“Prepariamoci” di Luca Mercalli

Ne parlo un po’ meglio qui, ma suggerisco la lettura sia a chi deve chiarirsi le idee sulla situazione attuale, diciamo a chi affronta questi temi per la prima volta, sia ai transizionisti un po’ più stagionati. Potrebbe infatti rivelarsi un buono strumento per l’informazione e la divulgazione di base delle tematiche che ci interessano.

Magari se lo leggete poi lasciate qui i vostri commenti, o se lo fate leggere fateci sapere com’è andata.

Luca Mercalli a Zapping Radio 1

Ieri sera Luca Mercalli è intervenuto durante la trasmissione radiofonica “Zapping” di Rai Radio 1 per presentare il suo ultimo libro “Prepariamoci*”.

Vi consiglio di ascoltarlo perché si tratta di un esempio di rara maestria conciliatoria e di buon senso comunicativo. Davvero complimenti a Luca per l’intelligenza del tono senza nulla cedere dal punto di vista del senso (ha addirittura parlato di resilienza). Potete ascoltare qui la puntata.

L’intervento di Luca comincia attorno al minuto 44 della trasmissione, ma vi suggerisco di sentirla tutta così vi fate un’idea precisa del contesto e capite quanto è stato saggio il suo approccio.


* Il libro non l’ho ancora letto ma è sul comodino, vi dirò.

La macchina mineraria universale

Nuova traduzione di Massimiliano di un articolo di Ugo Bardi, questa volta si parla di estrazione mineraria, molto interessante e utile. Ottima occasione per gli “angloinabili” che non hanno avuto la possibilità di leggero in inglese.

Lo trovate qui.

Petrolio e recessione

Una delle chiavi di lettura di questa epoca di “crisi” è quella di una stretta correlazione tra la fine del petrolio a basso prezzo e la recessione. Se si aggiungono a questi ingredienti tutti gli altri di cui spesso parliamo (picchi vari di ogni tipo, per altro strettamente correlati a quello del petrolio) otteniamo la “tempesta perfetta” che ci accompagnerà in questi anni.

Purtroppo, visto che tutti continuano ad aspirare alla crescita, sentirete raramente un economista di quelli che hanno accesso a televisioni e giornali, raccontare la storia in questo modo.

Su “Come Don Chisciotte” c’è la traduzione di un post di Euan Mearns pubblicato su The Oil Drum che potete leggere se vi sfugge la correlazione tra petrolio e crisi, se ancora non l’avete chiara penso sia il momento di togliersi il pensiero.

Il picco dei minerali

Se qualcuno ha assistito a un mio Transition Talk sa che a un certo punto faccio una bella carrellata dei “picchi” che caratterizzano questo particolare momento della storia umana. Uno di questi è quello dei minerali, materie prime importantissime che si vanno esaurendo e che determineranno parte dei cambiamenti dei prossimi anni.

Se volete una trattazione più approfondita del tema, il solito Massimiliano Rupalti ha pensato di tradurre un articolo di Ugo Bardi e Marco Pagani che fino ad oggi era rimasto disponibile ai soli angloabili su The Oil Drum. Invece adesso lo trovate qui e, nonostante sia un po’ datato, è sempre un buon punto di partenza per farsi un’idea.

Ttalk ad Oleggio (NO)

Venerdì 10 giugno alle 21 vi aspettiamo ad un Ttalk in quel di Oleggio (Provincia di Novara) organizzato da Ena e Daniele, gli amici che hanno fatto l’ultimo Transition Training di Verbania. L’indirizzo lo trovate qui sul volantino. Intervenite numerosi !

STASERA A MILANO: “IN TRANSITION”

Stasera alle ore 21.00 a Milano presentiamo presso la Cascina Cuccagna il viaggio-seminario “In Transition” … e in seguito guarderemo insieme il film … indovinate? …. IN TRANSITION 1.0 !

Sarà anche occasione per conoscere questa splendida cascina milanese.

Vi aspettiamo numerosi !

Pensieri personali sul referendum

Ho scritto qualcosa sul referendum sul mio blog. Non lo riporto qui perché si tratta davvero del mio personale punto di vista, se vi interessa lo trovate qui.

Transizione solare a S. Lazzaro

Spicca il volo la Comunità Energetica nata nel contesto di San Lazzaro in Transizione (Bo). Il progetto “Un Tetto Fotovoltaico per le Scuole Fantini” è in partenza con una struttura operativa semplice e obiettivi di coinvolgimento ampio della popolazione.

Ecco qui come funziona:

I cittadini interessati acquistano o inizialmente prenotano una o più quote dell’impianto (costo della singola quota 250 €), al termine della raccolta quote, fissata per il 5 Agosto 2011, l’associazione Comunità Energetica realizzerà l’impianto fotovoltaico, che sarà dimensionato sulla base delle quote raccolte. Realizzato l’impianto l’associazione cederà l’impianto al Comune di San Lazzaro il quale utilizzerà per la scuola l’energia prodotta e annualmente girerà i proventi del contributo statale per tutta la durata di tale contributo (20 anni) alla associazione Comunità Energetica, la quale provvederà a sua volta a ripartirlo proporzionalmente presso i suoi associati che hanno partecipato.

Congratulazioni ad Alberto (motore e portavoce dell’iniziativa) e al gruppo di S. Lazzaro per essere arrivati fin qui. Vediamo come evolve (72 quote sono già state prenotate), stiamo pronti a imitare questa soluzione là dove la cosa sia ripetibile e presenti vantaggi. Copiare riadattando è uno dei principi base della Transizione.

