22 Maggio: Transition Talk a Milano

Si torna a parlare di transizione a Milano. Evviva ! Vi aspettiamo numerosi alle 18.30 di mercoledì 22 maggio alla Scighera, Via Candiani 131. Sento che potrebbe essere il momento propizio per la nascita di un possibile CAT (Centro di Avviamento Temporaneo) nella metropoli Lombarda. Lasciamoci sorprendere comunque …

22 maggio transition town

398,35 pronti per il grande salto?

Questo grafico pubblicato da Climate Nexus mostra quattro scenari legati all'aumento di CO2 nella nostra atmosfera.

Questo grafico pubblicato da Climate Nexus mostra quattro scenari legati all’aumento di CO2 nella nostra atmosfera.

Era il 1986, sembra un tempo ormai lontano, ed è stata l’ultima volta che la concentrazione di CO2 nell’atmosfera terreste è stata sotto il livello di guardia di 350 parti per milione (ppm). Sono passati 27 anni da quando, per l’ultima volta, abbiamo visto un mese in cui la temperatura fosse più fredda della media.

Ora si avvicina il momento storico in cui sfonderemo il muro delle 400 ppm, il “lieto” evento è previsto nel maggio di quest’anno. È un’altro di quei passaggi che potrete raccontare ai nipotini (beh… forse) dicendo: io c’ero. Quindi è mia premura avvertirvi per tempo, in modo che non ve lo perdiate (un po’ come si fa per le eclissi).

Ma dove si va dopo aver passato la soglia? Ci aiuta a capirlo il grafico qui sopra e alcuni specchietti diffusi da Climate Nexus, come sempre si ragiona per scenari (da 1 a 4) e si prova a capire che succede nei vari casi. Vediamo…

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Uk dovrà zappare per mangiare

A volte è interessante vedere cosa dicono i ministri negli altri Paesi europei. Quando lo racconto negli incontri non è semplice far capire quanto fatica faccia il nostro apparato culturale (parlo dell’Italia) a rimanere al passo con gli eventi.

Date allora un occhiata a questo articolo apparso oggi su The Telegraph e che riporta le dichiarazioni del ministro UK David Heath (il suo ministero è quello dell’Agricoltura e Alimentazione) in merito ai rischi alimentari che il paese corre nel prossimo futuro.

“We made a huge mistake a few years ago when the idea got around that we didn’t need to produce in the agricultural sector any more, that we would be able to buy our way through whatever was necessary to feed the country.

We need to be able to produce enough to deal with the requirements in this country. Food security is going to be an issue of increasing relevance.”

“Abbiamo fatto un errore enorme anni fa, quando abbiamo pensato di non aver più bisogno della produzione del settore agricolo e che saremmo stati in grado di comprare qualsiasi cosa fosse necessaria per nutrire il paese.

Dobbiamo essere in grado di produrre a sufficienza per soddisfare le esigenze di questo paese. La sicurezza alimentare diventerà un problema di crescente rilevanza.”

Ovviamente può fare una grande differenza il fatto di avere un governo che informa la nazione e dice le cose come stanno. Anche se va notato che poi lo stesso Heath ripone grandi fiducia nelle tecnologie OGM per la creazione di varietà a grande resa (magari non ci metterei tutte le uova in quella cesta).

In ogni caso stiamo parlando di un paese che si e ridotto a un livello di dipendenza dall’esterno davvero spaventosa. L’Italia non è a questo livello di disperazione, ma si muove spesso in direzioni pericolose e invece di conservare l’immenso capitale agricolo di cui ancora dispone lo distrugge o lo orienta in direzioni folli (mi spiegate cosa dovremmo fare con tutta questa vigna che abbiamo messo ovunque?)

Spesso negli ambienti della Transizione si trova un atteggiamento un po’ ossessivo nei riguardi del cibo, degli orti, dell’agricoltura, ma le ragioni sono sempre più evidenti, le minacce sempre più presenti. Continuiamo quindi a riprogettare i nostri territori, preoccupiamoci degli aspetti di adattamento climatico e della grande rete di relazioni sociali che la produzione del cibo deve saper innescare.

Facciamo esperienza, perché via via che le istituzioni si risvegliano avranno tanto, tanto bisogno di aiuto e non sapranno che direzione prendere.

Il treno della transizione ad Ariccia (Roma)

Concluso il secondo Transition Training nel centro Italia, 30 persone provenienti dal Lazio, circa la metà, e da altre parti d’Italia per apprendere gli strumenti per sostenere il percorso di transizione nel proprio territorio. Il corso è ospitato da Ariccia in transizione, uno dei gruppi di base del Transition network. Il corso è condotto da un gruppo di facilitatori di Transition Italia. Sono stati due giorni intensi di lavoro ma molto piacevoli, tra persone molto positive impegnate nel proprio territorio e nella propria vita a promuovere la transizione verso un mondo più ecologico e solidale.

