Luca il tempo e il petrolio

Oggi Luca Lombroso ha portato in trasmissione (Class news canale 27 del digitale terrestre – “Lombroso Variabile”) il libro di Ugo Bardi “La fine del petrolio”. Si parlava del tempo, del clima, dello smog e Luca ovviamente ha colto l’occasione per fare un po’ di sana “divulgazione petrolifera”.

Potete rivedere la trasmissione oggi e domani (quando passa in replica) anche a questo link.

tDay a Cesena questo sabato

T-Day Cesena in Transizione

Questo sabato sono a San Carlo di Cesena (FC) per un bel Transition Day organizzato da Massimiliano di La.Ri.Co. presso il Centro Sociale Comunale dalle ore 10:00 alle 17:00 con pranzo vegetariano (bio a km 0) incluso.

L’ingresso è libero, ma per informazioni e prenotazioni potete contattare ineoutservizi@gmail.com

o il numero telefonico 347 8641349.
Per tutti quelli che hanno voglia di capire meglio cosa sia la Transizione è un’ottima occasione, infatti ci sarà molto tempo a disposizione per raccontare, chiedere, chiarire, richiedere, e se ne avete voglia giochiamo anche un po’.
La dimensione dei tDay a me piace molto, sinceramente non ricordo quanti ne abbiamo fatti, ma proprio perché la Transizione non è un processo semplice da chiarire, avere tempo, anche quello del pranzo ad esempio, diventa una condizione ideale per affrontare l’argomento.
Se ci sarete, ci vediamo là.

Incontro con Ugo Bardi a Urbania (PU)

Comincia attivissimo il 2011 nelle Marche! Il 12 febbraio, incontro di approfondimento su Clima e Energia a Urbania (PU) con il Prof. Ugo Bardi, presidente di ASPO Italia. Dalle 16.00, in Sala Volponi. Per conoscere, approfondire, incontrarsi, guardare in faccia i problemi e trovare insieme soluzioni…

The End of Suburbia a Urbino

…siccome e’ il documentario che ha dato inizio a tutta la giostra, noi ce lo vediamo per ultimo (ma qualcuno di voi ricordera’ la temibile nevicata che ci ha impedito di proiettarlo prima). Al CEA Casa delle Vigne a Urbino giovedi 3 febbraio ore 21:  transizionari marchigiani segnate sul calendario, mentre io cerco di inventarmi modi di non mandarvi a casa in preda alla piu’ bieca depressione post-picco!

 

Petrolio: Brent sopra i 100$

La crisi egiziana agita i mercati ed ecco che il nostro amico petrolio ne approfitta per salire ancora un po’ passando i 100 $ per quel che riguarda il prodotto dei mari del nord. Sul Sole 24 Ore cartaceo c’è un articolo utile, mentre on line c’è questo.

Rapporto BIS: Il futuro del cibo

Sempre più spesso i livelli istituzionali si stanno preoccupando dei problemi reali che stiamo affrontando e dovremo affrontare nei prossimi anni. In questo nuovo rapporto del Dipartment for Business Innovation & Skills del governo inglese, il tema del cibo emerge in tutta la sua intensità.

Come mangeremo? È davvero una bella domanda e le risposte sono ancora vaghe. Solo i rischi imminenti appaiono abbastanza chiari. Gli angloabili possono scaricare lo studio qui.

Per gli altri traduco qui al volo un paio di passaggi che aiutano a capire il senso dello studio. Nella prefazione ad esempio si inizia così:

The case for urgent action in the global food system is now compelling.We are at a unique moment in history as diverse factors converge to affect the demand, production and distribution of food over the next 20 to 40 years.

Un’azione rispetto al sistema globale della produzione di cibo è ora urgente. Siamo in un momento storico unico nel quale diversi fattori convergono e influiranno su domanda, produzione e distribuzione del cibo nei prossimi 20/40 anni.

