Share Sicily: Festa dell’economia collaborativa siciliana

Signore e signore, se non siete ancora venuti in Sicilia, questo fine settimana vi si presenterà l’occasione giusta.

Il coworking Impact HUB di Siracusa co-organizza ed ospita Share Sicily, Festa dell’ Economia Collaborativa.

Alla base di Share Sicily Festa dell’ Economia Collaborativa una rete di imprese ed organizzazioni sociali attive su tutto il territorio siciliano che hanno deciso di riflettere insieme e sperimentare nuovi modelli di economia solidale verso la costituzione di una Rete di Economia Solidale Funzionale siciliana.

share Sicily

Attraverso questi due giorni di incontro, dibattito, riflessione e festa ci auguriamo di iniziare un nuovo percorso che aumenti funzionalità e resilienza della rete di Economia solidale regionale.

La partecipazione alle due giornate è gratuita previa registrazione su eventbrite a questo indirizzo https://www.eventbrite.it/edit?eid=11754942349

Programma (in via di definizione)

VENERDÌ 6 GIUGNO
15.00: Introduzione
Manuela Trovato e Alessia Zabatino aprono la Kublai in Campo – Share Sicily Festa dell’ Economia Collaborativa
15.15 Le relazioni collaborative tra le organizzazioni dell’economia siciliana. Ricerca di campo di Manuela Trovato
15.45 Lo stato dell’arte dell’economia solidale e collaborativa in Sicilia.
Con Leontine Regina – Comitato Fa’ la Cosa Giusta, Lella Feo – Syquillàh, Roberto Li Calzi- Galline Felici, Luciana Colantoni – ‘A Fera Bio, Antonio d’Amico – Mani Tese Sicilia, Andrea Seminara – Sicanex e la partecipazione di Gabriele Vaccaro di Banca Etica.
16. 45-17.15 Coffe Break
17.15-17.30 Introduzione all’Open Space Technology
LʼOpen Space Technology è una tecnica di facilitazione che consente ai partecipanti di collaborare per produrre, in tempi molto ristretti, idee e soluzioni condivise, rispetto a sfide che li riguardano da vicino. LʼOpen Space è lʼagorà, il mercato delle idee
17.30-18.30 Sessione di lavoro per gruppi tematici con la metodologia dell’Open Space Tecnology (OST)
18.30-19.00 Resoconto dei lavori di gruppo, conclusione e saluti.

Dalle ore 19.00 – Aperitivo Pecha Kucha alla siciliana.
Spazio per la presentazione sintetica di idee o progetti di imprenditoria sociale, sia attivi che allo stato embrionale.
PechaKucha in giapponese significa “chiacchiera” ed è un format ideato da uno studio di architettura di Tokyo (Klein Dytham architecture) per organizzare conferenze dinamiche e divertenti. PechaKucha è un modo per creare relazioni mettendosi a confronto con chiunque abbia un’idea, una passione o un progetto creativo e sociale e voglia di condividerlo e farlo conoscere. 20 immagini per 20 secondi ciascuna: ognuno ha a disposizione 6 minuti e 40 secondi per raccontarsi.

SABATO 7 GIUGNO
09.00-10.00 Caffè e Introduzione alla giornata
10.00-11.30 Small Talk – Metodi, pratiche e strategie per l’economia collaborativa. Con
Cristiano Bottone (Ri Economy, Transition Italia); Ilio Amisano (Entinomia)
11.30-13.00 Kublai in campo: Coaching Collaborativo Aperto.
Realizzeremo una sessione di coaching con le tre migliori idee di progetto emerse nella prima giornata
13.00-14.30  Pranzo
14.30-16.30 Small Talk – Come le piattaforme virtuali per la collaborazione possono migliorare la vita individuale e collettiva.
Giancarlo Sciascia (Timu, Fondazione Ahref) e Tito Bianchi (Kublai).
16.30-17.00 Coffe break
17.00-17.30 Dibattito finale
17.30-18.00 Chiusura evento e saluti

DURANTE L’INTERO CORSO DELLE GIORNATE SARANNO IN FUNZIONE

Connecting Center: spazio per l’auto mappatura dei progetti esistenti sul territorio regionale per l’inserimento nella guida di Fa’ La Cosa Giusta Sicilia
, guida al consumo critico e agli stili di vita sostenibili in Sicilia (a cura del Comitato Fa’ la Cosa Giusta ed Impact HUB)
Innovation Desk per cittadini ed organizzazioni che vogliono orientamento nel mondo dell’imprenditoria sociale (a cura di Impact HUB e Kublai)