La prima giornata di lavoro è stata dedicata ai principi della transizione e ad alcuni strumenti di lavoro di gruppo. Il secondo giorno invece è servito ad andare più in profondità iniziando un percorso di transizione interiore.

Un workshop di due giorni per introdurre il modello della transizione come risposta da parte della comunità locale alle sfide della crisi del sistema. Permacultura, monete alternative, decrescita energetica e fonti rinnovabili non sono i soli strumenti di cui abbiamo bisogno per affrontare i problemi epocali che si affacciano all’orizzonte. Dobbiamo soprattutto imparare a lavorare in gruppo, usare l’intelligenza e la creatività collettiva per realizzare nuovi modi di vivere senza consumare le risorse del pianeta e per vivere una vita degna di essere vissuta, sicuramente più solidale e tranquilla.

Foto seria!!!!

E molto meno seria!!!!!!!!!!

Twitter libro in Transizione

Oggi Rob Hopkins ha annunciato sul suo blog Transition Culture che è di prossima pubblicazione un nuovo libro sulla Transizione, il titolo sarà “The Power Of Just Doing Stuff” traducibile in “Il Semplice Potere del Fare”.

La novità, attenzione, è che sarà pubblicato interamente su Twitter. Questo è causato dalla crisi che attanaglia tutti comprese le case editrici. Green Books, editore del libro di Rob, vuole tentare questa strada pur riconoscendo le ovvie criticità ma anche le opportunità che Twitter offre come la maggiore viralità nella diffusione e andare incontro alla sempre minore capacità di concentrazione di chi naviga (si parla di pochissimi secondi).

A partire da oggi potete ricercare l’hashtag #pojds su Twitter e piano piano fare vostre le idee della Transizione come l’irrigazione goccia a goccia disseta le piante.

Il progetto pare stia ricevendo qualche disappunto da parte di chi teme per la lunghezza (il libro è composto da 183,056 caratteri da suddividere in tweet che contengono 160 caratteri massimo compreso l’hashtag #pojds, vogliono dire circa 3 anni e mezzo per la completa publicazione) o non è iscritto a Twitter (più facilmente risolvibile). Molto apprezzamento invece da parte dei traduttori che potranno diluire il loro lavoro nel tempo e da parte dei grandi utilizzatori di twitter che avranno materiale da diffondere per lungo tempo.

Non resta che augurare un buona pesca nel mare di cinguettii 😉

È nata Arvaia

Il modello CSA (Community Supported Agricolture), ovvero quello di imprese agricole supportate in modo diretto da una comunità di fruitori dei prodotti è uno dei più interessanti per attuare percorsi di transizione dell’agricoltura.

Vi segnalo quindi l’esperimento di Arvaia, appena nata a Bologna e che prova ad attuare questo tipo di schema in forma di cooperativa. Sarà molto interessante seguirne l’evoluzione.

Orti e scuola sottotitolati

Grazie al solito instancabile Rupo ecco a voi le versioni sottotitolate dei filmati di Ron Finley, sugli orti urbani di LA e di Sugata Mitra con le sue riflessioni sulla scuola. E ora anche i non angloabili saranno felici.

Ringraziamo Max (che per i non intimi del blog sarebbe poi sempre Rupo).

Orti urbani a Los Angeles

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Questo TED talk va per la maggiore nel circuito internazionale dei transizionisti, ce lo stiamo rimbalzando da giorni. È ancora senza sottotitoli in italiano e l’americano di Ron Finley forse non è così facile da capire, ma spero se lo possano godere comunque in tanti.

Anche se non amo l’idea della “sfida”, in certi contesti è probabilmente inevitabile, e questa è semplicemente irresistibile. Buona visione.

Aggiornamento: versione con sottotitoli in italiano.

Com’è andata a Montecchio

Quello che mi è rimasto in testa dopo il tDay di Montecchio sono soprattutto i sorrisi degli organizzatori (li vedete qui sopra) e come sempre gli incontri “straordinari” che si fanno quando si traffica con la Transizione.

Ancora una volta grazie a tutti della pazienza, dell’attenzione e dell’intensità che ha caratterizzato questa giornata (e ovviamente grazie ad Andrea per il mistico cous cous).

Quello che abbiamo scoperto è che nel vicentino esiste un certo fermento inespresso, in molte località diverse ci sono persone che stanno pensando alla Transizione come strumento di riorganizzazione della realtà, ma mancano al momento le connessioni e dei veri e propri gruppi guida in grado di facilitare l’accensione del processo nel territorio in cui vivono.

