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Vari #allertameteo

00_DWD_Boden+48-20498Dopo alcuni giorni di tempo prevalentemente stabile, ecco che col ritorno delle perturbazioni atlantiche, oltre alle piogge, tornano anche gli allerta meteo. Nella fattispiecie, avanza una perturbazione atlantica, in parte rallentata da un anticiclone stazionario sull’Europa centro-orientale, una perturbazione tipicamente autunnale, ma che trova ancora mare e anche atmosfera calde, surriscaldate, e un territorio come sappiamo reso vulnerabile da dissesti e mancanza di prevenzione e manutenzione, oltre che da cementificazione e urbanizzazione. Insomma, un mix di cause, climatiche e di territorio, ma infine tutte umane, rendono più intense le piogge e più vulnerabile il territorio.

Una premessa è d’obbligo: per varie ragioni “storiche” in Italia il sistema di allertamento, così come i servizi meteo regionali, non è omogeneo. A fianco della “vigilanza meteo” del Dipartimento della Protezione Civile, ogni regione emette i suoi allerta, spesso pensati per il complesso funzionamento della macchina burocratica. In questa pagina ci sono i link ai vari servizi regionali e ai vari tipi di allerta, ma come vedete ci sono varie lacune. Ho partecipato ultimamente a vari incontri, a Pisa all’internet festival e a Trento al Festival della meteorologia in cui se ne è parlato, ci saranno probabilmente novità, ANCI nazionale sta chiedendo di uniformare il sistema, ma appare improbabile per non dire impossibile costituire una agenzia nazionale di meteorologia, per cui l’unica strada sarà quella di cercare di mettere a sistema l’esistente nel “servizio meteorologico nazionale distribuito”.

situazione per mercoledì 28 ottobre 2015 dal bollettino di vigilanza del Dipartimento centrale della Proteizione Civile

situazione per mercoledì 28 ottobre 2015 dal bollettino di vigilanza del Dipartimento centrale della Proteizione Civile

Nell’attesa, bisogna imparare a usare quel che c’è, l’informazione non manca ma è sparsa nella rete e spesso difficile da comprendere, anche perché livelli e scale di allertamento sono diversi anche fra regioni confinanti. Dobbiamo dunque necessariamente far tesoro, e migliorare, l’esistente, e perchè no anche nelle comunità in transizione pensare a creare un “cerchio grandi rischi” per aumentare la resilienza agli eventi estremi.

Proviamo a fare una sintesi, e linkare, alcuni (quadro non certo esauriente) degli allerta emessi in alcune regioni

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Emilia Romagna: allerta n.94 livello uno ( su due, per temporali nelle aree dell’Appennino emiliano e pianura occidentale per mercoledì 28 ottobre. Qui su Emilia Romagna Meteo un approfondimento.

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Liguria: allerta gialla (scala giallo, arancio e rosso per le piogge, solo giallo e arancio per i temporali) per piogge e temporali, su tutta la regione

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Toscana: allerta gialla per temporali e rischio idrogeologico su tutta la regione per mercoledì 28 ottobre

 

Cosa significa praticamente? Il livello giallo, e il livello 1, sono i più più bassi delle relative scale, in linea di massima il rischio non è alto come in altre circostanze, e i fenomeni non sono diffusi su vasti territori, ciò nonostante è doveroso ricordare che i temporali sono difficili da prevedere nella loro localizzazione e intensità. Aree circorscritte insomma (un paese, un singolo quartiere di una grande città, talora una città intera, possono essere interessate da fenomeni potenzialmente dannosi o pericolosi. In qualche caso, vedi alluvione di Piacenza, ci scappa anche l’evento estremo.

Che fare? Naturalmente le singole decisioni spettano alle pubbliche amministrazioni, e il consiglio è di accettarle, rispettarle e prenderle con filosofia: meglio un eccesso di prudenza, che rimpiangere le vittime! Individualmente, riprendo quanto pubblicato su Emilia Romagna Meteo: nel continuare la vita abituale è opportuno fare massima attenzione a quel che avviene intorno e cade dal cielo, e tenersi pronti, se necessario, a modificare le proprie abitudini o impegni. Una consultazione delle indicazioni della campagna #iononrischio è sempre opportuna e utile, se già la conoscete, rileggete e ripassate: rischio alluvioni e rischio temporali. Poi,. È chiaro se qualcuno si chiede “ma posso andare/fare/ ecc?” che gli spostamenti inutili o non necessari per la vita/lavoro andrebbero evitati comunque per tante altre ragioni, o quanto meno pianificati tenendo conto delle condizioni meteo. Tanto per fare un esempio, che gusto c’è ad avventurarsi in alta montagna o uscire in mare aperto col maltempo?

Meteo e sicurezza del territorio

Ci stiamo abituando alle nuove manifestazioni meteoclimatiche? Forse non tutti sanno che l’Emilia Romagna ha già una temperatura media di 2° C superiore alla sua media pre-industriale, siamo nel futuro in un certo senso.

