Sir David Attenborough e il riscaldamento globale

Rilancio pari pari un post si Carlo Fusco apparso oggi sul blog di Ugo Bardi. Mi sembrà così ben fatto che non vale la pena cambiare nulla.

Di Carlo Fusco

David Attenborough è la ragione per cui sono diventato un biologo. È il mio eroe personale. I suoi documentari sulle scienze naturali, presentati dentro l’indimenticabile Quark di Piero Angela, sono impressi per sempre nella mia memoria di ragazzino. Ricordo che ne guardai uno proprio la sera prima dell’inizio dei miei esami di stato e in quel momento presi la decisione definitiva: se non mi bocciavano, mi sarei iscritto a Biologia. Non mi bocciarono.

In questo breve filmato DA spiega con la sua inimitabile flemma inglese come lui si sia convinto della realtà del riscaldamento globale.

Con l’aiuto di Peter Cox, climatologo dell’università dell’Exeter, ci mostra tre grafici, proiettati al suolo in dimensioni giganti. Il primo rappresenta le temperature reali degli ultimi 150 anni. Il secondo un modello che non tiene conto della forzante dei gas serra antropici, ma solo dei fattori naturali ed il terzo è un modello completo che tiene conto di tutti gli elementi, inclusi quelli di origine antropica. Per sapere quali dei due modelli si sovrappone perfettamente su tutto il grafico delle temperature reali, dall’inizio alla fine e non solo fino al 1970 circa, dovrete guardarvi il video, ma dubito che sia troppo difficile fare una previsione personale:

[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=S9ob9WdbXx0&feature=player_embedded]

Interessante notare che DA è rimasto in silenzio per un lungo periodo sull’AGW, infatti in un’intervista ha dichiarato che essendo un naturalista e non un climatologo non  poteva comprendere la  fisica dell’atmosfera ed i princìpi alla base della climatologia. Quindi, dato anche il peso della sua immagine pubblica, in queste condizioni non se la sentiva di esporsi in prima persona. Ma poi l’accumularsi di evidenze nella letteratura scientifica, in particolare sulla solidità dei modelli, lo hanno infine convinto ad esporsi ed indotto a parlare.

Traduco la sua frase conclusiva del video:

Ecco dunque, non ci sono molti dubbi che questo aumento, questo rapido aumento della temperatura è dovuto alle attività umane

Yes Sir, little doubt indeed.

Nasce il CAT di Reggio Emilia

Elena Parmiggiani, transizionista della prima ondata, ci comunica oggi che sta nascendo il Centro di Avviamento Temporaneo di Reggio Emilia.

Questo tipo di strutture (le abbreviamo in CAT) vengono create quando non ci sono le condizioni per la nascita di un’Iniziativa di transizione vera e propria, specialmente nei centri più grandi, dove partire è un po’ più difficile per la difficoltà di creare relazioni interpersonali.

Quindi, oltre a dare il benvenuto al gruppo di Reggio Emilia, invitiamo tutti gli interessati di quella zona a mettersi in contatto con Elena & Co. e a seguire gli sviluppi sul loro blog.

Vi segnalo anche questo tTalk che si terrà a Scandiano il 3 giugno prossimo, sempre una buon punto di partenza per chi vuole avvicinarsi al processo di Transizione.

Natural Regression

Un nuovo documentario indipendente visibile gratuitamente sul sito web degli autori (in inglese) sul futuro delle risorse energetiche e sul significato che assume nelle nostre vite la fine del petrolio a basso costo. Ci trovate dentro Colin Campbell e Chris Skrebowski, due grandi divulgatori a livello mondiale di queste tematiche.

Rob intervistato da Ventiquattro

Qualche settimana fa Chiara Somajni di Ventiquattro (magazine del Sole 24 Ore) ha intervistato Rob Hopkins traendone un articolo di due pagine che ci ha gentilmente fornito in formato pdf in modo che possa circolare anche tra chi non ha avuto il giornale cartaceo tra le mani.

Ringraziamo lei per la qualità dell’intervista e la sua testata per la disponibilità del pdf. Potete scaricarlo qui.

“La Transizione in azione”

Grazie a Marcello Moresco, attivo disseminatore del germe transizionista in quel di Genova e membro della locale sezione di MDF, ecco un’anticipazione in italiano da “Transition in Action“. Grazie Marcello.

Raccontare una storia nuova per il nostro futuro

Questo piano di sviluppo della comunità e della contea è diverso da molti piani di sviluppo ai quali siamo stati abituati nella nostra vita. Esso si basa su un insieme diverso, e crediamo più realistico, di ipotesi. Si presuppone che siamo giunti a un momento cruciale e storico nella nostra storia, un momento in cui ci possiamo permettere di pensare in grande e pensare al di là di quello che potremmo definire il ‘business as usual’. L’economia del distretto di Totnes sta cominciando a sentire l’impatto della recessione mondiale, e il record del prezzo del petrolio della scorsa estate ha colpito duramente la nostra economia. E se queste due tendenze si riveleranno essere una caratteristica permanente e crescente della nostra vita quotidiana? Cosa succederà se la nostra zona adotterà misure proattive per rientrare entro i limiti delle emissioni di carbonio, facendo la sua parte per evitare il cambiamento climatico galoppante? Questa prima sezione esamina i principi alla base di questo piano.

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Allarme da parte di ASPO …. e appello alle amministrazioni

[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=Ulxe1ie-vEY&feature=related]

Ecco quanto l’Aspo Italia (Associazione per lo Studio del Picco del Petrolio)

scrive ai presidenti di Regioni e Province Italiane:


Oggetto: Nota informativa – Petrolio, economia e società

Egregio Sig. Presidente,

Ci permettiamo di sottoporre alla Sua considerazione la presente comunicazione, con l’obiettivo di contribuire al quadro conoscitivo nel settore energetico, che costituisce materia concorrente tra Stato, Regioni ed Enti Locali.

