Transition Day a Palombara Sabina

Il 15 ottobre sarò a Palombara Sabina  a facilitare un TDay. E che cos’è un TDay? Una giornata per stare insieme ad approfondire (ma anche un po’ a vivere, a esperire) la Transizione. In questo caso grazie alla brillante organizzazione del gruppo TerraeMani, la mattina mi prenderò un po’ di tempo per raccontarvi cos’è il movimento, come funziona etc. etc., mentre nel pomeriggio, dopo uno degli imperdibili pranzi condivisi dei transizionari, decidiamo insieme a seconda del gruppo quali possano essere le attività più utili – magari un Open Space – per cominciare insieme a pensare come potrebbe essere un futuro in transizione nel territorio di Palombara (e nelle nostre teste).  Porte aperte a chi ne sa già tanto e a chi non ne sa ancora niente, a chi “l’ha portato l’amico” e a chi porta tutti i suoi amici, e anche ai bambini, con uno Spazio-Giochi dedicato.

La fine della Crescita

Salve a tutte/i,
a chi fosse sfuggito, su Cassandra è stata pubblicata la traduzione in italiano di un vecchio post di Richard Heinberg che è un estratto dal suo ultimo libro “The End of Growth”, appunto. Se riuscite a soprassedere sul fatto che l’autore della traduzione sia io e sulla qualità della traduzione stessa, troverete la cosa interessante. A questo proposito, approfitto per smetire l’uso da parte mia di sostanze eccitanti paventato da Cristiano 🙂
Augurandoci che qualcuno si interessi alla traduzione dell’intero libro, intanto facciamo tesoro di questo (a parte gli “angloabili” che se lo sono già pappato integralmente).
Saluti.

Le idee che sono in giro

Agli angloabili con un po’ di tempo libero mi sento di consigliare l’ultimo video pubblicato sul blog di Rob Hopkins. È sempre molto interessante sentire quel che racconta nelle sue uscite pubbliche.

Il suo intervento a Sunrise Off Grid comincia con una citazione di Milton Friedman (economista USA) che mi pare davvero adatta questa fase:

Only a crisis—actual or perceived—produces real change. When that crisis occurs, the actions that are taken depend on the ideas that are lying around.That, I believe, is our basic function: to develop alternatives to existing policies, to keep them alive and available until the politically impossible becomes politically inevitable.

Solo una crisi – reale o percepita – produce veri cambiamenti. Quando una simile crisi avviene, le azioni che vengono compiute dipendono dalle idee che stanno circolando in quel momento. Questa, io credo, è la nostra funzione di base: sviluppare alternative alle politiche esistenti, mantenerle disponibili fino a che ciò che è politicamente impossibile diviene politicamente inevitabile.

Penso che in questo periodo, in cui il disfacimento del sistema si manifesta progressivamente sempre più visibile (e tangibile), l’idea di essere tra coloro che preparano strategie per il “politicamente inevitabile” possa essere di grande motivazione per tutti. Per chi sta sperimentando la Transizione, ma più in generale per tutti quelli che sono alla ricerca di modelli differenti e che fanno “circolare idee” che potranno essere raccolte al momento opportuno da tutti gli altri.

La disponibilità all’ascolto aumenta ogni giorno, e se guardate Repubblica di oggi, in prima pagina trovate un editoriale (di Zygmunt Bauman) che cita Tim Jackson e riflette abbastanza seriamente sul senso della crisi.

Entriamo in una nuova, interessante fase di passaggio, un’altra tappa della inevitabile transizione verso il futuro. Approfittiamo dei cambiamenti e spargiamo buone idee… sempre più persone ascolteranno, sempre più persone ne avranno bisogno.