E più avanti:

Many systems of food production are unsustainable. Without change, the global food system will continue to degrade the environment and compromise the world’s capacity to produce food in the future, as well as contributing to climate change and the destruction of biodiversity.

I principali sistemi per la produzione del cibo non sono sostenibili. Senza cambiamenti, il sistema globale della produzione di cibo continuerà a degradare l’ambiente e a compromettere la futura capacità del pianeta di produrre cibo, oltre a contribuire al cambiamento climatico e alla distruzione della biodiversità.

Insomma avere capito, si tratta di una nuova finestra su quella realtà che fino ad ora abbiamo abbastanza efficacemente nascosto, ma che ormai si manifesta in modo così evidente che non resta altro da fare che prenderne atto e rimboccarsi le maniche.

Per chi volesse qualcosa in italiano sull’argomento (problemi e possibili soluzioni) vi rimando alla traduzione del lavoro sulla “Transizione Agroalimentare” del Post Carbon Institute Usa. Potete scaricarla qui.

Monteveglio: tagliamo la bolletta

Il prossimo primo febbraio a Monteveglio un incontro sull’energia e su come risparmiarla o produrla in proprio. Maggiori informazioni qui.

Bologna: Transizione in Festa

Locandina Transition Fest del 31 gennaio 2011

Il gruppo SLIT (San Lazzaro in Transizione) è nato anche grazie all’incontro dello scorso anno al Centro Civico Lame .

Ora, ad un anno di distanza, abbiamo organizzato un nuovo incontro che è una festa per rivedere le persone ed i gruppi che erano presenti lo scorso, per conoscere le persone che si sono unite a noi nel processo di transizione a Bologna e per accogliere le persone che vogliono saperne di più e che magari hanno intenzione di partecipare più attivamente.

Saranno presenti rappresentanti di Transition Italia, Monteveglio e Bazzano, Granarolo, San Lazzaro, Quartiere Lame, Budrio, Pianoro, Quartiere Mazzini e altri potrebbero unirsi a noi in questi giorni.

Siete tutti invitati a partecipare !!!

LUNEDI’ 31 GENNAIO 2011
Sala Cubo – Via Zanardi, 249 Bologna

Razionare l’energia?

Il mondo è anomalo e poco razionale, ma l’Italia è un caso davvero particolare di questa anomalia. Mentre qui sembra che non si possa ragionare d’altro se non delle abitudini erotiche del Presidente del Consiglio, altrove si ragiona su come ci divideremo le risorse rimaste.

È uscito da poco questo rapporto creato da un gruppo di lavoro della House of Commons britannica che si occupa del Picco del Petrolio e del Global Warming (APPGOPO*). Sappiate anche che è il secondo del suo genere e che, magari siete nuovi e vi sono sfuggite le puntate precedenti, in Inghilterra grandi operatori economici e la politica nazionale già discutono apertamente di tutto questo.

“Ma come” direte voi “il governo inglese si preoccupa delle stesse cose di cui ci si preoccupa nelle Transition Towns?”. Beh sì e anche grazie alle Transition Towns stesse. Questo per farvi capire come si può partire dal cortile del condominio e finire in 4 anni a influenzare il governo centrale di un paese**.

Tornando a noi, con il rapporto TEQs (potete scaricarlo qui in pdf – ovviamente è in inglese) si ragiona su come si farà a gestire una situazione così determinante per il futuro del mondo industrializzato ipotizzando un sistema di bilanciamento tra consumi ed emissioni che premierà i virtuosi e scoraggerà gli spreconi (mi perdonino gli estensori del rapporto per la brutale sintesi).

Si fa sul serio dunque, si discute anche di chi avrà diritto ad usare il carburante disponibile, cose pesanti, cose enormi…

If fuel scarcity, rather than emissions reduction, is the tighter constraint on the economy, a rationing system will be required to sustain a fair entitlement of the available fuels. Without this, fuel poverty would quickly turn into actual fuel deprivation. This use of TEQs as a rationing instrument requires only a switchover to new settings in the software which governs the system.

