Il risveglio dei media: Il Fatto Quotidiano

Ed ecco che anche Il Fatto Quotidiano sembra essersi accordo del Picco del Petrolio (il dossier tedesco sembra aver attirato l’attenzione), come immaginavo qualche tempo fa, sembra che l’evoluzione mediatica della cosa stia seguendo un percorso prevedibile.

Piano, piano vedremo la notizia emergere sempre più frequentemente, fino al giorno in cui potremmo cominciare a sentire in modo diretto gli effetti di una offerta insufficiente di greggio. A quel punto ovviamente se ne dovrà parlare tutti i giorni.

Ma le cose non stanno andando troppo male (si fa per dire) e più il processo è lento più abbiamo tempo di incidere sul funzionamento del nostro amato mondo industrializzato.

Chi vuole faccia, un po’ di tempo c’è ancora.

DRAGON DREAMING – Seminario con John Croft

Ho conosciuto John Croft un paio di anni fa in Inghilterra durante una sessione di Open Space proposta durante l’annuale Transition Conference e l’ho rivisto recentemente durante il seminario con Joanna Macy. John è un personaggio veramente carismatico e il suo metodo per far collaborare le persone su progetti e renderli veramente di successo assolutamente accattivante.

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Il risveglio dei media: Quotidiano Net

Massimo Degli Esposti su Quotidiano Net (e quindi sulle testate collegate come Resto del Carlini, La Nazione, il Giorno) ci racconta il Picco del Petrolio in “combutta” con Ugo Bardi. Nessuna novità per chi si occupa di queste cose, ma un ottimo strumento di lavoro per i facilitatori transizionisti… prendete nota.

Post Carbon Cities

Ecco l’ultima fatica dell’eroico Gruppo Traduzioni del Transition network italiano: Post Carbon Cities di Daniel Lerch del Post Carbon Institute USA. La collaborazione con Daniel e il suo istituto è cominciata con la traduzione del documento sulla Transizione Agroalimentare e probabilmente proseguirà con l’opera che stanno confezionando ora “The Post Carbon Reader“.

Lasciatemi ringraziare Dario Tamburrano (infaticabile, davvero grazie) e le persone che hanno lavorato con lui che hanno reso possibile questa operazione su sola base volontaria. Il testo sarà disponibile a breve per la lettura on line su http://www.indipendenzaenergetica.it/ e verrà presentato ad Acciaroli nel corso della manifestazione culturale “U Viecchiu“. Vediamo se potrà essere realizzata anche un’edizione cartacea, magari on demand…

Stiamo inoltre pensando di spedire la copia pdf a tutti i sindaci d’italia. Al momento sono tutti alle prese con l’impossibilità di far quadrare i bilanci e magari uno sguardo sul futuro può fare accendere qualche lampadina.

Appena il testo sarà on-line vi avvertiamo.

Un Transition Talk per la “cultura dello spirito”

Domenica 8 agosto 2010 alle ore 12 ci sarà un Transition Talk all’interno del 2° Festival Cultura dello Spirito, che si svolgerà nell’incantevole Val Borbera a Albera Ligure (AL). Continua a leggere

Pemacultura: un libro “obbligatorio”

Acquistalo qui e sostieni Trasition Italia. Il 10% del prezzo di copertina ci verrà restituito da libreriauniversitaria.it. Contatto per i GAS.

Dopo una lunga attesa e grazie all’impegno di Arianna editrice e degli amici permacultori italiani è finalmente disponibile nella nostra lingua questo incredibile libro di David Holmgren. A mio parere si tratta di un passaggio obbligatorio per chiunque voglia capire cos’è la Transizione e da dove trae una grande parte dei suoi principi e del suo modus operandi.

Direi anche di più, il metodo di progettazione in Permacultura che Holmgren descrive dovrebbe essere il principale strumento operativo di ogni Gruppo Guida. Questo metodo infatti funge da sponda, da bussola, da corrimano, da polizza di garanzia del processo di Transizione all’interno di una comunità. Immaginare e realizzare un futuro resiliente, sostenibile e felice non è infatti un’impresa semplice e si corre costantemente il rischio di prendere direzioni sbagliate. Si viene spesso assaliti dai dubbi.

Utilizzare i principi di progettazione così brillantemente sintetizzati e descritti dall’autore in questo testo è quindi utilissimo e rassicurante. All’inizio, almeno per me, si è trattato di un grande sforzo mentale, ma poi con il tempo diventa un modo di pensare molto naturale e può fare realmente la differenza.

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Buone notizie sul petrolio

Su “ioelatransizione” un mio commento sugli ultimi dati relativi alla produzione petrolifera. La situazione al momento sembra favorevole al processo di Transizione.

Video Patrizia Gentilini a Monteveglio

Nel marzo scorso abbiamo invitato Patrizia Gentilini a Monteveglio per fare il punto sullo stato di salute della nostra civiltà industrializzata. A parte il piacevolissimo incontro con una delle tante persone straordinarie che mi capita di incontrare facendo il “transitionista”, le notizie che ci ha portato sono piuttosto deprimenti (tanto per cambiare).

