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Campagna nazionale in difesa del latte materno dai contaminanti ambientali

Il 19 marzo alle ore 16 a Roma vi sarà la conferenza stampa di lancio della Campagna Nazionale per la difesa del latte materno dai contaminanti ambientali.

La Campagna, promossa da diverse associazioni di medici e di genitori, lancia un forte allarme sulle prospettive di salute in Italia, dovute agli insufficienti controlli dei livelli di contaminanti presenti nell’ambiente, e ha delle precise richieste:

  • la ratifica della Convenzione di Stoccolma (che fissa limiti severi e rigide misure di controllo all’emissione in ambiente di sostanze inquinanti e persistenti).
  • Il biomonitoraggio a campione del latte materno, che è un indicatore molto attendibile dello stato dell’ambiente di vita della madre; quindi il latte materno è una cartina al tornasole della salubrità dell’ambiente in cui tutti viviamo, ed è per questo stato scelto come simbolo di questa Campagna.
  • La sostituzione di pratiche inquinanti con pratiche virtuose quali la riduzione, il recupero, il riciclo e la trasformazione a freddo dei materiali.
  • L’adozione di strumenti di controllo efficaci e continuativi da applicare a tutti gli impianti fonti di diossina e non eliminabili.
  • L’approvazione del disegno di legge per creare un marchio “dioxin free” per gli alimenti.

A questo link si può leggere l’intero Manifesto della Campagna, nonché il programma della conferenza stampa del 19/03.

È possibile aderire alla Campagna sia a livello individuale che come associazione.

Salviamo l’uomo

Patrizia Gentilini di ISDE (Associazione Medici per l’Ambiente Italia) sta facendo circolare la traduzione italiana di “Save the Man“, un documento redatto dalla Swedish Society for Nature Conservation.

Sono 34 pagine molto utili per capire l’entità del danno chimico che abbiamo prodotto fin qui e le conseguenze sulla salute umana (e più in generale sull’ecosistema). Se ancora non sapete nulla di questo argomento o non avete mai assistito a una conferenza di Patrizia potete rimediare qui, credo rimarrete profondamente sorpresi.

Più in generale, quando si affronta il problema del cambiamento, della fine di questo sistema di sviluppo, questo è un tema molto utile. Aiuta a comprendere meglio che le cose a cui siamo tanto attaccati e che ci pare così terribile non avere più, producono effetti terrificanti e che un futuro diverso è davvero auspicabile.

Come Patrizia ripete spesso nelle sue conferenze, siamo arrivati a modificare l’epigenoma umano attraverso l’inquinamento, a partorire bambini che nascono già predisposti per ammalarsi di malattie odiose. A chi può piacere tutto questo? È una vera sconfitta della specie umana.

Se il futuro vi interessa, leggete e diffondete con gentilezza e attenzione alle sensibilità degli altri. Sono temi che spaventano e bisogna pensare a “luoghi accoglienti” per la paura e l’angoscia di chi non sa ancora come trasformare questi sentimenti in positività.