Allarme da parte di ASPO …. e appello alle amministrazioni

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Ecco quanto l’Aspo Italia (Associazione per lo Studio del Picco del Petrolio)

scrive ai presidenti di Regioni e Province Italiane:


Oggetto: Nota informativa – Petrolio, economia e società

Egregio Sig. Presidente,

Ci permettiamo di sottoporre alla Sua considerazione la presente comunicazione, con l’obiettivo di contribuire al quadro conoscitivo nel settore energetico, che costituisce materia concorrente tra Stato, Regioni ed Enti Locali.

LA DISPONIBILITA’ DI PETROLIO A BASSO COSTO E’ IN DECLINO

Sussistono ragioni molto fondate per ritenere che la crisi finanziaria, partita nel 2007 in modo graduale ed evoluta nel 2008 in un vero e proprio ridimensionamento dell’economia globale, tragga in gran parte la propria origine nell’incapacità di estrarre petrolio greggio in quantità sufficienti, e a costi sufficientemente bassi, tali da sostenere la crescita imposta dall’economia aperta di mercato ormai affermata in tutto il mondo.

La medesima crisi e la conseguente diminuzione dei consumi ha senza dubbio avuto l’effetto, molto temporaneo, di rallentare l’incipiente deficit di petrolio, ovviamente al costo di un relativo impoverimento di molti Paesi e degli strati più svantaggiati delle relative (e sempre crescenti) popolazioni; l’attuale stabilizzazione dei prezzi del barile di petrolio oltre gli 80 dollari testimonia tuttavia che i fondamentali scatenanti non si sono modificati ……..

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1 commento
  1. Giordano Mancini
    Giordano Mancini dice:

    Conoscevo già questi dati e ho saputo che un paio di settimane fa anche il Pentagono ha emesso una nota preoccupata per i problemi che un maggior costo dei carburanti porterebbe alle forze armate USA, notoriamente sbilanciate all’estero per la cosiddetta “proiezione di potenza”. Negli anni ’80 ho passato 4 anni nei cantieri per la costruzione di centrali nucleari, in particolare a Latina per il CI.RE.NE., e poi due anni nel mar libico per l’hook-up delle piattaforme petrolifere DP3 e DP4 sul campo “El Bouri”…. Più ci penso e più mi vien voglia di tornare a fare il mestiere di mio padre: il contadino!

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