Svolta storica: Obama e il petrolio

Beh, ve lo avevamo detto che avrebbero cominciato tutti a dire le cose come sono. Pubblico questo stralcio del discorso di Obama tradotto da Ugo Bardi.

Ovviamente il presidente USA continua a promuovere l’idea di una possibile Green Economy molto improbabile nel modo in cui viene proposta, ma anche questo fa parte del gioco e delle possibilità di esprimersi (paradossalmente limitate) di un uomo così potente.

Ma il concetto chiave c’è ed esce forte e chiaro fin dalla prima frase qui tradotta.

Per decenni, abbiamo saputo che i giorni del petrolio facile e a buon mercato erano in numero finito. Per decenni, abbiamo parlato e parlato a proposito della necessità di terminare l’assuefazione americana per i combustibili, che dura da più di un secolo. E per decenni, non siamo riusciti ad agire con il senso di urgenza che questa sfida richiede. Molte volte, il cammino è stato bloccato; non dai lobbisti dell’industria, ma anche dalla mancanza di coraggio e di sincerità politica. Continua a leggere

Svolta storica: I Lloyds parlano del picco…

Ebbene sì, quando anche i Lloyds, la più famosa compagnia assicurativa del mondo, cominciano a spiegare alle aziende come stanno le cose, allora vuole proprio dire che ci siamo: è arrivato il momento in cui il tema petrolio/energia deve essere portato all’attenzione generale perché non è più possibile ignorarlo.

Potete scaricare qui il report “Sustainable Energy Security” che rappresenta una nuova svolta per le attività di Transizione. Vi traduco alcune frasi tratte dalle conclusioni del documento tanto per farvi capire come questo tipo di materiale possa aiutare a portare consapevolezza a chi ancora non ha capito cosa ci riserva il futuro.

Conclusioni

Possiamo aspettarci cambiamenti drammatici nel settore dell’energia nella prossima decade. Questo rapporto incoraggia le imprese del comparto energia e non solo, a indagare sull’impatto che questo avrà sulle loro aziende. La transizione verso una economia low-carbon e la volatilità nei mercati tradizionali dei carburanti fossili, si presenteranno alle aziende con numerosi rischi e opportunità. Per ridurre la potenziale vulnerabilità e cogliere le opportunità, le aziende dovrebbero essere consapevoli che:

1 La sicurezza energetica è ora inseparabile dalla transizione a una economia low-carbon e le aziende dovrebbero prepararsi per questa nuova realtà. Gli obiettivi di sicurezza negli approvigionamenti e riduzione delle emissioni dovrebbero essere perseguiti in eguale misura, in quanto dare la preferenza a uno dei due rispetto all’altro aumenterà il rischio di investimenti infruttuosi o di costose riorganizzazioni.

2 I carburanti fossili trandizionali subiranno una seria riduzione di disponibilità e è probabile una scarsità di disponibilità di petrolio (supply crunch) nel breve e medio termine con conseguenze profonde sul modo in cui le imprese funzionano oggi. Trarranno benefici quelle aziende che terranno in considerazione l’impatto e degli shock prodotti dall’impennata del prezzo del petrolio nel 2008 e implementeranno appropriate azioni di mitigazione. Pianificare un piano di approccio a questo scenario potrà aiutare i potenziali eventi futuri e aiutare a prendere decisioni strategiche informate.

3. Una terza rivoluzione industriale nel settore energetico presenta enormi opportunità ma porta con sè anche nuovi rischi. Di particolare importanza per le nuove tecnologie è il rischio di scarsità di materie prime quali ad esempio metalli rari il cui costo potrebbe essere fatto crescere dalla scarsità. La rapida e ampia diffusione di alcune nuove tecnologie potrebbe anche produrre implicazioni negative per l’ambiente.

4. Le infrastrutture energetiche diventeranno sempre più vulnerabili a eventi metereologici severi e poco prevedibili causati dai cambiamenti climatici che portano a una maggiore frequenza di black-out e problemi di erogazione nelle aziende. Questo comporta una sfida per i produttori di energia, gli investitori e i pianificatori che devono scegliere la collocazione di nuove infrastrutture e irrobustire gli impianti esistenti e le reti di distribuzione. Le imprese per cui l’accesso ininterrotto all’energia è di fondamentale importanza dovrebbero considerare attivamente di investire in sistemi di approvigionamento alternativi.

