tDay a Montecchio Maggiore (Vi)

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Sabato 23 dovrei andare a Montecchio Maggiore (Vi) per un tDay organizzato da un gruppo di associazioni locali (vedi volantino), ma da domani comincia a nevicare. Riuscirà quindi il nostro eroe a lasciare Monteveglio e a raggiungere l’amena località?

Speriamo di sì, e in caso di impossibilità ci siamo già accordati per spostare la giornata al sabato successivo, quindi, se siete interessati, prendete già nota…

Se non lo sapevate e vi interessa partecipare, provate a sentire l’organizzazione (vedi volantino), i posti sono in numero limitato e non so dirvi se sia ancora possibile iscriversi, ma tentar non nuoce.

Nel caso, neve permettendo, ci si vede là.

Un aiuto dalla NASA ai divulgatori

DatiNasa

Questa mattina Naresh ha twittato un link al sito della NASA che credo possa fare la felicità di molti di noi che si arrabattano a rendere disponibili informazioni sui cambiamenti climatici. Finalmente riuniti in un unico posto (qui) tutti i date chiave, con i grafici che servono e le infomazioni di base per comprendere il ruolo del biossido di carbonio CO2.

Molti dei grafici sono interattivi e i dati sono scaricabili quindi, se poi volete rielaborare la forma di rappresentazione, vi basta solo curare l’aspetto infografico. Una manna per giornalisti scientifici, divulgatori, facilitatori, insegnanti… (più in generale la NASA nel sito MyNasaData rende disponibili tantissimi dati pensati per il pubblico dei non scienziati).

Questa era la buona notizia (per iniziare bene la settimana), la cattiva è che pare proprio che ci stiamo giocando l’artico (articolo in italiano).

Quanto sono larghe le tue spalle?

Salve a tutte/i, credo che questo post di Rob Hopkins sia particolarmente significativo ed importante. Forse in Italia quello di cui si parla qui non è ancora accaduto o è accaduto in forme ancora leggere. Ragione in più per farsi le ‘spalle larghe’ sin da ora. Buona lettura.

Quanto sono larghe le tue spalle? Monbiot, Mann, McKibben, vari Transizionisti ed altri ancora su cosa fare quando la vostra Iniziativa di Transizione è sotto attacco.

Da “Transition Culture”. Traduzione di MR

Quando i gruppi di Transizione vanno in profondità col proprio lavoro e cominciano ad avere un impatto tangibile, forse è inevitabile che coloro che non sono d’accordo esprimano le loro opinioni con vigore. Durante gli ultimi mesi è stata anche la mia esperienza personale di trovarmi in questa posizione a Totnes e devo dire che non è stato particolarmente piacevole. Alla fine le cose sembrano essersi calmate e quindi quello che mi piacerebbe fare in questo post, con l’aiuto di qualche nome che potreste conoscere e che ha avuto molta più esperienza di me su questo tipo di cose, è di provare a tirar fuori da tutto questo un qualche insegnamento.

Il vostro gruppo di Transizione potrebbe aver vissuto qualcosa di simile, o potrebbe viverlo in futuro, quindi spero che troviate questa conversazione utile. E’ una cosa della quale non ho visto parlare granché altrove. Lo scorso anno, ho partecipato alla Conferenza del Giorno dell’Indipendenza a Frome. Gruppi da tutto il Regno Unito si sono riuniti per condividere le proprie esperienze per cercare di fermare sviluppo indesiderato, nuovi supermercati, la clonazione delle proprie vie principali e così via. C’è stata un’utile condivisione di idee, ispirazione ed esperienze, ma quello che mi ha sorpreso è stato che praticamente tutti hanno vissuto una reazione da un gruppo locale che dichiara di rappresentare la “maggioranza silenziosa” della comunità. In alcuni casi è stata una cosa relativamente civile, in altri è stata un’esperienza orribile. Quindi qual è il miglior modo di far fronte ad attacchi del genere?


