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Rob e le “Comunità Resilienti”

rob transition

Ci voleva un evento inaspettato e significativo, come la decisione della Fondazione Cariplo di incentrare una delle sue linee di bando 2014 sul tema delle “Comunità Resilienti”, per fare arrivare Rob Hopkins a Milano.

COMUNITA’ RESILIENTI
L’occasione è ghiotta e inconsueta, non solo perché testimonia il fatto che certi temi stiano diventando patrimonio anche delle istituzioni, ma anche perché speriamo questo sia l’inizio di un cambio di atteggiamento più generale delle fondazioni italiane.

La Fondazione Cariplo ha costruito il suo bando in autonomia, non c’è stato un interessamento diretto del movimento, ma è chiaro (ed esplicitato nel bando stesso) che l’esperimento delle Transition Towns è stato una delle principali fonti di ispirazione.

Si tratta quindi di un momento da celebrare, sono quei piccoli punti di svolta con cui si costruisce il cammino della Transizione. È bello che Rob abbia accettato l’invito della Fondazione a passare una giornata a Milano per una “lecture” pubblica che si terrà giovedì 13 marzo dalle 15:30 alle 17:30 al Centro Congressi della Fondazione Cariplo in via Romagnosi, 8 a Milano.

VEDIAMOCI TUTTI LI’
A questo punto, visto che la sala è grande e le occasioni per incontrare Rob poche, vediamoci lì e diamo un segnale di rinforzo all’idea che vadano investite risorse su questi aspetti fino ad oggi completamente trascurati.

Non sempre una sala piena è segno che le cose stanno funzionando, ma questo è uno di quei casi in cui potrebbe trasformarsi in un messaggio importante, quindi mi sento di dirvi, se ce la facciamo, riempiamola! Fate circolare la notizia il più possibile e invitate chi ritenete opportuno. Facciamola diventare una festa, ok?

Se volete esserci, basta registrarsi utilizzando questo link.

LA TRANSIZIONE IN LOMBARDIA
A tutti coloro che si interessano di Transizione in Lombardia rivolgo l’invito a studiare il bando con attenzione perché si tratta di una buona opportunità per costruire azioni sul territorio che, per una volta, potrebbero avere alle spalle qualche risorsa economica. Un’occasione da cogliere al volo.

Spero di vedervi a Milano.

Dragon Dreamers siete pronti ?

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Dragon Dreamers siete pronti ? Il nostro bando è in scadenza e stiamo aspettando i vostri progetti. Magari state facendo gli ultimi incontri, magari state scrivendo e raccogliendo la documentazione, magari siete in super ritardo.  Anche se non avete proprio tutto pronto, fateci sapere celermente se ci siete e inviateci una mail a ellen.bermann(at)gmail.com con quello che avete fatto e quello che ancora eventualmente manca.

Quello che per noi è importante è raccogliere delle storie che possano ispirare altre persone ad utilizzare questo magico strumento per fare progetti di successo. Non è quindi tanto la bontà del progetto stesso (siamo del resto sicuri che saranno comunque tutti dei bei progetti) ma quanto voi come gruppo vi siete trasformati ed avete imparato e di come il sogno da sogno individuale si è trasformato in sogno collettivo. Ricordiamo quindi la traccia di quello che vorremmo ricevere:

  • descrizione del “sogno”
  • motivazione perché è a beneficio della terra, a sostegno della comunità e per la crescita personale
  • composizione del dream team
  • documentazione (verbali, filmati, ecc.) del circolo dei sogni
  • il Karabirrdt del progetto
  • il budget

    EVVIVA I SOGNI CHE CI CAMBIANO !

Dragon Dreamers: pronti per i vs sogni?

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A fine febbraio scade il nostro bando sul Dragon Dreaming e sappiamo che diversi gruppi stanno già attivamente lavorando per candidare il proprio sogno per questo piccolo dono a sostegno.

Avete ancora circa un mese per ballare con il vostro drago e provare a realizzare i vostri progetti in un modo diverso – davvero innovativo. Dai, chi ancora ci sta rimuginando e teme di non essere in grado o che non c’è abbastanza tempo per  farcela, ricordiamo alcune massime apprese da John Croft:

“Fake it till you’ll make it !” (Fingi, finché non riesci)

“Perfection is the enemy of good!” (La perfezione è nemica del buono)

Bando Dragon Dreaming: 2 mesi in più

Arriva una buona notizia per chi meditava di candidare un progetto al Bando Dragon Dreaming ma temeva di non farcela per i tempi stretti e quindi aveva pensato di gettare la spugna (sigh!). Ci sta a cuore che questa occasione venga utilizzata  dal maggior numero di persone (candidati) possibili per applicare la magia del Dragon Dreaming ai propri sogni e progetti e quindi la data di presentazione è stata posticipata al 28 febbraio 2013 e la data di assegnazione dei 1000 € messi in palio da Transition Italia al 31 marzo 2013. Ora non avete più scuse ! Fatevi sotto: sognate, condividete e progettate …..

1000 Euro per progetti con il Dragon Dreaming

Stiamo vivendo tempi particolari in cui le azioni che compiamo ora potrebbero essere determinanti per la “Grande Svolta” ed è per questo che vorremmo che tutti i sogni e progetti si realizzassero al 100%. E abbiamo avuto dei brillanti suggerimenti su come farlo: utilizzando il Dragon Dreaming di John Croft, un approccio che vorremmo sempre più legare ai progetti di transizione in modo che il metodo si possa diffondere nel nostro paese e beneficiare coloro che si impegnano sul cambiamento.

Pertanto, in modo da sostenere i progetti di transizione, Transition Italia stanzia 1000 Euro a beneficio di un progetto selezionato (oppure 2 con rispettivamente 500 Euro di donazione nel caso di merito paritario) che utilizzerà l’approccio del Dragon Dreaming per realizzare un sogno collettivo.

I progetti che si candideranno dovranno essere

  • a sostegno della Terra, a beneficio della comunità ed essere  di crescita personale
  • avere almeno una persona nel “dream team” che abbia seguito un corso con John Croft
  • essere espressione di un sogno collettivo, anche se potrà essere partito da una persona sola.
  • da realizzarsi entro 12 mesi (sia perché il contributo è comunque contenuto e perché ci interessa poter documentare un “case study”), quindi se state pensando al progetto della vs vita (ed un lasso di tempo di 10-20 anni) cercate di individuare eventualmente un sottoprogetto di portata più immediata. Continua a leggere