Ora, grazie ad Alessandro e a Roberta stiamo pubblicando il video di quell’incontro a beneficio di tutti, conoscere è sempre il primo passo… buona visione.

Com’è andata con Stoneleigh

Sul mio blog trovate il mio personale resoconto della interessantissima serata a Carimate. Basta seguire questo link. Qui mi limito a esprimere il mio grazie a Nicole Foss, a Ellen e a Carimate Città di Transizione per aver creato questa opportunità.

Abbiamo anche girato una piccola intervista video che renderemo disponibile su YouTube al più presto (grazie Alessandro).

Stoneleigh in tour: 2 presentazioni a Milano e Carimate

Stoneleigh, è così che si firma Nicole Foss nel suo blog “The Automatic Earth”, che tratta tematiche che spaziano dal picco del petrolio allo scenario finanziario.  Roba tosta insomma. Aveva fatto furore alla recente Transition Conference che si è tenuta in Gran Bretagna circa un mese fa, proprio per l’analisi complessiva che era riuscita a proporre oltre che per l’urgenza con cui chiamava all’azione.

Nicole viene dal Canada e sta facendo un tour di presentazioni in Europa – ecco i due incontri organizzati veramente in modalità “last minute”: il primo domani 13 luglio 2010 presso The Hub Milano (a Milano per l’appunto) e il secondo a Carimate mercoledì 14 luglio.

Monete locali

Ho appena finito di leggere “Local Money”, l’ultimo nato della collana Transition Books, e mi sembra un libro davvero utile che sento di consigliare caldamente a chi ha deciso di affrontare il tema della moneta locale.

Su Come Don Chisciotte (stan diventando più transizionisti di noi) trovate la traduzione in italiano dell’intervista Peter North (l’autore) tratta dal blog di Rob Hopkins.

Quello che mi piace di questo libro è che è stato davvero realizzato in puro spirito transizionista, mettendo bene in evidenza vantaggi, svantaggi, potenziale, limiti, successi e insuccessi dei vari tipi di approccio alla moneta locale tentati fin qui in varie parti del mondo e recentemente nelle città di transizione.

Una panoramica veloce, semplice, davvero utile, soprattutto se si volesse tentare l’operazione nella propria comunità. Questo libro non contempla l’esperienza dello SCEC italiano (che infatti non è una moneta locale, ma un circuito di scontistica), ma  sono uscito da questa lettura ancora più convinto delle grandissime potenzialità che l’approccio SCEC potrebbe avere.

Il mio consiglio è quindi: leggere questo testo per documentarsi (è in inglese al momento) e poi studiare il meccanismo sconti SCEC per fare gli opportuni confronti. Se vi vengono delle idee poi sentiamoci.

Ttalk a Ventimiglia

Scarica il volantino qui

Svolta storica: Obama e il petrolio

Beh, ve lo avevamo detto che avrebbero cominciato tutti a dire le cose come sono. Pubblico questo stralcio del discorso di Obama tradotto da Ugo Bardi.

Ovviamente il presidente USA continua a promuovere l’idea di una possibile Green Economy molto improbabile nel modo in cui viene proposta, ma anche questo fa parte del gioco e delle possibilità di esprimersi (paradossalmente limitate) di un uomo così potente.

Ma il concetto chiave c’è ed esce forte e chiaro fin dalla prima frase qui tradotta.

Per decenni, abbiamo saputo che i giorni del petrolio facile e a buon mercato erano in numero finito. Per decenni, abbiamo parlato e parlato a proposito della necessità di terminare l’assuefazione americana per i combustibili, che dura da più di un secolo. E per decenni, non siamo riusciti ad agire con il senso di urgenza che questa sfida richiede. Molte volte, il cammino è stato bloccato; non dai lobbisti dell’industria, ma anche dalla mancanza di coraggio e di sincerità politica. Continua a leggere

Svolta storica: I Lloyds parlano del picco…

Ebbene sì, quando anche i Lloyds, la più famosa compagnia assicurativa del mondo, cominciano a spiegare alle aziende come stanno le cose, allora vuole proprio dire che ci siamo: è arrivato il momento in cui il tema petrolio/energia deve essere portato all’attenzione generale perché non è più possibile ignorarlo.

Potete scaricare qui il report “Sustainable Energy Security” che rappresenta una nuova svolta per le attività di Transizione. Vi traduco alcune frasi tratte dalle conclusioni del documento tanto per farvi capire come questo tipo di materiale possa aiutare a portare consapevolezza a chi ancora non ha capito cosa ci riserva il futuro.