5. I costi crescenti per l’energia derivanti dalla riduzione della disponibilità, crescita della domanda e costi ambientali possono essere meglio affrontati nel breve periodo con cambiamenti nelle pratiche o attraverso l’uso della tecnologia per ridurre il consumo di energia. Un più ampio uso delle energie rinnovabili e della autogenerazione portano a costi aggiuntivi e a benefici per la sicurezza degli approvigionamenti.

6. Prima le aziende riorganizzeranno le catene di approvvigionamento e i modelli just-in-time e aumenteranno la resilienza della propria logistica nei confronti delle interruzione di forniture energetiche, meglio sarà.

7. Per quanto la vasta maggioranzza degli investimenti nella transizione energetica arriveranno dal settore privato, i governi hanno un ruolo importante nel diffondere politiche e misure che creino le necessarie condizioni e incentivi. Il mercato globale delle emissioni deve diventare una realtà e di conseguenza le azione governative dovranno essere prese per produrre stabilità di prezzo addizionale e trasparenza. Investire in un futuro sicuro e a basse emissioni di C02  potrebbe avere un più alto costo iniziale ma distribuità un più basso costo dell’energia in futuro. Risulta che le energie rinnovabili e le misurazioni sul versante della domanda siano elementi cruciali nel produrre i servizi energetici necessari per le imprese e il ritorno immaginato sull’investimento.

Anche solo con questi pochi punti ora possiamo parlare davvero con chiunque senza più grandi dubbi sull’essere creduti. Davvero una svolta importante. Con un po’ di calma analizzeremo poi più a fondo il documento, ora muoio dal sonno.

Benvenuta Scandiano

Ebbene sì, anche Scandiano (RE) si incammina sul divertente sentiero della Transizione, benvenuti a Paolo e compagnia.

La domanda ora è: siamo a 12, saremo 20 prima della fine dell’anno? 20 sarebbe un bel tipping point per il movimento in Italia. Chissà?

Un tTalk a Carpi

Un tTalk a Urbania

Urbania è in provincia di Pesaro-Urbino, più precisamente qui.

Rob intervistato da Ventiquattro

Qualche settimana fa Chiara Somajni di Ventiquattro (magazine del Sole 24 Ore) ha intervistato Rob Hopkins traendone un articolo di due pagine che ci ha gentilmente fornito in formato pdf in modo che possa circolare anche tra chi non ha avuto il giornale cartaceo tra le mani.

Ringraziamo lei per la qualità dell’intervista e la sua testata per la disponibilità del pdf. Potete scaricarlo qui.

“Transition in Action” ecco il sito web

Tutto il contenuto del Piano di Decrescita Energetica di Totnes è ora disponibile gratuitamente on-line a questo indirizzo: http://totnesedap.org.uk.

Sul sito c’è tutto ciò che c’è sul libro e anche di più (per esempio molti approfondimenti su argomenti specifici). Tutte le pagine sono commentabili e il sito sarà aggiornato periodicamente in modo da tenere il passo con la realtà e le sue evoluzioni.

Come insegna la Permacultura il piano è anch’esso un processo soggetto a continua osservazione dei risultati e adattamento. Totnes ha davvero cominciato un viaggio entusiasmante, credo che sarà un piacere seguire le loro orme.

Buona lettura a tutti.
Ora vediamo anche se tradurre il tutto in italiano.

Ecco il piano di Transizione di Totnes (EDAP)

Per Totnes, la prima Città di Transizione del mondo, il posto dove tutto è cominciato, i 12 passi finiscono qui. Sono arrivati a compimento del loro percorso di “avviamento” del processo e hanno prodotto un piano di lavoro che li porti fino al 2030.

In realtà potremmo dire che dove finiscono i 12 passi, comincia la vera Transizione e speriamo sinceramente di vederla procedere sempre più spedita producendo resilienza e le fondamenta di un futuro felice.

