Che fare quando finisce la luna di miele?

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Riflessioni all’interno del gruppo di supporto N° 3 che vertevano intorno al quesito:

“Abbiamo dei momenti in cui nelle nostre iniziative andiamo alla grande, c’e’ entusiasmo e voglia di fare. Ma ad un tratto finisce la fase di innamoramento e ci sentiamo scoraggiati e cadiamo in sconforto.

Come vivere al meglio anche i momenti che ci sembrano “no” e cogliere eventuali doni che questi ci offrono ?”

Pensiamo che condividere gli spunti che sono stati sintetizzati (grazie Massimiliano per questo riassunto ! ) da questa bella chiacchierata serale (Grazie a tutti coloro che hanno arricchito questa discussione!) potrebbero essere utile materiale per una riflessione per molti: Continua a leggere

La Transizione su Rai 3 – link video

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Per chi non avesse visto sabato scorso la diretta di Ambiente Italia su Rai 3 dove tra i temi c’erano anche le Città in Transizione, può vedere la registrazione a questo link.

Certo, i ritmi della trasmissione sono incalzanti e il tempo per parlare è davvero contingentato in pochi minuti, ma comunque offre un flash sintetico sull’approccio della transizione, un breve video in cui parla Rob Hopkins e un bel servizio fatto dalla giornalista Claudia Apostolo in quel di Monteveglio. Abbiate pazienza, non dimenticate di respirare mentre assorbite tutte le notizie pesanti sull’inquinamento a Torino e a Pechino, la situazione dell’Ilva, ecc. – si arriva a come agire nella collettività locale con l’approccio della transizione comunque nella parte finale della trasmissione ….

Personalmente mi sentivo davvero agitata e sotto stress per i tempi – non mi ero preparata nessun tipo di discorso perché volevo fare fluire il tutto con buona spontaneità.  Non si vede – ma stringevo nelle mie mani (sudate) una piccola pietra di ematite (che mio figlio mi aveva dato per sostegno la mattina prima di partire) che doveva ricordarmi di rimanere focalizzata sul perché siamo tutti impegnati sul facilitare questo cambiamento e un cuore di quarzo rosa per non scordarmi di parlare principalmente con il cuore e non farmi dominare solo dalla mia parte mentale.

Io, Montespertoli e la neocorteccia

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… 3, 2, 1 si parte…

Il tDay di Montespertoli ha visto una partecipazione di persone decisamente superiore alle aspettative, anzi, per prima cosa mi scuso con quelli che si sono fatti la mattinata in piedi, o addirittura affacciati alle finestra (da fuori). La sala non poteva contenere più di un centinaio di persone mentre eravamo davvero tanti.

Grazie quindi della pazienza, della tenacia e della capacità di ascolto dimostrata. Tra quelli che hanno deciso di essere con noi anche il sindaco e un’assessore intervenuti in forma privata con l’intenzione di informarsi, valutare e comprendere.

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In AMBIENTE ITALIA RAI 3 si parla di transizione

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ATTENZIONE POSTICIPO: SI PARLERA’ DI TRANSIZIONE IL 19 GENNAIO E NON IL 12 COME INIZIALMENTE COMUNICATO.

Segnaliamo che sabato 19 gennaio 2013 durante il programma di Rai 3  AMBIENTE ITALIA, che va in onda dalle 12.55 alle 13.55, si parla anche delle Città in Transizione. 

Sarà trasmesso il servizio realizzato su Monteveglio a fine 2012 e nella diretta dagli studi Rai di Torino tra gli ospiti ci sarà Ellen Bermann, co-fondatrice di Transition Italia.

Durante la trasmissione chi desidera potrà intervenire tramite messaggi su facebook: http://www.facebook.com/RaiAmbienteItalia

Buona visione !

Aggiornamento sul petrolio

Per fare il punto di inizio anno ecco qui un bel l’articolo di Turiel già tradotto in italiano sul blog di Ugo Bardi. Buona lettura.

