Festa della Salute a Bazzano (Bo)

Rilancio questo appello di Maria Luisa Bisognin per chi fosse interessato:

L’associazione TING Spazzavento organizza la 26^ FESTA DELLA SALUTE 2012 a Bazzano (BO) che si terrà il 3 giugno 2012: “BEN COMUNE TUTTO GAUDIO” (oppure “BENESSERE COMUNE TUTTO GAUDIO). Quest’anno vorrebbero dare spazio al movimento della Transizione sia con spazi espositivi sia con comunicazioni e/o mini convegni, quindi se le iniziative in zona hanno voglia di esserci in qualche modo ci facciano sapere che organizziamo una bella sinergia…

Domenica 6 maggio: un Open Space per il Biellese

E’ passato solo un mese dal Transition Talk a Netro (BI), al quale hanno partecipato ben oltre 100 persone (forse anche 150) e da quel momento si è creato un bel fermento – una bella lista di contatti (biellese-in-transizione(at)googlegroups.com) con circa 50 iscritti (che continuano ad aumentare). Alla fine della serata a gran voce si chiedeva un Open Space e quindi eccolo qua:

APPUNTAMENTO A NETRO DOMENICA 6 MAGGIO DALLE 9.30 ALLE 17.30

PER ESPLORARE LA DOMANDA:

“COME FAR FRONTE AI CAMBIAMENTI E FAVORIRE LA TRANSIZIONE NEL BIELLESE?”

PER ISCRIVERVI ANDATE QUI

VEDREMO FORSE NASCERE A BREVE UN “BIELLESE IN TRANSIZIONE CAT (Centro Avviamento della Transizione)” ? Non lo sappiamo, comunque lasciamoci sorprendere …

La crisi e il tTraining

La nostra attività di formazione per chi vuole avviare un’Iniziativa di Transizione nella propria comunità è in aumento e le richieste di organizzazione di Transition Training fioccano fitte fitte.

Risulta evidente però come “la crisi” stia incidendo pesantemente sulla tipologia di persone che si iscrivono a questo tipo di attività. Ogni training prevede infatti 2 borse di studio per chi ha difficoltà a pagare il costo dell’iscrizione, ma oggi, per ogni trainig, decine di persone ci chiedono questa agevolazione.

È un segno dei tempi e della diminuita disponibilità economica di molti, ma ci preme fare il punto su questo aspetto che è molto importante e va considerato con attenzione.

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+3 gradi nel 2050

Devo dire la verità, le notizie sulla situazione climatica sono sempre più disperanti in contrasto con il fatto che al tema si dà sempre meno attenzione perché ci si preoccupa della crisi e dell’articolo 18. Gli ultimi studi (ad esempio questo) sembrano confermare quanto già si sospettava: non ci fermeremo a 2 gradi di aumento della temperatura media.

Le probabilità di arrivare a +3 entro il 2050 sono consistenti, specialmente se si persiste nel fare poco e niente e nel non decidere in modo drastico. Qualcuno sconsolato sostiene che siamo già oltre il punto di non ritorno e che sarà probabile arrivare a + 6° nel 2100 (a questo è davvero meglio non pensare).

L’Europa nel frattempo si rassegna, l’unica è cercare di adattarsi a quello che verrà, tanto che esiste una piattaforma apposita nella quale potrete scoprire che l’Italia non ha ancora adottato alcuna strategia di adattamento (tanto per cambiare). Non che quelle messe in piedi da altri stati siano tutte particolarmente convincenti, ma insomma, almeno ci stanno pensando.

Anche l’IPCC si orienta ora sulle istruzioni per l’adattamento: è una resa.

Se poi diamo un’occhiata a questo studio in cui si ragiona su quello che succederà dalle nostre parti a causa di questi cambiamenti è davvero faticoso mantenersi sereni.

Aumento degli episodi di siccità. Gli eventi estremi che si ripetevano ogni 100 anni nei modelli di previsione tendono ad avvicinarsi di frequenza fino a cadenze di 10 anni.

Beh, quelli che devono prendere provvedimenti siamo noi, quindi se non siete già in transizione pensateci. Le conseguenze sono comunque già tutte qui, molte notizie dall’interno mi dicono che in tante aree siamo in questo momento a un passo dal razionamento dell’acqua (fate la danza della pioggia). Dalle nostre azioni dipenderà l’entità dei danni da cambiamento climatico e l’incidenza che avrà sulle nostre vite e sull’economia globale (negli scenari peggiori anche sul futuro della specie, ma lasciamo stare…).

Mah… vedremo quello che sapremo fare…

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Grazie a Luca Lombroso per l’assistenza sul tema e i continui aggiornamenti.

Riscaldamento globale? Il sole non c’entra.

Stuauning 2011

Chi fa divulgazione su questi temi avrà incontrato molte volte la teoria che vuole il Riscaldamento Globale collegato ai cicli solari (e non alle attività umane). La teoria è spesso supportata da un grafico che mostra la relazione tra temperatura e attività del sole, un grafico piuttosto convincente, che però viene sempre mostrato fino agli anni ’80.

