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La strategia del riccio

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Ecco la registrazione dell’intervento di Enrico Euli nella prima giornata di ASPO 5 a Firenze. Vi spiega in modo molto chiaro uno dei problemi fondamentali della “scimmia dalla capa grossa”: la nostra incredibile capacità di camuffare la realtà oggettiva e di inventarci versioni del mondo che ci sembrano più “consone” alla situazione.

Perché anche quando è tutto chiaro non riusciamo a reagire? Perché preferiamo infilarci nelle catastrofi a testa bassa invece che prevenirle? La risposta è in un complesso mix di caratteristiche evolutive della specie.

Il riccio si è evoluto sapendo che quando arriva un pericolo la reazione migliore è appallottolarsi e lasciare che gli aculei facciano il loro dovere difendendolo da ogni avversità. Paradossalmente, quando sulla scena appaiono strade e automobili questa reazione istintiva diventa la peggior strategia di difesa da questo nuovo pericolo, un buon modo per farsi investire.

Noi facciamo lo stesso, abbiamo imparato a preferire l’ordine al caos e quando l’ordine non è quello che vorremmo vedere intorno a noi, troviamo il modo di inventarlo: è per questo che riusciamo a ballare ordinatamente sul ponte del Titanic che affonda.

Vi consiglio la visione del filmato e mi scuso per la qualità, ero rientrato dall’intervista a Johnson e mi sono piazzato dove ho potuto…

Impressioni da ASPO Firenze

Ieri ho partecipato a una giornata aspista in quel di Firenze con tanto di panino con il lesso (che pare sia un must in queste occasioni – ed era proprio buono).

Intanto mi ha fatto molto piacere vedere di persona gente con cui interagisco parecchio, ma quasi sempre in modo virtuale, in carne ed ossa sono tutti più veri.

A PROPOSITO DI NICOLE

Ovviamente, già che c’ero, ho sentito l’intervento di Nicole Foss (e l’ho pure filmato). Siccome mi pare ci sia in giro voglia di commenti, ecco alcune mie impressioni a caldo. La sua esposizione era sovrapponibile a quella dello scorso anno ed egualmente senza alcuno sbocco. Per Nicole non c’è nulla da fare se non prepararsi alla meglio alla catastrofe che arriverà presumibilmente entro 5 anni.

Lo scenario che immagina è quello di una deflazione feroce, impietosa e inarrestabile. Si tratta della conseguenza logica della “fine della crescita” determinata dal progressivo esaurimento delle risorse. Deduce il tutto studiando quanto già avvenuto in passato nelle varie crisi di sistema che abbiamo già sperimentato. La più recente e imponente è quella del 1929, ma ci sono documenti per risalire il corso della storia come fanno i salmoni e scoprire che quello del crollo post bolla speculativa è un gioco che ci piace parecchio e continuiamo a fare secolo dopo secolo. Quella attuale sarà la più grande di sempre.

Lo scenario di Nicole è talmente impietoso che persino le cassandre di ASPO ne sono rimaste turbate. Luca Pardi che faceva da traduttore, ha più volte chiesto una pistola per smettere di soffrire.

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