Verbania: com’è andata

A Verbania ci siamo divertiti come sempre, il tTraining è stato particolarmente intenso e il gruppone di ben 26 persone ha espresso una bellissima energia collettiva, tanta energia. Come sempre non è facile dire che succederà ora da quelle parti, così come non è facile capire se siamo riusciti a trasmettere tutto quello che serve per cominciare, vedremo.

Una cosa è certa, un grande ringraziamento va a Danilo, Antonella e a Mater Gaia per aver organizzato il tutto con ferrea determinazione, agli amici della Banca del Tempo che si sono presi cura di noi e del gruppo coccolandoci con biscottini e bibite nei momenti del bisogno, a Mario che ci ha riportati a casa…

In più c’è il grazie profondo a ogni singolo partecipante, per la straordinaria disponibilità a mettersi gioco, per la voglia che abbiamo visto in ognuno di loro di cambiare le cose, per essersi concessi subito a tutti gli altri, per le chiacchiere durante la Fishbowl, per qualche lacrima e moltissime risate.

Come la tradizione vuole, i commenti di questo post sono a vostra disposizione, raccontateci com’è stato e raccontatelo anche agli altri lettori del blog. Vi lascio con un ultima raccomandazione (e grazie a Marco per avere introdotto questo nuovo concetto): RTFM . 😉

A Pesaro, tra l’altro, si parla di Transizione

Appuntamento sabato 16 a Pesaro per un’iniziativa sulle “Alternative al pensiero unico”. Alle 17.00 ci sarà anche un Ttalk… il primo condotto da Massimiliano, andiamo tutti a fare la claque?!

locandina, in .pdf: tra l’altro

Antropologia della Transizione

Quell’uomo lì, quello con la maglia nocciola, è il primo antropologo che è venuto a studiarci per fare della Transizione l’oggetto della sua tesi di laurea. Non è che gli avessimo creduto del tutto, ma perché negare a un povero antropologo la sua giusta dose di ricerca sul campo.

Ora si scopre invece che la tesi l’ha fatta davvero, l’ha intitolata “Universi in Transizione” ed è anche estremamente interessante, caldamente raccomandata a tutti i nostri facilitatori, ma anche a chi volesse uno sguardo ulteriore sul movimento.

In verità Alessandro (così si chiama il losco figuro) non si è limitato all’antropologia, ha decisamente sconfinato nella semiotica realizzando un’analisi davvero efficace, molto leggibile, arricchita da collegamenti per me nuovi e stimolati ad autori e idee che non avevo mai frequentato fino ad oggi.

Insomma, bravo e grazie. Questi contributi sono utilissimi, mi verrebbe da dire che andrebbe tradotta in inglese e messa a disposizione del resto del network nel mondo.

Comunque non è il solo ad aver realizzato una tesi di laurea su questo tema, la prossima volta vi parlo di quella di Lou del Bello, che invece è una tesi di semiologia pura (però prima devo finire di leggerla), altrettanto interessante anche se magari più “difficile”.

Poi ce ne sono altre in corso… bello no?

 

Il Transition Day di Fano: meglio di così…

Cos’è successo al Centro di Educazione Ambientale Casa Archilei di Fano, il 9 aprile? Tanto per cominicare, è stata un giornata di splendido sole, trascorsa nelle sale e nel giardino di un luogo meraviglioso, tra orti rigogliosi, rane in festa, campi di margherite e bambini che scorrazzavano… Continua a leggere

TTalk a Giussano (MB) con enfasi su psicologia del cambiamento

Venerdì 8 aprile ore 21:00 sarò a Giussano (MB), via Massimo D’Azeglio 16, per un Ttalk con particolare enfasi sugli EFFETTI SOCIALI E PSICOLOGICI DELLA CRISI. Questo evento si inserisce all’interno della rassegna “I BAMBINI E LA MADRE TERRA” organizzata dall’Associazione RobindArt.

Per scaricare il programma cliccare qui.

Vi aspettiamo!

 

 

 

Verso un Teatro di… Transizione?

25 Marzo: è stata revocata la protesta della cultura contro i tagli “lineari” effettuati dal Governo, il FUS (Fondo Unico per lo Spettacolo) è stato reintegrato. Questo non vuol dire che i soldi per finanziare la cultura ci sono e tutto è a posto, il FUS è stato reintegrato al livello del 2010 quando molti Teatri e Compagnie erano già in grande difficoltà per le sonore batoste degli anni precedenti (vedi tabella qui sopra).

