Intervenire in un sistema: Donella Meadows

 

Salve a tutte/i,
coloro fra di voi che hanno assistito almeno una volta ad un Transition Talk probabilmente hanno già sentito parlare di Donella Meadows. Tuttavia credo valga la pena ricordare brevemente chi fosse “Dana” (che ci ha purtroppo lasciato il 20 febbraio del 2001). E’ stata redattrice, insieme a suo marito Dennis Meadows e a Jorgen Randers, dello studio “The Limits to Growth”, impropriamente tradotto in italiano col titolo “I Limiti dello Sviluppo“. Lo studio era il risultato di una commissione fatta al MIT da parte del Club di Roma, fondato da Aurelio Peccei, per valutare quali sarebbero stati gli impatti di un’economia in continua crescita. E’ stata allieva di Jay Forrester, ‘inventore’ e sviluppatore della “Dinamica dei Sistemi”, metodo utilizzato nella redazione de “I Limiti”, con l’ausilio  dell’allora potentissimo programma di calcolo “World 3”. Ha continuato a lavorare sulla dinamica dei sistemi scrivendo alcune delle pagine più interessanti che questo approccio abbia prodotto, fra le quali il libro “Thinking in Systems” e questo stesso articolo. Vi segnalo anche il video seguente (prima parte di 4), sottotitolato (cliccate il pulsante apposito per visualizzare i sottotitoli nel caso ciò non avvenga in automatico):

[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=JpwBPb7Xroc]

L’articolo che segue è già stato pubblicato anche su “Effetto Cassandra“. Ho lasciato l’introduzione del Prof. Ugo Bardi perché mi è sembrata molto pertinente.

Buona lettura.


Punti di leva: dove intervenire in un sistema

   L‘articolo del 1999 di Donella Meadows sui
 “punti leva”, i punti su cui intervenire nei
sistemi, è un classico della dinamica dei
sistemi. Sebbene 
sia stato pubblicato in
inglese da oltre dieci anni, sembra che
fino ad 
oggi nessuno si sia preso la briga
di tradurlo in italiano. Allora, eccolo 
qui
su “Effetto Cassandra.” (E su Transition Italia!!) 



Se avete un’oretta da dedicare a questo articolo, provate a leggerlo con
attenzione perché è un piccolo gioiello. Profondo e leggero allo stesso tempo; è un distillato di cose che tutti dovremmo già sapere ma che non ci rendiamo conto di sapere. E’ un’esplorazione della vita, dell’esistenza, della complessità, del come cercare il cambiamento in un mondo che, testardamente, lo rifiuta a priori, pur proclamandolo a voce alta tutti i giorni. Non è facile cercare il cambiamento ma, come nel viaggio l’importante non è la meta, ma il viaggiare, nel cambiamento, non è importante cosa si cambia, ma il cambiare. (U.B.)

Leverage Points: Places to intervene in a system

di Donella H. Meadows

Pubblicato da Sustainability Insitute, 1999

(traduzione di Massimiliano Rupalti e Laura Rugnone)


Coloro che fanno analisi di sistema (“system analysis”) hanno una grande fiducia nei “punti di leva”. Questi sono luoghi in un sistema complesso (una ditta, un’economia, un corpo vivente, una città, un ecosistema) dove un piccolo spostamento di un dettaglio può provocare grandi cambiamenti in tutto il sistema.

Questa idea non è limitata all’analisi dei sistemi – è parte delle leggende più comuni: la pallottola d’argento, la cura miracolosa, il passaggio segreto, l’eroe o il cattivo solitario che cambia il corso della storia. Il modo quasi senza sforzo per saltare enormi ostacoli o attraversarli. Non solo vogliamo credere che esistano i punti leva, vogliamo sapere dove sono e come metterci le mani sopra. I punti leva sono punti di potere. Continua a leggere

4 gruppi di supporto Transition al via !

Qualche tempo fa avevamo annunciato di voler far nascere dei gruppi di supporto (home groups) , iniziativa che ci ispirava per provare a creare connessione tra diversi attivisti della transizione sparsi per il nostro paese.

Ebbene sì – stanno partendo (settimana prossima) i primi 4 gruppi che sperimenteranno questa modalità d’incontro che si svolgerà una volta al mese tramite una skype conference.