Se la scarsità di carburanti, invece della riduzione delle emissioni, fosse la causa maggiore della crisi economica, sarebbe necessario un sistema di razionamento per assicurare una giusta distribuzione del carburante disponibile. Senza questo, la scarsità di carburante si trasformerebbe presto in una effettiva assenza di carburante. L’uso delle TEQ come strumento di razionamento richiede semplicemente un cambio del setting nel software che controlla il sistema.

Non si ha paura di guardare in faccia al futuro e si cercano possibili soluzioni. Ora, visto che il bungabunga abbaglia e pervade il panorama mediatico del nostro paese, mi premeva farvi sapere che intanto il mondo va avanti, i problemi si acutizzano, ecc.

* All Party Parliamentary Group on Peak Oil – creato nel 2007 raggruppa membri di tutti i partiti.

** non vorrei darvi però l’impressione che il governo UK sia sulla strada buona per risolvere i problemi, ma almeno là se ne parla.

Corso di Permacultura nel Comasco

 

Ad Aprile parte il corso di Permacultura (PDC) a Fenegrò (CO) presso Ecotoys. L’interessante è che viene integrato un Corso Introduttivo con il percorso per il Certificato in permacultura (72 ore), per cui le persone interessate hanno 2 opzioni:

– avere una prima infarinatura sulla permacultura scegliendo di frequentare unicamente la prima sessione introduttiva di 3 giorni

oppure

– fare l’intero percorso ed ottenere così il certificato internazionalmente riconosciuto.

Il corso viene tenuto dal permacultore australiano JOHN BUTTON (coadiuvato da Francesca Simonetti e Ellen Bermann) ed è articolato in 2 weekend lunghi (da venerdì a domenica) e una sessione di 6 giorni (da giovedì a martedì) ed offre così un buon compromesso per poter conciliare le proprie esigenze di tempo (non tutti purtroppo riescono a frequentare la modalità residenziale dei 12 giorni consecutivi) ed offrire comunque un’esperienza residenziale intensiva (nella sessione finale di 6 giorni) dove la dinamica del gruppo da un valore aggiunto.

Queste le date:

1) dal 1 al 3 aprile 2011: Corso Introduttivo alla Permacultura

2) dal 6 al 8 maggio 2011: PDC prima sessione

3) dal 2 al 7 giugno 2011: PDC seconda sessione

Questo corso da una particolare enfasi alla permacultura applicata in ambienti urbani e suburbani. Il programma offre un ampio spazio ad attività pratiche e di progettazione (anche nel modulo introduttivo) e propone anche, in puro spirito Transition, momenti serali di Open Space, WorldCafé e FishBowl oltre a profondi momenti di connessione con la natura.

La quota di partecipazione per i 12 giorni di corso è di 550 Euro. Chi necessita di pernottamento può usufruire dell’ospitalità gratuita presso la Guesthouse Ecotoys. I pasti sono gestiti in modo conviviale dai partecipanti che contribuiscono con €35 per coprire le spese delle sessioni di 3 giorni e con €65 per la sessione di 6 giorni.

Per ulteriori informazioni e per iscriversi scarica il volantino

AltreMenti Festival 2011 a San Marino

Non ricordo bene come è successo, ma alla fine sarò ospite al Festival AltreMenti di San Marino nella giornata di sabato 19 febbraio. Il festival raccoglierà pensieri e testimonianze di molti di quelli che lavorano per un futuro felice. Ci saranno infatti Lidia Ravera, Maurizio Pallante, Giacomo Marramao, Peter Kammerer, Jacopo Fo, Domenico Finiguerra, Don Gianni Fazzini, Franco Cardini, Giuliano Battiston, Alberto Bassi e Paolo Barnard.