Perché parlo di questo? Perché chi scrive lavora da una decina di anni per la Fondazione Teatro Comunale di Ferrara e da circa 20 anni il suo lavoro è legato al palcoscenico: prima con contratti a tempo determinato (la norma per anni, si passava da un contratto all’altro con serenità e continuità), poi dipendente fisso (in totale controtendenza dal 1′ Aprile del 2009(*) quando il Teatro Comunale di Ferrara diventa Fondazione), in più, sempre chi scrive, si interessa di Transizione da un pò tempo.

Da qui l’idea di introdurre l’approccio di Transizione al luogo di lavoro coinvolgendo i colleghi e le realtà Teatrali Ferraresi; la Transizione “si fà col metro” ama ripetere Cristiano Bottone quando gli si chiede un’indicazione su come iniziare; in Inghilterra il Transition Network ha sviluppato un approccio dedicato al mondo dell’impresa partendo dalla valutazione dei rischi collegati alla “dipendenza dal petrolio” dell’attività presa in esame. Possiamo sviluppare un primo approccio nel mondo del lavoro partendo dal settore della Cultura? E’ quello che stiamo immaginando io e Cristiano in collaborazione con il Teatro di Ferrara; il 27 Aprile (potete cominciare a segnarvi la data) stiamo pensando alla prima tappa, restate sintonizzati.

(*)… prima o poi qualcuno gli dirà che è un Pesce d’Aprile, anzi coi tempi che corrono se ne starà accorgendo da solo 🙂

P.S. proprio oggi la Repubblica inizia un’inchiesta su come i Teatri affrontano la crisi

Com’è andata, a Vasto?

Mi piacerebbe leggerlo un po’ nelle parole di chi c’era, com’è andata la serata di Transizione a Vasto… Il pubblico era numerosissimo, credo ci fossero un centinaio di persone, interessante il fatto che la maggior parte dei presenti fossero membri di associazioni già attive da anni sul territorio (Club Unesco, WWF, Arci…). Questo ha creato una discussione diversa da ciò che succede quando ci si incontra tra “privati cittadini”, e quella che è emersa è stata soprattutto una grande fame di collaborazione, con qualche difficoltà sul “come”. Che la Transizione possa funzionare da “catalizzatore” o, come ha detto Lorenzo, da “moltiplicatore”, è una gran bella speranza…

A Vasto ho incontrato un territorio disastrato dal cemento e dall’industrializzazione a macchia di leopardo, e tante tante persone motivate e fiere delle loro battaglie, passate e presenti, e di tante vittorie, parchi sul litorale, botteghe del commercio equo che comunicano col mondo, un quindicenne (!) fan della Billi che sul picco del petrolio ne sapeva più di me al quadrato (gente dell’ASPO, vi serve un apprendista?), un GAS che lavora bene, e una curiosa, serpeggiante e imbarazzata risata all’idea che sì, dico sul serio, sono qui a suggerirvi di parlare con i vostri vicini.

Grazie a tutti dell’ospitalità, a Lino, a Lorenzo, alle bimbe pizzicare, al Don Tecnico (eravamo ospiti dei Salesiani, per cui grazie anche a loro), etc etc etc. Ne esco tra le varie cose con una gran voglia di rimettere mano alla presentazione per togliere un po’ di dichiarata “fumosità”, alla parte sul metodo, anche se temo che alla domanda dell’assessore che ha chiesto “si, ma cosa dobbiamo fare?”, oh Vastesi, possiate rispondere solo voi. E non fatevi distrarre troppo dalle elezioni, cè tanto da fare di pratico, cominciando da ieri!

Promemoria: Ttalk a Vasto

E nonostante lo sciopero dei trasporti (ma non sara’ mica uno scherzo?), che mi obblighera’ a consumare piu’ CO2 del previsto (ma per una buona causa!!), domani 1 aprile sono a Vasto (CH) per un Transition Talk organizzato da un nutrito gruppo di associazioni della zona. Se siete da quelle parti, ci vediamo domani!

Transition Network Conference 2011

Chi è interessato cominci a prendere appunti, la Conference 2011 si svolgerà  in luglio, dall’8 all’11 a Liverpool nel campus della Hope University.

Le prime informazioni le trovate qui e anche se il programma non è ancora stato costruito, se aveste voglia di andare magari potete cominciare a pensare al viaggio, ai voli low cost ecc.

Certamente è una bella occasione per incontrarsi tutti (da tutto il mondo), sarà forse il set principale per il nuovo film InTransition 2.0 e come sempre una grande festa. Ovviamente ci sarà una forte predominanza UK e l’angloabilità temo sia quasi indispensabile.

Altre news più avanti…

Lizzano: com’è andata

Sono ingrassato ulteriormente, non mi sono pesato ma lo so, i lizzanesi mi hanno tratto in inganno con frasette del tipo “ma dai mangiamo solo un antipastino…” per poi far piombare sulla tavola una progressione inarrestabile di manicaretti (tutti abilmente cammuffati da antipastini ovviamente). Insomma, sul piano calorico è andata bene, anche troppo.

