. Traduzione di MR

Quando i gruppi di Transizione vanno in profondità col proprio lavoro e cominciano ad avere un impatto tangibile, forse è inevitabile che coloro che non sono d’accordo esprimano le loro opinioni con vigore. Durante gli ultimi mesi è stata anche la mia esperienza personale di trovarmi in questa posizione a Totnes e devo dire che non è stato particolarmente piacevole. Alla fine le cose sembrano essersi calmate e quindi quello che mi piacerebbe fare in questo post, con l’aiuto di qualche nome che potreste conoscere e che ha avuto molta più esperienza di me su questo tipo di cose, è di provare a tirar fuori da tutto questo un qualche insegnamento.

Il vostro gruppo di Transizione potrebbe aver vissuto qualcosa di simile, o potrebbe viverlo in futuro, quindi spero che troviate questa conversazione utile. E’ una cosa della quale non ho visto parlare granché altrove. Lo scorso anno, ho partecipato alla Conferenza del Giorno dell’Indipendenza a Frome. Gruppi da tutto il Regno Unito si sono riuniti per condividere le proprie esperienze per cercare di fermare sviluppo indesiderato, nuovi supermercati, la clonazione delle proprie vie principali e così via. C’è stata un’utile condivisione di idee, ispirazione ed esperienze, ma quello che mi ha sorpreso è stato che praticamente tutti hanno vissuto una reazione da un gruppo locale che dichiara di rappresentare la “maggioranza silenziosa” della comunità. In alcuni casi è stata una cosa relativamente civile, in altri è stata un’esperienza orribile. Quindi qual è il miglior modo di far fronte ad attacchi del genere?


Naturalmente potrei solo dire, come hanno fatto alcune persone alle quali ho parlato quando stavo vivendo questo, che tutto ciò di cui hai bisogno in una situazione tale è di farsi le “spalle larghe” e continuare, che è in linea con le cose. Tuttavia un tale approccio, anche se possibile, ignora gli effetti che tali cose hanno realmente su di noi e, ignorare quegli impatti può portare a esaurimento e stress. La mia esperienza è stata certamente così, la mie spalle non erano così larghe quanto avrei potuto pensare e questo a volte, quando ci si trova dalla parte di chi riceve una cosa del genere, può essere un vissuto di solitudine e isolamento che può anche portarti a mettere in dubbio ciò che fai. Non è una buona situazione in cui trovarsi e non la augurerei a nessuno. Continua a leggere