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La Transizione a Venezia 2012 – video

Ecco i video tratti dalla Conferenza Internazionale di Venezia 2012 in cui nello specifico si parla del Movimento delle Transition Towns.

Questa la videoripresa della conferenza di apertura del 19 settembre in cui Rob Hopkins parla dal 1:48:20

[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=3kZJO9KrovE&feature=player_embedded]

Mentre il video della tavola rotonda delle associazioni italiane impegnate nel cambiamento della plenaria di sabato 22 alle 19.30 lo trovate tra tutti i video visibili a questo link. Si parla dell’approccio TT in Italia a partire dal 25:45 (in poco più di 5 minuti).

Da vedere anche la conferenza sugli scenari (Venerdì 21 Settembre 2012 – 17.15 – 19.30 – Focus Discussion – Afternoon Plenary)  in cui oltre a Luca Mercalli e Ugo Bardi, parla anche Erik Assadourian del World Watch Institute.

Buona visione !

Ultimo giorno in Italia: da Ferrara a Parma per parlare della “Rivoluzione Dolce” della Transizione

Di Rob Hopkins

Lo splendido portale scolpito del Battistero di Parma.

Il giorno successivo (lunedì) è cominciato con una passeggiata per Ferrara. Il centro della città è medievale e ha un’architettura molto bella. La cosa che colpisce di più di Ferrara, in un primo momento, è il numero di biciclette e la moltitudine delle persone che le usa. Ferrara è famosa per l’uso diffuso della bicicletta. In questo aiuta molto che la città sia completamente in pianura ma anche il fatto che, come mi ha raccontato Pierre, i ciclisti qui sono trattati, parole sue, “come le vacche sacre in India”, cioè, gli automobilisti si aspettano che passino ovunque, in qualsiasi modo e in qualunque momento, per cui non hanno alternative a dare loro spazio. Non ci sono piste ciclabili vere e proprie, a quanto ho potuto vedere, ma in qualche modo funziona.

Un’altra cosa che mi ha colpito  è che Pierre ha detto che dall’inizio della crisi economica il numero di biciclette in circolazione ha subito un’impennata, ed è successo che la gente ha ritirato fuori le proprie biciclette vecchie, abbandonate nei fondi, ha dato loro una ripulita ed una riparata e le ha riutilizzate. In giro per Ferrara c’erano marche e tipi di biciclette che non vedevo da anni.  Tipo queste:

 

E’ molto bello vedere i giovani, gli anziani, e anche tutti gli altri che se vanno in giro su due ruote. Il primo posto che abbiamo visitato è stato il Teatro Comunale di Ferrara, il teatro dove lavora Pierre, un teatro civico molto attivo e che si trova nel cuore della città, costruito circa 200 anni fa. Ecco la vista dal palco, che aveva  il giorno prima ospitato il concerto di un direttore d’orchestra (Claudio Abbado e Maurizio Pollini con l’Orchestra di Lucerna, ndT.), il cui successo era ancora visibile dai fiori, lanciati alla fine dal pubblico, che ricoprivano interamente il palco. Un edificio sorprendente.

… ed ecco il suo incredibile, e antico, soffitto.

Quindi abbiamo camminato di fianco al Castello nel centro della città fino alla Cattedrale, bellissima. Eccoli:

Poi siamo scappati via per prendere il treno per Parma, dove ero atteso a parlare ad un incontro organizzato da Kuminda, una rete di organizzazioni che promuove la sicurezza alimentare, la giustizia sociale e la sostenibilità alimentare. Hanno in cartellone un festival ad ottobre dal titolo “Il Diritto al Cibo”   Continua a leggere

Da Venezia a Ferrara, accolto da una banda!

Di Rob Hopkins

La giornata di domenica è iniziata andando ad incontrare circa 25 membri di Transition Italia e di diverse iniziative italiane all’imbarcadero vicino al centro di Venezia. Lì siamo saliti su un traghetto, noleggiato per portarci tutti a Ferrara. Il traghetto si chiama ‘Nena’, un vaporetto originale veneziano, proprio come quelli usati quotidianamente per trasportare passeggeri e merci per le vie d’acqua più strette. Appartiene ad una famiglia che l’ha amorevolmente restaurato, e che ci ha accolto a bordo. Davvero una bella barca. Cominciata prestissimo, alla fine questa è stata una delle giornate “di Transizione” più belle che io abbia mai avuto la fortuna di vivere.

Una volta sistematici a bordo, ci siamo presentati ed abbiamo passato le successive otto ore, ora più ora meno, a parlare, mangiare, condividere storie e attraversare parti del Paese tanto belle quanto, purtroppo, trascurate.

