Sono tutti comunisti a Carimate?

Le paure nascoste. I cliché.

Condivido la lettera aperta indirizzata ai ns amministratori appena postata sul blog di Carimate in Transizione in seguito a diversi articoli comparsi gli ultimi giorni sui giornali locali in cui le iniziative di transizione vengono bollate come “roba da comunisti” (nel senso offensivo del  termine ovviamente – ma questo si è capito penso) dalla giunta comunale di Carimate. Siamo tutti comunisti e non lo sapevamo ?

Mi ha fatto comunque riflettere molto sulle paure ataviche che si manifestano quando le situazioni si mettono più difficili. Come pare anche in questo caso. Anche a Carimate (realtà alquanto benestante comunque) per esempio le casse comunali sono vuote e gli amministratori sembra che stiano già costruendo le barricate per difendere il “castello”. 

Cercheremo comunque di assumere un atteggiamento sufficientemente zen ….

 

Transizione in Festa a San Lazzaro

Festa del Dono e del Baratto San Lazzaro

Vi segnalo questo evento che si svolgerà a San Lazzaro, un paese alle porte di Bologna,

Sabato 1 Ottobre 2011 dalle ore 10.00 alle ore 18.00 .

Cliccando qui potrete trovare un programma dettagliato della festa .

E’ un evento significativo per il gruppo di San Lazzaro sia per  il modo in cui è nato sia per  l’energia ed il movimento che sta creando nelle persone interessate.

Il gruppo organizzatore è nato tra i partecipanti al 2° corso di condivisione e approfondimento della transizione (che chiamiamo CeAT).  Al termine del corso abbiamo fatto un gioco/simulazione utilizzando il metodo di John Croft (Dragon Dreaming) invitando i partecipanti a scegliere un’iniziativa e ad iniziarne la progettazione in piccoli gruppi.  Questo gioco si è trasformato spontaneamente, grazie all’entusiasmo e all’energia del gruppo, in un progetto reale e concreto.

Ora la Festa, che è dedicata esplicitamente al dono e allo scambio, è diventata una sorta di vero e proprio lancio della Transizione a San Lazzaro, con tanti angoli e momenti dedicati ai diversi gruppi che animano lo SLIT (San Lazzaro in Transizione).

Se siete da quelle parti venite a trovarci e portate come dono la vostra voglia di partecipare e qualche oggetto che non usate più in modo che possa essere rimesso in circolo e non finisca nella solita discarica!

 

Training Amministratori annullato

Purtroppo non ci sono abbastanza iscritti, quindi il Training per Amministratori Pubblici che avevamo programmato per 1 e 2 ottobre è annullato.

Molti assessori ci hanno contattato suggerendo una modalità e una logistica differente in modo da favorire la possibilità di partecipare. Ora ci pensiamo un attimo e vediamo come fare… se ci viene qualche idea lo riprogrammiamo più avanti.

la Transizione, l’Italia e il Patrimonio culturale

Domenica 25 settembre è la Giornata Europea del Patrimonio .

Non si parla di Patrimonio monetario ovviamente ma del Patrimonio Culturale, in senso lato.

Qui a Lame abbiamo interpretato la cosa, a modo nostro creando un percorso culturale che parte dalla Transizione interiore, con due workshop gratuiti :

Essere Colore L’Energia dei Chakra espressa attraverso la pratica dello Yoga e l’uso della Pittura Espressiva ad acquarello

Storie intorno al Fuoco La Ri-creazione della Comunità attraverso l’archiviazione orale di storie del territorio (praticamente le Transistorie)

fino a porsi la domanda del secolo (o del millennio) ” siamo  liberi di sceglieri il nostro futuro?

Transition Talk con Stefano Peloso

Dal bene comune alla conservazione del patrimonio culturale : 12 passi per scegliere consapevolmente il percorso da seguire per il nostro futuro.