Qui trovate tutti i video del recente convegno tenutosi in Unimore incentrato sui nuovi fenomeni che dobbiamo affrontare, ospite di eccezione José Rubiera del servizio meteo/clima di Cuba che costituisce un interessante esempio di organizzazione efficace e ben congegnata.

ClimaUnimore

Ci sono molti altri interventi interessanti per capire come si generano i nuovi fenomeni a cui stiamo assistendo (tornado, alluvioni, ecc.) quali conseguenze producono, come prepararci.

Il convegno era incentrato sull’Emilia Romagna, ma molte informazioni e concetti valgono un po’ ovunque e quindi può avere senso riproporlo anche a livello nazionale.

Grazie a Luca Lombroso per avermi invitato, ho imparato tante cose che non sapevo.

Attenzione alle piogge in Sicilia e al sud

L’estate, tanto per cambiare fra le 2-3 più calde da almeno due secoli (ma forse anche molto di più), ha lasciato una pesante traccia in vista delle perturbazioni autunnali: il mare fortemente surriscaldato. Aggiungo che, ancora sabato scorso, in Sicilia i termometri hanno toccato, o perfino superato, i 40°C (41°C a Sigonella). Un mix, per così dire, perfetto per i fenomeni estremi.

Così ora i modelli di previsione meteorologica indicano, a seguito dell’attesa formazione di una depressione afro mediterranea (qualche sito parla di possibile TLC Tropical Like Cyclon o”Medicane” ma è presto per definirlo tale) la possibilità di piogge intense Fra il sud della sardegna, la Sicilia e quindi, in seguito, in spostamento verso la Calabria e la Puglia meridionale.

Mappa delle precipitazioni previste in italia mercoledì pomeriggio; bel tempo al nord, piogge anche torrenziali al sud (scala colorimetri indicativa, fucsia: piogge estreme)

Mappa delle precipitazioni previste in italia mercoledì pomeriggio; bel tempo al nord, piogge anche torrenziali al sud (scala colorimetri indicativa, fucsia: piogge estreme)

come vedete dalle mappe, alcune zone saranno maggiormente colpite, altre sembrano restare quasi all’asciutto. Le zone più a rischio appaiono quelle delle coste meridionali e sudorientali della Sicilia, ma in parte anche quelle tirreniche. Invito però a non affidarsi troppo ai dettagli, può essere controproducente o perfino pericoloso in certi casi. I temporali, lo ricordo, sono fenomeni sempre molto localizzati, a poca distanza si può passare da piogge torrenziali al sole.

Non entro oltre nei dettagli, anche perché sono fuori “target area” (la mia esperienza meteo è in particolare per l’Emilia Romagna e il nord). Invito dunque a consultare gli eventuali allerta ufficiali (frammentati fra le varie regioni, qui una serie di link nel sito del Dipartimento della Protezione Civile), poi tenersi pronti a cambiare le proprie abitudini o programmi, osservando attentamente ciò che si forma nel cielo e l’evoluzione delle piogge.

Ricordo che da un lato i fenomeni meteo si presentano sempre più intensi anche a causa dei cambiamenti climatici (guardate ieri in Spagna) e dall’altro il territorio ha subito gli sfregi che conosciamo (vedasi questo nuovo rapporto “effetto bomba” di Legambiente) dunque non sottovalutate la situazione.

attenti ai temporali e alla CO2

Premessa: in primavera-estate, quando sono previsti, o ci sono, temporali, è sempre presente un certo rischio di fenomeni forti (grandine e vento in particolare9 ed è implicito, per definizione stessa di temporale, la presenza di fulmini. Detto ciò, specie in questa fase di transizione (anche di stagione) e di nuova normalità, ricordare i rischi di una normale situazione di variabilità temporalesca primaverile non guasta. non guasta anche ricordare che la CO2 continua a sfondare nuovi record, ora i 400 ppm di concentrazione sono stati superati per un intero mese non solo a Mauna Loa, osservatorio di riferimento, ma in tutte le stazioni di rilievo di questo dato sparse per il globo.

mage Credit: NOAA Climate.gov NOAA ESRL NASA Earth Observatory

E questo non fa che dare combustibile al global warming e quindi alle sue conseguenze. prima delle previsioni dunque vi propongo un clippino sviluppato da una bambina di 5° elementare per la sua exibition di fine anno alla International School Modena. Guardate, e riflettete.

Detto questo, il tempo è quello classico delle mezze stagioni, ma pur in presenza di un promontorio dell’anticiclone delle Azzorre è presente aria piuttosto umida e mite per la stagione. A ciò si aggiunge una modesta ma determinante infiltrazione di aria fresca e instabile in quota. Questi fattori favoriscono lo sviluppo di nubi cumuliformi temporalesche specie nei pomeriggi, che in qualche caso possono evolvere in episodi locali ma intensi. Nella fattispecie, riguardo l’Emilia Romagna avremo locali temporali accompagnati da grandine e/o forte vento o brevi intensi acquazzoni sono possibili nel pomeriggio-sera di venerdì soprattutto nell’Emilia occidentale e nella sua bassa pianura, e sabato, anche in mattinata, nel settore orientale dell’Emilia e in Romagna. Da domenica si va verso una maggiore stabilizzazione con l’avvio di un primo vero assaggio di estate.

