Festival Ecofuturo

Ad Alcatraz fervono i preparativi per la seconda edizione del Festival “Ecofuturo” — dal 1 al 6 settembre. Il focus degli incontri è sulle eco-tecnologie e l’autocostruzione, con tanti temi, interventi e spettacoli. Gli incontri sono tantissimi: sfogliate il programma completo qui: http://festivalecofuturo.myblog.it/2015/07/11/programma/

In occasione del Festival, abbiamo ideato un’occasione per introdurre la Transizione e i progetti in corso: il pomeriggio del 3 settembre io e Martina Francesca terremo un Talk incentrato sugli aspetti economici e di nuova imprenditoria “Percorsi di Transizione: dalla crisi sistemica alla Ri-Economy”. Vi aspettiamo!

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Contiamoci! – Biellese che cambia

Proprio una bella storia da raccontare e condividere. Il tutto nasce da un sogno all’interno di Biellese in Transizione da parte di un gruppo di persone che vorrebbero dedicarsi al progetto Reconomy per il territorio. Lavorano con il metodo del Dragon Dreaming per realizzare questo sogno collettivo. Un anno di incontri per consolidare il gruppo e avviare le prime iniziative e progetti, ma una delle aree di azione individuate rimane sempre lì …. “fare una mappatura” di quello che già succede e delle persone, gruppi ed idee che si mobilitano. Sono consapevoli dell’importanza ma mancano le risorse, soprattutto di tempo. Ma la provvidenza sembra sempre essere in ascolto e quando si chiede si riceve ….. “E così è arrivato a noi Roberto, che in origine aveva contattato il Transition Network per fare uno stage-lavoro presso Reconomy Totnes, ma tramite vari step alla fine approda a noi dando la sua disponibilità e preparazione come neolaureato in Economia a Torino. Gli facciamo quindi subito la proposta indecente: “che ne dici di aiutarci nella mappatura?”. Ed è subito un sì entusiasta. Da quel momento sembra di viaggiare sulle montagne russe: presentazione, contatti, progettazione dettagliata e quindi eccolo qui il progetto “Contiamoci! – Biellese che cambia”.

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Roberto, che ha anche trovato subito in Edoardo, biellese e a Bologna per una parentesi di studio, un compagno di viaggio altrettanto motivato con il quale condividere questa fantastica esperienza. Partiranno il 13 giugno.

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50 giorni con bici, videocamera e taccuino per perlustrare le valli biellesi alla ricerca di “agenti di cambiamento” e raccontare le loro storie che costituiranno una bellissima storia collettiva di persone, imprese e associazioni che sognano e costruiscono un mondo diverso.

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Potrete seguire il viaggio di Roby e Edo sulla pagina FB dedicata e fare già da ora il tifo con tanti “like”. A breve si parte anche con il crowdfunding e ogni contributo sarà apprezzato e onorato. Grazie, grazie, grazie.

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RiEconomy Talk a Sovico (Monza): come è andata?

Domenica scorsa sono stato invitato dai transizionisti brianzoli a parlare di RiEconomy.

L’idea era quella di fare una presentazione che potesse coinvolgere sia i transizionisti rodati sia nuovi amici e curiosi, che andasse più a fondo sui temi dell’economia e del progetto RiEconomy – che spesso nei transition talk non riescono ad avere il tempo che meritano – senza tralasciare le informazioni base – ovvero i nostri inseparabili amici: picco del petrolio, cambiamenti climatici, resilienza, e via dicendo.

Abbiamo provato così a ripercorrere la nostra storia dal punto di vista energetico, dai tempi dei cacciatori-raccoglitori fino agli odierni smartphone. Abbiamo visto come tutto ciò che ci circonda dipenda dal surplus energetico dei combustibili fossili, che per molti anni ci hanno dato tantissima energia a basso costo, ma che oggi lo fanno sempre con maggior fatica.

Tante informazioni su questi temi li potete trovare qui:

http://www.tullettprebon.com/strategyinsights/

Poi siamo passati al sistema finanziario, alla creazione della moneta nell’economia moderna e di tutti gli effetti che questo comporta. Devo confessare che qui le cose diventano ‘strane’. Ogni economista ha la sua teoria, ma sotto sotto nessuno sa veramente come funzioni questo magico sistema. Diventa allora molto difficile fornire informazioni oggettive come si può fare per la realtà termodinamica. La cosa bella, però, è stato parlare finalmente di questi temi senza quel velo di mistero e complotto che spesso li accompagnano. Nessuna entità segreta o piani di schiavitù mondiale delle masse. Solo un sistema complesso in piena sofferenza, condito di comportamenti emergenti autolesionisti e irresponsabili e di visioni a breve termine.

Per chi vuole maggiori informazioni sulla creazione della moneta, le più ufficiali e aggiornate che ho trovato finora sono quelle della Banca d’Inghilterra, le trovate qui:

Avviare un’Impresa di Transizione

Ciao a tutt*, poiché presto si terrà a Bologna un seminario sulla RiEconomy italica, ho pensato che sarebbe stato interessante avere un’idea di quanto sta succedendo nella “astronave madre” inglese e se può esserci in qualche modo di ispirazione. Buona lettura e buon anno a tutt*.

Da “Reconomy Project”. Traduzione di MR (h/t Federico Carocci)

Questo è il primo post di una serie sul processo di avvio di un’Impresa di Transizione. Su questo blog tenteremo di definire una Impresa di transizione e di guardare i primissimi stadi del “viaggio” in_the-_beginning2-352x198di start-up. Il nocciolo di questo post, e di quelli a seguire, formeranno una guida scaricabile per far partire un’Impresa di transizione che sarà disponibile all’inizio del 2015.

Cos’è un’Impresa di Transizione?

Negli ultimi anni c’è stata un’impennata delle Imprese Sociali, che commerciano a scopo sociale e reinvestono i propri profitti principalmente nell’impresa stessa. Un’Impresa di Transizione è semplicemente un tipo di Impresa Sociale che, mentre si occupa della sostenibilità dell’impresa, tende ad essere ancorata alla comunità locale e a soddisfare un qualche bisogno importante. Molte imprese commerciano a scopo sociale ma sono ancora una parte attiva di un sistema economico che sta degradando il nostro ecosistema e, mentre possono dimostrare una sostenibilità finanziaria, il loro utilizzo di risorse in particolare è insostenibile.

TE Principles

Principi di IT: suggeriamo che questi principi siano di ispirazione, scelti ed auto-valutati – non un qualcosa che richiediamo che ogni singola impresa abbracci sin dall’inizio. Questo non deve essere inteso come uno schema certificato.

Principi di IT: suggeriamo che questi principi siano di ispirazione, scelti ed auto-valutati – non un qualcosa che richiediamo che ogni singola impresa abbracci sin dall’inizio. Questo non deve essere inteso come uno schema certificato.

Un’Impresa di Transizione (IT) è un’entità commerciale finanziariamente fattibile* che soddisfa un reale bisogno della comunità, fornisce benefici sociali ed ha impatti ambientali benefici, o perlomeno neutri.

* fattibilità significa che perlomeno soddisfi i costi e significa che si può praticare lo scambio di cose che non siano denaro. Continua a leggere