Il nuovo documentario sulla Transizione

Giulia, Carlotta e Simona al lavoro

Giulia, Carlotta e Simona al lavoro

Vi ricordate di Giulia, Carlotta e Simona? Sono le documentariste che hanno girato l’Italia e partecipato alla Transition Fest per raccontare le storie delle comunità in Transizione in Italia. Per loro è venuto il momento di raccogliere i frutti del lavoro: il 7 giugno, a Firenze, sarà proiettato per la prima volta “RICREAZIONE, Sette Giorni per un Eco Mondo”. L’occasione sarà la nuova edizione del premio giornalistico “Sabrina Sganga”, che ha finanziato il progetto.

Tutti i transizionari di zona e di passaggio sono caldamente invitati! premio sganga (1)

Al cinema con gli SCEC

Anteprima di “L’oro dei folli” al Festival Cinemambiente di Torino

Il documentario verrà presentato in anteprima sabato 31 maggio alle ore 16 al Cinema Massimo di Torino, nell’ambito del festival Cinemambiente.

Qui trovate il programma completo della rassegna:
http://www.cinemambiente.it/programma_festival_cinemambiente/2014-05-31.html

E qui la scheda dedicata a “L’oro dei folli”:
http://www.cinemambiente.it/film_ambiente/7256_L’orodeifolli.html

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Facilitazione a Castiglione del Lago (PG)

A partire dal 29 maggio, per 4 incontri (uno a settimana) si terrà a Fattoria Lara, Castiglion del Lago (PG) un mini-corso sulla facilitazione e il lavoro di gruppo… il corso è aperto a tutti, pratico ed esperienziale, e mira a condividere competenze e tecniche di base per migliorare il lavoro dei propri gruppi a partire da subito.

Corso di Facilitazione

A Fattoria Lara parleremo di… come si forma un gruppo, accordi di base, ruoli e compiti, cosa vuol dire facilitare, comunicazione non violenta, turni di parola, metodi decisionali, consenso e… celebrazione!

Per informazioni e iscrizioni contattate Deborah, 3474000174 o deborah.rimmoiso@gmail.com

Ultima Chiamata a Urbania

Salve a tutt*,
per chi dovesse trovarsi dalle parti di Urbania (Pesaro – Urbino) il 21 di maggio, potrebbe essere interessante partecipare alla proiezione del film-documentario “Ultima Chiamata” di Enrico Cerasuolo.

Ancora? Be’, sì. Dopo l’accordo siglato fra Transition Italia e la produzione del film, finalmente possiamo promuoverlo nella sua versione integrale (quella della Rai era forse troppo “ridotta”).

Trovate i dettagli qui.

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Ingegneria in Transizione

Transition Day Ingegneria Bologna

Segnalo un evento molto interessante e dalle grandi potenzialità.
Venerdì 9 maggio 2014 dalle ore 9.00 alle ore 12.45 si terrà un Transition Day presso la facoltà di Ingegneria di Bologna .

Durante l’incontro verrà presentato “Terracini in Transizione”, il gruppo guida nato all’interno della Scuola di Ingegneria, e le prime iniziative collegate a questo progetto.

Ho avuto l’opportunità di conoscere e di collaborare con le persone che animano questo gruppo (professori, ricercatori, studenti) ed ho avuto la sensazione di una grande qualità professionale e umana.  Per questo sono certo che l’iniziativa porterà dei frutti interessanti a livello universitario e non solo.

Se il 9 maggio vi trovate dalle parti di Bologna vi consiglio di partecipare all’evento.

Qui potete scaricare il PDF con il programma.

L’ultima chiamata a Monteveglio

Donella Meadows

Messaggio (soprattutto) per Bologna e provincia, questa domenica, come già sapete, Rai Storia manda in onda il documentario “Ultima Chiamata“, così si è pensato di guardarcelo assieme a S. Teodoro a Monteveglio (via Abbazia, 28). Chi vuole può raggiungerci dalle 20:00 in modo da poter parlare un po’ prima e un po’ dopo la visione.

Sappiamo che questo film ha un effetto molto intenso su chi conosce tutta la storia ed è molto utile per chi la conosce poco, o per nulla, ma se accompagnato da qualcuno che completa la visione con collegamenti al mondo reale… e io cercherò di aiutarvi in quello.

Se ne avete voglia, ci si vede domenica sera (CAT Bologna and Co. se volete spargete la voce…).