Episodi locali insomma, ma da non sottovalutare perché se colti di sorpresa, e complice il dissesto e problemi del territorio e delle strade, nonché della vegetazione di parchi e viali i problemi e i rischi sono sempre in agguato. secondo la scala temporalesca della NOAA NWS USA, possiamo considerare il rischio di temporali in cat. 1, localmente e in parte cat. 2 Ripassate quindi i consigli della protezione civile.

Attenti alla burrasca

Marzo pazzerello colpisce ancora: dopo i primi timidi tepori primaverili, un fronte freddo primaverile sta irrompendo in pianura padana. Circolano, al solito, #meteobufale e notizie imprecise per non dire allarmistiche, non torna l’inverno di prepotenza ma sarà comunque una veloce “sfuriata” e la situazione non va affatto sottovalutata, anche alla luce dell’allerta regionale in vigore in Emilia Romagna.

L’azione della perturbazione sarà veloce, ma intensa e dinamica, portando, per l’Emilia Romagna, un vero e proprio campionario meteo completo. Fra mercoledì 4 pomeriggio e giovedì 5 mattina avremo infatti una fitta nevicata in collina  e montagna, piogge moderate in pianura emiliana e più abbondanti ed associate ai primi temporali della stagione in Romagna dove insisteranno anche giovedì, specie al mattino e sul settore appenninico. Inoltre la perturbazione sarà accompagnata e soprattutto seguita da vento forte e impetuoso, con, giovedì, una tempesta di föhn in Emilia e di bora in Romagna con una nuova mareggiata sulla costa. La situazione andrà migliorando da venerdì, seguirà un week end di bel tempo con aria frizzante ma sole primaverile.

le raffiche di vento previste giovedì pomeriggio al centro nord. Attenzione oltre che in Emilia Romagna anche al nordovest per il föhn e nelle regioni centrali per la tramontana. condizioni proibitive in montagna.

Qualche debole gelata o brinata, di notte e fino alle prime luci dell’alba, sarà possibile tra giovedì/venerdì e soprattutto tra venerdì/sabato su tutte le vallate appenniniche e sulle zone di pianura di Emilia e Romagna centro-occidentale, ma con temperature che non dovrebbero scendere a livelli pericolosi per le coltivazioni.

Dunque massima attenzione alle possibili conseguenze su un territorio fragile e pieno di dissesti e problemi. Le conseguenze vanno dalle banali ma insidiose grandi pozzanghere sulle strade a locali allagamenti, ma l’attenzione maggiore è per il vento che, soffiando molto forte, potrà causare disagi e qualche danno. In particolare, è saggio evitare durante l’evento parchi e boschi, in quanto con la vegetazione danneggiata dalla grande nevicata il rischio di caduta di rami o sradicamento alberi è elevato. Attenzione anche ai giardini domestici e pubblici e ai viali alberati. La prudenza non è mai troppa, ripassiamo dunque i consigli della Protezione civile riguardo a vento e mareggiate, ma del resto ce lo insegna la saggezza delle tribù indigene, con la, come la definisce ne “Il mondo fino a ieri”” Jared Diamond, “paranoia costruttiva”.

Luca Lombroso, Pierluigi Randi

Attenti alle piogge battenti

Ci risiamo, dopo la neve in Emilia e le mareggiate e alluvioni costiere in Romagna, un’altra perturbazione intensa si avvicina nel fine settimana.

Riporto il dettaglio post dell’amico meteologo Pierluigi Randi:

“Ultima giornata soleggiata, per cui chi può ne approfitti. Da domani si cambia spartito e la saccatura nordatlantica in quota che ci verrà a visitare complicherà quasi certamente in una classica depressione nei bassi strati in evoluzione da Sardegna a Tirreno meridionale (secondo il Deutscher Wetterdienst, ma fidiamoci) che, specialmente domenica, porterà nuove piogge.
Occhio anzi a quel fronte caldo che, messo così (previsione DWD), rappresenta un modello di circolazione piuttosto sfavorevole per la nostra regione: piogge insistenti, prima fase sciroccale (sabato) in rotazione a NE (domenica) con rinforzi su settore orientale e costa, e ciò per il litorale non è proprio il massimo della vita (bora dopo scirocco e tempo piovoso).
Non ci sarebbe nulla di particolarmente importante (a parte il week-end con ombrello a portata di mano) se non fosse che:
1) Pioverà sul bagnato; ancora non abbiamo smaltito l’overdose di acqua del 4-6 febbraio, ed a tal proposito leggasi questo bollettino http://www.arpa.emr.it/…/se…/Bollagrosett_2015_02_16_07.pdf… alla voce percentile acqua disponibile), per cui non saranno necessari tantissimi millimetri di pioggia per farci ricalzare lo stivale.
2) Freezing level e di conseguenza quota neve più elevati rispetto al giro precedente, anche questo no buono in relazione ai corsi d’acqua.
3) Scirocco-bora+pioggia è un mix assai poco gradevole per la nostra costa.
Al momento sembra un passaggio un poco più “light” rispetto a quello assai cattivo di inizio mese, però monitoriamo e seguiamo le eventuali allerte che verranno emesse dalla protezione civile (non quelle con cui tappezza ogni 12 minuti il sito il figlio illegittimo di Caronte; esse, oltre a costituire un reato, possono andare bene al limite per insaporire il brodo dei passatelli).
Detto questo buon week-end, e se poi pioverà davvero c’è sempre il Risiko o il divano con l’abbiocco post-prandiale incorporato. “