Ma non sono andato per mangiare (non solo…), è l’incontro con il gruppo di transizionofili è stato come sempre molto interessante. C’è voglia di fare, c’è biodiversità umana, c’è attenzione, sarà interessantissimo vedere cosa ne scaturisce.

Il tTalk ha visto persone molto attente, tutte (o quasi) della zona, incluso il sindaco e qualche altra figura interessante, imprenditori, giovani attivi e consapevoli, come sempre questi incontri finiscono con l’aumentare la mia fiducia nelle possibilità degli umani di sopravvivere a loro stessi 🙂

Ora Lizzano ha qualche idea su cosa sia la Transizione, se vorranno cominceranno a sperimentare questo tipo di processo, qualunque sia la loro scelta, una cosa mi sembra chiara, lì ci sono persone che si interrogano in modo profondo sul futuro e sul senso delle cose. Lo fa Mimmo che ha voluto che andassi, lo fanno da lungo tempo Giuseppe e Monica che mi hanno coccolato nella loro bellissima casa con giardino e lucertole (grazie), lo fa Antonella che è diventata montessoriana, Antonio che ha fatto l’autista riflessivo e tutti gli altri (grazie a tutti di avermi invitato e accolto).

C’è perfino uno stranissimo individuo che si aggira nel gruppo dotato di enormi lattine di CocaCola e quando meno te lo aspetti ti scodella inedite pillole di saggezza, un elemento imprevedibile a servizio del pensiero laterale.

Sono stanco ma ho imparato molto anche in questo piccolo viaggio, ora vediamo che succede…

 

Il risveglio dei media: Wall Steet Journal

In questo grafico sono evidenziati i picchi di costo del petrolio (linea rossa) e le fasi di recessione economica (fasce verticali in azzurro più scuro). Traete voi le conclusioni.

Non sarà che il petrolio ha qualche cosa a che fare con la crisi economica? JUSTIN LAHART del Wall Street Journal si fa cogliere dal dubbio. Progressivamente la realtà riconquisterà l’attenzione degli esseri umani, persino dei giornalisti che si occupano di borsa ed economia, è fatale (se fosse prima sarebbe meglio, ma tant’è).

L’articolo è per angloabili, ma direi che non dice nulla di interessante per chi segue le vicende del picco del petrolio (quindi non state a fare la fatica di leggerlo). È importante invece che la consapevolezza, sia pure con una lentezza imbarazzante, avanzi. Se invece vi va di approfondire, vi consiglio questo articolo su TOD.

tTalk: Lizzano (Ta) e Calderara (Bo)

LIZZANO (TA)

Domani parto per la tormentata e magnifica terra di Puglia, vado a Lizzano a fare un tTalk, anzi mi sa che sarà più un tDay, bah vediamo cosa salta fuori. Ci si vede alle 17:30 all’Ex Frantoio Mandurino, in via Fontanelle – Lizzano (TA). Per info scrivere qui: lizzanointransizione [@] gmail.com – Il volantino invece lo potete scaricare da questo link.

Chi viene porti cibarie, biscottini e generi di conforto che la baldoria è sempre un ottimo ingrediente per favorire una vigorosa Transizione.

CALDERARA (BO)

Martedì 29 invece sono al Lippo di Calderara di Reno (Bo) a fare un tTalk serale. Ci vediamo alle 20:30 alla Sala Polivalente del Centro Civico in via Castaldini 2, e così avrete anche modo di conoscere la mitica Lori.

Ci vediamo là?

Una giornata di Transizione a Fano

La Transizione è contagiosa: in seguito agli incontri a Urbania e Urbino sbarca a Fano dove il G.A.S. ha organizzato un intero TDay per il 9 Aprile. Non sappiamo ancora bene cosa faremo, ma sarà sicuramente memorabile!

Il pranzo è condiviso e possibilmente a rifiuti zero, quindi ricordatevi piatti, forchette, bicchieri… e qualcosa per riempirli.

Ttalk a Cadorago (CO)

Il 7 aprile ci diamo appuntamento a Cadorago (Como) per un Transition Talk. Vi aspettiamo numerosi!

Nubi di un piccolo pianeta

A volte un breve filmato è utile per qualche riflessione. Oggi è previsto l’arrivo della nube giapponese.

Aggiornamento: Sembra, che il fatto di stare dall’altra parte della terra comporti alcuni vantaggi quando scoppia una centrale nucleare, gli esperti dicono che dovremmo stare abbastanza tranquilli, i livelli paiono bassi (tutti i condizionali sono per opportuna prudenza). A Tokyo invece le cose sono in peggioramento.