Naturalmente potrei solo dire, come hanno fatto alcune persone alle quali ho parlato quando stavo vivendo questo, che tutto ciò di cui hai bisogno in una situazione tale è di farsi le “spalle larghe” e continuare, che è in linea con le cose. Tuttavia un tale approccio, anche se possibile, ignora gli effetti che tali cose hanno realmente su di noi e, ignorare quegli impatti può portare a esaurimento e stress. La mia esperienza è stata certamente così, la mie spalle non erano così larghe quanto avrei potuto pensare e questo a volte, quando ci si trova dalla parte di chi riceve una cosa del genere, può essere un vissuto di solitudine e isolamento che può anche portarti a mettere in dubbio ciò che fai. Non è una buona situazione in cui trovarsi e non la augurerei a nessuno. Continua a leggere

Vorresti diventare Transition Trainer?

TransitionTeacherDoris1

Vorresti diventare un Transition Trainer ?

Abbiamo pensato di integrare il gruppo di Transition Trainers italiano con alcune nuove persone (2-3 per il momento). Forse potresti proprio essere tu quella giusta ….

Che cosa fanno i Transition Trainers?

Dal 2009 ad oggi, il gruppo di Trainer di Transition Italia, finora composto da 4 persone, ha facilitato 18 laboratori della durata di due giorni in diverse location in Italia. Il nostro impegno include la calendarizzazione e l’organizzazione, in coordinamento con i gruppi locali, delle iscrizioni e della logistica, la preparazione delle sale, la facilitazione del Training stesso, le mansioni amministrative e una fase finale di feedback. Ad occuparsi di ogni Traning sono due trainers, che si coordinano e suddividono le varie mansioni in collaborazione e autonomia. La formula del Training, creata dal team inglese, comprende moduli fissi ed altre attivita’ che possono essere scelte — a volte, inventate — sul momento in base alle necessita’ del gruppo. Per questo motivo, dai facilitatori e’ richiesta anche la voglia di rimettersi sempre in gioco, di aggiornarsi partecipando a laboratori, corsi, o raccogliendo idee e informazioni, giochi e attivita’, leggendo libri, spulciando sul web, etc. etc.

Non possiamo offrire un’opportunità di lavoro sicura e stabile in quanto anche i Transition Training arriveranno prima o poi al “picco” e probabilmente si evolveranno. Ma ci sentiamo di promettere che sarà una grande opportunità per apprendere e affinare diverse competenze – e … garantiamo ambiente stimolante e sicuro divertimento !

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Seminario WTR & l’economia sacra

volantino Wtr apr2013

Ecco il prossimo seminario di WTR – Il Lavoro che riconnette” che si terrà dal 27 al 28 Aprile 2013 a Netro (BI) presso il Centro La Via delle Nuvole Bianche. Per chi ha fatto con noi un Transition Training già avuto un piccolo assaggio dell’intenso lavoro ideato da Joanna Macy. E’ occasione per andare molto più in profondità, in un viaggio a spirale per scoprire i nostri doni interiori e prepararci così in piena consapevolezza a navigare con il cuore la grande transizione (Great Turning).

Volevamo inoltrarci oltre la nostra zona di comfort e pensare il ritorno economico secondo la filosofia dell’economia sacra, ispirati da Charles Eisenstein (vedi sotto nella descrizione). Come tante cose che sperimentiamo nella transizione, non abbiamo la più pallida idea se possono funzionare …. ma ci proviamo comunque. Siete pronti ?

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Apocalypse Now?

Lombroso_Augias

Ecco il nostro amico Luca Lombroso in un momento della trasmissione “Le Storie diario italiano” condotta quotidianamente da Corrado Augias su RAI3 (potete rivederla qui). Si è parlato della situazione climatica e delle difficoltà nell’affrontare il problema utilizzando come traccia “Apocalypse Now” l’ultimo libro di Luca.