Conclusioni

Possiamo aspettarci cambiamenti drammatici nel settore dell’energia nella prossima decade. Questo rapporto incoraggia le imprese del comparto energia e non solo, a indagare sull’impatto che questo avrà sulle loro aziende. La transizione verso una economia low-carbon e la volatilità nei mercati tradizionali dei carburanti fossili, si presenteranno alle aziende con numerosi rischi e opportunità. Per ridurre la potenziale vulnerabilità e cogliere le opportunità, le aziende dovrebbero essere consapevoli che:

1 La sicurezza energetica è ora inseparabile dalla transizione a una economia low-carbon e le aziende dovrebbero prepararsi per questa nuova realtà. Gli obiettivi di sicurezza negli approvigionamenti e riduzione delle emissioni dovrebbero essere perseguiti in eguale misura, in quanto dare la preferenza a uno dei due rispetto all’altro aumenterà il rischio di investimenti infruttuosi o di costose riorganizzazioni.

2 I carburanti fossili trandizionali subiranno una seria riduzione di disponibilità e è probabile una scarsità di disponibilità di petrolio (supply crunch) nel breve e medio termine con conseguenze profonde sul modo in cui le imprese funzionano oggi. Trarranno benefici quelle aziende che terranno in considerazione l’impatto e degli shock prodotti dall’impennata del prezzo del petrolio nel 2008 e implementeranno appropriate azioni di mitigazione. Pianificare un piano di approccio a questo scenario potrà aiutare i potenziali eventi futuri e aiutare a prendere decisioni strategiche informate.

3. Una terza rivoluzione industriale nel settore energetico presenta enormi opportunità ma porta con sè anche nuovi rischi. Di particolare importanza per le nuove tecnologie è il rischio di scarsità di materie prime quali ad esempio metalli rari il cui costo potrebbe essere fatto crescere dalla scarsità. La rapida e ampia diffusione di alcune nuove tecnologie potrebbe anche produrre implicazioni negative per l’ambiente.

4. Le infrastrutture energetiche diventeranno sempre più vulnerabili a eventi metereologici severi e poco prevedibili causati dai cambiamenti climatici che portano a una maggiore frequenza di black-out e problemi di erogazione nelle aziende. Questo comporta una sfida per i produttori di energia, gli investitori e i pianificatori che devono scegliere la collocazione di nuove infrastrutture e irrobustire gli impianti esistenti e le reti di distribuzione. Le imprese per cui l’accesso ininterrotto all’energia è di fondamentale importanza dovrebbero considerare attivamente di investire in sistemi di approvigionamento alternativi.

5. I costi crescenti per l’energia derivanti dalla riduzione della disponibilità, crescita della domanda e costi ambientali possono essere meglio affrontati nel breve periodo con cambiamenti nelle pratiche o attraverso l’uso della tecnologia per ridurre il consumo di energia. Un più ampio uso delle energie rinnovabili e della autogenerazione portano a costi aggiuntivi e a benefici per la sicurezza degli approvigionamenti.

6. Prima le aziende riorganizzeranno le catene di approvvigionamento e i modelli just-in-time e aumenteranno la resilienza della propria logistica nei confronti delle interruzione di forniture energetiche, meglio sarà.

7. Per quanto la vasta maggioranzza degli investimenti nella transizione energetica arriveranno dal settore privato, i governi hanno un ruolo importante nel diffondere politiche e misure che creino le necessarie condizioni e incentivi. Il mercato globale delle emissioni deve diventare una realtà e di conseguenza le azione governative dovranno essere prese per produrre stabilità di prezzo addizionale e trasparenza. Investire in un futuro sicuro e a basse emissioni di C02  potrebbe avere un più alto costo iniziale ma distribuità un più basso costo dell’energia in futuro. Risulta che le energie rinnovabili e le misurazioni sul versante della domanda siano elementi cruciali nel produrre i servizi energetici necessari per le imprese e il ritorno immaginato sull’investimento.

Anche solo con questi pochi punti ora possiamo parlare davvero con chiunque senza più grandi dubbi sull’essere creduti. Davvero una svolta importante. Con un po’ di calma analizzeremo poi più a fondo il documento, ora muoio dal sonno.

Rob intervista Martenson

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Oggi Rob Hopkins pubblica la prima parte della sua travagliata intervista con Chris Martenson (travagliata perché dopo averla fatta la prima volta ha scoperto che la memory card con il file audio si era danneggiata e quindi ha dovuto rifare tutto da capo).

Trovate il post in inglese qui, e al più presto lo traduciamo anche in italiano (vero?). Per chi non fosse informato Chris è il creatore di “The Crash Course” uno strumento molto utile a capire come funziona (sarebbe meglio dire non funziona) l’economia del mondo sviluppato.

Il gruppo traduzioni di Transition Italia sta lavorando da tempo sulla traduzione del lavoro di Chris e via via che i vari filmati vengono sottototolati li potete trovare qui (il primo capitolo è qui sopra). In ogni caso il testo è già disponibile anche in italiano.

Un’approfondimento di questa tematica è caldamente consigliato a tutti.