Individuato il nostro “grande orecchio”

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Ieri è stata una giornata molto importante per il Transition Network (l’organizzazione non profit che coordina Transition) e per la rete di Transizione (la miriade di gruppi che sperimenta sul campo in giro per il mondo questo approccio al cambiamento).

Un viaggio cominciato a Lione

Completando un percorso cominciato lo scorso anno a Lione, abbiamo individuato “the keeper of the global perspective” ovvero un membro del board (più o meno il consiglio di amministrazione) del Transition Network che si occuperà di mantenere attivo e costante l’ascolto dei segnali, delle esigenze, delle richieste, delle paure, delle aspettative che emergono in giro per il mondo.

Per la cronaca, Ellen Bermann è ora il nostro “grande orecchio”, occhi, cuore, mani e farà ufficialmente parte del board con questo specifico incarico di ascolto, le facciamo quindi i nostri migliori auguri e faremo di tutto per aiutarla in questo compito.

La cosa però veramente straordinaria e incoraggiante è che siamo riusciti a gestire questo processo a livello internazionale senza utilizzare meccanismi di democrazia rappresentativa e evitando le dinamiche competitive tipiche del nostro attuale sistema.

Ascolto non rappresentanza

Innanzitutto Ellen non rappresenta gli Hub di Transizione presenti nel mondo presso il board del Transition Network, ma si occupa di garantire un canale di ascolto (e questa è una piccola, grande rivoluzione). Quindi non è stata scelta attraverso un processo “elettorale” basato sul criterio di rappresentanza, ma attraverso un percorso ispirato alla sociocrazia e al metodo del consenso.

Si è trattato di scegliere la persona che a tutti è sembrata più adatta, sommando pensieri ed energie di tutti, idee, supporto, ecc. (l’esatto contrario di quanto accade nelle normali elezioni a cui siamo abituati). Abbiamo sviluppato collettivamente un protocollo sperimentale che definisse le modalità di individuazione della “persona più adatta” (sono servite tante videoconferenze e lavoro su documenti condivisi in rete, visto che gli hub sono ormai sparsi un po’ ovunque nel mondo).

Sommare invece che sottrarre

È stato necessario infrangere molte barriere formali e psicologiche, ma così a caldo mi pare di poter dire: si può fare ed è molto bello farlo così.

Non riesco nemmeno a spiegare quanto sia triste confrontare questo modo di procedere con la faticosa e guerresca campagna elettorale che caratterizza questi mesi prima del voto. La differenza tra sommare le energie per prosperare e farsi a pezzi l’un l’altro per vincere è davvero sostanziale (cioè di sostanza, tangibile).

Si può vincere tutti?

Tanto per capire la differenza, credo che Ellen troverà uno straordinario supporto proprio da parte degli altri candidati a questo ruolo, è molto probabile (se ne sta già parlando) che formeranno assieme un formidabile team in cui Ellen avrà una posizione formale ma assieme svolgeranno il loro compito di ascolto in modo ancora più efficace, vedremo…

Per contro, in un normale processo elettorale competitivo, uno vince, gli altri perdono e la guerra ricomincia… difficile che in questa dinamica si trovi posto per il bene comune.

Un altro interessante esperimento quindi e la procedura* individuata, che sicuramente va migliorata e perfezionata (è solo un inizio), potrebbe essere utilizzata in altri contesti, dal micro al macro. Anche questo lo vedremo…

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* Questo il documento sintetico che spiega la procedura sperimentata (è in inglese al momento).

La centesima scimmia. Omaggio a Mike Ruppert

Salve a tutt*,
quello che mi accingo a scrivere è un post delicato (grazie Ellen, per il tuo contributo).

Non conoscevo Michael Ruppert fino a pochi mesi fa, quando quasi per caso mi sono imbattuto nel suo documentario-intervista “Collasso”. Mike è stato un personaggio controverso (o almeno considerato tale), quindi mi rendo conto che sia piuttosto delicato parlarne e proporre il suo pensiero. Ho avuto la fortuna di approcciarmi a lui senza conoscerlo (o senza conoscere le polemiche che lo riguardavano) e quindi senza un pregiudizio inconscio nei suoi confronti.

Mike è stato uno dei primi peakoillers, una delle prime persone che ha dedicato la propria vita allo studio di quello che sta(va) accadendo sul pianeta, forse facendo degli errori, ma prendendosi le sue responsabilità. Ha pagato, come è possibile evincere dal documentario, un prezzo alto per questo e, in definitiva, con la propria vita.