Wiser.org il social network per la sostenibilità

Salve a tutti i transizionisti, vi voglio parlare di uno strumento che può essere molto utile ai gruppi di transizione e che vi invito a esplorare e utilizzare anche per fare le pagine e i siti web del vostro gruppo locale. Un social network creato per connettere la “moltitudine inarrestabile” composta da associazioni, permacultori, tribu indigene, Transition Town, aziende dell’economia positiva, etc. .

Sulle pagine dei quotidiani o ai telegiornali sentiamo le notizie sui grandi della terra che dettano la politica internazionale e cambiano le sorti economiche di intere nazioni.  Siamo quindi portati a pensare che la storia e i cambiamenti importanti sono realizzati da questi soggetti.

Immaginate invece l’esistenza collettiva di tutti gli esseri umani come un organismo, pervaso da attività intelligenti, risposte immunitarie per resistere e curare gli effetti di corruzione politica, economie malate e degrado ecologico, indipendentemente dal fatto che siano causati dal libero mercato, dalla religione o da ideologie politiche. Questo movimento è sempre esistito, e queste persone lavorano ogni giorno per migliorare il mondo.

Il movimento ha tre radici che si intrecciano continuamente e naturalmente nell’attivismo ecologista, nelle iniziative per la giustizia sociale, nella resistenza delle culture indigene e locali alla globalizzazione.

Nell’insieme, esprime l’esigenza della maggior parte delle persone di tutto il mondo di difendere l’ambiente, cercare la pace, rendere veramente democratici i processi decisionali e le politiche, reinventare i governi dal basso e migliorare la vita di tutti e soprattutto dei soggetti più esposti e vulnerabili. Nel corso della storia, eserciti, corporazioni, capi religiosi e politici hanno sopraffatto la maggioranza, che, nel nostro mondo “all’incontrario”, è considerata minoranza.

In questo contesto è nato WiserEarth (ora Wiser), all’inizio come una semplice lista di organizzazioni di tutto il mondo che lavorano per un mondo migliore e successivamente come social network.

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Ort’Attack a Bologna

Lunedì 10 dicembre ore 20,30,

Biblioteca Lame via M. Polo 21/13

Bologna

entrata laterale.

In collaborazione con l’Associazione Zoè,  nell’ambito del progetto Agriculture Urbane/Ort’Attack proponiamo una nuova serata sull’orto naturale. Potrà sembrare strano parlarne ora, proprio nel momento in cui l’orto è nella fase di minor lavoro, ma se vogliamo farci trovare pronti per la prossima primavera bisogna pensarci per tempo. Continua a leggere

Il Tramonto del Petrolio

Salve a tutte/i. In tempi recenti, con la “ripresa” della produzione statunitense di petrolio da scisti, è stato fatto un gran parlare della “fine del picco del petrolio”. Da Maugeri alla IEA è stata un’unica manifestazione di giubilo per la “nuova rivoluzione petrolifera”. Abbiamo già pubblicato l’opinione di Rob Hopkins su questa vicenda ed altri accenni sull’ultimo rapporto della IEA (e tanto ancora è disponibile in rete).

Qualche giorno fa ho tradotto un articolo di Antonio Turiel, il quale ha provato a fare alcuni calcoli che andassero oltre alle dichiarazioni mirabolanti. Mi è sembrata un’analisi molto stringente ed estremamente importante, quindi ho pensato di segnalarvela. Trovate l’articolo su Effetto Cassandra. Non è una lettura semplice, ma le cose complesse difficilmente possono essere ricondotte ad una semplicità cristallina. Vedete voi se avete un po’ di tempo e la giusta concentrazione per affrontarla.

Buona lettura.

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IEA WEO 2012 – parlando di petrolio

È uscita su Effetto Cassandra la traduzione di un post di Gail Tverberg che analizza gli scenari sulla produzione petrolifera proposti dalla IEA nel suo ultimo rapporto (l’ha fatta il solito Rupo eh…). È un pezzo molto utile e accessibile che spiega bene uno dei meccanismi costantemente rimossi dall’apparato culturale della crescita, ovvero quello dei ritorni decrescenti. Buona lettura…

IEA WEO 2012

Come sapete se ci seguite da tempo, ogni anno la International Energy Agency (IEA) pubblica un rapporto chiamato World Energy Outlook (WEO) che descrive la situazione delle risorse energetiche nel mondo disegnando anche scenari evolutivi per i prossimi anni.