LA DISPONIBILITA’ DI PETROLIO A BASSO COSTO E’ IN DECLINO

Sussistono ragioni molto fondate per ritenere che la crisi finanziaria, partita nel 2007 in modo graduale ed evoluta nel 2008 in un vero e proprio ridimensionamento dell’economia globale, tragga in gran parte la propria origine nell’incapacità di estrarre petrolio greggio in quantità sufficienti, e a costi sufficientemente bassi, tali da sostenere la crescita imposta dall’economia aperta di mercato ormai affermata in tutto il mondo.

La medesima crisi e la conseguente diminuzione dei consumi ha senza dubbio avuto l’effetto, molto temporaneo, di rallentare l’incipiente deficit di petrolio, ovviamente al costo di un relativo impoverimento di molti Paesi e degli strati più svantaggiati delle relative (e sempre crescenti) popolazioni; l’attuale stabilizzazione dei prezzi del barile di petrolio oltre gli 80 dollari testimonia tuttavia che i fondamentali scatenanti non si sono modificati ……..

Per scaricare l’interno documento clicca qui

“Transition in Action” ecco il sito web

Tutto il contenuto del Piano di Decrescita Energetica di Totnes è ora disponibile gratuitamente on-line a questo indirizzo: http://totnesedap.org.uk.

Sul sito c’è tutto ciò che c’è sul libro e anche di più (per esempio molti approfondimenti su argomenti specifici). Tutte le pagine sono commentabili e il sito sarà aggiornato periodicamente in modo da tenere il passo con la realtà e le sue evoluzioni.

Come insegna la Permacultura il piano è anch’esso un processo soggetto a continua osservazione dei risultati e adattamento. Totnes ha davvero cominciato un viaggio entusiasmante, credo che sarà un piacere seguire le loro orme.

Buona lettura a tutti.
Ora vediamo anche se tradurre il tutto in italiano.

Rob, il petrolio e il summit Uk

Ogni tanto si può fare a meno di fare fatica. Questa volta infatti, è Debora di Petrolio che ha fatto il lavoro di traduzione del post di Rob Hopkins sull’incontro svoltosi pochi giorni fa tra una selezionata cerchia di industriali e i funzionari governativi UK. Rob e Peter Lipman erano stati invitati a rappresentare il movimento di Transizione.

Ecco quindi la sintesi di Debora Billi su quanto avvenuto (riporto il suo post così com’è):

Doveva restare segreto persino l’evento stesso del meeting, ma ilGuardian ha rotto le uova nel paniere. Questa è la prima notizia che ci riporta Rob Hoskins dal suo blog. Rob ha presenziato al summit sul peak oil del governo inglese come rappresentante di Transition Network, e racconta com’è andata.

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Un anno di Transizione a Granarolo

Un bell’articolo su Terranauta dell’esperienza di Granarolo fino a oggi.
Da leggere qui.

Intervista: Ellen Bermann a Reset Radio

Ieri Ellen ha rilasciato questa intervista a Reset Radio e per una volta dobbiamo evidenziare il fatto che Matteo Ponzano che conduceva l’intervento si è dimostrato davvero preparato sul tema (non capita molto spesso). Bravi tutti e due.

Potete ascoltare il tutto cliccando qui.

Per sostenere la transizione interiore

Segnalo a tutti coloro che vorrebbero approfondire gli aspetti legati alla transizione interiore che in Italia esiste questo splendido Master, ideato da Marcella Danon, ecopsicologa, che vive in Provincia di Lecco dove dirige la Scuola di Ecopsicologia:

EES Training – Master in conduzione di attività ecopsicologicamente orientate

Una preparazione teorica e pratica di 200 ore per condurre attività ecopsicologicamente orientate in ambiti formativi, educativi e ricreativi. Complementare a una formazione di base sia in campo “psico” che in campo “eco”, il Training prepara a dare una riposta concreta all’emergente disagio individuale e sociale da deficit di natura. Seminari di un giorno in Brianza, seminario estivo in Umbria, corsi via e mail con tutorship e condivisione su forum. E’ possibile la partecipazione anche soltanto a singoli corsi e seminari. Corso di aggiornamento accreditato Assocounseling. Info: Scuola di ecopsicologia http://www.ecopsicologia.it/ees_training.html


The good stuff

Dedicata a chi ha fatto con noi l’ultimo training…

Rob Hopkins con i sottotitoli italiani

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Ecco l’intervento di Rob Hopkins completo di sottotitoli in italiano (grazie a Francesco per la revisione). Oggi avrei voluto scrivere anche un post su Copenhagen, ma visto com’è andata, c’è poco da scrivere. Sembra proprio che se aspettiamo i Governi sarà troppo poco o troppo tardi.

Rob Hopkins su TED

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Poi lo traduciamo eh…

È il mais che governa il pianeta?

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Ecco a voi l’intervento del nostro amico Pollan sottotitolato in italiano ancora una volta grazie alla ormai leggendaria squadra traduzioni di Transition Italia.

È assolutamente da vedere e da capire perché è attraverso questo tipo di visioni che possiamo progettare un nuovo e meraviglioso modo di vivere in armonia con il sistema Terra.

Colgo l’occasione per dire che sto divorando il libro di Joel Salatin “You Can Farm”, l’agricoltore di cui Pollan parla in questo filmato e che Davide, nelle sue scorribande di ricerca Europea, questa volta ha portato a casa qualcosa di veramente prezioso e di cui penso parleremo presto (lascio un po’ di suspense per i prossimi post).

Intanto buona visione.