TTalk in Valpolicella (VR)

Segnaliamo che giovedì 22 settembre ci sarà un TTalk in Val Policella, organizzato dal Gruppo d’Acquisto Solidale di  Val Policella. Chi quindi abita dalle parti di Verona e dintorni è caldamente invitato. Le info si possono scaricare qui

 

Transizione in Corso sulla Decrescita a Prato Carnico

Segnalo, non molto tempestivamente (lo ammetto) che domani 16 settembre sarò a Pesariis – Prato Carnico (Udine) per unworkshop sulle Transition Town all’interno di un Corso sulla decrescita.

L’Associazione per la Decrescita (www.decrescita.it) organizza da sette anni una scuola estiva residenziale sui temi della decrescita, affiancando alla riflessione teorica momenti di conoscenza/sperimentazione di buone pratiche, in un contesto nel quale la convivialità e la partecipazione sono strettamente intrecciate con l’apprendimento teorico e pratico.

Quest’anno alcune realtà territoriali dell’Associazione ripropongono l’iniziativa nelle proprie aree di intervento, mantenendo l’approccio teorico/pratico.

Anche in Friuli Venezia Giulia il nodo regionale dell’Associazione per la Decrescita, che fra l’altro ha dato vita alla RESFVG – Rete di economia solidale, organizza un corso di formazione residenziale, d’intesa con l’Amministrazione Frazionale di Pesariis, iscrivendo l’iniziativa fra gli eventi preparatori
della III Conferenza Internazionale della Decrescita che si terrà nel settembre 2012 a Venezia.

Il corso sarà ospitato nei locali della Amministrazione Frazionaria della proprietà collettiva di Pesariis, uno splendido borgo antico a pochi chilometri da Tolmezzo, nel cuore delle Alpi Carniche. Pesariis (altitudine m. 750) è conosciuto come il paese degli orologi monumentali, un’antica attività artigianale tuttora praticata.

Per maggiori info andate a questo link.

Messaggio in bottiglia

L’infaticabile Rupo (secondo me ultimamente fa uso di sostanze eccitanti) ha tradotto dallo spagnolo un bel post di Antonio Turiel (ricercatore dell’Istituto per le Scienze Marine di Barcellona) apparso recentemente sul blog spagnolo The Oil Crash. Taglio drammatico, ma utile per fare il punto sulla situazione.

Approfondimento fusione nucleare

Molto utile a tutti, e in special modo a chi di noi fai divulgazione, questo ultimo alricolo di Ugo Bardi su storia e prospettive della fusione nucleare.

a Ferrara : Genuino Clandestino, il documentario

Tre serate, due documentari e un incontro,

ingredienti comuni: il suolo, l’agricoltura,

l’alimentazione, noi.

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:: Venerdì 2 Settembre :: un documentario che chiude molto bene il ciclo delle tre serate organizzate in collaborazione con l’Az.Agr. Biodinamica Il Serraglio; alle ore 21.00 ci vediamo “Genuino Clandestino” 70′ di Nicola Angrisano; un gruppo avventuroso di agricoltori, allevatori, pastori e artigiani “clandestini” sta sviluppando da qualche anno una proposta alternativa, creando mercati contadini nelle piazze delle città italiane e vivendo del proprio lavoro sul campo. Un documentario che sorprende per le riflessioni che ci porta a fare e su come le soluzioni sono davvero semplici se accettiamo di prendere nuove (o già battute?) strade “clandestine”.

:: Dove :: L’Azienda Agricola Biodinamica Il Serraglio in Via Serraglio, 7 – 44048 a Ospital Monacale, FE – tel. 0532-851452

:: Quando :: Venerdì 2 Settembre a partire dalle 19.30, proiezione ore 21.00.

:: Come :: La cena sarà a buffet preparata dal Serraglio, costo: 15 € i grandi, 8 € i piccoli (*). IMPORTANTE: vi chiediamo di confermare  la vostra presenza con un sms al 335-7117030 o telefonando al 0532-851452 mercoledì 31 Agosto, entro le ore 20.00 per organizzare al meglio la preparazione del buffet e dello spazio (potete anche dircelo dopo, ma a noi farebbe davvero comodo saperlo entro mercoledì sera).