Più in dettaglio, monitorare e fare attenzione alle eventuali piene dei fiumi e soprattutto dei torrenti minori, perché le piogge, secondo elaborazioni, saranno molto abbondanti nella fascia collinare. Consigli, i soliti: non guidare in zone eventualmente allagate, non svolgere attività sportive lungo fiumi e torrenti, attenzione in caso di allagamenti in aree urbane ai sottopassi, guidare con prudenza perché le strade sono parecchio dissestate e si formeranno grandi pozzanghere, attenzione nei parchi e giardini perché gli alberi sono ancora danneggiati dalle recenti nevicate.

E in ogni caso, prepariamo con resilienza ma qualsiasi tempo faccia, un po come i bambini, cerchiamo di essere felici e di sorridere.

Attenti ai nubifragi

Stima piogge previste nella zona di Genova, prodotto sperimentale, cortesia Pierluigi Randi www.meteocenter.it

Stima piogge previste nella zona di Genova, prodotto sperimentale, cortesia Pierluigi Randi www.meteocenter.it

Ci risiamo. La situazione meteoclimatica è molto particolare, acqua (mar Mediterraneo) e aria (atmosfera) sono decisamente calde per la stagione e così le classiche perturbazioni autunnali risultano intensificate. In particolare ora sta arrivando una energica perturbazione, preceduta da una massiccia sciroccata che porta aria calda dal nord Africa e umidificata sul Mediterraneo; ha già causato problemi e danni in Spagna (vedi il tornado in aeroporto a Malaga) e anche in italia, nella costa tirrenica con un violento nubifragio a Santa Marinella.

[youtube https://www.youtube.com/watch?v=2x4HikDfIQQ&w=420&h=315]

Non va meglio agli antipodi, guardate in Australia mentre nel NE USA sono alle prese con tempeste di neve. Insomma, eventi estremi a go go.

Tornando a noi, la massima attenzione è per la Liguria che rischia la 4° alluvione di questo pazzo autunno. Vi segnalo dunque l’apposito allerta meteo, (al link trovate l’ultimo emesso) per la scala in atto della Liguria a livello 2 (il massimo) a Genova e nel Levante, dove sono state, giustamente, preventivamente chiuse le scuole in molti comuni (leggete qui la lettera dei genitori). Vista la situazione però consiglio di non focalizzare troppo i dettagli, perché i nubifragi saranno in genere localizzati e dove colpiscono assai forti. Sono zone in cui è necessario, per non dire vitale, modificare le proprie abitudini per proteggere la vita.

Piogge intense anche in altre zone del nordovest e in parte della Toscana, ma al momento per quanto riguarda l’Emilia Romagna, pioverà venerdì e quindi domenica non dovrebbe esagerare. In ogni caso, fate attenzione comunque, fra strade dissestate, piene di buche e pozzanghere e situazione idrogeologica (frane) in Appennino la prudenza non guasta mai. Tranquilli (o preoccupati?) che di neve per ora in giro non se ne vede.   Se vi fossero novità, vi informo.

Attenti a piogge e fiumi: focus #allertameteoER

Buondì,

“reduce” dall’interessante e intenso TTraining di Campogalliano, e uscito ricco di spunti interessanti (alcune tecniche di facilitazione potrebbero applicarsi veramente alla stesura dei bollettini meteo per migliorarne i contenuti e la comunicazione), ecco che siamo punto e a capo con piogge intense, attenzione in particolare ai transizionisti (e non solo, ovvio) del nordovest (lo dice anche la BBC, vedi sotto), Liguria in particolare, ma anche, focalizzando nella nostra regione, in Emilia Romagna la situazione si prospetta piuttosto pesante per le piogge intense e le ripetute perturbazioni in arrivo.

