Transition Day a Palombara Sabina

Il 15 ottobre sarò a Palombara Sabina  a facilitare un TDay. E che cos’è un TDay? Una giornata per stare insieme ad approfondire (ma anche un po’ a vivere, a esperire) la Transizione. In questo caso grazie alla brillante organizzazione del gruppo TerraeMani, la mattina mi prenderò un po’ di tempo per raccontarvi cos’è il movimento, come funziona etc. etc., mentre nel pomeriggio, dopo uno degli imperdibili pranzi condivisi dei transizionari, decidiamo insieme a seconda del gruppo quali possano essere le attività più utili – magari un Open Space – per cominciare insieme a pensare come potrebbe essere un futuro in transizione nel territorio di Palombara (e nelle nostre teste).  Porte aperte a chi ne sa già tanto e a chi non ne sa ancora niente, a chi “l’ha portato l’amico” e a chi porta tutti i suoi amici, e anche ai bambini, con uno Spazio-Giochi dedicato.

9 commenti
  1. Stefano Panzarasa
    Stefano Panzarasa dice:

    Interessante iniziativa dove parteciperò.
    Ma nel frattempo il Sindaco di Palombara Sabina, paese ospitante la manifestazione e con il suo logo sul volantino, ha firmato la petizione di numerosi Sindaci locali per l’abrogazione della legge istitutiva del Parco dei Monti Lucretili. Una transizione verso la fine della protezione della natura?
    Stefano Panzarasa

    • deborah
      deborah dice:

      Ciao Stefano,
      non conosco abbastanza bene le politiche locali per darti una risposta informata, pero’ mi viene da fare una nota sul fatto che una visione “protezionista” della natura, in cui si mettono da parte pezzi di mondo da “salvare”, magari svuotandoli delle attivita’ produttive presenti per circondarli di b&b, non sempre e’ quello che ci serve, e fa parte di un ethos in cui noi siamo separati dal mondo e non abbiamo bisogno della terra se non per ammirarla la domenica… (poi certo, e’ improbabile che la richiesta di abrogazione del parco di cui parli parta da questo genere di riflessione, mi rendo conto)…

  2. Stefano
    Stefano dice:

    Cara Deborah,
    leggo ora il tuo commento e ieri ho partecipato al Transition Day a Palombara…
    Lavoro da trenta anni e più nel campo della conservazione della natura e ti spiego che i Parchi regionali (come quello locale dei Monti Lucretili) dovrebbero essere proprio le aree pilota dove sperimentare nuovi modelli di società ecologica dato che uniscono la protezione della natura con la messa in valore delle attività e culture locali. Quindi il pensiero è prima di tutto alla natura e alle popolazioni locali e poi, perché no, all’ecoturismo.
    Se mi sono spiegato bene capirai che i parchi sono istituiti per legge regionale (che dipende da una legge statale L. 394/91 proprio come aree di “transizione”…)
    Però poi che succede? La protezione della natura non la vuole quasi nessuno, comporta tanti benefici (prima di tutto alla natura in sé e poi anche alle popolazioni locali se ecologicamente consapevoli) ma anche alcuni vincoli (ovviamente altrimenti la protezione è vana…).
    Il Sindaco di Palombara questi vincoli non li vuole, abolendo il Parco pensa che sul territorio del suo Comune potrà fare quello che gli pare, costruzioni, strade, caccia (e con le leggi già vigenti non è neanche detto…).
    Insomma tutto il contrario della transizione verso un comune ecologico…
    Mi sono spiegato bene?
    Comunque il seminario l’ho apprezzato molto e tu sei brava come conduttrice, però non ho capito bene come mai quando tra i miti della società ti ho detto “mangiare la carne” tu non hai voluto scriverlo sul poster…
    Eppure uno dei miti maggiori (e peggiori) delle società di stampo occidentale è proprio mangiare carne (e ne soffrono gli animali per primi, gli umani che poi si ammalano di tante malattie e il pianeta…).
    Quale migliore transizione se non quella di passare gradualmente ad una alimentazione vegetariana e infine vegana-crudista?
    Un saluto,
    Stefano

    • deborah
      deborah dice:

      Caro Stefano,
      forse nel grande mix delle cose che si stavano dicendo in quel momento ti e’ sfuggito, ma ho semplicemente indicato che quel che dicevi poteva rientrare nella frase “la natura e’ nostra da sfruttare”, che avevamo gia’ scritto sul cartellone.