Ellen Bermann, di Transition Italia, si presenta.

Per prima cosa ci siamo allontanati da Venezia, passando accanto ad isole grandi e piccole, mentre i suoi straordinari palazzi diventavano sempre più piccoli al nostro addentrarci nella laguna. Questo mi ha dato, molto di più del tempo passato a camminare per la città, una vera percezione di quanto questo gioiello di città sia vulnerabile all’aumento del livello del mare. Oggigiorno, durante l’inverno la città finisce spesso sott’acqua per circa un metro, il che è il motivo per il quale il piano terra di molti edifici viene lasciato vuoto… e sovente senza intonaco.

Allontanarsi per mare da Venezia e vederla appoggiata lì, rivelata nel suo essere poco più di un arcipelago di minuscole isole posate al pelo dell’acqua, dava un senso di vulnerabilità davvero impressionante.

Il viaggio è proseguito fino a raggiungere il fiume Po. Il Po è il fiume più lungo d’Italia, che scorre dalle sue sorgenti sulle Alpi Cozie fino al mare Adriatico. Nel punto più largo misura 503 metri. Attraversa Torino, Piacenza e Ferrara ed è utilizzabile per arrivare via fiume fino a Milano, passando una serie di complessi canali chiamati ‘navigli’, progettati da Leonardo da Vinci (grazie Wikipedia).

Il Po è un fiume molto celebrato nella cultura italiana, per esempio in libri classici come la trilogia “Il Mulino sul Po” di Riccardo Bacchelli, ed è stato molto importante storicamente come via commerciale, ma ora, con gran parte dei beni trasportati nel paese via terra, non assolve più a funzioni pratiche. Non viene nemmeno visitato dai turisti.  Davvero un peccato, perché è un fiume bello e molto ampio.

Abbiamo viaggiato lungo il Po e ci siamo fermati per una camminata in un posto, dove ci hanno raccontato la storia di un’isola che un gruppo di intellettuali ha dichiarato, negli anni 50, Repubblica indipendente, stampando i propri passaporti, la propria moneta e così via. Apparentemente questo avveniva spesso all’epoca ed il proprietario dell’imbarcazione ci ha mostrato una rivista che conteneva anche immagini della loro moneta (vedi sotto).

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23 Settembre : immagini

Aspettando un contributo che arriverà presto, qualche immagine dalla serata e un’indicazione: se siete di Ferrara e dintorni e volete rimanere in contatto con noi scrivete a ferraraintransizione@gmail.com e vi terremo aggiornati sulle nostre attività, oppure potete iscrivervi al blog scrivendo il vostro indirizzo mail nella casella che trovate in alto a destra in questa pagina: http://ferraraintransizione.wordpress.com (cliccate poi su “iscrivimi!”).

Un piccola nota personale: una giornata ed una serata che rimarranno nella mia memoria con emozioni grandissime, una giornata che celebra tutto il lavoro fatto negli anni a Ferrara, in Italia e segna il grande lancio della nuova fase della Transizione a Ferrara con un ospite di eccezione come Rob Hopkins e tutto il team di Transition Italia che lavora per creare l’humus perché possano crescere iniziative come queste. Un’energia che ha lavato via molte delle fatiche e tensioni accumulate e ricaricato per la nuova fase. Una data da ricordare. Grazie a tutti (ma tutti tutti) per aver costruito insieme questi 4 anni meravigliosi!

Pingus

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In Viaggio verso Ferrara

Un post dalla Nena in viaggio verso Ferrara 🙂

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Cronache Veneziane

Salve a tutte/i,
per chi avesse la curiosità di sapere cosa sta succedendo a Venezia (e magari decidesse di venire in navigazione con Rob o alla Festa di Ferrara), ecco un breve ed intenso report della giornata di ieri uscito dalla ‘penna’ dello stesso Rob.

Buona lettura.

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Ci vediamo a Venezia

Sta arrivando un lungo weekend di transizione in quel di Venezia (e oltre). Primo appuntamento è alla Conferenza Internazionale sulla Decrescita 2012 per sabato 22 dalle 19.30: Incontro delle associazioni e dei movimenti italiani con tavola rotonda sul tema: Quale Transizione? Come prepararsi per la transizione?  I dettagli li trovate nel programma.

Poi naturalmente ricordiamo che domenica 23 è in programma la nostra fantastica gita fluviale con Rob Hopkins da Venezia a Ferrara: per condividere sogni e fare progetti – con creatività e … celebrare la vita.

Ci vediamo !

