Perché usare S3

Mettete degli umani assieme a decidere qualcosa, a costruire un’organizzazione, a pianificare il futuro e molto probabile che combineranno guai, anche se armati delle migliori intenzioni del mondo e di tutta la possibile buona fede.

Perché? Perché il COME si decide di procedere in queste attività pesa in modo determinante sul COSA si finirà a fare. Sulla qualità del COSA, sulla sua reale rispondenza ai bisogni che si sono identificati.

Sinceramente ci ho messo un po’ a capirlo, modificare questo aspetto del sistema in modo parziale, ad esempio aggiungendo un po’ di facilitazione qui, un po’ di gestione dei conflitti là, un po’ di comunicazione non violenta… ecc. non basta. Serve qualcosa di più completo e potente, un vero e proprio modello di governance.

Anche dopo essere arrivato a quest conclusione ho dovuto però ammettere che un modello con le caratteristiche adeguate non lo vedevo in giro: fino a quando non ho scoperto la Sociocrazia 3.0.

È stato il mio primo incontro con qualcosa che mi sembrasse sufficientemente completo, flessibile e sul pezzo (efficace insomma). Come spesso accade con tutte le metodologie davvero potenti, è semplice e difficilissima nello stesso tempo: semplice nei principi, difficile nell’applicazione perché scardina i nostri consolidati meccanismi mentali di singoli e di gruppo.

Non contiene nulla di veramente nuovo (direi), ma una intelligente organizzazione di molti metodi noti. In pratica un’integrazione della Sociocrazia classica, Agile e Lean, ma con molte attenzioni e spunti che vengono dalla CNV (come anche James Priest mi ha confermato).

Questa combinazione permette di superare molti limiti delle singole metodologie arrivando ad avere un sistema davvero completo e adattabile a mille contesti e situazioni. Non sarà perfetto o definitivo, ma un bel passo avanti.

Va esplorato accompagnati e ci vuole un po’ di tempo a prendere confidenza, ma è davvero una svolta. A livello di rete internazionale Transition ha strutturato il suo modello di governance prendendo forte ispirazione da qui e, lavorandoci tutti i giorni da qualche anno, è facile ora rendersi conto dei tantissimi vantaggi e della profonda modificazione culturale che ha prodotto in noi.

Ora che l’ho provato per un po’ sulla mia pelle, sto facendo tanti esperimenti di trasferimento in altri contesti organizzativi, siamo agli inizi, ma mi pare che i risultati siano già molto incoraggianti. Vedremo più avanti come va.