(*) Per i bambini presenti proponiamo la visione di un film che avrà una durata di 90′ minuti circa.

:: Chi organizza :: Az. Agr. Biodinamica il Serraglio, Ferrara in Transizione.

:: Come arrivare :: Google Maps – da Ferrara da Bologna

Fukuoka e l’aratro

Sono un innamorato a prima lettura del metodo di coltivazione di Fukuoka (sarà per la mia forte pigrizia?) ma mi è sempre mancata la componente storico/scientifica che fornisse una spiegazione convincente al perché abbiamo utilizzato metodi che distruggevano anziché  migliorare le condizioni del terreno.

Non tutto può essere spiegato con la visione delle multinazionali cattive e rapaci: le aziende cavalcano le tendenze e difficilmente le anticipano.

Nelle googolate estive sono capitato su un interessante forum di agraria in cui interviene un professionista laureato in scienze agrarie che, guarda caso, è cultore e sperimentatore del metodo Fukuoka.
In uno dei suoi post propone una spiegazione molto convincente alle mie perplessità.

Riporto qui sotto l’intervento consigliando la lettura (paziente) quantomeno delle prime 60/65 pagine (attualmente sono 82) del thread “Orto con metodo Fukuola, discussione pratica”.

Tra le altre cose, nel thread è citato “l’orto di Monteveglio” come esempio Italiano.

Qui potete trovare il thread.

Ecco il post copincollato dal forum:

“Per la parte più lunga della propria storia, possiamo supporre seimila anni, l’aratro è stato attrezzo interamente di legno. Per i tremila anni successivi è stato attrezzo di legno dotato di un solo elemento di ferro, il vomere: siccome nell’antichità l’aratro era, generalmente, attrezzo per la fenditura del suolo, senza rivoltarlo, cioè attrezzo simmetrico, il vomere dell’età del ferro, che è durata fino al Settecento, in continenti interi fino alla metà del Ventesimo secolo, è stato una cuspide, la forma di un’antica punta di freccia.E’ nella prima metà del Settecento, nella patria delle manifatture, l’Inghilterra, che i primi fonditori iniziano a costruire in metallo l’intero corpo lavorante, il coltro e il vomere, ma soprattutto, il versoio, la parte di maggiore impegno tecnologico.”
Il principale vantaggio della nuova tecnica del rovesciamento degli strati di terreno risiede nella lotta alle infestanti con l’interramento delle piante presenti e i loro semi, portando in superficie lo strato profondo e privo di semi. Ma con il passare del tempo i semi interrati rimanendo vitali per anni hanno vanificato il beneficio iniziale con la necessità di eseguire lavorazioni sempre più profonde per portare in superficie strati vergini e privi di seme innescando un processo senza fine.

Il metabolismo della flora microbica degli strati superficiali si basa sulla fermentazione aerobica del detrito, cioè necessita di ossigeno presente nella porosità del terreno. Come si evince dalla curva di accrescimento microbica, in presenza di condizioni ottimali (presenza di nutrienti) i microrganismi hanno uno sviluppo esponenziale, cioè crescita all’infinito, finche alcuni prodotti del loro metabolismo inibiscono il loro sviluppo e uno di questi è proprio l’etilene. Che, guarda caso, è un ormone naturale dei vegetali, quindi si stabilisce un rapporto molto stretto tra sviluppo della microflora del suolo e la crescita delle piante che dovranno fornire loro nutrimento.

L’aratura e la conseguente alterazione degli strati con l’interramento della biomassa presente, provoca una selezione della flora microbica con il prevalere di fermentazioni anaerobiche e la produzione di biogas, cioè di una miscela 50-60% di metano, anidride carbonica, vapore e altro. Questo gas intrappolato nel terreno verrà liberato nell’aria all’aratura successiva, senza alcun beneficio per le nostre colture.