Si tratta di un documento sempre un po’ “strano”, nel quale si devono conciliare le necessità di trasmettere i dati con quelle di non creare mai troppo allarme. Per molti anni questi rapporti sono stati accusati di nascondere la realtà oggettiva delle situazioni, ma ultimamente anche molti osservatori indipendenti ritengono che i dati siano abbastanza corretti, magari sono le interpretazioni che a volte sono fantasiose.

Il 12 novembre di quest’anno è uscito il rapporto 2012, e siccome sono 4 anni che ce ne occupiamo, anche questa volta può essere utile fare delle analisi del documento. È roba da specialisti, vi avverto, e non pare che ci siano notizie “nuove” rispetto a quello che già sappiamo sulla tendenza generale. Ciò nonostante è sempre interessante approfondire e questo post di Ugo Bardi ci fornisce un suo inquadramento del documento.

È una lettura che consiglio ai facilitatori e agli appassionati del tema, potrebbe risultare un po’ ostica per chi non mastica già da tempo queste cose.

Appello: mandateci il vostro sindaco

[youtube=http://youtu.be/Yur0wTlY2RM]

Se state operando nell’ambito della Transizione in Emilia Romagna, vi chiedo un favore. Mandateci i vostri sindaci (assessori di competenza, funzionari, tecnici…) a questo seminario sull’Adattamento Climatico che ANCI e ARPA hanno organizzato (io ho dato i miei suggerimenti su modalità e contenuti, ma non diciamolo troppo in giro).

Come ormai tutti possono notare, i cambiamenti conseguenti al Riscaldamento Globale colpiscono quasi quotidianamente in tutto il mondo. Abbiamo visto Sandy a New York, abbiamo visto un tornado (almeno F3) a Taranto, le bombe d’acqua a Genova, Firenze e Roma, ecc. ecc. Anche i meno interessati alle faccende climatiche rimangono però pietrificati dai danni economici che questi eventi producono (42 miliardi di dollari solo a New York) alle nostre economie già in ginocchio.

La parola d’ordine da ora in poi è ADATTAMENTO, ma gli amministratori pubblici sono nella maggior parte dei casi totalmente inconsapevoli e impreparati. Per fortuna ci sono organizzazioni che sono ormai consapevoli della transizione necessaria e si stanno attivando per cercare di colmare il gap tra realtà e percezione che affligge il nostro tempo.

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Intervenire in un sistema: Donella Meadows

 

Salve a tutte/i,
coloro fra di voi che hanno assistito almeno una volta ad un Transition Talk probabilmente hanno già sentito parlare di Donella Meadows. Tuttavia credo valga la pena ricordare brevemente chi fosse “Dana” (che ci ha purtroppo lasciato il 20 febbraio del 2001). E’ stata redattrice, insieme a suo marito Dennis Meadows e a Jorgen Randers, dello studio “The Limits to Growth”, impropriamente tradotto in italiano col titolo “I Limiti dello Sviluppo“. Lo studio era il risultato di una commissione fatta al MIT da parte del Club di Roma, fondato da Aurelio Peccei, per valutare quali sarebbero stati gli impatti di un’economia in continua crescita. E’ stata allieva di Jay Forrester, ‘inventore’ e sviluppatore della “Dinamica dei Sistemi”, metodo utilizzato nella redazione de “I Limiti”, con l’ausilio  dell’allora potentissimo programma di calcolo “World 3”. Ha continuato a lavorare sulla dinamica dei sistemi scrivendo alcune delle pagine più interessanti che questo approccio abbia prodotto, fra le quali il libro “Thinking in Systems” e questo stesso articolo. Vi segnalo anche il video seguente (prima parte di 4), sottotitolato (cliccate il pulsante apposito per visualizzare i sottotitoli nel caso ciò non avvenga in automatico):

[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=JpwBPb7Xroc]

L’articolo che segue è già stato pubblicato anche su “Effetto Cassandra“. Ho lasciato l’introduzione del Prof. Ugo Bardi perché mi è sembrata molto pertinente.