La trasmissione è venuta bene, tenendo conto di tutti i limiti che questo tipo di situazione comporta. Luca è riuscito a far passare una serie di concetti chiave, per nulla banali, infilandoci pure l’idea di resilienza e un accenno alle Transition Towns (quindi grazie per la fiducia).

Mi complimento per la maturità del tono, frutto di anni di esperienza in situazioni di questo tipo e che ora si vede tutta. Calmo, sicuro, consapevole, corretto e nessuna concessione al catastrofismo o alla trasmissione di ansia. Delle due è stato Augias a calcare la mano… ottimo, davvero bravo.

Ma parliamo del libro

Ne ho una copia sul comodino da un po’ ed è un testo atipico, forse proprio in questo sta la sua forza. Sono 8 capitoli non costruiti come una stesura accademica, assomigliano più a una raccolta di elementi utili a comprendere il tema generale.

È una specie di manuale didattico per la comprensione del mondo che ci circonda con focus sul clima. Affronta gli argomenti con tagli diversi capitolo per capitolo, andando via via a costruire il quadro generale fatto di dati, situazioni, informazioni teoriche, informazioni pratiche, domande frequenti, ecc.

In questo modo lo si può leggere dalla prima all’ultima pagina, come si farebbe con un saggio o un romanzo, ma anche sbocconcellarlo concentrandosi sulle cose che più interessano, o usare come testo di referenza (l’indice è comodo e ti porta dritto alle informazioni che stai cercando).

Nonostante il titolo e la copertina drammatica,si tratta di un testo che, senza nulla concedere alla leggerezza, spinge all’ottimismo. “Possiamo salvare il mondo, ora.” recita il sottotitolo di copertina e so che Luca, tutto sommato, ci conta.

Titolo quindi da valutare attentamente da parte di tutti quelli che fanno lavoro di facilitazione e divulgazione, ma molto interessante anche come primo testo (primer) per chi si deve avvicinare all’argomento partendo da zero o quasi.

Indicatissimo per chi si scoraggia quando vede un capitolo di 200 pagine senza alcuna interruzione e sviene all’idea di doverlo leggere tutto per scoprire quello che sta cercando.

Buona lettura a tutti.

Audizione a Bruxelles

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La delegazione del Transition Network al check-in del palazzo dell’EESC

Come forse ricorderete il Transition Network ha recentemente vinto il premio del Comitato Economico e Sociale Europeo (EESC), e se non ve ne ricordate potete leggerne qui.

Durante la nostra visita a Bruxelles in occasione della cerimonia di consegna del premio avevamo percepito da parte di questo organismo un interesse che sembrava andare decisamente oltre l’aspetto formale dell’evento. Ci erano sembrati sinceramente interessati a quel che il processo di Transizione sta producendo in Europa e nel mondo.

Infatti non è finita lì. L’EESC ha chiesto un’audizione al Transition Network pregandoci di andare da loro e partecipare a una sessione di lavoro di due ore della loro commissione energia (vi risparmierò tutte le sigle perché sennò ci si perde…). Così il 23 gennaio scorso, ci siamo ritrovati nuovamente a Bruxelles per scoprire che seguito può avere questa relazione con le istituzioni centrali UE e, ancora una volta, c’è da rimanere sorpresi.

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Crisi del debito sovrano, moneta, cibo ed energia a Scienze Politiche

Locandina scienze politiche 1 febbraio 2013

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Venerdì 1 febbraio alle 17.00 presso la Facoltà di Scienze Politiche di Roma 3 in via Gabriello Chiabrera, 199, parteciperò ad un incontro pubblico con studenti e cittadini sulla crisi del debito sovrano e le possibili vie di uscita.

Modera il dibattito la giornalista Myrta Merlino ed è ospite illustre e centrale dell’evento l’economista internazionale Loretta Napoleoni. Sarà inoltre presente Pierluigi Paoletti di Arcipelago SCEC e verranno recitati alcuni passaggi del testo “Democrazia Vendesi”, l’ultimo saggio della Napoleoni (qui l’estratto del Prologo).