Quello che succede nel grafico dopo questa data è invece piuttosto eloquente e lo vedete qui sopra: la temperatura sale, l’attività solare scende. Uno studio recente di Stauning e Friis-Christensen ha investigato questo argomento concludendo ancora una volta che, purtroppo (o per fortuna), il sole non c’entra, sono i gas serra a scaldare il nostro pianeta: siamo noi.

Se fosse il sole non potremmo fare molto, ma se la causa è l’uomo…
Potete leggerne qui (italiano) e qui (inglese).

Pic Nic senza un perchè

Per chi domani fosse dalle parti di Bologna e volesse fare un giro sui colli bolognesi, un’occasione di scampagnata senza un motivo particolare.

Si replica il 1 aprile

Transition Day a Rieti – 14 aprile

Ciao a tutti!

Il 14 aprile a Rieti un gruppo di volenterosi belli attivi sul territorio locale ha deciso di buttarsi nell’organizzazione di un Transition Day! Ne abbiamo già parlato, si tratta di un modello che ci siamo inventati noi italiani per divulgare la transizione in un modo interattivo, partecipato… e che ci permettesse di pranzare insieme, che poi si sa, che è a tavola che nascono i gruppi più saldi!

Cosa faremo, quindi? La locandina è un po’ misteriosa, lo ammetto, mi piace lasciare la curiosità e la libertà di decidere insieme, a seconda dello spirito del momento, cosa fare – ma potete aspettarvi una cosa che assomiglia ad un Transition Talk alla mattina, magari con in mezzo qualche gioco, probabilmente una bella rete della resilienza, e qualche video preso dai TEDTalk – e al pomeriggio, preparatevi ad essere sorpresi, che potremmo lanciarci in un Open Space per scatenare le energie creative di Rieti e cominciare a progettare “un futuro di bene-essere”.

Il pranzo è condiviso, e come sempre, ricordate il “transition kit” (piatto, posate e bicchieri).

Risvegli: il picco degli aerei

Siccome sto per volare a Madrid (lo so non dovrei, ma mi tocca), è curioso notare come poi tutto acceleri all’improvviso in piccoli sprazzi di consapevolezza.

Da tempo la IATA si interroga sul futuro dell’aeronautica commerciale visto l’incessante incremento nei prezzi del carburante. La situazione è sempre più grigia e come potete leggere qui, i margini delle compagnie diventano via via più esigui.

Ieri la cosa è stata anche ribattuata dai media, uscendo dai circuiti specialistici, e potete leggere una velina dell’AGI che lancia l’allarme sul futuro delle compagnie.

In realtà già da tempo sono gli aiuti degli stati che permettono la sopravvivenza del trasporto aereo come lo conosciamo oggi. E nella totale schizofrenia del momento, mentre è probabile che presto gli aerei smetteranno di volare, si progettano nuovi aeroporti.

Quindi, insomma. Ora vado in Spagna (così magari posso anche raccontarvi che succede da quelle parti) e poi vediamo se anche la questione della fine del traffico aereo su grande scala riuscirà finalmente ad essere digerita e ad entrare a far parte del nostro panorama percettivo.

Carburanti: la scarsità è già qui?

Gli studi degli ultimi anni non sembrano lasciare molti dubbi sul fatto che entro un arco limitato di tempo dovremo confrontarci con una situazione di scarsità dei carburanti. Scarsità significa che non ce ne sarà abbastanza per soddisfare la domanda e che questo non riguarderà le aree del mondo che del petrolio non hanno mai goduto i benefici, ma riguarderà invece noi… il mondo industrializzato.

Sul quando questo accadrà non ci sono ancora certezze assolute. Nel 2010 lo United State Joint Forces Command USA scriveva nel suo rapporto annuale che dal 2012 la produzione non avrebbe più potuto aumentare mentre poneva nel 2015 una situazione di scarsità grave. Il documento dei Lloyds, che invece è redatto l’anno successivo, anticipa i problemi al 2013, non è un caso che nello stesso anno un gruppo di lavoro della House of Commons inglese inizi a lavorare sulle TEQs (grazie a Dario ora le abbiamo anche in italiano) come strumento di gestione e razionamento della risorsa.

Oggi sembra invece che, per quanto riguarda il carburante diesel, la scarsità si stia già manifestando. Max (Rupo) ha tradotto un post di Antonio Turiel che trovate pubblicato su Effetto Cassadra. Leggetelo perché è molto interessante e ci dà un’idea della velocità a cui lo scenario si sta muovendo (70 raffinerie in Europa hanno già chiuso o stanno per chiudere).

Che posso aggiungere? Se non c’è un’iniziativa di Transizione attiva nel luogo in cui vivete, fondatene istantaneamente una perché affrontare la scarsità di carburante senza un minimo di preparazione può essere veramente dura. Con un po’ di preparazione si può invece riscoprire l’immenso piacere della vita da bipede (io ne sono sorpreso ogni giorno, provate che è una roba super…) e forse godersi i vantaggi portati dalla riduzione dell’uso dei carburanti fossili.

