Rob Hopkins e non solo a Bologna

Ok sto barando, non è vero, Rob non viene a Bologna, ma lui e Daniel Lerch del Post Carbon Institute USA saranno presenti in videoconferenza durante uno degli eventi del Green Social Festival. Io sarò lì a tirare le somme e a gestire un po’ le domande del pubblico, magari proveremo anche a fare il punto sulla situazione della Transizione in Italia.

Il tutto accadrà venerdì 11 marzo dalle 15 alle 17 nel cuore della città, in p ieno centro. Segnatevi l’appuntamento e non perdetelo perché non credo ci saranno spesso altre occasioni. È prevista la traduzione degli interventi, quindi non vi preoccupate se non conoscete l’inglese.

Chi sono costoro?

robintotnes

 

 

 

 

 

 

 

Rob Hopkins da Totnes (nella foto in alto), ovvero l’uomo che si è inventata questa strana cosa che si chiama Transizione, probabilmente uno degli esperimenti sociali più interessanti in corso nel mondo in questo momento (questo lo dico io e mi prendo la responsabilità di dirlo).

Costui, ridendo e scherzando, è un progettista in permacultura, vincitore del premio Shumacher nel 2008 e dell’Ethical Award dell’Observer per il 2009, fellow della fondazione Ashoka e del Post Carbon Institute USA, tiene uno dei più autorevoli blog di stampo ambientalista del Regno Unito, fondatore di Transition Town Totnes la prima Iniziativa di Transizione del mondo e del Transitio Network, ma soprattutto adora coltivare il suo orto.

Con lui faremo il punto su ciò che è diventato il movimento di Transizione oggi e sulle prospettive che si aprono per i prossimi anni.

Prima di sentire Rob però, saremo in collegamento con Daniel Lerch che è l’autore di “Post Carbon Cities“, Program Director del Post Carbon Institute e uno dei pochi esperti mondiali specializzati nei piani di risposta di governi e istituzioni al problema del picco dei carburanti fossili.

Con lui cercheremo di fare il punto sulla situazione generale di questa epoca storica, proveremo a scattare una diapositiva del mondo per come è oggi e a individuare rischi e opportunità.

Insomma, se potete vi aspettiamo.

Ricostruire l’economia del dono tramite l’Empowered Fundraising

Ecco che siamo pronti a raccontare com’è andato il secondo workshop condotto da John Croft (grazie a Pingus di Transition Ferrara !!):

Durante lo scorso fine settimana si è tenuto il seminario di Empowered Fundraising con John Croft presso Ecotoys, a Fenegrò (CO). Per alcuni di noi è il secondo incontro con John dopo il Seminario sul Dragon Dreaming di Ottobre per altri la prima, per entrambi è un incontro energizzante e ricchissimo di stimoli, gli appunti hanno riempito pagine e pagine.

Tutto parte dal nostro rapporto con il denaro, segnato da ferite profonde; questo è determinato da come viene creato il denaro, attraverso il meccanismo del debito, e dalle sue funzioni economiche e politiche.

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Sicurezza alimentare

Su Internazionale di questa settimana (n. 884, pp. 48 – anche sul loro sito web) vi segnalo un interessante articolo di Michael Klare (in italiano eh…) dal titolo “Previsioni per un anno con poco cibo“. Il titolo lascia ben presagire il contenuto e questo è uno dei tanti “picchi” con cui dovremo confrontarci nel prossimi anni: il picco del cibo.

Un TTraining anche a Torri Superiore

Segnaliamo che anche presso l’ecovillaggio Torri Superiore (Ventimiglia) è stato previsto un Transition Training nelle date del 30 aprile / 1 maggio 2011.

Per maggiori info scaricate il volantino oppure andate al link di Torri.

A Ravenna si parla di Transizione

L’amica Stephanie ha organizzato un Transition Talk in quel di Ravenna per il 25 febbraio 2011. Ci troviamo al MAR (Museo d’Arte della città) alle 18.00 e terminiamo con un fantastico aperitivo ! Guardate il volantino per i dettagli.

TDay a Napoli

SABATO 19 FEBBRAIO SARO’ ALLE FALDE DEL VESUVIO – A PORTICI  (NA) –  PER UNA GIORNATA DEDICATA ALLA TRANSIZIONE. ORARIO DALLE 9.00 ALLE 16.00.