Come al solito ci sarà l’aperitivo conviviale…

info e prenotazioni per i workshop inviando una mail a info@zoeassociazione.com

Buone notizie energetiche

Come segnalano gli amici di NTE le fonti di energia rinnovabili aumentano la loro presenza tra noi. Eolico e fotovoltaico sono sempre più utilizzati in tutto il mondo e hanno ormai costi di esercizio paragonabili a quelli delle fonti fossili tradizionali. Considerando che il costo di queste ultime continuerà a salire, la convenienza economica nell’uso delle rinnovabili dovrebbe aiutare a mantenere questa tendenza.

È un’ottima ragione per impegnarsi subito nella riduzione dei nostri consumi di energia “spiacevole”, più cala il nostro fabbisogno più si avvicina il traguardo della sostenibilità del sistema. Sono buone notizie 🙂

TTalk in Valpolicella (VR)

Segnaliamo che giovedì 22 settembre ci sarà un TTalk in Val Policella, organizzato dal Gruppo d’Acquisto Solidale di  Val Policella. Chi quindi abita dalle parti di Verona e dintorni è caldamente invitato. Le info si possono scaricare qui

 

Transizione in Corso sulla Decrescita a Prato Carnico

Segnalo, non molto tempestivamente (lo ammetto) che domani 16 settembre sarò a Pesariis – Prato Carnico (Udine) per unworkshop sulle Transition Town all’interno di un Corso sulla decrescita.

L’Associazione per la Decrescita (www.decrescita.it) organizza da sette anni una scuola estiva residenziale sui temi della decrescita, affiancando alla riflessione teorica momenti di conoscenza/sperimentazione di buone pratiche, in un contesto nel quale la convivialità e la partecipazione sono strettamente intrecciate con l’apprendimento teorico e pratico.

Quest’anno alcune realtà territoriali dell’Associazione ripropongono l’iniziativa nelle proprie aree di intervento, mantenendo l’approccio teorico/pratico.

Anche in Friuli Venezia Giulia il nodo regionale dell’Associazione per la Decrescita, che fra l’altro ha dato vita alla RESFVG – Rete di economia solidale, organizza un corso di formazione residenziale, d’intesa con l’Amministrazione Frazionale di Pesariis, iscrivendo l’iniziativa fra gli eventi preparatori
della III Conferenza Internazionale della Decrescita che si terrà nel settembre 2012 a Venezia.

Il corso sarà ospitato nei locali della Amministrazione Frazionaria della proprietà collettiva di Pesariis, uno splendido borgo antico a pochi chilometri da Tolmezzo, nel cuore delle Alpi Carniche. Pesariis (altitudine m. 750) è conosciuto come il paese degli orologi monumentali, un’antica attività artigianale tuttora praticata.

Per maggiori info andate a questo link.

Prossimi incontri

Piccola raffica di incontri in arrivo per chi si volesse fare un’idea più precisa su questa faccenda della Transizione.

Repubblica di San Marino

Venerdì 9 settembre sono a San Marino all’Anfiteatro di Chiesanuova a fare un classico Transition Talk che comincia alle 19:00 (tutte le info qui).

Rocca di Pace (Mo)

Sabato 10 sono a Rocca di Pace (Mo) per la manifestazione Comunità Cre-Attive e non ci sono certo solo io, guardate qui il programma.

Monteveglio (Bo)

Mercoledì 14 sono a casa, a Monteveglio a fare un tTalk di fine estate in preparazione delle attività transizioniste autunali e invernali. C’è davvero tanta bellissima verdura sulla brace (la carne al fuoco non è sostenibile…) nella nostra valle e questo incontro è un occasione per nuove persone che vogliano cominciare a “giocare” con noi.

Se riesco (ma non garantisco) in questa occasione montevegliese introduco alcune novità. Ieri ho passato qualche ora con Ugo Bardi a Firenze e come sempre è stato molto stimolante, stiamo giungendo a nuove sintesi e ci sono nuovi modi di spiegare certe cose che vorrei sperimentare. Poi il suo recente lavoro sull’Effetto Seneca potrebbe diventare un utile strumento divulgativo.