La cosa molto curiosa è la similitudine delle due molecole di metano CH4 e l’etilene C2H4 entrambe sono la forma più ridotta del carbonio e differiscono per un piccolo atomo di C in più rendendo il primo indigesto mentre il secondo molto appetito dalle nostre sorelle piante.”

by PALLINOF su www.forumdiagraria.org 11/04/2009

Heinberg ora in italiano

Il filmato postato qualche giorno fa è ora disponibile con i sottotitoli in italiano grazie al lavoro velocissimo di Massimiliano Rupalti e all’intervento di Daniel (Lerch) e Tod (Brilliant) del Post Carbon Institute. Grazie a tutti.

Ferrara: Alimentazione Sostenibile

Ferrara – Tre serate, due documentari e un incontro, ingredienti comuni: il suolo, l’agricoltura, l’alimentazione, noi.

:: Venerdì 26 Agosto :: sotto le stelle, incontriamo Davide Bochicchio; parleremo della nostra alimentazione, di come sia profondamente mutata nello spazio di pochi anni, delle conseguenze non sempre positive di questo cambiamento per la nostra salute, per il territorio e per l’ambiente in cui viviamo; di come possiamo correggere la rotta facendo delle scelte che possono agire in positivo e avere ripercussioni su scale anche molto più ampie di quanto siamo abituati a pensare.

:: Dove :: L’Azienda Agricola Biodinamica Il Serraglio in Via Serraglio, 7 – 44048 a Ospital Monacale, FE – tel. 0532-851452

:: Quando :: Venerdì 26 Agosto a partire dalle 19.30

:: Come :: all’incontro dedicheremo tre ore, abbiamo pensato di mangiare qualcosa all’arrivo, iniziare intorno alle 20.15 (mentre ancora degustiamo quello che ci ha preparato il Serraglio), fare una pausa dolce caffè chiacchiere domande e poi concludere.
La cena a buffet sarà preparata dal Serraglio, costo: 15 € i grandi, 8 € i piccoli (*). IMPORTANTE: vi chiediamo di confermare  la vostra presenza con un sms al 335-7117030 o telefonando al 0532-851452 entro il mercoledì precedente ed entro le ore 20.00 per organizzare al meglio la preparazione del buffet e dello spazio (potete anche dircelo dopo, ma a noi farebbe davvero comodo saperlo entro il mercoledì sera).

(*) Per i bambini presenti proponiamo la visione di un film che avrà una durata di 90′ minuti circa.

:: Chi organizza :: Az. Agr. Biodinamica il Serraglio, Ferrara in Transizione.

Prossima serata:

:: Venerdì 2 Settembre :: ci vedremo “Genuino Clandestino” 70′ di Nicola Angrisano; un gruppo avventuroso di agricoltori, allevatori, pastori e artigiani “clandestini” sta sviluppando da qualche anno una proposta alternativa e creando mercati contadini nelle piazze delle città italiane.

:: Come arrivare :: Google Maps – da Ferrarada Bologna

La fine della crescita

[youtube=http://youtu.be/EQqDS9wGsxQ]

Bellissimo video che riassume la situazione attuale per quanto riguarda economia e risorse. Al momento è per angloabili, ma vediamo se si può tradurre. Bellissimo anche l’ultimo libro di Richard Heinberg che il video promuove “The End of Growth”, appena posso vi faccio una recensione (anche questo è al momento per anglofili, ma sarebbe davvero un peccato se non venisse tradotto in italiano, è un primer fantastico).

La cosa positiva è che le persone che hanno passato le ultime decadi a ragionare sul tema dei limiti dello sviluppo sembrano oggi aver raggiunto un livello di consapevolezza piena e la capacità di raccontare questo momento storico in modo rotondo, completo e magnificamente organico. Questo ci mette a disposizione grandi risorse culturali che nei prossimi anni torneranno utilissime, vedrete.