FARO’ UNA PRESENTAZIONE, MA POI AMPIO SPAZIO AL DIBATTITO E FORSE QUALCHE GIOCO.  ECCO I RIFERIMENTI PER CHI VORRA’ PARTECIPARE:

CSG- Centro Servizi Giovani

Corso Garibaldi,200-Portici (NA)

Sito: www.csg-portici.eu

Info:info@csg-portici.eu

Convocati dal Consiglio d’Europa

Io e Ellen siamo stati invitati a Bruxelles dal Consiglio d’Europa a una conferenza sulla Responsabilità Sociale Condivisa e con noi sono stati invitati, a quanto abbiamo capito, tutti i fondatori degli hub nazionali di Transition (e parecchia altra gente ovviamente). La cosa è piuttosto interessante, soprattutto come segnale del fatto che anche a quel livello viene già ritenuto importante coinvolgere questo movimento appena nato, poco formalizzato, difficile da inquadrare.

Tanto per farvi capire, siamo stati convocati nominalmente e sotto la policy “esperti” quindi (sia pur con 2000 raccomandazioni a spendere il meno possibile) i costi di trasferta e soggiorno le paga Bruxelles (sinceramente un sollievo perché non è umanamente possibile pagarsi sempre tutto da soli).

L’altra cosa interessante è il tema della conferenza, si parla di come gestire la responsabilità sociale in questa epoca di “transizione” (sì sì c’è scritto proprio così) e del fatto che sarà indispensabile trovare nuovi modi per partecipare e prendere collettivamente decisioni anche difficili, condividere oneri e onori delle scelte.

Insomma, anche questo è un segno dei cambiamenti in atto e di come l’approccio Transition risulti poi estremamente efficace e contaminante a tutti i livelli.

Beh… ora andiamo a vedere che dicono e poi vi raccontiamo.

La Transizione va a scuola: l’esperienza dell’Istituto Teodoro Gaza di San Giovanni a Piro

“Instillare consapevolezza a un bambino è come seminare querce. Bisogna solo avere pazienza.” Anonimo Cilentano

Riportiamo un articolo pubblicato su Il Cambiamento come esempio di un possibile percorso di transizione che prenda avvio dalla scuola.


A San Giovanni a Piro, l’Istituto scolastico comprensivo Teodoro Gaza, è la prima scuola in Italia ad aver approvato un Piano dell’Offerta Formativa ispirato alla transizione con l’obiettivo di formare cittadini resilenti. Sono stati inseriti ufficialmente nella programmazione didattica i principi permaculturali e i modelli necessari per affrontare il futuro di una civiltà Post Carbon.

Le attività all'aperto del Teodoro Gaza

Se il comune italiano di Monteveglio, nel 2009, è stato il primo ad adottare una Delibera Ufficiale sul picco del petrolio, nel comune di San Giovanni a Piro1, l’Istituto Comprensivo Teodoro Gaza2 (scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado), nel corso del 2010, è stato la prima scuola d’Italia a essersi interessata ufficialmente e in maniera approfondita di picco del petrolio e di resilienza della comunità locale.

L’Istituto è già da tempo particolarmente attento all’ecodidattica, ai principi dello Zero Waste (Rifiuti Zero) e al suo interno sono presenti da alcuni anni un orto sinergico e laboratori didattici di autoproduzione, riparazione e recupero delle conoscenze tradizionali locali.

Il processo di transizione ha preso il via a fine giugno 2010 all’interno del seminario Il ruolo della scuola nella costruzione del progetto di vita e di una comunità sociale, con l’ingresso nella biblioteca scolastica del Manuale pratico della transizione e delle prime bozze tradotte di Post Carbon Cities3, testi e risorse che hanno ispirato inizialmente la Preside Maria De Biase4.

Un successivo incontro (Transition Talk) organizzato da Transition Italia, al quale hanno partecipato tutto il corpo insegnante e i collaboratori scolastici, e il positivo dibattito che ne è seguito, hanno permesso la stesura del nuovo Piano dell’Offerta Formativa5 (POF)

2010-2013 a cura del professore Aniello Mautone6. Il POF è un atto pubblico (e ufficiale) dell’Istituto, del quale quella che segue è una sintesi, ottenuta estraendone i passaggi più significativi:

— Di fronte ai cambiamenti e alle sfide globali che cambieranno radicalmente il mondo in cui vivranno i nostri figli e i nostri nipoti, la scuola ha il dovere di fare tutto ciò che è possibile perché i cambiamenti siano governati e non subiti.

— Le iniziative e le attività del POF prendono il via dalle strategie elaborate dal Movimento delle Città di Transizione per affrontare i problemi del picco del petrolio e del riscaldamento globale a livello di comunità, e dai suggerimenti del Post Carbon Institute su come affrontare detti problemi. Continua a leggere

Budrio (Bo) in Transizione

E arriva anche Budrio in provincia di Bologna (direi che ora il capoluogo è accerchiato e difficilmente potrà sfuggirci), nasce BIT Budrio in Transizione che per noi è una Città di Transizione quindi la marchiamo CT. Per quelli che abitano lì, il contatto è Giovanni Santandrea giovanni.santandrea [at] gmail.com.