Mike si è ucciso il 13 aprile 2014. Era alla ricerca della centesima scimmia* e probabilmente non l’ha trovata. Tutti noi siamo in cerca della centesima scimmia, tutti noi sappiamo quant’è difficile trovarla. Se la morte di Mike ci darà la forza di continuare a cercarla, forse non sarà stata inutile.

Nella Transizione spesso camminiamo su un sottile margine che ci fa oscillare tra ottimismo impegnato e cupo realismo. Ed è facile che affiori un senso di impotenza di fronte a schemi di potere o accelerazione di dinamiche quali l’esaurimento delle risorse e il cambiamento climatico. Quanto più diventiamo informati e consapevoli quanto più questo ci segna dentro – una strada senza ritorno in cui a volte persino si rimpiange la beata innocenza quando eravamo ignari e forse più spensierati. Una fine improvvisa e di propria mano come quella di Mike ci conferma quanto sia vitale occuparci anche della nostra transizione interiore – individuale e collettiva in modo che oltre al “fare” ci sia sempre uno spazio per darci sostegno e conforto e dove accogliere e trasformare anche eventuali paure e crisi esistenziali.

Buona visione.

*La centesima scimmia è una storia inventata, pseudoscientifica, ma comunica cose che sappiamo essere vere riguardo al modo in cui avvengono i cambiamenti sociali.

 

Last Call sbarca in Rai

Salve a tutti,

domenica 27 aprile alle 21:15, su Raistoria verrà trasmesso il documentario “Ultima Chiamata” (Last Call).

Racconta la storia e le vicende di un gruppo di ricercatori che avrebbero potuto (forse possono ancora) cambiare il mondo. È cominciata negli anni 60 con Jay Forrester, poi è proseguita con le intuizioni di Aurelio Peccei ed ha preso corpo con l’entusiasmo e l’intelligenza di un gruppo di ricercatori del MIT e la pubblicazione del rapporto “I Limiti dello Sviluppo” nel 1972.

L’approccio è insolitamente e piacevolmente umano, considerato l’argomento; i primi contatti fra Forrester e Peccei, la nascita del Club di Roma, il rapporto commissionato al MIT, l’entusiasmo e lo stupore per i risultati dello studio, l’iniziale interesse del pubblico e la successiva ondata di attacchi, vengono riproposti attraverso i racconti, a tratti emozionanti, dei protagonisti di allora e attraverso materiali di allora e di oggi, molti anche rari.

Grazie al lavoro di Luca Mercalli, finalmente un documentario importante, su un tema importante, approda nei canali di mamma Rai. E’ un’occasione ghiotta per arrivare con alcuni concetti (anche non facili) ad un pubblico più grande. Se potete diffondete la notizia, segnatevi il giorno in agenda e obbligate amici e parenti a guardarlo!

Aggiornamento: qui un articolo introduttivo sul sito di Raistoria e la video-intervista (una pillola) a Luca Mercalli; l’intervista completa sarà trasmessa come presentazione del documentario.

Donella Meadows

 

Donella Meadows

tTalk a Campogalliano

lamolla

La rassegna si chiama “Famiglie Sostenibili” è il martedì 15 aprile prossimo mi ospita a Campogalliano (Mo) per una serata in cui ci faremo la solita domanda: “Ma cos’è sta Transizione?”. Prima di me sarà passato Luca Lombroso (questa sera a Carpi) e li avrà terrorizzati tutti come al solito (non che non ci siano solide ragioni di terrore climatico eh…).

Insomma se volete ci vediamo alle 21:00 in via Marconi a Campogalliano alla Sala R1 (primo piano) e facciamo una versione leggera di tTalk e tutte le chiacchiere che volete. Ci ospiteranno il Centro per le Famiglie e Carpitransizione.

Corso in teorico-pratico di Progettazione in Permacultura (72 ore) dal 13 al 25 Maggio in Sicilia, per chi volesse un corso con assaggi di vacanze estive

Care e cari,

visto che la Sicilia è bella, che sempre più energie si muovono in questa terra, nel comunicarvi del  corso di progettazione in permacultura, colgo l’occasione per invitarvi a fare un giro e scoprire quanti progetti meravigliosi affini alla transizione stanno fioccando ovunque.

Per chi potesse prendere 2 settimane di ferie però vi propongo il corso in teorico-pratico di Progettazione in Permacultura (72 ore) che sto organizzando dal 13 al 25 maggio tra Savoca e Furci Siculo (Messina). In Sicilia sarà già estate!

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TUTOR
Anna Bartoli, Elena Parmiggiani, Serena Bonura e altri docenti della Rete Permacultura Sicilia per approfondimenti su tematiche specifiche.