      Personalmente io non sono d’accordo con un passaggio collettivo all’alimentazione vegana (o crudista, o vegana/crudista), mi sembra piu’ realistico applicare una dieta in cui il consumo di carne, particolarmente bovina, e’ ridotto, ma si continuano a consumare prodotti di origine animale, quali uova, latte, miele, e occasionalmente carne e pesce, in quanto un paesaggio agricolo gestito con l’obiettivo di mantenere fertilita’ e biodiversita’ e’ difficilmente immaginabile senza animali da cortile e da fattoria – implicando in questo modello un’allontanamento dall’economia di allevamento intensivo (che e’ crudele e malsana senza ombra di dubbio e da tutti i punti di vista) e dall’alimentazione basata sui cereali per gli animali da pascolo (che dovrebbero stare al pascolo e mangiare erba, a mangiare cereali ci possiamo pensare noi). Dal mio punto di vista, voler separare completamente la dieta umana dall’allevamento di animali sembra un altro modo ancora di separarci dalla natura, di porci in una posizione “altra”.

      Ad ogni modo, ho sentito una parte del tavolo di lavoro sull’alimentazione vegana creatosi durante l’open space e ho colto tutta una serie di stimoli e di pezzi di conversazione interessanti. L’importante, alla fine dei giochi, mi sembra sempre che sia aprire il dibattito e parlarne, di tutte queste cose, apertamente e in compagnia… e so che a Palombara continuerete a farlo!

      deborah

      PS “facilitatrice”, non “conduttrice” – va bene che ci hanno ripresi con le telecamere, ma non eravamo certo in televisione!

    • deborah
      deborah dice:

      Ogni volta che usi una mail nuova per inserire un commento, il sistema richiede l’approvazione degli amministratori – e siccome era domenica e c’era la plenaria di permacultura, nessuno ha potuto approvarlo fino a stamattina.

  3. Stefano Panzarasa
    Stefano Panzarasa dice:

    Cara Deborah.
    sì “facilitatrice” è la parola giusta, scusami…
    Però scrivere sul manifesto “mangiare carne” tra i miti della società occidentale era la mia idea e come scrivevi quelle degli altri anche la mia aveva diritto ad esserci…
    Ho capito subito che il problema era che tu, come tante altre persone, non riescono a liberarsi di questo mito della società occidentale, anzì più che un mito è un tabù, qualcosa di cui non si deve parlare e infatti tu, anche se inconsapevolmente (ne sono sicuro) lo hai censurato…
    Pensaci, perché accade così? Perché quando si parla di non uccidere gli animali per mangiarli c’è sempre qualcuno che tira fuori diecimila motivazioni (se non arrabbiarsi o diventare anche aggressivo) per giustificare questo fatto atroce e continuare…?
    in India milioni di persone fanno agricoltura su piccola scala e sono vegetariane, le mucche e i vitelli non li uccidono.
    Thomas Khun (Teoria del cambio di paradigma) ha spiegato che quando un cambio di paradigma è in corso (e la transizione “è” un cambio di paradigma, tu lo sai bene) molte persone belle e intelligenti si oppongono con tutte le loro energie perché il cambiamento non avvenga, forse è perchè noi umani siamo ostili ai mutamenti? Chissà, ma tu vuoi essere fra loro?
    Nessuno vuole che tutti si diventi vegetariani, vegani o crudisti in un solo momento, ma almeno riconosciamo le buone intenzioni di coloro che ci stanno provando o riuscendo (lo ripeto, per il benessere degli animali, degli umani e del pianeta…).
    Ne riparleremo sicuramente in Terraemani e grazie per aver comunque alimentato il dibattito…
    Stefano

    • deborah
      deborah dice:

      Ciao di nuovo Stefano permettimi solo di dire che non e’ vero che avrei “censurato” il tuo intervento, anche molti altri suggerimenti sono stati fatti rientrare in cose gia’ scritte. Se avrai occasione di confrontarti su questo episodio con altri presenti, credo che te lo confermeranno senza esitare. deborah

      • Stefano Panzarasa
        Stefano Panzarasa dice:

        Cara Deborah,
        io penso che tu abbia letto bene quello che ho scritto sui tabù e sul cambio di paradigma…
        Ho scritto che se censura c’è stata è stata inconsapevole, ero ben presente in sala e ti ho visto scrivere tante cose, esatte, profonde, anche fantasiose e quasi solo nel mio caso non hai scritto quello che avevo detto, non hai neanche scritto l’altra mia proposta “non uccidere gli animali” e invece alla fine hai scritto qualcosa del tipo “difendere la natura” che è bello ma un po’/molto lontano dallo scrivere “non mangiare carne”…
        Nella vita faccio anche il comunicatore e so bene il peso e il valore delle parole…
        Comunque se si chiede alle persone di dire quello che pensano per scriverlo, poi lo si scrive senza tanto pensarci su… E’ una questione di metodo.

I commenti sono chiusi.