Web & Ruralità

Sarà il segno dei tempi, ma ultimamente molte cose che passano per la mente a noi transizionisti, vengono prima o poi realizzate da qualcuno.

E’ il caso di Grow the Planet, una sorta di social media (ancora in fase beta, ovvero di sperimentazione) per chi vuole iniziare a coltivare il proprio orto, pieno di consigli e tutorial. Oltre a cio’, registrandosi, è possibile localizzare su una mappa la posizione del proprio orto e proporre scambi con i vicini che appariranno sulla cartina. Nel proprio profilo, in rapporto alla  zona, appaiono le previsioni del tempo e la zona climatica relativa, utile per scegliere il tipo di coltivazione. Insomma, vale la pena credo di provare ad usarlo, è facile che si scopra di non essere poi così soli ed è bene costruire le proprie relazioni resilienti sul territorio fino a che questi strumenti saranno accessibili… 🙂

PS Grazie a Vincenzo Bruno di MDF Parma per la segnalazione

Vignola chiama

Bella serata ieri sera a Vignola, ancora una volta molti eroici intervenuti si sono beccati 3 ore abbondanti di talk in piedi perché la sala era già piena, grazie davvero della incredibile pazienza. Come da tradizione abbiamo poi finito alle due (diciamo 1:30), perché dopo la chiusura ufficiale verso la mezzanotte, si è continuato nel cortile, poi nel parcheggio… come sempre.

Mi spiace che non ci sia stato il tempo per le domande, che al calduccio vengono sicuramente meglio, ma i ragazzi della Ribalta hanno detto che se si volesse fare un incontro di approfondimento loro sono a disposizione, quindi cari vignolesi, vedete voi.

Ora avete la palla, avete persone pronte da tempo a formare un Gruppo Guida, insomma, dovete solo decidere se, come e quando cominciare a giocare a questo gioco. Nel caso Mario Romeo è la persona da cui partire (mr1550 [at] hotmail.com).

Qualunque sia la vostra decisione, divertitevi. Per commenti e riflessioni sulla serata, usate liberamente i commenti a questo post.

In Transition 2.0 – il secondo film

Comunicazione quasi di servizio – Gli ordini del nuovo film “In Transition 2.0” sono aperti con almeno un paio di opzioni per acquisti collettivi. Transition Italia potrebbe (ma anche no) fare da collettore se qualcuno si fa carico di gestire la faccenda (ordini, smistamento, ecc.). Continua a leggere

Domani tTalk a Vignola

Scusate la latitanza sul web, ma la Transizione in forma reale è ormai talmente pervasiva che preferisco occuparmi di quella… in ogni caso domani sera sono a fare un tTalk tra amici a Vignola (Mo).

Ci troviamo al Circolo Ribalta alle 20:30, proprio sotto il castello di Vignola in via Zenzano (dove c’è il grande parcheggio, il complesso è quello dell’ex mattatoio).

È un occasione per conoscere dal vivo tutte le incredibilissime cose che stanno succedendo, davvero belle… poi se trovo il tempo le scrivo.

Un’altra occasione di transizione a Bologna

Bologna è ormai circondata dalle iniziative locali di transizione !
Monteveglio ha dato inizio alla danze, poi tanti altri paesi del bolognese hanno mosso i primi passi nella transizione, dando vita ad un processo molto bello e promettente: San Lazzaro, Budrio, Pianoro, Granarolo, Bazzano, Calderara e ora anche San Giovanni in Persiceto.

In città al momento c’è una iniziativa locale veramente straordinaria, Lame in Transizione … pensate che cosa potrebbe succedere se in altri quartieri nascessero altre iniziative così attive e propositive.

Mercoledì 14 marzo alle ore 20.45 sarà un’altra occasione per la città ed in particolare per il quartiere Santo Stefano.  Adele Gambaro presenterà le città di transizione con il suo Transition Talk.

Ci vediamo lì con i bolognesi interessati a capire e vivere meglio il presente per creare un futuro migliore !!!

2° FESTA del Dono e del Baratto a San Lazzaro di Savena

La prima edizione di questa festa si è svolta lo scorso ottobre ed è stato un evento straordinario … in questo post potete leggere una descrizione di quello che è accaduto .

A San Lazzaro è diventata una specie di festa della Transizione, che si avvicina in qualche modo al “grande lancio” tipico delle iniziative anglosassoni (sarebbe il 4° dei 12 passi consigliati nel Manuale).

Se ne avete la possibilità venite a trovarci, a scambiare un po’ di oggetti che non utilizzate più e a divertirvi insieme a noi !

Sabato 17 marzo, tutto il giorno: dalle 10 alle 19, sempre alla Sala di Città (Via Emilia, 92), con il Patrocinio del Comune e la collaborazione della Mediateca.

Per maggiori informazioni clicca qui .

Oppure scarica il volantino della Festa .