Per chi vuole partecipare, qui c’è il modulo per prenotare le quote e qui il comunicato stampa.

Terrafutura: on-line gli interventi

Su “Il Cambiamento” trovate i filmati degli interventi che io e altri ospiti abbiamo fatto il 21 maggio. Se avevate voglia di venire e non avete potuto, ecco l’occasione per recuperare. Buona visione.

Risvegli: il picco del cibo

Un nuovo studio è in arrivo dalla Stanford University ed evidenzia come il riscaldamento globale stia già incidendo in modo sensibile sulla produzione agricola mondiale. David Lobell e il suo team di ricerca hanno calcolato l’impatto dell’aumento di temperatura media globale di 0,7 gradi che abbiamo registrato dal 1980 ad oggi, Le conclusioni evidenziano un calo della produzione di mais del 3,8% e una riduzione del 5% nella produzione di grano.

L’impatto, come prevedivile, è più severo in certe aree del pianeta rispetto ad altre. I paesi più sviluppati hanno più risorse per reagire ai cambiamenti (ad esempio gli USA per ora hanno compensato bene). Le prospettive però non sono rosee e gli allarmi arrivano ormai da tutte le organizzazioni impegnate sul fronte della sicurezza alimentare (date un occhiata al Food Price Index FAO).

Se volete leggervi qualcosa di riassuntivo, Maurizio Ricci ne scrive oggi a pag. 43 di Repubblica.

Risvegli: i cellulari forse fanno male

Chi non ha mai assistito a una conferenza di Patrizia Gentilini (Oncologo e divulgatore ISDE) potrebbe considerare questa ipotesi per non avere le informazioni una briciola alla volta, ma una panoramica generale sullo stato di salute dell’umanità (qui una versione registrata a Monteveglio).

In ogni caso finalmente l’OMS comincia a spiegarci che forse i cellulari proprio bene non fanno: “potrebbero causare il cancro”. Un team di 31 esperti IARC (International Agency for Research on Cancer) ha analizzato i dati epidemiologici e comincia ad avere qualche dubbio fondato sulla sicurezza di questi apparati e, più in generale, sul bombardamento di radiofrequenze a cui siamo sottoposti.

Che fare?

Usate “cose con il filo”. Meno wireless avete in giro per casa e in ufficio meglio è. Tenete lontani i bambini e convincetevi/li che a 7 anni si può sopravvivere anche senza un cellulare. Se potete, fatene a meno anche voi, di solito si può…

Questo è uno dei tanti aspetti della nostra vita che contribuisce al “picco della salute“.

Oggi 2 ore di clima su RAI Storia

Questa sera (31/05/2011), dalle 21:00 alle 23:00, il programma Dixit Scienza di RAI Storia (web, digitale terrestre e 805 sul satellite) è dedicato alla storia dei cambiamenti climatici. Da quel che si legge nel comunicato stampa i contributi scientifici sembrano interessanti… magari fatevi un appunto, potrebbe essere una visione istruttiva (qualcuno registra?).

Entropia, picco del petrolio e filosofia

Vi segnalo la traduzione in italiano di un recente articolo di Ugo Bardi apparso su TOD. Rupo sì e messo d’impegno e lo ha tradotto a beneficio della nazione italiaca (grazie Massimiliano).

È un pezzo lungo e un po’ “avanzato”, ma estremamente interessante, trovate il tempo per leggerlo (ora non avete più scuse).

Nella foto Ugo con in mano la mela di Newton, sì proprio quella originale… durante il suo intervento alla conferenza di Barbastro (in Spagna). Il convegno aveva come titolo “Peak Oil: fact or fiction?”.

CO2, nuovo record di emissioni

Economic recession has failed to curb rising emissions, undermining hope of keeping global warming to safe levels. Photograph: Dave Reede / All Canada Photos / Corbis / guardian.co.uk

Nuovo allarme IEA sulle emissioni di CO2, nel 2010 sono aumentate di un buon 5% (tanto per farvi capire dovremmo ridurle dell’80% entro il 2050). Cattive notizie insomma, ma abbastanza secondo copione. Potete leggere la notizia sul sito IEA o questo articolo sul Corriere della Sera.

Quali sono le conseguenze? Quelle che cerco di spiegare durante il mio Transition Talk, ovvero che l’obiettivo di limitare l’aumento di temperatura media globale a un massimo di 2 gradi è probabilmente irraggiungibile. Nonostante la drammatica recessione in corso, non riusciamo a fermarci.

Il nostro “amico” Fatih Birol (capo economista IEA), dice “sono davvero preoccupato, è la peggiore notizia che si poteva avere riguardo alle emissioni”.  Lord Nicholas Stern  ha invece dichiarato che aumentano le probabilità di vedere un aumeno fino a 4 gradi entro il 2100, significa milioni di migranti climatici (leggete l’articolo di lunedì sul Guardian- per angloabili).

Ovviamente tutto il resto va di conseguenza. Potete leggere qui (sempre sul Guardian, sempre per angloabili) che ne pensa Christiana Figueres funzionario delle Nazioni Unite per il clima.

Beh, insomma vedete un po’ voi che fare… quando ne avrete voglia prendete in mano la situazione e cominciate a cambiare tutto.

Se poi vi state chiedendo cosa succede con un aumento di 4 gradi della temperatura media del pianeta, ecco la spiegazione di Luca Lombroso.