Attenzione alle piogge in Sicilia e al sud

L’estate, tanto per cambiare fra le 2-3 più calde da almeno due secoli (ma forse anche molto di più), ha lasciato una pesante traccia in vista delle perturbazioni autunnali: il mare fortemente surriscaldato. Aggiungo che, ancora sabato scorso, in Sicilia i termometri hanno toccato, o perfino superato, i 40°C (41°C a Sigonella). Un mix, per così dire, perfetto per i fenomeni estremi.

Così ora i modelli di previsione meteorologica indicano, a seguito dell’attesa formazione di una depressione afro mediterranea (qualche sito parla di possibile TLC Tropical Like Cyclon o”Medicane” ma è presto per definirlo tale) la possibilità di piogge intense Fra il sud della sardegna, la Sicilia e quindi, in seguito, in spostamento verso la Calabria e la Puglia meridionale.

Mappa delle precipitazioni previste in italia mercoledì pomeriggio; bel tempo al nord, piogge anche torrenziali al sud (scala colorimetri indicativa, fucsia: piogge estreme)

Mappa delle precipitazioni previste in italia mercoledì pomeriggio; bel tempo al nord, piogge anche torrenziali al sud (scala colorimetri indicativa, fucsia: piogge estreme)

come vedete dalle mappe, alcune zone saranno maggiormente colpite, altre sembrano restare quasi all’asciutto. Le zone più a rischio appaiono quelle delle coste meridionali e sudorientali della Sicilia, ma in parte anche quelle tirreniche. Invito però a non affidarsi troppo ai dettagli, può essere controproducente o perfino pericoloso in certi casi. I temporali, lo ricordo, sono fenomeni sempre molto localizzati, a poca distanza si può passare da piogge torrenziali al sole.

Non entro oltre nei dettagli, anche perché sono fuori “target area” (la mia esperienza meteo è in particolare per l’Emilia Romagna e il nord). Invito dunque a consultare gli eventuali allerta ufficiali (frammentati fra le varie regioni, qui una serie di link nel sito del Dipartimento della Protezione Civile), poi tenersi pronti a cambiare le proprie abitudini o programmi, osservando attentamente ciò che si forma nel cielo e l’evoluzione delle piogge.

Ricordo che da un lato i fenomeni meteo si presentano sempre più intensi anche a causa dei cambiamenti climatici (guardate ieri in Spagna) e dall’altro il territorio ha subito gli sfregi che conosciamo (vedasi questo nuovo rapporto “effetto bomba” di Legambiente) dunque non sottovalutate la situazione.

Ecco il programma della Transition Fest

Ecco le prime anticipazioni sul programma della tr Fest 2015. Le altre info sono nella pagina dedicata.
La Fest’ continua a voler essere luogo di scambio per conoscersi, conoscere, celebrare e raccontare quello che ci è successo in questi anni e vedere i molti visi dietro i blog). Celebreremo quello che ha funzionato e quello che non ha funzionato (c’è sempre tanto da imparare e insieme si fa prima). Ne usciremo ispirati, energizzati, con nuovi contatti e tante idee e progetti da provare e sviluppare. Il tutto in modo co-creativo e partecip-attivo, secondo un modello “caordico” (caos+ordine), cioè con un minimo di struttura di supporto (spazi e programma di attività) ma all’interno del quale regna assoluta libertà e responsabilità per chi partecipa in quanto a proposte di contenuti ed attività.

Transition Day ad Albinea (Reggio Emilia)

Domenica prossima – 6 settembre – si terrà un Transition Day ad Albinea.
L’idea, nata dall’artista Enos Venturi – da sempre impegnato nel comunicare i temi ambientali e sociali attraverso le proprie opere – è quella di far incontrare il mondo dell’arte e della transizione in un’unica giornata.
Si comincerà quindi alle 9.30 con una conferenza per scoprire il movimento di Transizione: perché è nato, cosa intende fare e i metodi e gli strumenti utili per svilupparlo con successo nella propria comunità.
Dopo aver pranzato insieme, riprenderemo nel pomeriggio con un workshop che ci permetterà di conoscerci meglio, creare rete e scoprire le opportunità che il territorio e la comunità di Albinea possono offrire ad un percorso di questo tipo.
Al termine del TDay, alle 17.30, si terrà l’inaugurazione della mostra di Enos!
Ci troverete nella sala civica della biblioteca comunale Pablo Neruda.
A domenica!
N.B:  L’incontro della mattina va visto tutto, se non si può rimanere per tutto il tempo meglio non partecipare, l’impatto emotivo delle informazioni fornite è infatti molto alto ed è importante completare il percorso ricevendo tutte le informazioni necessarie.
Alle attività del pomeriggio possono partecipare solo le persone presenti durante la mattinata.