Or ora è in corso la situazione di preallarme per i fiumi Parma, Taro e Baganza  nel Parmense (ovvero, stanno proprio arrivando le onde di piena) ed è stata prolungata la fase di attenzione per piogge e temporali, criticità idrogeologica (esempio: frane e dissesti vari) e idraulica (ovvero, rischio di piene, anche importanti, dei fiumi emiliano romagnoli).

quello che posso dire, al solito, non farsi prendere dal panico ma non prendere affatto sottogamba la situazione e stare attenti all’ambiente circostante e quel che succede. saranno giorni in cui occorre tenersi pronti a modificare le proprie abitudini e i tempi che scandisono la nostra vita e in qualche caso  prepararsi alle peggiori eventualià , e questo proseguirà nei prossimi giorni perchè avremo a che fare con altre perturbazioni a metà settimana, nel week end e forse anche a inizio della prossima settimana.

 

via uno sotto l’altra,in gergo “treno di perturbazioni”,non sempre con puntualità svizzera ma non fidarsi dei ritardi, perchè il treno poi arriva quindi “scansarsi dai binari!”, ovvero non sottovalurare mai gli allerta meteo

In gergo, siamo alle prese con un vero e proprio “treno di perturbazioni atlantiche”,  tipico dell’autunno ma le temperature sono troppo alte per la stagione (nel giardino di Gianni Morandi sono fiorite le rose!) e quindi l’aria più contenere più umidità e di conseguenza piove di più e più forte. A ciò si sommano i problemi e il dissesto del territorio, ma voglio dirlo chiaro, le alluvioni NON dipendono solo dalla pur necessaria corretta manutenzione e pulizia dei fiumi. Per intenderci, adattamento ai cambiamenti climatici è rinforzare gli argini, resilienza dare più spazio ai fiumi.

Attenti ai fiumi

Carrara, esonda il torrente Carrione. immagine eloquente con, da un lato, case e strutture antropiche troppo vicine al fiume, e dall’altro classico errore comportamentale di sostare sopra un ponte a guardare il fiume in piena

Le conseguenze delle piogge torrenziali (e, consentitemelo anche se non rigorosamente scientifico, dei gas serra e dei cambiamenti climatici) si stanno manifestando con varie situazioni di “criticità”, in particolare colpita, la scorsa notte, l’alta Toscana nella zona di Carrara.

Faccio oggi un breve focus in Emilia Romagna, dove è in vigore un preallarme per il fiume Taro e dove sono in corso piogge abbondanti negli alti bacini dell’Enza, Secchia, Panaro e Reno. Attenzione anche al Po, che potrebbe allagare le golene, ma nel “grande fiume” le piene arrivano in modo molto più graduale.

E’ probabile nelle prossime ore si formino onde di piena, prima banale precauzione quindi stare alla larga dall’alveo dei fiumi e golene, assolutamente da evitare attività di qualsiasi tipo nel loro interno. Seguite gli avvisi ARPA ER e Protezione Civile, e durante il passaggio delle piene non sostate su ponti e argini.

Le condizioni dei fiumi purtroppo non sono buone, ricordatevi che nelle condizioni in cui siamo ciò che valeva in passato non vale più oggi e ancor meno varrà domani, dunque la prima norma è l’autoprotezione, che non è uno scaricabarile ma una necessità per salvare anzitutto la vita poi le cose e le proprietà, perciò datevi una letta e un ripasso alle regole di comportamento in caso di alluvione e alle nuove prescrizione della Regione ER. Ricordatevi che è meglio una precauzione in più che correre rischi inutili, e che in certe condizioni e situazioni non è possibile continuare i tempi di vita e lavoro frenetici a cui la nostra società è abituata. Con gli eventi estremi legati ai cambiamenti climatici e accentuati dal dissesto del territorio non si scherza, ne va della vita!

Domani precipitazioni in attenuazione ma in spostamento a nord est, e i prossimi giorni resteranno variabili, a tratti perturbati. E’ autunno, e il clima è anche cambiato, se ce ne fosse stato bisogno, ulteriori conferme nel rapporto di sintesi IPCC dove in sostanza si dice che l’inazione corrisponde a un suicidio dell’umanità.

Attenti alle piogge torrenziali

Ci risiamo; dopo alcuni giorni di alta pressione con temperature fresche di notte ma miti giorno, non sembra ma ben sopra la media del periodo, ecco che arriva una perturbazione. Non male da un lato, perché in questi giorni l’aria in Val padana non aveva nulla da invidiare allo smog cinese, come vedevano bene gli astronauti dalla ISS.

Ma, come al solito, di pioggia ne arriverà fin troppa, questo a causa della stagione (l’autunno è pur sempre la nostra “stagione delle piogge), della configurazione sinottica con una profonda e stretta saccatura, e un annesso esteso e intenso sistema frontale proveniente dall’Atlantico ed alimentato da aria fredda, ma preceduto da aria mite e umida mediterranea (non scendo oltre nei dettagli anche se mi piacerebbe), poi il mare è ancora troppo caldo per la stagione e il global warming fa il resto.