Altri

Poi il 17 sono ad Arezzo e il 29 a S. Giovanni in Persiceto, ma poi ne riparliamo…

Fukuoka e l’aratro

Sono un innamorato a prima lettura del metodo di coltivazione di Fukuoka (sarà per la mia forte pigrizia?) ma mi è sempre mancata la componente storico/scientifica che fornisse una spiegazione convincente al perché abbiamo utilizzato metodi che distruggevano anziché  migliorare le condizioni del terreno.

Non tutto può essere spiegato con la visione delle multinazionali cattive e rapaci: le aziende cavalcano le tendenze e difficilmente le anticipano.

Nelle googolate estive sono capitato su un interessante forum di agraria in cui interviene un professionista laureato in scienze agrarie che, guarda caso, è cultore e sperimentatore del metodo Fukuoka.
In uno dei suoi post propone una spiegazione molto convincente alle mie perplessità.

Riporto qui sotto l’intervento consigliando la lettura (paziente) quantomeno delle prime 60/65 pagine (attualmente sono 82) del thread “Orto con metodo Fukuola, discussione pratica”.

Tra le altre cose, nel thread è citato “l’orto di Monteveglio” come esempio Italiano.

Qui potete trovare il thread.

Ecco il post copincollato dal forum:

“Per la parte più lunga della propria storia, possiamo supporre seimila anni, l’aratro è stato attrezzo interamente di legno. Per i tremila anni successivi è stato attrezzo di legno dotato di un solo elemento di ferro, il vomere: siccome nell’antichità l’aratro era, generalmente, attrezzo per la fenditura del suolo, senza rivoltarlo, cioè attrezzo simmetrico, il vomere dell’età del ferro, che è durata fino al Settecento, in continenti interi fino alla metà del Ventesimo secolo, è stato una cuspide, la forma di un’antica punta di freccia.E’ nella prima metà del Settecento, nella patria delle manifatture, l’Inghilterra, che i primi fonditori iniziano a costruire in metallo l’intero corpo lavorante, il coltro e il vomere, ma soprattutto, il versoio, la parte di maggiore impegno tecnologico.”
Il principale vantaggio della nuova tecnica del rovesciamento degli strati di terreno risiede nella lotta alle infestanti con l’interramento delle piante presenti e i loro semi, portando in superficie lo strato profondo e privo di semi. Ma con il passare del tempo i semi interrati rimanendo vitali per anni hanno vanificato il beneficio iniziale con la necessità di eseguire lavorazioni sempre più profonde per portare in superficie strati vergini e privi di seme innescando un processo senza fine.

Il metabolismo della flora microbica degli strati superficiali si basa sulla fermentazione aerobica del detrito, cioè necessita di ossigeno presente nella porosità del terreno. Come si evince dalla curva di accrescimento microbica, in presenza di condizioni ottimali (presenza di nutrienti) i microrganismi hanno uno sviluppo esponenziale, cioè crescita all’infinito, finche alcuni prodotti del loro metabolismo inibiscono il loro sviluppo e uno di questi è proprio l’etilene. Che, guarda caso, è un ormone naturale dei vegetali, quindi si stabilisce un rapporto molto stretto tra sviluppo della microflora del suolo e la crescita delle piante che dovranno fornire loro nutrimento.

L’aratura e la conseguente alterazione degli strati con l’interramento della biomassa presente, provoca una selezione della flora microbica con il prevalere di fermentazioni anaerobiche e la produzione di biogas, cioè di una miscela 50-60% di metano, anidride carbonica, vapore e altro. Questo gas intrappolato nel terreno verrà liberato nell’aria all’aratura successiva, senza alcun beneficio per le nostre colture.