23 Settembre : ancora 7 giorni …

Il 23 Settembre è un’occasione di festa per Transition Italia, per Ferrara in Transizione e per tutte le iniziative di Transizione Italiane. (Se non sapete ancora niente leggete qui: http://ferraraintransizione…navigando-la-transizione-con-rob-hopkins). Rob Hopkins sarà prelevato da Venezia dove ha partecipato al 3° Festival internazionale della Decrescita e portato via fiume a Ferrara con la barca Fluviale Nena. Per voi qualche indicazione sulla parte che si terrà a Ferrara.

La Nena attraccherà a Ferrara tra le 18.00 e le 19.00 alla Darsena San Paolo. Non possiamo saperlo con precisione, dipende da molti fattori. Vorrete sapere se deve ancora arrivare o se abbiamo qualche informazione? Chiamate il 335-7117030 (Pierre). Qui: http://goo.gl/maps/elbg trovate una mappa con le informazioni sui luoghi.

Dopo l’arrivo ci trasferiremo vicino alla Darsena al CPS Acquedotto in Corso Isonzo 42, Ferrara naturalmente.

Non avendo nessuna idea di quante persone potranno venire, sprovvisti di un modo di capirlo agevolmente (e forse anche della voglia…) abbiamo pensato di usare una tecnica transizionista rodata (si è vero, mai usata per un numero di persone che fosse più di 30, ma c’è sempre stata abbondanza e diversità, molta abbondanza…, e c’è sempre una prima volta). Di cosa si tratta:

. vi chiediamo di portare con voi il Transition Kit (piatto, posate, bicchiere e tovagliolo non usa e getta; ci sarà modo di dare una pulita, se volete, prima di riporli)

. ognuno porta qualcosa per se e da condividere, quello che preferisce. Così avremo tutti la possibilità di spizzuccare la specialità di qualcun’altro e lanciarci in condivisioni ardite.

. dal crudista al carnivoro siete avvertiti: quello che vorreste mangiare dipende da voi… e da quello che porteranno gli altri 🙂 pronti ad essere sorpresi?

. il bere si può acquistare al Bar del Centro di cui siamo ospiti, ma si può anche portare. Avete una birra autoprodotta o acquistata, un vinello e morite dalla voglia di condividerli? E’ l’occasione che aspettavate!

. non avete tempo di preparare qualcosa? Prendete qualcosa di pronto tenendo conto che ci sarà una buona base di pizza per tutti e affidatevi ai contributi degli altri.

. chiederemo un massimo 5 euro di contributo quando avremo un’idea delle spese.

Il programma della serata è volutamente non prefissato tenendo conto che non sappiamo l’orario di arrivo preciso; abbiamo una cena condivisa, un intervento di Rob e lo spazio per altre proposte che potrebbero maturare in questa settimana.

Ci vediamo il 23 alla festa?

Per chi naviga da Venezia … e chi verrà a Ferrara

Ultimi Aggiornamenti sull’iniziativa “Navigando la Transizione … con Rob”  di domenica 23 settembre che ci porterà da Venezia a Ferrara:

Tutti coloro che si sono iscritti a questa fantastica crociera fluviale hanno ricevuto tutti i dettagli via email – mentre segnaliamo che abbiamo ancora a disposizione dei posti e potete iscrivervi QUI.

Per chi invece non ce la fa ad aderire a tutta la giornata, ricordiamo che è possibile raggiungerci per la festa finale a Ferrara a partire dalle 19.30:

Centro Promozione Sociale Acquedotto
Corso Isonzo 42
44121 Ferrara (FE)

Ci sarà un piccolo buffet preparato dal team di “Ferrara in Transizione” (richiesto contributo spese di 5 Euro a persona) – in seguito l’atteso talk di Rob Hopkins e poi  …. conclusione in allegria …..

Quindi, se siete “non-naviganti” e pensate di aggiungervi all’allegra compagnia in quel di Ferrara per favore segnalatecelo grazie ! (peterpingus(at)gmail.com e/o ellen.bermann(at)gmail.com).  Per chi viene solo alla serata conclusiva di Ferrara, non ci sarà una quota di partecipazione ma qualsiasi contributo e donazione a sostegno delle spese sarà molto gradito e ben accetto.

in attesa di “Navigando con Rob” …

Mancano meno di 3 settimane alla giornata dell’anno (domenica 23 settembre): la fantastica navigata fluviale risalendo il Po da Venezia a Ferrara in compagnia di Rob Hopkins – con festa finale in quel di Ferrara. Ci sono ancora dei posti – ma il risveglio post-vacanziero degli ultimi indecisi potrebbe avvenire in modo sincrono – per cui buttate il cuore oltre l’ostacolo ed aderite il prima possibile all’iniziativa ! Tutte le info le trovate qui

Attenzione: la festa finale non si terrà più a Terraviva ma presso il Centro di Promozione Sociale Acquedotto – Corso Isonzo 42 – Ferrara dalle 18.00 (circa) in poi dopo l’arrivo della “Nena” (http://www.lanena.it/ita/) in Darsena San Paolo.