Risultato, sono attese piogge torrenziali da martedì al nordovest, al solito la Liguria (compresa Genova), ma anche il Piemonte ed in parte la Lombardia e la Val d’Aosta), poi fra mercoledì e giovedì spostandosi la perturbazione porterà il maltempo anche nel triveneto e nell’Emilia, in modo maggiore in quella occidentale (attenzione a Parma e provincia), un po’ meno, almeno per ora, nel resto della mia regione. A seguire, rischio di nubifragi anche in Italia centrale, più nel settore tirrenico, fra Toscana (nuovamente attenti in Maremma) e Lazio (incluso Roma).

Oggi, sperimentalmente, diamo qualche dettaglio sulle singole città in transizione; è una prova, e non abituatevi bene (non sempre potrò farlo così in dettaglio), il riferimento è la scala sperimentale di “attenti al meteo” che ripropongo:

Sperimentalmente, abbiamo individuato tre livelli di attenzione (volutamente non li chiamiamo allerta):

  • Attenzione 1 debole: quasi tutte le perturbazioni comportano questa situazione, si può continuare la vita normale, ma è opportuno iniziare a stare attenti a cosa succede e pronti all’eventuale degenerare della situazione
  • Attenzione 2 moderata: queste condizioni possono comportare problemi nello svolgere la vita con i ritmi e i modi in cui siamo abituati, perché sono possibili eventi che, in qualche caso, possono comportare pericolo per persone e/o cose. Pensiamo al classico allagamento improvviso dei sottopassi, in genere in modo sporadico e localizzato
  • Attenzione 3 estrema: è necessario essere pronti alle peggiori eventualità e modificare i normali tempi di vita e lavoro per protteggere le persone e le cose. Classico esempio, l’alluvione di Genova, o quella in Emilia dello scorso gennaio 2014.
  • Ariccia: Attenzione 2 mercoledì-giovedì
  • Bazzano Attenzione 1-2 mercoledì-giovedì
  • Biellese: Attenzione 2 da martedì a giovedì. Con rischio di passare a 3
  • Bologna dentro porta: Attenzione 1-2 mercoledì-giovedì
  • Bologna in Transizione: Attenzione 1 giovedì
  • Budrio: Attenzione 1-2 mercoledì-giovedì
  • Calderara: Attenzione 1-2 mercoledì-giovedì
  • Campagnola: Attenzione 1-2 mercoledì-giovedì
  • Campogalliano in Tran: Attenzione 1-2 mercoledì-giovedì
  • Canzano in Transizione: Attenzione 1 mercoledì-giovedì
  • Carimate Attenzione 2 da martedì a giovedì
  • Carpi: Attenzione 1-2 mercoledì-giovedì
  • Castello in Transizione: Attenzione 1 mercoledì-giovedì
  • Ferrara: Attenzione 1 mercoledì-giovedì
  • Granarolo : Attenzione 1-2 mercoledì-giovedì
  • L’Aquila : Attenzione 1 giovedì
  • La Nuova Terra: Attenzione 2 mercoledì-giovedì con rischio di passaggio a 3
  • Lame: Attenzione 1-2 mercoledì-giovedì
  • Lomazzo: Attenzione 2 da martedì a giovedì
  • Lucca : Attenzione 2 mercoledì-giovedì
  • Macerata: Attenzione 1 mercoledì-giovedì
  • Monteveglio: Attenzione 1-2 mercoledì-giovedì
  • Pianoro: Attenzione 1-2 mercoledì-giovedì
  • Portogruaro: Attenzione 2 mercoledì-giovedì con rischio di passaggio a 3
  • Reggio Emilia: Attenzione 1-2 mercoledi-giovedì
  • Roma Appio Latino: Attenzione 2 mercoledì-giovedì
  • Giovanni in Persiceto: Attenzione 1-2 mercoledì-giovedì
  • Lazzaro Attenzione 1-2 mercoledì-giovedì
  • Scandiano: Attenzione 1-2 mercoledì-giovedì
  • Sovico: Attenzione 2 da martedì a giovedì
  • Torino: Attenzione 2 da martedì a giovedì, con rischio di passare a 3
  • Transizione Rovereto: Attenzione 2 mercoledì-giovedì
  • Urbania: Attenzione 1 giovedì
  • Valbisenzio: Attenzione 2 mercoledì-giovedì

Ricordatevi che è meglio una precauzione inutile che correre dei rischi, con la “nuova normalità” non si scherza, ne va della vita! Comunque, seguite sempre le indicazioni delle autorità e fate riferimento agli allerta ufficiali regionali mentre un quadro nazionale lo trovate qua oppure qua. Come capite metodi, grafiche e siti sono assai diverse, gli allerta insomma ci sono ma sono poco fruibili dal pubblico; stiamo lavorando per voi, come sapete ma per ora, appunto, attenti alle piogge torrenziali e alle loro conseguenze.