Per quelli dell’ultimo momento: Cada gruppo potrebbe ancora accogliere eventualmente 1-2 persone prima di essere considerato al completo – per cui chi fosse intenzionato ha ancora la possibilità di iscriversi qui (entro domenica prossima).  In qual caso vi metteremmo in contatto con i fantastici facilitatori (che ringraziamo per la loro disponibilità!) dei gruppi.

Questi sono i giorni e orari previsti:

Gruppo 1 – lunedì 21-23
Gruppo 2 – martedì 21-23
Gruppo 3 – giovedì 19-21
Gruppo 4 – venerdì 21-23

Buona transizione a tutti coloro che si stanno per mettersi in viaggio verso questa avventura !

 

“L’economia del dono esiste”

“L’economia del dono esiste. Va avanti indipendentemente dalle partite doppie dare-avere, dai pareggi di bilancio e dagli investimenti a lungo termine. L’economia del dono non è solamente quella estrema che dà vita ad altra vita, come un cuore tolto ad uno che se n’è andato per una morte violenta. È anche il dono del tempo libero, ad esempio. Quest’economia del dono già regge questo paese. In tempi di crisi aggravata (anche se non siamo ancora messi male come la Grecia) se la cavano meglio quelli che hanno praticato l ’economia del dono: è lo scambio gratuito fra quelli che sono allenati alla fraternità. È la migliore tecnica di sopravvivenza. La fraternità, insomma, non è una virtù della morale, è un sistema di convivenza in momenti difficili.”

Erri De Luca – tratto da qui 

(grazie Cristina di Ferrara in Transizione per la segnalazione)

Comunicare la Transizione

Da quando è stato pubblicato nel blog di Lame Qat, vanta più tentativi di imitazione della settimana enigmistica…soprattutto ricevo continuamente richieste per avere il file originale.

Avendolo preparato con corel draw (programma di grafica che probabilmente continuo a usare solo io), ho pensato che fosse cosa buona e giusta farne uno con lo spazio libero per apporre logo e indirizzo mail dell’iniziativa locale.

per scaricare il pdf cliccate qui

Vademecum. Transition Italia 

1000 Euro per progetti con il Dragon Dreaming

Stiamo vivendo tempi particolari in cui le azioni che compiamo ora potrebbero essere determinanti per la “Grande Svolta” ed è per questo che vorremmo che tutti i sogni e progetti si realizzassero al 100%. E abbiamo avuto dei brillanti suggerimenti su come farlo: utilizzando il Dragon Dreaming di John Croft, un approccio che vorremmo sempre più legare ai progetti di transizione in modo che il metodo si possa diffondere nel nostro paese e beneficiare coloro che si impegnano sul cambiamento.

Pertanto, in modo da sostenere i progetti di transizione, Transition Italia stanzia 1000 Euro a beneficio di un progetto selezionato (oppure 2 con rispettivamente 500 Euro di donazione nel caso di merito paritario) che utilizzerà l’approccio del Dragon Dreaming per realizzare un sogno collettivo.

I progetti che si candideranno dovranno essere

  • a sostegno della Terra, a beneficio della comunità ed essere  di crescita personale
  • avere almeno una persona nel “dream team” che abbia seguito un corso con John Croft
  • essere espressione di un sogno collettivo, anche se potrà essere partito da una persona sola.
  • da realizzarsi entro 12 mesi (sia perché il contributo è comunque contenuto e perché ci interessa poter documentare un “case study”), quindi se state pensando al progetto della vs vita (ed un lasso di tempo di 10-20 anni) cercate di individuare eventualmente un sottoprogetto di portata più immediata. Continua a leggere

“Gruppi di supporto” per attivisti della transizione

Transition Italia lancia l’iniziativa dei “Gruppi di Supporto” !

Sono tempi di grande incertezza e cambiamento e tanti di noi sono ormai consapevoli che se veramente vogliamo un mondo e un futuro diverso da quello che ci viene costantemente propinato dai media o dal sistema attuale – è nostra responsabilità muoverci ora senza aspettare che lo faccia qualcun altro per noi.

In questi anni tramite Transition Italia si è diffuso anche nel nostro paese l’approccio della transizione e la costellazione di iniziative locali è in costante aumento. Dal 2009 abbiamo fatto oltre 15 transition training e innumerevoli iniziative come i Transition Talk o Transition Day e questo ha ispirato tante persone a mettersi in gioco personalmente. Ma essere un attivista o facilitatore della transizione non è sempre facile, a volte le cose vanno a gonfie vele e a volte invece ci sembra tutto così difficile. Passiamo da momenti di euforia a sentirci completamente esausti. A volte anche soli – troppo.