Buona lettura.


Punti di leva: dove intervenire in un sistema

   L‘articolo del 1999 di Donella Meadows sui
 “punti leva”, i punti su cui intervenire nei
sistemi, è un classico della dinamica dei
sistemi. Sebbene 
sia stato pubblicato in
inglese da oltre dieci anni, sembra che
fino ad 
oggi nessuno si sia preso la briga
di tradurlo in italiano. Allora, eccolo 
qui
su “Effetto Cassandra.” (E su Transition Italia!!) 



Se avete un’oretta da dedicare a questo articolo, provate a leggerlo con
attenzione perché è un piccolo gioiello. Profondo e leggero allo stesso tempo; è un distillato di cose che tutti dovremmo già sapere ma che non ci rendiamo conto di sapere. E’ un’esplorazione della vita, dell’esistenza, della complessità, del come cercare il cambiamento in un mondo che, testardamente, lo rifiuta a priori, pur proclamandolo a voce alta tutti i giorni. Non è facile cercare il cambiamento ma, come nel viaggio l’importante non è la meta, ma il viaggiare, nel cambiamento, non è importante cosa si cambia, ma il cambiare. (U.B.)

Leverage Points: Places to intervene in a system

di Donella H. Meadows

Pubblicato da Sustainability Insitute, 1999

(traduzione di Massimiliano Rupalti e Laura Rugnone)


Coloro che fanno analisi di sistema (“system analysis”) hanno una grande fiducia nei “punti di leva”. Questi sono luoghi in un sistema complesso (una ditta, un’economia, un corpo vivente, una città, un ecosistema) dove un piccolo spostamento di un dettaglio può provocare grandi cambiamenti in tutto il sistema.

Questa idea non è limitata all’analisi dei sistemi – è parte delle leggende più comuni: la pallottola d’argento, la cura miracolosa, il passaggio segreto, l’eroe o il cattivo solitario che cambia il corso della storia. Il modo quasi senza sforzo per saltare enormi ostacoli o attraversarli. Non solo vogliamo credere che esistano i punti leva, vogliamo sapere dove sono e come metterci le mani sopra. I punti leva sono punti di potere. Continua a leggere

Chiavi di lettura alternative per interrogarci sul futuro delle nostre città.

Sabato 13 ottobre sono stato invitato ad un Ted Talk Indipendente (TEDx) sulle Città 2.0 che si è svolto nel Museo Civico di Albano Laziale.

E’ stato da poco pubblicato il video nel quale ho cercato di unire antiche e nuove conoscenze per fornire una chiave di lettura laterale del nostro presente e del futuro che andremo ad affrontare.

ACQUA , ARIA,  TERRA,  FUOCO. EROI e RESILIENZA

[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=7lsIKjtKfRY]

Serata introduttiva sul Dragon Dreaming

 

A Camburzano (BI)  sabato 8 dicembre 2012 si terrà una serata introduttiva sul Dragon Dreaming, che anche come Transition Italia cerchiamo di far conoscere e apprezzare come un fantastico metodo per chi agisce nell’ambito di progetti di transizione.

Sognare – pianificare – attuare – celebrare.

E  …. cogliamo anche l’occasione per ricordare nuovamente che è attivo il nostro piccolo bando al quale potete candidare i vostri progetti.

 

La sveglia suona due volte: FMI e Banca Mondiale

Salve a tutte/i,
sempre più istituzioni mondiali sembrano essere preoccupate per il futuro e pubblicano, ormai con cadenza quasi quotidiana, studi su petrolio, clima, ecc. Questo testimonia che la consapevolezza sta aumentando anche (o, forse, soprattutto?) in ambienti ‘alti’. In questo post, oltre a fornirvi la traduzione dell’articolo segnalato da Cristiano sullo studio della Banca Mondiale, vi segnalo anche uno studio ‘preoccupato’ del Fondo Monetario Internazionale sul picco del petrolio, anch’esso tradotto.
Spero possano esservi di aiuto.

Buona lettura.


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