Aggiornamento:
Grazie al tempestivo intervento di Massimiliano e alla collaborazione di Danel e Tod del Post Carbon Institute, a tempo di record, ecco a voi i sottotitoli italiani…  grazie a tutti.

Obsolescenza programmata

[youtube=http://youtu.be/v3LMnJtrSvw]

Documentario franco/spagnolo, ma sottotitolato in italiano, se qualcuno non sapesse nulla dell’argomento o volesse un po’ approfondire… (utile a livello divulgativo).

Una delle strade per un futuro sostenibile è quella di produrre oggetti e strumenti che durino tanto, riducendo la necessita di risorse (materie prime, energia, trasporti). Dall’inizio del secolo scorso abbiamo invece lavorato in senso opposto, i progettisti si sono preoccupati di fare in modo che i prodotti non durassero troppo.

Educazione Democratica & Transizione – Report dal Devon

– Irene Stella, co-autrice del recente volume edito da Terra Nuova “Liberi di imparare“, racconta l’incontro tra le Transition Towns e i partecipanti all’International Democratic Education Conference, sotto gli alberi del Devon… –

In un posto incantevole tra gli alberi e i prati all’inglese del parco nazionale di Dartmoor nel Devon si sono ritrovati circa cinquecento (all’incirca per metà alunni e studenti) appassionati attivisti di educazione alternativa provenienti da ogni parte del mondo per partecipare alla IDEC (International democratic education conference). Ovvero una conferenza che si interessa di quella educazione diventata famosa con A.S.Neill e la sua scuola quasi centenaria Summerhill, che viene indicata con educazione democratica e in poche righe si può sintetizzare in un approccio che fa sì che “in qualsiasi contesto educativo, i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze abbiano il diritto di decidere individualmente, come, quando, che cosa, dove e con chi imparare e abbiano il diritto di condividere, in modo paritario, le scelte che riguardano i loro ambiti organizzati, in modo particolare le loro scuole, stabilendo, se ritenuto necessario, regole e sanzioni”.
Dopo aver seguito numerosi workshop proposti da chiunque avesse un’idea, un progetto da condividere o una domanda da fare ci siamo concessi una giornata dedicata alla scoperta del luogo in cui eravamo e ci siamo diretti a Totnes senza sapere che è una delle città simbolo delle Transition Towns.
Dopo circa 10 minuti era chiaro che quella cittadina fosse particolare: Continua a leggere

tTraining Amministratori Pubblici

Visto l’accelerare della crisi globale, forse è il caso di dare una mano a quelli che provano a tenere insieme quel che resta di questo Paese fornendo un nostro contributo.

A Monteveglio sperimentiamo, il prossimo ottobre, un secondo Training dedicato agli amministratori pubblici. Dopo il successo di quello realizzato nell’ambito del progetto ENESCOM, questo è più completo e articolato su due giornate.

Trovate qui tutte le informazioni, a settembre lo rilanceremo meglio, ma intanto è già possibile iscriversi. Se avete amministratori interessati vi preghiamo di coinvolgerli per tempo.

Se invece siete amministratori pubblici e vi chiedete perché dovreste partecipare, posso dirvi che non ne ho ancora incontrato uno che avesse un’idea completa dello scenario che deve affrontare.

Ho incontrato invece moltissimi amministratori in gamba e con ottime motivazioni, ma che sono costretti a operare con strumenti non adatti a questa situazione. Spesso è come se guidassero un’auto con il parabrezza verniciato di nero e potessero guardare la strada solo da qualche scalfittura qui e là: certo non un bel modo di guidare.

Pensiamo di avere informazioni e strumenti molto utili da offrire, anche se sappiamo di non avere formule magiche. Comunque già solo il fatto di farsi un quadro completo dei “numeri” che regolano il mondo in questo momento ha a mio parere un valore inestimabile.