COSTI
500 euro che comprendono: docenze, vitto (3 pasti e le pause) ed alloggio in camera presso il BeB La Zagara
400 euro per chi non utilizzasse l’alloggio (vitto incluso).
10 Euro di iscrizione all’associazione APE per il 2014.

DOVE? L’Aula Permanente di Ecologia
Le parti pratiche si svolgeranno c/o Ape, aula permanente di ecologia. Ape e’ un’aula didattica all’aperto, sita nel comune di Savoca, uno dei borghi più belli d’Italia. Da ormai due anni Ape realizza corsi e attività, per adulti e bambini, incentrati sull’educazione ambientale e sulla Permacultura.

Per maggiori info http://aulapermanentecologia.wordpress.com

CONTATTI
Manuela Trovato 3277426235 manuelatrovato@gmail.com

PER ALTRE INFORMAZIONI

http://aulapermanentecologia.wordpress.com/2014/02/02/corso-teorico-pratico-di-progettazione-in-permacultura-72-ore-con-certificato/

http://permaculturasicilia.blogspot.it/2014/02/corso-teorico-pratico-di-progettazione.html

tDay: domenica a Mestre

Mestre_2014

Questa domenica sarò nella ridente Mestre per un tDay (sarò ancora convalescente quindi prego i presenti di essere buoni con me). Questa giornata è organizzata da un numero impressionante di soggetti del territorio (guardate qui) il che la rende molto interessante sotto il profilo delle relazioni e dell’occasione di dialogo che si viene a creare.

Si comincia verso le 9:30 presso il PalaPlip di Mestre, via san Donà 195/c, il programma è un po’ il solito, tTalk la mattina, quel che serve al pomeriggio. Vi segnalo che la mattinata è aperta a tutti, ma per il pomeriggio bisogna iscriversi, se volete partecipare al pranzo conviviale anche. Ci si può iscrivere anche direttamente sul posto la mattina stessa, ma date una mano agli organizzatori facendolo per tempo (praticamenteuncollettivo@gmail.com  o telefonare a Domenico 348 0422001).

Se ne avete voglia, ci vediamo là…

Disegnare la resilienza Alimentare

Interessante l’incontro del 23 marzo ai Castelli Romani, molte realtà si sono riunite per condividere le proprie esperienze sul tema della Permacultura e degli orti collettivi con l’obiettivo di creare una agricoltura resiliente ai Castelli Romani. Una idea bioregionale di permacultura sociale che persegue i principi di condivisione delle risorse e di attenzione alle persone e alla terra. Durante l’incontro sono state presentate molte iniziative nate o realizzate nella Bioregione dei Castelli Romani.

Fondamentalmente è stato l’incontro tra persone e gruppi che fanno Permacultura, vogliono creare o già gestiscono orti collettivi, cooperative agricole, piccoli coltivatori con lo scopo di costruire un sistema resiliente di agricoltura ecologica e solidale. Una giornata di lavoro collettivo con i metodi di partecipazione delle Transition Town.

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L’ arma inesistente dello Shale Gas USA

Dato che in Italia si va intensificando la campagna mediatica per gonfiare anche in Europa la bolla dello shale gas, ho pensato fosse cosa utile, tradurre gli scarabocchi di un attento osservatore.


Articolo originale in inglese di Kurt Cob su Resource Insight  | 9 marzo 2014

L’Ucraina, la Russia e la inesistente “arma” del petrolio e del gas naturale statunitense

I commentatori della scorsa settimana si sono tutti cimentati nell’affermare che, ben lungi dall’essere impotenti nella crisi ucraina, gli Stati Uniti avevano a disposizione un’arma molto efficace: la crescente produzione petrolifera e di gas naturale che, se solo il governo statunitense avesse cambiato le leggi e permesso l’esportazione di questa abbondanza, sarebbe stata in grado di competere sul mercato mondiale e sfidare il predominio russo relativo agli approvvigionamenti energetici ucraini ed europei.

Ma vi è un solo grande problema in questa analisi. Gli Stati Uniti sono ancora un importatore netto, sia di petrolio che di gas naturale. Lo studio economico dell’esportazione del gas verso il Messico e il Canada, che sono entrambi connessi al sistema delle condotture del Nord America, suggerisce che queste esportazioni, nel caso in cui dovessero realmente concretizzarsi, saranno molto limitate. E che non vi è alcuna ragionevole prospettiva che gli Stati Uniti possano mai diventare un esportatore netto di petrolio. Continua a leggere