Ma non siamo soli – solo che non sempre abbiamo il supporto di cui necessitiamo. Anche se naturalmente dovremmo in primis trovare il supporto necessario nel gruppo dei ns compagni di viaggio locali (quindi dell’iniziativa in cui siamo coinvolti) pensiamo che potrebbe essere utile creare una modalità e struttura per allargare e fortificare una connessione tra persone non necessariamente geograficamente prossime.

E da qui viene l’idea di lanciare i “gruppi di supporto” (o “home groups”) per

  • creare una struttura di mutuo supporto e riflessione per chi è coinvolto nella transizione
  • riconnettere le persone che si sono magari conosciute in uno dei ns transition training
  • capire cosa tutti noi potremmo avere bisogno per “surfare” la transizione con fiducia ed efficacia Continua a leggere

Viaggio nell’Italia che cambia

Daniel si è messo in viaggio – alla ricerca dell’Italia che cambia, per raccogliere le testimonianze di chi il proprio viaggio di transizione lo ha già intrapreso. Questa avventura è iniziata da pochi giorni  ma continuerà per 5 mesi – potrete seguire i racconti di Daniel su questo blog: VIAGGIO NELL’ITALIA CHE CAMBIA 

“Ripercorreremo l’italico stivale da nord a sud, da est a ovest, a bordo di un camper, alla ricerca di tutte quelle esperienze di vita diversa, di cambiamento, di autoproduzione, di ritorno alla campagna, di politica virtuosa, di riduzione dei consumi, di riscoperta del senso della vita, di maternità, di convivialità. Lo faremo per raccontare un paese diverso, un’Italia che cambia, e per raccontare il nostro cambiamento, che nascerà dall’incontro e dal confronto con le mille realtà. Un camper, un libro, un viaggio, un documentario, ma soprattutto un nuovo modo di vivere ed esistere.”

Le prime tappe in Piemonte sono state molto stimolanti mentre ora è in viaggio verso Venezia per raccontare la Conferenza Internazionale della Decrescita 2012.

Transizionisti dello stivale e delle isole, se avete storie di transizione e cambiamento da raccontare, scrivete a Daniel a info(at)italiachecambia.org e magari il suo camper potrà fare tappa anche da voi !

Costruire un’economia alternativa in 3 ore ?

Possono 370 persone costruire la visione e la base per un’economia alternativa in un mondo post-transizione ? Ebbene sì. Questa incredibile magia si è manifestata domenica scorsa durante la Transition Network Conference. Vorrei quindi condividere questa esperienza di come può essere usata la creatività e un pizzico di sana follia per fare questo. Anche perché quello che ora frulla in testa è: come, dove e in che contesto potremmo sperimentare analoghi strumenti in Italia ?

Anche un racconto con foto non renderà giustizia a questa giornata super-creativa e straordinaria dedicata a costruire un paradigma economico diverso – bisognava esserci. Ma ci provo lo stesso ….

Domenica mattina, arrivo al Bac (la sede della conferenza) verso le 9.30. Tutti i partecipanti sono ancora radunati nell’atrio a chiacchierare e scambiarsi idee (sulla transizione e non). Non ci fanno ancora entrare nella Grande Sala (enorme teatro storico che ospita in genere i conferenzieri e le attività principali) – c’è mistero, i vetri delle porte sono state rivestite di carta per non far sbirciare nessuno. Gli ultimi preparativi si stanno svolgendo. E poi si aprono finalmente le porte, entriamo nella sala rigorosamente vuota, c’è solo un nastro rosso sospeso a un metro di altezza che separa gli spazi. Ci comprimiamo tutti quanti nel piccolo spazio dietro il nastro rosso. Una musica di Vangelis ci accompagna e inizia il nostro viaggio nel tempo …. Continua a leggere

Non preoccuparti, continua a guidare

Anche il Post Carbon Institute ha deciso di partecipare, con un breve spot, a fare un po’ di chiarezza sulle dichiarazioni mirabolanti dell’industria petrolifera. Ecco come. Buona visione.

[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=1WFERh5p2FY]

Partecipare ai processi naturali

Salve a tutte/i,
oggi vorrei proporvi un’intervista a Joel Salatin, uno dei fondatori storici del movimento per il cibo locale, realizzata dal nostro amico Chris Martenson. L’intervista, come vedrete, è molto stimolante, soprattutto perché ci invita ad uscire dal cliché secondo il quale per non fare danni, gli esseri umani dovrebbero lasciare la natura a se stessa. Salatin dimostra che, al contrario, l’unica vera integrazione possibile avviene se usiamo la nostra creatività per partecipare in quello che già la natura sta facendo.