Come Transition Italia mi occuperò di illustrare gli attuali scenari sulla produzione alimentare ed energetica e sulla necessità di rilocalizzare la produzione di cibo e di energia, come azioni necessarie non solo all’ambiente e all’economia nazionale, ma anche al mantenimento della libertà e della democrazia.

Se doveste capitare in zona, vi aspettiamo!

Dario Tamburrano

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La Transizione su Rai 3 – link video

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Per chi non avesse visto sabato scorso la diretta di Ambiente Italia su Rai 3 dove tra i temi c’erano anche le Città in Transizione, può vedere la registrazione a questo link.

Certo, i ritmi della trasmissione sono incalzanti e il tempo per parlare è davvero contingentato in pochi minuti, ma comunque offre un flash sintetico sull’approccio della transizione, un breve video in cui parla Rob Hopkins e un bel servizio fatto dalla giornalista Claudia Apostolo in quel di Monteveglio. Abbiate pazienza, non dimenticate di respirare mentre assorbite tutte le notizie pesanti sull’inquinamento a Torino e a Pechino, la situazione dell’Ilva, ecc. – si arriva a come agire nella collettività locale con l’approccio della transizione comunque nella parte finale della trasmissione ….

Personalmente mi sentivo davvero agitata e sotto stress per i tempi – non mi ero preparata nessun tipo di discorso perché volevo fare fluire il tutto con buona spontaneità.  Non si vede – ma stringevo nelle mie mani (sudate) una piccola pietra di ematite (che mio figlio mi aveva dato per sostegno la mattina prima di partire) che doveva ricordarmi di rimanere focalizzata sul perché siamo tutti impegnati sul facilitare questo cambiamento e un cuore di quarzo rosa per non scordarmi di parlare principalmente con il cuore e non farmi dominare solo dalla mia parte mentale.

Io, Montespertoli e la neocorteccia

Sicomincia

… 3, 2, 1 si parte…

Il tDay di Montespertoli ha visto una partecipazione di persone decisamente superiore alle aspettative, anzi, per prima cosa mi scuso con quelli che si sono fatti la mattinata in piedi, o addirittura affacciati alle finestra (da fuori). La sala non poteva contenere più di un centinaio di persone mentre eravamo davvero tanti.

Grazie quindi della pazienza, della tenacia e della capacità di ascolto dimostrata. Tra quelli che hanno deciso di essere con noi anche il sindaco e un’assessore intervenuti in forma privata con l’intenzione di informarsi, valutare e comprendere.

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Transition Talk a Montecchio (PU)

Salve a tutte/i,
venerdì 18 gennaio sarò a Montecchio (a poca distanza da Pesaro, in direzione Urbino) per un Transition Talk. Thomas ed alcuni amici hanno organizzato questa serata dopo aver assistito al TTalk del settembre scorso a Senigallia e stanno cercando di far partire un’iniziativa anche nel loro territorio. Invito tutte/i coloro che si trovano in zona ad unirsi a loro, insieme è più divertente. Anche se non abitate a Montecchio ma siete curiosi, questa potrebbe essere una buona occasione per conoscere nuove persone e per incontrare la Transizione.

Appuntamento alle 20:00 alla scuola elementare in via Guidi 1.

P.S. L’immagine della bimba è proprio bella, non credete?

montecchio

Toscana e fili di paglia

Vorrei informare i transitori toscani che ho avuto uno scambio di email con Matteo dello studio di architettura sostenibile “Filo di Paglia” (che è ubicato a Cignoli). Come è facilmente intuibile, si occupano di costruzioni in terrapaglia e altre tecniche edilizie a basso impatto.