Per chi fosse interessato, il libro si può preordinare su Transitionculture, al momento non so dirvi di più perché ne ho lette solo alcune parti via via che venivano prodotte. Appena vedrò l’insieme ne riparleremo.

Una recensione del Manuale di Hopkins

Vi segnalo un’interessante recensione del Manuale Pratico della Transizione di Rob Hopkins che potete leggere qui. L’autore è Davide Bassignana, uno dei primi ad interessarsi alla transizione in quel di Torino e dintorni.

Iscriviti al prossimo Transition Training

Il prossimo Transition Training, dedicato a chi vuole avviare il processo di Transizione nella propria comunità, è previsto a Cascina Santa Brera il 5 e 6 giugno nell’ambito dell’attività della Scuola di Pratiche Sostenibili.

L’organizzazione è curata dalla scuola stessa, quindi in questo caso le iscrizioni vanno fatte utilizzando questo indirizzo: info@scuoladipratichesostenibili.it

Sul sito della scuola trovate anche il programma e le informazioni utili. È una buona occasione per fare il training con la formula residenziale, stando tutti assieme per due giorni, la condizione ideale. Se potete quindi, vi consigliamo di prenotare anche il pernottamento, non è indispensabile, ma sappiamo che la qualità dell’esperienza cambia molto.

Vi aspettiamo.

Perugia, ecco il blog

E dopo il tTalk di Deborah a Perugia, ecco un blog nuovo nuovo per il capoluogo umbro. Lo trovate qui. Chi è di quelle parti può fare riferimento a quello spazio per seguire l’evoluzione degli eventi.

tTalk a Perugia

È con un certo orgoglio e non senza un velo di commozione (scherzo eh) che vi annuncio il Transition Talk di Deborah Rim Moiso a Perugia del 19 prossimo. Si terrà al Circolo Island di via Cortonese a Perugia a partire dalle 21:00 ed è organizzato in collaborazione con GASPiterina!

Deborah sì è appena qualificata Trainer per l’Italia (oltre a essere una colonna del Transition Translation Team) e va ora a rinforzare stabilmente le nostre sparute risorse di divulgazione e formazione. Se siete a Perugia non fatevi scappare questa occasione…

Trevi (PG) chiama !!

AAA …. aspiranti transizionisti per gruppo guida cercansi.

Federico Carocci da tempo segue il movimento di transizione in quel di Trevi (Perugia) e ha all’attivo già diverse iniziative di contatto e sensibilizzazione.   Se abitate da quelle parti e volete far parte del primo nucleo (gruppo guida) visitate il blog Trevi in Transizione e mettetevi in contatto con Federico.

Un “in bocca al lupo” a Federico e a Trevi in transizione !

Nuova piattaforma web per la Transizione

Dopo molto lavoro del team internazionale che si è preso questo incarico è stata lanciata in questi giorni la versione beta della nuova piattaforma web della transizione nel mondo. Come sempre, pochi fronzoli e il tentativo di essere utili ed essenziali, vedremo come si potrà arricchirla e migliorarla nel tempo.

La trovate qui: www.transitionnetwork.org

Invitiamo i componenti di tutti gruppi guida ad aprire un account personale e a creare uno scheda della propria Iniziativa di Transizione. Se potete in inglese (al momento lingua franca del movimento), ma anche in italiano va benissimo. Inglese/Italiano è il massimo.

In futuro è previsto lo sviluppo di appositi strumenti per una gestione multilingua della piattaforma.

tTraining 06: com’è andata

Anche il Transition Training 06 si è concluso e forse ora cominciamo ad avere quel minimo di esperienza necessaria a fare qualche considerazione generale su questo tipo di attività.

QUASI RESIDENZIALE
Cominciamo con il dire che questo è stato il primo tTraining sostanzialmente residenziale e gli effetti si sono visti subito. La dinamica di gruppo è apparsa infatti ancora più forte di quello che accade normalmente. Non tutti i partecipanti sono rimasti a dormire nella splendida casa colonica che Patrizia (grazie, grazie, grazie) aveva individuato come sede del corso, ma nonostante questo la cena insieme, il condividere cibo spazi e chiacchiere senza l’assillo di andare altrove ha certamente prodotto effetti evidenti.

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