Attenti al vento

Buongiorno a tutt*,

Traiettoria ex uragano Gonzalo (ribadisco ex); in Europa centrale i venti di tempesta non mancheranno di provocare danni e disagi, ma attenti al vento anche nel nord Italia

negli ultimi giorni avrete sentito o letto, probabilmente, dell’arrivo dell’uragano Gonzalo in Italia. Vorrei tranquillizzare che non arriva nessun uragano, quello che transita, peraltro sul nord Europa e quindi verso i Balcani, è solo quel che resta di Gonzalo, trasformato in una normale anche se intensa depressione extratropicale delle medie latitudini. È un fenomeno classico che avviene agli ex uragani, ciò non toglie che il fronte freddo che transiterà mercoledì sull’Italia, molto veloce, da nord a sud qualche problema e fastidio lo darà.

In Emilie e nel nord Italia, l’aspetto a cui prestare maggiore attenzione sarà il vento. Un vento gagliardo, localmente e a tratti con raffiche impetuose, che spazzerà si le nubi ma potrà anche dar luogo a diversi problemi. Nella nostra scala di attenti al meteo, dunque, attenzione moderata livello due per vento da martedì sera e per tutto mercoledì, e in parte anche giovedì, perché le condizioni meteorologiche eccederanno gli standard di tranquillità a cui siamo abituati ed in particolare “rinforzate gli ormeggi” di tutto ciò che può volare via (tende e tendono, gazebo, ma anche anche le piante più delicate di orti e giardini) e massima attenzione al rischio di rottura di frasche, rami anche grossi e in qualche caso anche alberi.

Avviso, oltre che ai naviganti (mari in burrasca) anche ai ciclisti; mi spiace dirlo, ma nelle condizioni di mercoledì sarebbe sconsigliata la bicicletta. Francamente però, non so se io resisto… come si usa dire non esiste buono o cattivo tempo ma buono o cattivo equipaggiamento e soprattutto serve anche tanto buon senso.

Infine, netta rinfrescata, con calo temperature di 6-8°C, ma ora ce ne sono altrettanti sopra la media stagione e dopo un paio di giorni freschi le temperature aumenteranno di nuovo. Con un po’ di buona volontà dunque resistete, almeno nelle pianure (nelle zone di confine delle Alpi si avrà la prima neve, è normale succeda), a non accendere il riscaldamento domestico, anche perché quello globale va a manetta.

Attenti al caldo

Il peggio del maltempo è passato, e finalmente, l’ostinata e intensa perturbazione che ha portato ai gravi dissesti di cui si è occupata la cronaca, se ne sta andando. In verità, qui in Emilia Romagna è ancora vigente un allerta meteo, a causa degli ultimi temporali che dalla Liguria e Toscana coinvolgono l’alto Appennino Emiliano e che in particolare nelle zone recentemente colpite del parmense potrebbero causare, o accentuare, disagi, ma mi sento di dire che il peggio è passato.

 

Temperature previste al centro-nord venerdì 17/10, al pomeriggio (Fonte Lamma Toscana)

Temperature previste al centro-nord venerdì 17/10, al pomeriggio (Fonte Lamma Toscana)

Ora, per opposto, un po’ su tutta Italia per l’espansione di un grande e poderoso anticiclone. Il risultato, sarà un altro periodo di caldo tardivo, una ottobrata insomma, e il che in epoca di peak oil non è poi male. Potremmo così sfruttare uno dei pochi effetti positivi (ma non illudiamoci, perché i guai sono ben più dei pochi effimeri benefici) del global warming: ridurre o ritardare l’uso del riscaldamento. Ne ho parlato più in dettaglio qui, comunque, appunto, abbiamo di fronte alcuni giorni, ed in particolare oggi e il fine settimana, più che temperati, non stupitevi se in alcune zone, come in Romagna, insieme a un rinforzo del vento, assisteremo a temperature anche assurde per la stagione, di 27-28°C, insieme a un moderato rinforzo del vento da SW, il garbino.

Tuttavia, come dicevo, non illudiamoci; il contraltare sono le zanzare ancora più attive che mai, incluso le zanzare tigre, nonché altri insetti incluso la nuova e terribilmente dannosa per le colture cimice asiatica, il peggioramento della qualità dell’aria per l’aria stagnante, quindi a maggior ragione, evitate di accendere caldaie e anche stufe a legna. E soprattutto, il mare è già ora troppo caldo e questo è tutto “combustibile”, sotto forma di vapore e calore (nell’immagine sotto, guardate il mare Adriatico, fonte CMCC – INGV), che andrà a rendere vigorose le prossime perturbazioni, e una potrebbe arrivare verso metà della prossima settimana.

Insomma, le stagioni devono, o meglio dovrebbero, fare il loro corso.

Anomalia di temperatura del Mar Adriatico (fonte INGV  - CMCC)

Anomalia di temperatura del Mar Adriatico (fonte INGV – CMCC)

Attenti al meteo

Ringrazio Cristiano dell’invito a scrivere sul blog di Transition Italia.

Come ben sapete, stiamo vivendo una “nuova normalità”, in cui dobbiamo già ora convivere con eventi che un tempo non lontano erano l’eccezione e non la regola.

Come può, una comunità in transizione, aumentare la resilienza verso eventi come quelli accaduti a Genova nelle ultime ore?