La cosa molto curiosa è la similitudine delle due molecole di metano CH4 e l’etilene C2H4 entrambe sono la forma più ridotta del carbonio e differiscono per un piccolo atomo di C in più rendendo il primo indigesto mentre il secondo molto appetito dalle nostre sorelle piante.”

by PALLINOF su www.forumdiagraria.org 11/04/2009

tTalk a San Marino

Prendano nota gli “esteri” sanmarinesi interessati (e gli italiani in zona), il 9 settembre prossimo ritorno nella repubblica del Titano per un Transition Talk vero e proprio, quello promesso durante la mia ultima visita.

La colpa, o il merito (deciderete poi con calma), è del solito Stefano Palagiano e degli amici dell’associazione Don Chisciotte. Ci vediamo alle 19:00 presso l’Anfiteatro di Chiesanuova e tra il primo e il secondo tempo del tTalk ci sarà anche un buffet offerto da UnSoloMondo.

Per ulteriori informazioni potete contattare gli organizzatori.

Transizione sui media

Interrompo il silenzio agostano per segnalarvi questo breve articolo di Marta Serafini sul Corriere.it e un altro articolo di Antonio Galdo uscito su Panorama (non mi pare sia anche on-line al momento).

Notizie di Transizione cercasi!

Transizionare e transizionari di tutta Italia – a partire da fine agosto ogni mese (o giu’ di li) uscirà sul blog di Transition Italia una carrellata di racconti, foto, video ed esperienze dalle iniziative in corso. Mandate quindi una mail per farci sapere cosa state combinando su e giù per la penisola, magari corredata di foto, alla sottoscritta Deborah, deborah.rimmoiso@gmail.com, e già che ci siete usate i commenti per suggerire titoli adatti a questa straordinaria iniziativa (è crowdsourcing o è pigrizia mia? mah)

Aspetto vostre notizie…

 

 

 

tTalk a S. Giovanni in Persiceto

Scarica il volantino in pdf

Prendete nota già da ora di questo tTalk a S. Giovanni in Persiceto (Bo), luogo molto particolare in cui ho vissuto parecchi anni e a cui sono rimasto affezionato.

Mi farà quindi molto piacere fare un salto da quelle parti e sono onorato del patrocinio di ben due amministrazioni comunali. Intanto segnate la data che poi, a settembre, ne riparliamo.

S. Giovanni, per come lo conosco io, non è un  posto come gli altri, possono succedere cose strane e sorprendenti. Esistono radici sociali che non si sono estinte, il sistema della Partecipanza, ad esempio, attraverso cui vengono gestiti da generazioni i terreni agricoli.

A S. Giovanni, luogo di pianura e nota fabbrica della nebbia eterna, c’è un osservatorio astronomico. E non basta, gli appassionati che lo gestiscono hanno perfino scoperto corpi celesti sconosciuti… roba da matti.

S. Giovanni potrebbe essere un “tipping point”? Chi lo sa? Sulla carta sì, nella realtà si vedrà, certo che il potenziale ce l’ha…

Grazie a Natascia e agli altri per il lungo lavoro di organizzazione.

TRANSISTORIE – Com’è andata a La Lodola

Il primo dei nostri quattro incontri è stato veramente sorprendente.

Nel cerchio eravamo in otto, tra cui alcuni insospettabili affabulatori (nel senso che ci sono persone che difficilmente parlano e che invece si sono dimostrate molto loquaci). Ma altri erano a La Lodola per partecipare ad un laboratorio teatrale.

La vera sorpresa è stata proprio questa : scoprire nei momenti di condivisione (pranzo, colazione, cena) argomenti comuni, sviscerare le tematiche della transizione e parlare di picco del petrolio, e così via con molta naturalezza.

Come dice Massimiliano , è tutta una questione di meiosi (lo so è una parola grossa : io gliel’ho detto che dovrebbe stare un po’ più terra terra) ma queste contamin-azioni, sono forse il modo più semplice per propagarsi, oltre alle transistorie ovviamente.

Il momento più bello? Quando alla fine della 2 giorni abbiamo fatto tutti insieme (teatranti, pubblico venuto a vedere i teatranti, e noi transistorici) il gioco della resilienza.

