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+3 gradi nel 2050

Devo dire la verità, le notizie sulla situazione climatica sono sempre più disperanti in contrasto con il fatto che al tema si dà sempre meno attenzione perché ci si preoccupa della crisi e dell’articolo 18. Gli ultimi studi (ad esempio questo) sembrano confermare quanto già si sospettava: non ci fermeremo a 2 gradi di aumento della temperatura media.

Le probabilità di arrivare a +3 entro il 2050 sono consistenti, specialmente se si persiste nel fare poco e niente e nel non decidere in modo drastico. Qualcuno sconsolato sostiene che siamo già oltre il punto di non ritorno e che sarà probabile arrivare a + 6° nel 2100 (a questo è davvero meglio non pensare).

L’Europa nel frattempo si rassegna, l’unica è cercare di adattarsi a quello che verrà, tanto che esiste una piattaforma apposita nella quale potrete scoprire che l’Italia non ha ancora adottato alcuna strategia di adattamento (tanto per cambiare). Non che quelle messe in piedi da altri stati siano tutte particolarmente convincenti, ma insomma, almeno ci stanno pensando.

Anche l’IPCC si orienta ora sulle istruzioni per l’adattamento: è una resa.

Se poi diamo un’occhiata a questo studio in cui si ragiona su quello che succederà dalle nostre parti a causa di questi cambiamenti è davvero faticoso mantenersi sereni.

Aumento degli episodi di siccità. Gli eventi estremi che si ripetevano ogni 100 anni nei modelli di previsione tendono ad avvicinarsi di frequenza fino a cadenze di 10 anni.

Beh, quelli che devono prendere provvedimenti siamo noi, quindi se non siete già in transizione pensateci. Le conseguenze sono comunque già tutte qui, molte notizie dall’interno mi dicono che in tante aree siamo in questo momento a un passo dal razionamento dell’acqua (fate la danza della pioggia). Dalle nostre azioni dipenderà l’entità dei danni da cambiamento climatico e l’incidenza che avrà sulle nostre vite e sull’economia globale (negli scenari peggiori anche sul futuro della specie, ma lasciamo stare…).

Mah… vedremo quello che sapremo fare…

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Grazie a Luca Lombroso per l’assistenza sul tema e i continui aggiornamenti.

Febbraio/Marzo nelle Marche (in Transizione)

Salve a tutte/i, sotto la neve apparentemente ininterrotta di questi giorni (qui un’indicazione interessante della relazione del fenomeno con il cambiamento climatico), nascono idee ed iniziative in ogni dove, qua nelle marche.

Si comincia il 18 febbraio (speriamo che la neve lo consenta…) a Fano con l’incontro: “Scec: la solidarietà in cammino”. Questi Transizionisti fanesi sembrano fare proprio sul serio. Inizio alle 15 con la relazione introduttiva di Lisa Bortolotti, di Arcipelago Scec Emilia Romagna, che ci spiegherà il funzionamento dello Scec e il ruolo che può giocare per ricostruire un’economia solidale e locale.  E’ anche prevista la partecipazione di tante associazioni e G.A.S. locali. I dettagli in locandina (i gruppi di lavoro si terranno in modalità World Cafè).

La cosa non finisce qua, infatti ad Urbania ci siamo inventati l’ennesima rassegna divulgativa: “Quel che resta del pianeta blu”.
Si tratta di tre incontri, tutti di sabato, su temi molto caldi. Si comincia Sabato 3 marzo con il Prof. Ugo Bardi che presenta il suo ultimo libro (in italiano) “La Terra Svuotata“. La rassegna continua sabato 10 marzo con un incontro con Toufic El Asmar, consulente Fao e vice presidente di ASPO-Italia, che ci parlerà de “La crisi dell’acqua, un problema globale”. Finiremo in bellezza sabato 31 marzo con Andrea Bertaglio e Maurizio Pallante che presenteranno il loro libro “Scorie Radioattive“.
Tutti gli incontri prevedono un laboratorio finale in World Cafè (ormai usuale per i marchigiani), quindi portate il vostro spirito partecipativo.

Del Training del 24/25 a Macerata si è già parlato….

Preparatevi ad essere sorpresi!!