Rob Hopkins intervista Jorgen Randers

Salve a tutte/i,
ho letto e tradotto questo post di Rob Hopkins su Transition Culture. L’ho trovato molto controverso, ma anche stimolante; quindi ho pensato che potesse essere buono proporvelo (lo trovate anche su Effetto Cassandra).
Molte delle cose che Randers sostiene sono evidentemente in contrasto con l’approccio di Transizione (seppur egli non nasconda una certa simpatia per il movimento), però credo che siano riflessioni che non dovremmo respingere e con le quali è giusto confrontarsi. In fondo si tratta di uno dei ricercatori che nel 1972  aveva preso parte alla ricerca sui I Limiti dello Sviluppo commissionata dal Club di Roma e che aveva, quando molti di noi non erano ancora nati o erano in fasce, già inquadrato piuttosto bene i problemi che avremmo avuto, grazie alla “dinamica dei sistemi” di Jay Forrester.
Onorare gli anziani e la loro esperienza è sempre una cosa buona. E poi, in fondo, spetta a noi far sì che le previsioni di Randers siano sbagliate. Sì tratta sempre di noi e di quello che vogliamo fare del nostro futuro. Buona lettura. Continua a leggere

Navigando la Transizione …. con Rob

 

CI SIAMO QUASI …. PER CHI HA INTENZIONE DI ISCRIVERSI “LAST MINUTE” PER FAVORE CONTATTI IL 392-9059542 PER CONFERMA DISPONIBILITA’ – GRAZIE !

Si parte, si parte …. aspetta, calma … non ancora ….

Mancano ancora oltre due mesi a questa giornata veramente speciale in cui celebrare la transizione insieme – ma OGGI si aprono ufficialmente le iscrizioni a

NAVIGANDO … LA TRANSIZIONE 

Un’esilarante crociera fluviale risalendo il Po da Venezia a Ferrara insieme ad un graditissimo ospite: ROB HOPKINS.

Tutto questo si svolgerà domenica 23 settembre, per concludere in allegria la Conferenza Internazionale della Decrescita di Venezia.

Per iscriverti clicca QUI Continua a leggere

Rob Hopkins su Maugeri, Monbiot e la ‘fine’ del Peak Oil

Salve a tutte/i,
ho pensato che fosse una cosa importante tradurre questo articolo di Rob Hopkins da Transition Culture e di proporvelo.
E’ molto lungo e ci sono anche molti riferimenti, quindi prendetevela comoda. Ho anche privilegiato la tempestività alla precisione, quindi vi chiedo scusa per eventuali errori e refusi. L’articolo di Rob è anche un compendio di molti altri articoli interessanti su questo tema, tema che è stato portato in auge da uno studio di Leonardo Maugeri (ex dirigente ENI) e ripreso da George Monbiot in modo un po’, come dire,  fideistico. Vi segnalo anche alcuni articoli in inglese e italiano (quiquiquiquiqui e qui) che non compaiono come riferimenti nell’articolo di Rob e che integrano anche con una panoramica sul gas di scisti, che hanno un tipo di estrazione analoga e analoghi problemi correlati.

Spero che tutto ciò possa aiutare a fare chiarezza e a non farsi attrarre dalle sirene dei combustibili fossili senza limiti (e il riscaldamento globale?). So bene che la Transizione è un processo che vale la pena di vivere anche se ci fosse petrolio infinito, ma credo sia giusto che chi non vede ancora la bellezza di questo processo non si illuda di poter continuare come ha sempre fatto e che possa presto comprenderne l’importanza vitale. L’articolo di Rob e gli altri segnalati da me a da lui stesso non pretendono di essere esaustivi, ce ne sono sicuramente molti altri e forse di migliori, ma a quel punto comincia la vostra di ricerca.

Buona lettura Continua a leggere

ANTEPRIMA 23/9: NAVIGANDO CON ROB HOPKINS

Iniziate a segnarvi una data importante: domenica 23 settembre 2012. Cosa succede ? Cosa succede?

In attesa di comunicare tramite questo sito i dettagli del programma definitivo, quello che bolle in pentola è un’iniziativa di transizione  … speciale.