Tornando alle transitorie e a noi transistorici, intanto vorrei sottolineare che il nome , scelto probabilmente per il suono accattivante e italico, ha in realtà anche un significato molto più profondo … ecco la definizione di wikipedia

Transistor : Le principali funzioni che gli vengono affidate sono

a) l’amplificazione di un segnale in entrata

b) il funzionamento da interruttore

In effetti, è proprio così che potremmo sintetizzare quanto emerso dal dragon dreaming fatto sabato

A – raccogliere e amplificare le storie in entrata

b – dar loro un corpus tanto da poterle riprodurre ogni volta che se ne avverte l’esigenza.
Ecco la cronaca (abbastanza sommaria) di questa due giorni

SABATO 

Dragon dreming (solo il primo giro di vision).

Gioco dei naufraghi

Senza volerlo le storie hanno cominciato a circolare, mentre aspettavamo che arrivassimo tutti…il culmine (vero climax) è stato raggiunto da Riccardo. Depistato dal navigatore stava per finire in un calanco e di qui l’inevitabile racconto epico.

La cosa che è emersa, anche nel giorno seguente, è stata proprio questa : le idee,le parole, i sogni, tutto quello che ci siamo detti è andato a finire in un enorme calderone posto al centro del nostro cerchio. E da lì abbiamo tirato fuori il giorno successivo tutti gli oggetti, le emozioni e i colori necessari per costruire ciascuno la propria transitoria

DOMENICA

Per farlo siamo partiti da una parola : Metro

Attraverso alcuni passaggi successivi abbiamo individuato il tema, il genere, l’emozione,soprattutto gli obiettivi e i conflitti di ciascuna storia

Non abbiamo ancora dato un titolo lo faremo nel prossimo incontro (che sarà a ferrara il 26 o il 27 novembre) ma intanto ecco la lista secondo tema, autore , genere/’emozione

TRANSISTORIE – 1A RACCOLTA


Nell’ordine : tema – autore – genere emozione


Nessuno e’ un’isola – Stefano – rabbia
Se giochi con il fuoco prima o poi ti bruci – Massimiliano – “pasoliniano”
Un attimo,una vita – Paola – apologo
E’giusto mettere in discussione l’autorita’ – Alessandro – umoristico
Tutto passa – Fancesca – thriller
Non sempre l’erba del vicino e’ più verde – Riccardo – descrittivo
Mille misure un taglio solo – Pierre – suspense


Educazione Democratica & Transizione – Report dal Devon

– Irene Stella, co-autrice del recente volume edito da Terra Nuova “Liberi di imparare“, racconta l’incontro tra le Transition Towns e i partecipanti all’International Democratic Education Conference, sotto gli alberi del Devon… –

In un posto incantevole tra gli alberi e i prati all’inglese del parco nazionale di Dartmoor nel Devon si sono ritrovati circa cinquecento (all’incirca per metà alunni e studenti) appassionati attivisti di educazione alternativa provenienti da ogni parte del mondo per partecipare alla IDEC (International democratic education conference). Ovvero una conferenza che si interessa di quella educazione diventata famosa con A.S.Neill e la sua scuola quasi centenaria Summerhill, che viene indicata con educazione democratica e in poche righe si può sintetizzare in un approccio che fa sì che “in qualsiasi contesto educativo, i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze abbiano il diritto di decidere individualmente, come, quando, che cosa, dove e con chi imparare e abbiano il diritto di condividere, in modo paritario, le scelte che riguardano i loro ambiti organizzati, in modo particolare le loro scuole, stabilendo, se ritenuto necessario, regole e sanzioni”.
Dopo aver seguito numerosi workshop proposti da chiunque avesse un’idea, un progetto da condividere o una domanda da fare ci siamo concessi una giornata dedicata alla scoperta del luogo in cui eravamo e ci siamo diretti a Totnes senza sapere che è una delle città simbolo delle Transition Towns.
Dopo circa 10 minuti era chiaro che quella cittadina fosse particolare: Continua a leggere