Verso un Teatro di… Transizione?

25 Marzo: è stata revocata la protesta della cultura contro i tagli “lineari” effettuati dal Governo, il FUS (Fondo Unico per lo Spettacolo) è stato reintegrato. Questo non vuol dire che i soldi per finanziare la cultura ci sono e tutto è a posto, il FUS è stato reintegrato al livello del 2010 quando molti Teatri e Compagnie erano già in grande difficoltà per le sonore batoste degli anni precedenti (vedi tabella qui sopra).

Perché parlo di questo? Perché chi scrive lavora da una decina di anni per la Fondazione Teatro Comunale di Ferrara e da circa 20 anni il suo lavoro è legato al palcoscenico: prima con contratti a tempo determinato (la norma per anni, si passava da un contratto all’altro con serenità e continuità), poi dipendente fisso (in totale controtendenza dal 1′ Aprile del 2009(*) quando il Teatro Comunale di Ferrara diventa Fondazione), in più, sempre chi scrive, si interessa di Transizione da un pò tempo.

Da qui l’idea di introdurre l’approccio di Transizione al luogo di lavoro coinvolgendo i colleghi e le realtà Teatrali Ferraresi; la Transizione “si fà col metro” ama ripetere Cristiano Bottone quando gli si chiede un’indicazione su come iniziare; in Inghilterra il Transition Network ha sviluppato un approccio dedicato al mondo dell’impresa partendo dalla valutazione dei rischi collegati alla “dipendenza dal petrolio” dell’attività presa in esame. Possiamo sviluppare un primo approccio nel mondo del lavoro partendo dal settore della Cultura? E’ quello che stiamo immaginando io e Cristiano in collaborazione con il Teatro di Ferrara; il 27 Aprile (potete cominciare a segnarvi la data) stiamo pensando alla prima tappa, restate sintonizzati.

(*)… prima o poi qualcuno gli dirà che è un Pesce d’Aprile, anzi coi tempi che corrono se ne starà accorgendo da solo 🙂

P.S. proprio oggi la Repubblica inizia un’inchiesta su come i Teatri affrontano la crisi

6 commenti
  1. paola
    paola dice:

    Gentile peterpingus, sono interessatissima al teatro in transizione. Sono una progettista culturale e sto lavorando da un anno e mezzo ad un progetto teatrale ad ampio raggio per la mia città che è priva di una visione culturale e priva di un pubblico consapevole. Mi piacerebbe conoscere le tue esperienze e e avere pareri e consigli. Sono certa che si può fare ottima cultura con la massima sobrietà e coinvolgendo tutto il territorio. Sono curiosa di sapere cosa accadrà il 27 aprile. Magari potrei venire a Ferrara…

    • peterpingus
      peterpingus dice:

      Ciao Paola,
      se riesci a fare un salto a Ferrara ci parliamo lì sennò scrivimi direttamente: peterpingus [chiocciola] gmail.com.

      Pierre

  2. Massimiliano Rupalti
    Massimiliano Rupalti dice:

    Ciao Peter, hai mica sentito parlare di questo?
    http://www.cambiamo.org/html/index.php
    Un’amica me lo ha segnalato.
    A differenza di te e pur avendo diversi amici che hanno fatto e fanno teatro (in gran parte teatro sperimentale), io non ci capisco un ceppa di teatro.
    Magari questo link può esserti utile.
    Potrebbe essere utile anche a noi, poichè qualcuno aveva pensato di chiamarli.
    Potrebbe esserti utile anche quest’altro link:
    http://www.balamosteatro.org/index.php?id=9
    Si tratta di una mia vecchia conoscenza dei tempi che furono.
    Ora vive e lavora a Ferrara e probabilmente lo conosci già.
    Non so in che modo, ma potrebbe essere coinvolto in un percorso di transizione.
    Se per caso non lo conoscessi e lo volessi contattare, fagli pure il mio nome, credo che si ricordi ancora…
    Un abbraccio,
    Max

    • peterpingus
      peterpingus dice:

      Ciao Rupo,

      Michalis! si che lo conosco e lo volevo contattare per la serata del 27.
      Grazie per l’altra indicazione approfondisco con più calma; in rete avevo trovato uno spettacolo che si chiama NaftaCafè, è del 2009 se mi ricordo bene, se cerchi su youtube lo trovi.

      un abbraccio
      Pierre

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