L’occasione è quella della visita in Italia di Rob Hopkins in occasione della Conferenza Internazionale della Decrescita di Venezia e l’idea è quella di proporre una giornata che naviga anche metaforicamente la transizione. Ebbene sì, un’esilarante gita con Rob sul battello fluviale “La Nena” da Venezia a Ferrara, percorrendo le acque del Po. Approfondimenti, connessione, celebrazione e tanto altro che ci stiamo inventando. Dato che il battello ha una capienza limitata a circa 50 passeggeri (sigh), chi non troverà posto in barca potrà comunque raggiungere l’allegra brigata alla tappa a terra lungo il Po oppure alla grande festa conclusiva in quel di Ferrara. Tutti gli altri dettagli e l’apertura iscrizioni a breve ….

Transition Culture : Ecco tre ingredienti. Ora avvia un’iniziativa.

Salve a tutte/i,

volevo segnalarvi questo articolo pieno di spunti pubblicato il 13 Marzo da Rob Hopkins su Transition Culture. Se è vero che i vecchi paradigmi hanno sostanzialmente fallito nel creare un mondo vivibile, sostenibile e dove possiamo cercare liberamente di soddisfare i nostri veri bisogni in accordo con gli altri esseri umani, è anche vero che forse buttare il bambino con l’acqua sporca non è la cosa giusta da fare. In tutti i “pensieri”, probabilmente, c’è qualcosa che vale la pena di prendere in considerazione. Ad esempio il punk, che potrebbe essere visto piuttosto male come fenomeno dai più, ha in sé idee straordinarie.

L’invito di Rob Hopkins è: se vogliamo il coinvolgimento delle persone nel processo, non dobbiamo aspettare di essere già “imparati”. Si parte con quello che c’è: passione, consapevolezza dell’importanza del momento, amore.

Buona lettura.

Ecco tre ingredienti. Ora avvia un’iniziativa.

Di Rob Hopkins. 13 Mar 2012

Traduzione da Transition Culture di Massimiliano Rupalti (su segnalazione di Pierre “Pingus” Houben)

– Questo è un accordo –

Mi sembra di aver fatto un sacco di discorsi nelle scuole di recente. Ne ho fatto uno la scorsa settimana nel quale ho mostrato alcune clip di ‘In Transition 2.0‘ ed ho parlato di ogni sorta di storie provenienti dalle Iniziative di Transizione nel mondo. E’ stato anche il primo che abbia fatto, durante il quale nessuno stava digitando messaggini in fondo alla classe, il che è stato un bel cambiamento (quello di assicurarsi che nessuno di loro abbia un segnale di telefonia mobile potrebbe essere un modo sicuro per alzare gli standard educativi nelle scuole? Un po’ radicale). Una delle domande che mi hanno fatto è stata su come è iniziata la Transizione, una domanda che mi pongono ancora con allarmante regolarità. Questo mi ha fatto pensare alla questione di come far partire le cose.

Parlando in seguito con gli studenti, ho percepito che c’è molto nervosismo su come far partire le cose. Potrebbero fallire e farvi sembrare ridicoli. O, piuttosto, che c’è la sensazione che devi sapere che qualcosa funziona prima di cominciarla. La Transizione è la prova vivente che non è così. Ripensando a questo tornando a casa in un treno stipato per Reading, ho pensato che l’avvio della Transizione, nel 2005/6 ha richiesto, col senno di poi, una ricetta particolare, di cui, io e gli altri coinvolti in quella fase, eravamo ampiamente inconsapevoli in quel momento:

. Essere mossi profondamente dalla dimensione della sfida e voler fare qualcosa per questo ora

. Un po’ di vecchio spirito punk ‘fai da te’ (do it yourself), almeno per me.

. Una convinzione ingenua che, per le parti che non sapevamo come fare, qualcun altro sarebbe arrivato ad aggiungerle nella miscela

. Una sconsiderata mancanza di coscienza di sé nell’ammettere che c’erano grandi parti di questa che non avevamo ancora capito, avevamo fiducia sarebbero emerse col tempo

. Alcuni co-creatori davvero splendidi e pazienti che sono arrivati molto presto

. Una sensazione istintiva che ci fosse bisogno di una risposta sostenuta dalla compassione piuttosto che dalla sopravvivenza

. Una visione sostenuta non da idee astratte ma da cose che avevo già visto in pratica nelle fattorie, negli orti, nelle case della gente

. Essere preparati alla possibilità che se fosse andata del tutto male non sarebbe stata la peggior cosa al mondo, insieme a

. Una appassionata convinzione che questo fosse quello a cui volevamo dedicare il nostro tempo, la nostra creatività e passione e che eravamo preparati a dedicargli gran parte della nostra vita, energia e cuore

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