L’informazione meteorologica è sicuramente un valido strumento di resilienza, e il primo modo per convivere con questi eventi è osservare cosa sta succedendo. Insomma, il classico “osserva e interagisci” della permacultura.

Per esempio, massima attenzione per l’odierna giornata. Sono stati emessi allerta meteo ufficiali per esempio in Liguria (Allerta 2, il massimo), in Lombardia (molte zone in “criticità” moderata e alcune elevata, rosso) e in Toscana (molte zone in allerta arancio “medio”) per fare alcuni esempi. In Emilia Romagna siamo in “allerta temporali” in molte zone, soprattutto dell’Appennino.

Come vedete la modalità cambia di caso in caso, non è facile per il non addetto ai lavori capire cosa significano i termini usati, che pure si riferiscono a precisi protocolli. Occorre dunque lavorare, in collaborazione con gli enti stessi, per migliorare e integrare in veste transizionista e di resilienza queste informazioni in modo da rendere più leggibili e di utilità pratica.

Sperimentalmente, abbiamo individuato tre livelli di attenzione (volutamente non li chiamiamo allerta):

  1. Attenzione 1 debole: quasi tutte le perturbazioni comportano questa situazione, si può continuare la vita normale, ma è opportuno iniziare a stare attenti a cosa succede e pronti all’eventuale degenerare della situazione
  2. Attenzione 2 moderata: queste condizioni   possono comportare problemi nello svolgere la vita con i ritmi e i modi in cui siamo abituati, perché sono possibili eventi che, in qualche caso, possono comportare pericolo per persone e/o cose. Pensiamo al classico allagamento improvviso dei sottopassi, in genere in modo sporadico e localizzato
  3. Attenzione 3 estrema: è necessario essere pronti alle peggiori eventualità e modificare i normali tempi di vita e lavoro per protteggere le persone e le cose. Classico esempio, l’alluvione di Genova, o quella in Emilia dello scorso gennaio 2014.

Ci ritorneremo, e approfondiremo questo discorso, che non vuole sostituire, ma integrare e aumentare la resilienza in presenza di allerta ufficiali.

Dunque, indicativamente e sperimentalmente, ancora per oggi (lunedì 13 ottobre 2014) è una condizione da attenzione 3 estrema la Liguria, soprattutto il genovese e il levante, un gradino meno (ma non abbassate la guardia) il ponente; attenzione 1 debole in Piemonte e attenzione 2 moderata la Lombardia specie per quanto riguarda l’area alpina e prealpina e le città limitrofe (inclusa Milano). In Emilia Romagna le piogge sono in intensificazione e aumenteranno soprattutto fra Parma e Piacenza e in Appennino, e da attenzione 1 debole si passerà a 2 moderata. Anche in Toscana livello 2 moderato. Questo per l’odierna giornata (lunedì 13 ottobre), domani per fortuna migliora rapidamente, ma mercoledì avremo una ritornante delle piogge e temporali al nord est, inclusa l’Emilia Romagna. Poi, si assisterà a un ritorno di alta pressione subtropicale con una nuova ondata di caldo tardivo specie al centro sud e, a causa dell’inversione termica, in montagna.

Insomma, il riscaldamento può attendere: ci pensa già quello globale!

Luca Lombroso

Meteorologo free lancer

Update 13 ottobre ore 12:30: anche il Piemonte è da considerate in allerta 2 moderata (le previsioni sono come le uova: vanno consumate fresche); sono in corso allagamenti ed esondazioni in particolare nell’Alessandrino. Keep tuned.

Attenti al meteo

meteo

Il buon Luca Lombroso mi segnala una situazione meteo critica a partire da domani, in particolare ci saranno fenomeni intensi (temporali) in nord Italia. Si rischiano localmente allagamenti lampo, grandinate e venti intensi fino a trombe d’aria.

Quindi prudenza, non sottovalutate le situazioni, proteggetevi e scegliete luoghi e attività sicure. Come tutti sapete la maggior quantità di energia ora presente in atmosfera può con facilità dare luogo a fenomeni a cui non siamo abituati e che mettono a repentaglio la sicurezza di persone e cose.

Tutti con gli occhi aperti, ok? Mi raccomando…

Occhio al meteo

Il nostro amico Luca Lombroso mi dice che la perturbazione in arrivo in queste ore va tenuta in seria considerazione, neve in quota e acqua che si somma all’acqua e alle situazioni critiche di allagamenti già in corso. Quindi state molto attenti nel modenese e in tutte le aree vicine a fiumi e torrenti in Emilia. Anche Liguria, Toscana e Triveneto potrebbero essere colpite in modo sensibile.

Prestate attenzione ai bollettini e alle indicazioni delle autorità e della protezione civile se abitate o lavorate in aree sensibili. Ricordate che gli allagamenti possono avvenire anche in modo fulmineo e che è meglio una precauzione in più (magari inutile) che una in meno. Con queste condizioni diventano più probabili anche frane e smottamenti.

Siate prudenti.