Apocalypse Now?
Ecco il nostro amico Luca Lombroso in un momento della trasmissione “Le Storie diario italiano” condotta quotidianamente da Corrado Augias su RAI3 (potete rivederla qui). Si è parlato della situazione climatica e delle difficoltà nell’affrontare il problema utilizzando come traccia “Apocalypse Now” l’ultimo libro di Luca.
La trasmissione è venuta bene, tenendo conto di tutti i limiti che questo tipo di situazione comporta. Luca è riuscito a far passare una serie di concetti chiave, per nulla banali, infilandoci pure l’idea di resilienza e un accenno alle Transition Towns (quindi grazie per la fiducia).
Mi complimento per la maturità del tono, frutto di anni di esperienza in situazioni di questo tipo e che ora si vede tutta. Calmo, sicuro, consapevole, corretto e nessuna concessione al catastrofismo o alla trasmissione di ansia. Delle due è stato Augias a calcare la mano… ottimo, davvero bravo.
Ma parliamo del libro
Ne ho una copia sul comodino da un po’ ed è un testo atipico, forse proprio in questo sta la sua forza. Sono 8 capitoli non costruiti come una stesura accademica, assomigliano più a una raccolta di elementi utili a comprendere il tema generale.
È una specie di manuale didattico per la comprensione del mondo che ci circonda con focus sul clima. Affronta gli argomenti con tagli diversi capitolo per capitolo, andando via via a costruire il quadro generale fatto di dati, situazioni, informazioni teoriche, informazioni pratiche, domande frequenti, ecc.
In questo modo lo si può leggere dalla prima all’ultima pagina, come si farebbe con un saggio o un romanzo, ma anche sbocconcellarlo concentrandosi sulle cose che più interessano, o usare come testo di referenza (l’indice è comodo e ti porta dritto alle informazioni che stai cercando).
Nonostante il titolo e la copertina drammatica,si tratta di un testo che, senza nulla concedere alla leggerezza, spinge all’ottimismo. “Possiamo salvare il mondo, ora.” recita il sottotitolo di copertina e so che Luca, tutto sommato, ci conta.
Titolo quindi da valutare attentamente da parte di tutti quelli che fanno lavoro di facilitazione e divulgazione, ma molto interessante anche come primo testo (primer) per chi si deve avvicinare all’argomento partendo da zero o quasi.
Indicatissimo per chi si scoraggia quando vede un capitolo di 200 pagine senza alcuna interruzione e sviene all’idea di doverlo leggere tutto per scoprire quello che sta cercando.
Buona lettura a tutti.