In pratica abbiamo scoperto che c’è un Centro di Avviamento Temporaneo (quello che poi viene abbreviato CAT) già bello e pronto, forse devono solo decidere di prendere atto e passare all’azione. Nessuno della trentina di presenti ritiene invece di avere già le condizioni necessarie per la formazione di un Gruppo Guida, ma in molti avrebbero voglia di provare.

Appello ai vicentini

Faccio quindi subito un appello, se ci sono persone  interessate in quell’area, forse è una buona idea entrare in contatto e vedere che fare. Già ieri si è parlato di un possibile Transition Training o di altre strade da percorrere.

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Meditare sulla scuola

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Godetevelo (se capite l’inglese – ma credo che i sottotitoli italiani arriveranno presto), al momento non commento, ma ci sono molte cose interessanti dentro, molte che già conosciamo, alcune che forse dobbiamo comprendere meglio, tanto spazio per sperimentare.

Aggiornamento: versione con sottotitoli in italiano.

tDay Montecchio: ci riproviamo

Superata la fase nevosa, questo sabato si va a Montecchio per il tDay che abbiamo dovuto rimandare a causa del maltempo e delle difficoltà di spostamento.

A parte la data, le info sono quelle che avevo già pubblicate qui.
A sabato.

Un aiuto dalla NASA ai divulgatori

DatiNasa

Questa mattina Naresh ha twittato un link al sito della NASA che credo possa fare la felicità di molti di noi che si arrabattano a rendere disponibili informazioni sui cambiamenti climatici. Finalmente riuniti in un unico posto (qui) tutti i date chiave, con i grafici che servono e le infomazioni di base per comprendere il ruolo del biossido di carbonio CO2.

Molti dei grafici sono interattivi e i dati sono scaricabili quindi, se poi volete rielaborare la forma di rappresentazione, vi basta solo curare l’aspetto infografico. Una manna per giornalisti scientifici, divulgatori, facilitatori, insegnanti… (più in generale la NASA nel sito MyNasaData rende disponibili tantissimi dati pensati per il pubblico dei non scienziati).

Questa era la buona notizia (per iniziare bene la settimana), la cattiva è che pare proprio che ci stiamo giocando l’artico (articolo in italiano).

Seminario WTR & l’economia sacra

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Ecco il prossimo seminario di WTR – Il Lavoro che riconnette” che si terrà dal 27 al 28 Aprile 2013 a Netro (BI) presso il Centro La Via delle Nuvole Bianche. Per chi ha fatto con noi un Transition Training già avuto un piccolo assaggio dell’intenso lavoro ideato da Joanna Macy. E’ occasione per andare molto più in profondità, in un viaggio a spirale per scoprire i nostri doni interiori e prepararci così in piena consapevolezza a navigare con il cuore la grande transizione (Great Turning).

Volevamo inoltrarci oltre la nostra zona di comfort e pensare il ritorno economico secondo la filosofia dell’economia sacra, ispirati da Charles Eisenstein (vedi sotto nella descrizione). Come tante cose che sperimentiamo nella transizione, non abbiamo la più pallida idea se possono funzionare …. ma ci proviamo comunque. Siete pronti ?

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Dragon Dreamers: pronti per i vs sogni?

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A fine febbraio scade il nostro bando sul Dragon Dreaming e sappiamo che diversi gruppi stanno già attivamente lavorando per candidare il proprio sogno per questo piccolo dono a sostegno.

Avete ancora circa un mese per ballare con il vostro drago e provare a realizzare i vostri progetti in un modo diverso – davvero innovativo. Dai, chi ancora ci sta rimuginando e teme di non essere in grado o che non c’è abbastanza tempo per  farcela, ricordiamo alcune massime apprese da John Croft:

“Fake it till you’ll make it !” (Fingi, finché non riesci)

“Perfection is the enemy of good!” (La perfezione è nemica del buono)

Audizione a Bruxelles

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La delegazione del Transition Network al check-in del palazzo dell’EESC

Come forse ricorderete il Transition Network ha recentemente vinto il premio del Comitato Economico e Sociale Europeo (EESC), e se non ve ne ricordate potete leggerne qui.

Durante la nostra visita a Bruxelles in occasione della cerimonia di consegna del premio avevamo percepito da parte di questo organismo un interesse che sembrava andare decisamente oltre l’aspetto formale dell’evento. Ci erano sembrati sinceramente interessati a quel che il processo di Transizione sta producendo in Europa e nel mondo.

Infatti non è finita lì. L’EESC ha chiesto un’audizione al Transition Network pregandoci di andare da loro e partecipare a una sessione di lavoro di due ore della loro commissione energia (vi risparmierò tutte le sigle perché sennò ci si perde…). Così il 23 gennaio scorso, ci siamo ritrovati nuovamente a Bruxelles per scoprire che seguito può avere questa relazione con le istituzioni centrali UE e, ancora una volta, c’è da rimanere sorpresi.

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