Cosa quasi ovvia per chi si occupa di Permacultura ed ha sviluppato una visione olistica delle cose, ma che essendo poco radicata nella nostra cultura (sempre che lo sia affatto) è sempre bene ricordare. Distruggere o lasciare all’abbandono sono due lati della stessa medaglia. La medaglia degli esseri umani che non si prendono le proprie responsabilità e, o si dichiarano al di sopra della natura o se ne chiamano fuori. Credo che né l’uno né l’altro atteggiamento siano buoni perché ci fanno sentire come qualcosa di separato dalla natura e dai suoi processi. Invece, come dimostra Salatin, partecipare non solo è l’unico modo per armonizzare le parti, ma è anche un modo potente per sviluppare la propria creatività e divertirsi.

Fra una siccità e un’alluvione, Salatin si chiede: “Perché mai ho questo grande cervello e i pollici opponibili? Per cosa sono qui?” 

Buona lettura e buon divertimento. Continua a leggere

Bologna in Transizione – prossimi passi

il 16 maggio  si è tenuto un primo incontro per progettare un gruppo di Transizione per Bologna, che vada oltre il Centro di Attivazione della Transizione (altrimenti detto Bologna Cat) .

Un gruppo che si occupi del contesto cittadino, utilizzando magari il metodo che tanto successo ha avuto in questi 2 anni nella Provincia (e sia chiaro che il metodo è assolutamente in progress)

Si è cercato di dimensionare e caratterizzare il progetto, partendo con una “prima iniziativa della zona del centro”. Le idee si sono ricomposte in varie azioni propositive, ma siccome non ci accontentiamo abbiamo  pensato di fare un world cafè 🙂 Continua a leggere

Piccola fiera del Tessile Ecosostenibile

TRAME SANE
Piccola fiera del Tessile Ecosostenibile
Sabato 14 aprile 2012 dalle 9 alle 19
c/o Auditorium Pierangelo Bertoli, via Pia 108 Sassuolo (MO)

La fiera vedrà il coinvolgimento attivo di Gas, produttori, artigiani, esperti del settore e cittadini che vogliono pensare e praticare nuovi stili di vita e di consumo anche in campo tessile.
Porteremo l’attenzione sul tema della sostenibilità ambientale e dello sfruttamento dei lavoratori che producono i nostri abiti e scarpe, si potranno acquistare prodotti con la possibilità di conoscere direttamente chi li ha confezionati.
E poi tanti laboratori, incontri, momenti conviviali, da non perdere!

PS: il post è stato preso di sana pianta da questo interessante blog, che cogliamo l’occasione di segnalare.

Web & Ruralità

Sarà il segno dei tempi, ma ultimamente molte cose che passano per la mente a noi transizionisti, vengono prima o poi realizzate da qualcuno.

E’ il caso di Grow the Planet, una sorta di social media (ancora in fase beta, ovvero di sperimentazione) per chi vuole iniziare a coltivare il proprio orto, pieno di consigli e tutorial. Oltre a cio’, registrandosi, è possibile localizzare su una mappa la posizione del proprio orto e proporre scambi con i vicini che appariranno sulla cartina. Nel proprio profilo, in rapporto alla  zona, appaiono le previsioni del tempo e la zona climatica relativa, utile per scegliere il tipo di coltivazione. Insomma, vale la pena credo di provare ad usarlo, è facile che si scopra di non essere poi così soli ed è bene costruire le proprie relazioni resilienti sul territorio fino a che questi strumenti saranno accessibili… 🙂

PS Grazie a Vincenzo Bruno di MDF Parma per la segnalazione

Lame Qat : Ricette di resilienza

Energie rinnovabili : ieri se ne parlava a Presa Diretta , con tono per certi versi ottimistico e questo mi ha fatto piacere, perchè vuol dire che ce la possiamo fare. Continua a leggere

Ricette di resilienza : l’economia

A Lame (Qat di Bologna) proseguono gli incontri dedicati alla resilienza. Dopo febbraio mese dedicato al cibo, a marzo si parla di economia.Il primo incontro sarà dedicato allo Scec come moneta di scambio per le Banche del Tempo.

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