Com’è andata a Montecchio
Quello che mi è rimasto in testa dopo il tDay di Montecchio sono soprattutto i sorrisi degli organizzatori (li vedete qui sopra) e come sempre gli incontri “straordinari” che si fanno quando si traffica con la Transizione.
Ancora una volta grazie a tutti della pazienza, dell’attenzione e dell’intensità che ha caratterizzato questa giornata (e ovviamente grazie ad Andrea per il mistico cous cous).
Quello che abbiamo scoperto è che nel vicentino esiste un certo fermento inespresso, in molte località diverse ci sono persone che stanno pensando alla Transizione come strumento di riorganizzazione della realtà, ma mancano al momento le connessioni e dei veri e propri gruppi guida in grado di facilitare l’accensione del processo nel territorio in cui vivono.
In pratica abbiamo scoperto che c’è un Centro di Avviamento Temporaneo (quello che poi viene abbreviato CAT) già bello e pronto, forse devono solo decidere di prendere atto e passare all’azione. Nessuno della trentina di presenti ritiene invece di avere già le condizioni necessarie per la formazione di un Gruppo Guida, ma in molti avrebbero voglia di provare.
Appello ai vicentini
Faccio quindi subito un appello, se ci sono persone interessate in quell’area, forse è una buona idea entrare in contatto e vedere che fare. Già ieri si è parlato di un possibile Transition Training o di altre strade da percorrere.