Matteo mi dice che sono disponibili per collaborazioni, organizzazioni di corsi, divulgazioni ecc. quindi chi avesse bisogno di informazioni o la voglia di sporcarsi le mani ora sa che loro ci sono, sono favorevoli al baratto e allo scambio e amano conoscere nuove persone.

In AMBIENTE ITALIA RAI 3 si parla di transizione

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ATTENZIONE POSTICIPO: SI PARLERA’ DI TRANSIZIONE IL 19 GENNAIO E NON IL 12 COME INIZIALMENTE COMUNICATO.

Segnaliamo che sabato 19 gennaio 2013 durante il programma di Rai 3  AMBIENTE ITALIA, che va in onda dalle 12.55 alle 13.55, si parla anche delle Città in Transizione. 

Sarà trasmesso il servizio realizzato su Monteveglio a fine 2012 e nella diretta dagli studi Rai di Torino tra gli ospiti ci sarà Ellen Bermann, co-fondatrice di Transition Italia.

Durante la trasmissione chi desidera potrà intervenire tramite messaggi su facebook: http://www.facebook.com/RaiAmbienteItalia

Buona visione !

tDay a Montespertoli

Vediamo se si può cominciare il nuovo anno in allegria con questo Transition Day di Montespertoli il 12 gennaio prossimo. Ci si vede dalle 9:00 presso la Scuola Elementare di San Quirico in via Poppiano, 92.

Come in altre occasioni si fa un Transition Talk la mattina e il pomeriggio decideremo assieme “di cosa abbiamo bisogno”. A volte si continua a chiacchierare, a volte ci si mette al lavoro su progetti e idee, a volte si esplorano i meandri della transizione interiore: dipende da chi c’è e da come si sente (a volte si fa più di una cosa alla volta).

Per chi non sa molto della Transizione è una buona occasione per farsi un’idea generale, ma piuttosto completa, e capire il senso di questo grande esperimento di innovazione sociale. Sono inoltre momenti importanti per conoscere altre persone che vivono in una certa area e che stanno pensando a un mondo organizzato in modo diverso. Quindi il consiglio è di cogliere l’occasione.

Per ulteriori informazioni ecco il volantino e potete scrivere a montespertolintransizione [at] gmail.com.

Se ne avete voglia, ci si vede là.

Baratto e transizione in centro a Roma

Scrive Maddalena de La Dimora dell’essere….

A settembre un nuovo amico della Dimora dell’Essere, Giordano Antonelli, ha passato la giornata del suo arrivo in Emilia alla Prima Festa del Baratto di Castel San Pietro Terme e ne ha vissuto tutta la gioia che più di 2mila persone in piazza condividevano con semplicità e soprattutto senza moneta! Ha approfondito i temi della Transizione e se ne è definitivamente innamorato. Ritornato qualche giorno dopo a Roma centro, dove da anni abita, ha condiviso il sogno di portare la Festa del Baratto e la Transizione stessa per un giorno nella piazzetta del suo quartiere e ne ha parlato con gli amici più stretti: musicisti, commercianti, antiquari che da sempre animano il rione Monti con il tipico spirito romano. Noi gli abbiamo girato i documenti per fare le domande e infuso un po’ di entusiasmo quando il suo, a fronte di qualche difficoltà burocratica, calava. E’ dovuto andare fin da Alemanno per avere i permessi e alla fine il 16 di dicembre la sua bella piazza è rinata: baratti, musica, filosofia per bambini e Transizione (con quelli di Appio Latino:
http://transitiontownappiolatino.wordpress.com/), ma soprattutto un ritrovato senso di comunità e di voglia di stare insieme. Ecco un breve video dell’Ansa che racconta questa bella pagina dell’Italia che cambia:

http://www.ansa.it/web/notizie/videogallery/economia/2012/12/19/Roma-festa-baratto_7975495.html

pagina FB dell’iniziativa:
https://www.facebook.com/FestaDelBarattoAlRioneMonti16Dicembre2012