Qui trovate il programma completo che si presenta piuttosto ricco. Penso che sarà una bella occasione di scambio e soprattutto per estendere la rete che pian piano si sta formando tra tutti coloro che provano a immaginare percorsi alternativi per l’umanità. Sarebbe importantissimo lavorare assieme, lavorare CON e chissà che a forza di incontrarsi ai convegni…

Biella chiama

Gli amici di Biella cercano “compagni di viaggio” per avviare iniziative di transizione  e possibili training. Ieri durante un Ttalk ho conosciuto i fantastici Eraldo e Carlo, che insieme ad Enrico, vorrebbero costituire le prime “colonne”.

Biellesi (e dei dintorni), fatevi avanti:

eraldo(at)orsochecammina.eu

carlo.dellarole(at)gmail.com

e.deluca(at)viaggiemiraggi.org

 

Metropoli in Transizione: missione impossibile?

“Una società, in grado di darsi un nome, vive nelle sue storie, le arreda e le abita. Saliamo sulle storie come su zattere, o le dispieghiamo su un tavolo come mappe. Esse falliscono sempre, alla fine, e devono essere reinventate. Il mondo è troppo complesso per i nostri schemi, soprattutto se deve rientrarci per lungo tempo.” William Kittredge

 

Quante volte ci siamo chiesto se sia realistico immaginare un processo di Transizione nei contesti metropolitani di milioni di abitanti?

E’ questa una questione ampiamente dibattuta in varie parti del mondo all’interno del Movimento di Transizione.

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Chi di noi in Italia vive nelle grandi città come Roma, Milano, Torino o Napoli, effettivamente incontra delle difficoltà nel ricostruire una comunità locale sostenibile e resiliente, ed è certamente vero che sia una missione destinata a un sicuro fallimento, se si pensa di affrontarla da “soli”!

Quel che abbiamo potuto leggere e sperimentare finora, ci conferma che non si può pensare in altri termini, se non con la creazione di gruppi di quartiere, meglio ancora se rionali, preferibilmente costituiti da persone che vivono in vie adiacenti o addirittura nello stesso condominio.

Affinchè questo accada è necessario che in città ci siano un certo numero di referenti iniziali che possano facilitare l’aggregazione di una massa critica di persone interessate. Salvo casi particolari (e fortunati) i primi tempi si assisterà a una dislocazione geografica a “macchia di leopardo”, dall’aspetto “caotico”, fino al momento che la densità sullo stesso territorio di più persone attive nella propria comunità, bene informate e che si sono messe in contatto, permetterà in alcune zone il nascere di una o più iniziative cittadine.

Ci vuole del tempo e nessuno può dire quanto, ma non è affatto detto che sia un qualcosa di impossibile: i tempi (nonostante tutto) maturano e in alcuni ambiti la consapevolezza e la coscienza collettiva evolvono, a volte in maniera inaspettata e improvvisa.

A Roma per esempio, a due anni dalla nascita del Movimento di Transizione in Italia, esiste attualmente un certo numero di persone che conoscono il tema e che non aspettano altro di trovare dei “vicini” di percorso.

Abbiamo iniziato a scriverci, ci siamo visti prima di Natale e ci incontremo di nuovo questo sabato e  i prossimi giorni.

L’articolo che segue che potete leggere cliccando qui sotto sul seguito di questo post, ci racconta l’esperienza di Los Angles in Transizione e ci fornisce conferma che questa è probabilmente la via da percorrere insieme.

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La resilienza personale

In questo post di Marco, dell’Iniziativa di Granarolo (Bo) potete avere un tipico esempio di quello che accade quando si comincia a riorganizzare le propria vita secondo un nuovo modello. Ognuno ovviamente ha le sue modalità e i suoi tempi…

Lo stesso tipo di processo può avvenire ovviamente anche a livello di gruppi e comunità.

Il clima e Lombroso a Monteveglio

Se invece siete di Bologna e volete aggiornarvi sulla situazione climatica, togliervi quei dubbi che vi rimangono, fare quelle domande a cui nessuno risponde, ecc. venerdì sera (21 gennaio) a Monteveglio c’è Luca Lombroso a vostra disposizione.

Per tutte le informazioni cliccate qui.