La natura controintuitiva dei sistemi
Salve a tutt*,
se foste americani in questo scorcio di inizio anno e vi affidaste ai vostri sensi, sarebbe facile pensare che stiamo entrando in una nuova era glaciale. Il freddo record che stanno sperimentando gli Stati Uniti fino a latitudini molto meridionali è davvero straordinario.
Questo è un esempio a sua volta straordinario di quello che nella dinamica dei sistemi viene definito “controintuitivo” (vedi questo saggio di Donella Meadows) e di come la singola percezione della realtà, basata sui propri sensi o sul proprio intuito, sia uno strumento fallace per interpretarla e della necessità che tutti noi abbiamo di mettere insieme più parti di un quadro per ottenere una visione realistica dello stesso. In sostanza, della necessità di molteplici livelli di osservazione e di una grande capacità di raziocinio, termine che ultimamente ha assunto, purtroppo, un carattere quasi del tutto negativo.
Per tornare al tema del freddo americano e al sistema clima, ecco perché là fa molto freddo e in gran parte dell’emisfero settentrionale (e anche di quello meridionale) fa invece molto caldo. Ovviamente il ragionamento funziona anche al contrario: il fatto che in un luogo faccia più caldo, di per sé non significa né dimostra il riscaldamento globale e i cambiamenti climatici:
Immagine termografica dell’emisfero settentrionale con centro sugli Stati Uniti del 7 gennaio 2014. Da The Climate Reanalyzer
Quello che sta succedendo, e che già era stato previsto dai modelli (vedi qui ) è, in sostanza, che la corrente che gira in senso antiorario intorno all’Artico, chiamata Vortice Artico (o anche Jet Stream) e che viene alimentata dalla differenza di temperatura fra Polo Nord ed equatore, si sta indebolendo, perché l’Artico si sta scaldando quasi al doppio della velocità dell’Equatore. In questo modo, il Jet Stream perde velocità e diventa più ondulato. Queste ondulazioni possono raggiungere latitudini molto meridionali e portarvi il freddo artico (come in questo periodo negli Stati Uniti) e/o portare il caldo delle latitudini più meridionali all’interno delle aree polari. Dipende in quale lato dell’ondulazione ci si trovi. Al momento, l’Europa è dal lato che porta calore verso nord. Chi di voi fa un orto o coltiva una qualsiasi pianta o, semplicemente, si guarda intorno, si rende conto che non sembra affatto di essere in gennaio (purtroppo, anche se lentamente, sembra che sarà anche il nostro turno di entrare nel lato freddo).
La comprensione di tutto questo è stata possibile grazie a molteplici punti di vista (dalle osservazioni satellitari ai dati sui venti e le temperature a terra e in quota, ecc.) e al lavoro di centinaia, forse migliaia, di persone che studiano questi fenomeni quotidianamente. Ed è solo grazie a questo che possiamo dire “se fa più freddo è a causa del riscaldamento globale”.
Controintuitivo.
La stessa Casa Bianca ha pensato che questa ‘dissonanza cognitiva’ (dovuta alla percezione sensoriale ma anche a molti pregiudizi e leggende sul riscaldamento globale) meritasse una spiegazione. Il risultato è questo video (sottotitolato nell’italico idioma). Buona visione.