Budriesi, cominciano le vostre danze…benvenuti.
Qui il loro blog.

Sicilia: Modica è in Transizione

Finalmente sulla nostra mappa una bandiera blu più spunta in Sicilia. A Modica è nato un Gruppo Guida grazie al lavoro di Peppe Arena e con la collaborazione di Donatella (che rappresenta il nostro hub di Palermo –  sì lei sola a divertirsi con un’isola intera).

È un bel momento e un bell’impegno, la Sicilia non è un posto come gli altri, come evolverà la cosa? Chi volesse andare a giocare con loro può contattare subito Peppe pepparena [at] gmail.com.

Caro cibo

Visto che l’hanno pubblicato tutti lo pubblichiamo anche noi. Così cominciamo a farci un’idea.

Aggiornamento:
Per approfondire sul sito FAO.
Un post di Ugo Bardi (suggerisco di leggere anche i commenti).

Il TIDAY a Bologna !

E sì … dovevamo in teoria fare la classica assemblea annuale dell’associazione Transition Italia ma alla fine ci sembrava la solita burocrazia poco divertente e anche poco nello spirito transition (if it’s not fun, it’s not sustainable) – ed ecco che nasce l’idea del TIDAY (Transition Italia Day) per unire l’utile al dilettevole. Forse le cose comunque non capitano mai per caso …..

Cari soci e aspiranti tali, ci diamo quindi appuntamento a Bologna per il 26 febbraio 2011 a partire dalle 9.30 per

  • fare l’assemblea generale annuale (che cercheremo comunque di fare in modo un po inconsueto – surprise, surprise)
  • pranzare in modo bucolico con pietanze portate dai partecipanti (incoraggiamo, chi riesce, a portare le proprie stoviglie personali così riduciamo anche la quantità di usa e getta)
  • raccontarci quello che sta succedendo nelle nostre iniziative locali – lo faremo nella modalità “pechakucha” (20 slides – di cui molte immagini – che avanzano automaticamente ogni 20″ – quindi per un totale di 6’40”) per cui sarà molto dinamico e frizzante.
  • e poi via con un WorldCafé su come creare una “Transition Conference Italiana” (sul modello di quelle britanniche con tanti openspace, workshops, ecc.) davvero super, magica, divertente, esilarante, profonda ….

Confermate la vostra presenza e la vostra voglia di presentare la vs iniziativa (avremo tempo per circa 8 presentazioni) a TIDAY(at)googlegroups.com !

Il volantino dove trovare tutte le indicazioni sul luogo dove si svolgerà questa fantastica giornata lo potete scaricare qui.

Totnes sull’Observer

Roofs of Totnes, Devon, Great Britain, Europe

Un bell’articolo di Lucy Siegle sull’Observer (Uk) parla di Totnes, la culla della Transizione. Per gli angloabili è disponibile qui.

Ferrara : Corso di Approfondimento e Condivisione della Transizione

Ferrara : Venerdì 4 Febbraio abbiamo deciso di sperimentare il primo di 6 appuntamenti del Corso di Approfondimento e Condivisione della Transizione, nel mese di Febbraio e Marzo contiamo di portarlo a termine con incontri settimanali.

Dall’introduzione:
Lo scopo del corso “6 incontri di condivisione e di approfondimento” è quello di imparare dal libro e attraverso la condivisione di gruppo.

Questi incontri si basano sul “Manuale della transizione” di Rob Hopkins (2008). Il manuale offre strategie concrete per impegnarsi con la comunità locale a costruire la resilienza necessaria a fronteggiare le possibili minacce, compresa l’instabilità del clima, l’esaurimento delle risorse e la crisi finanziaria, fornendo una visione positiva per trasformare la crisi globale in un’opportunità.

Ogni incontro è strutturato da una serie di domande da tenere presente leggendo il manuale e dalle risposte che vengono condivise in gruppo.

Come Rob Hopkins scrive: “… se aspettiamo il governo, sarà troppo poco e troppo tardi; se agiamo individualmente, sarà troppo poco; ma se agiamo come comunità, potrebbe essere sufficiente e nel tempo giusto.”
Questo corso è destinato a favorire una conoscenza personale della crisi globale in cui ci troviamo e di soluzioni basate sulla comunità.

E’ prematuro esprimere valutazioni dopo il primo incontro, la sensazione è che sono serate molto coinvolgenti grazie ai differenti punti di vista e alle diverse esperienze che ognuno condivide col gruppo; se siete interessati a sapere di più vi invito a leggervi il documento che fa da guida al percorso, corso-condivisione-approfondimento-transizione, e se vi sentite ispirati a farvi promotori nell’organizzarlo.

Per eventuali approfondimenti lasciate un commento, le risposte non mancheranno.