Festival Ecofuturo

Ad Alcatraz fervono i preparativi per la seconda edizione del Festival “Ecofuturo” — dal 1 al 6 settembre. Il focus degli incontri è sulle eco-tecnologie e l’autocostruzione, con tanti temi, interventi e spettacoli. Gli incontri sono tantissimi: sfogliate il programma completo qui: http://festivalecofuturo.myblog.it/2015/07/11/programma/

In occasione del Festival, abbiamo ideato un’occasione per introdurre la Transizione e i progetti in corso: il pomeriggio del 3 settembre io e Martina Francesca terremo un Talk incentrato sugli aspetti economici e di nuova imprenditoria “Percorsi di Transizione: dalla crisi sistemica alla Ri-Economy”. Vi aspettiamo!

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Theatre for Transition Learning Village – il giorno dopo

Ecco finalmente il primo report di Luca Malservisi sull’esperienza appena conclusasi a Bologna.

“E’ stato molto più che spettacolare, è stata un esperienza entusiasmante e arricchente, dal quale abbiamo imparato molto sul Teatro, ma anche sulla Transizione. E’ stato un esperimento sociale avvincente: creare un Villaggio temporaneo, tra più di 50 persone da 12 paesi, co-creare insieme questo evento, i workshop, il programma e le regole di comunità giorno per giorno. Scendere tutti a Bologna per un giorno, non solo per visitare la città, ma anche per incontrare per strada le persone comuni, parlare con loro e mettere in scena con diversi linguaggi teatrali le loro storie, i loro sogni, e incontrare, in un luogo magico – la Nuova Arena Orfeonica – gli amici delle Comunità Bolognesi in Transizioneche stanno già lavorando per creare un futuro migliore. E poi terminare sognando in grande insieme (con il Dragon Dreaming) i prossimi passi, che diventeranno progetti concreti, come il nuovo network internazionale del Theatre for Transition.”

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TfT a Bologna – Dreamcatcher                           il Villaggio si riunisce

Vi prometto che presto scriverò un bel post, per ora scoprite cosa dice di noi la gente e guardatevi un po’ di foto e scoprite cosa raccontano di noi i “media”.

Luca

 

http://www.radiocittafujiko.it/a-monzuno-il-raduno-internazionale-del-teatro-di-transizione#.VbSe-yabBvR.facebook

https://www.facebook.com/pages/Theatre-for-Transition/1584186988464134?sk=info&tab=page_info

 

 

World Café in Valgandino

Dal gruppo guida della Valgandino in Transizione…

“A Gandino, lo scorso 23 maggio, non eravamo pochi (vedi la notizia a questo link:  http://transitionitalia.it/2015/05/27/ed-ecco-a-voi-valgandino-in-transizione/).

Abbiamo mosso il primo passo del cammino verso la Transizione: ora dobbiamo progettare il secondo, il terzo, il quarto… e vorremmo farlo insieme a Te!

Se vuoi proseguire il confronto iniziato durante il World Café del 23 maggio, oppure anche se non sei riuscito a partecipare, ma ti sta a cuore il futuro della Valgandino e vuoi impegnarti per renderla più resiliente, ti invitiamo

GIOVEDI’ 16 LUGLIO, alle ore 20.30,

presso il Santuario della SS. Trinità di Casnigo

(in caso di pioggia c/o la sala Guerini-Gualzetti della Biblioteca in P.zza S. Giov. Battista 1, a Casnigo)

Ci troveremo alle ore 20.00 in Piazzale Papa Giovanni XXIII (piazza del mercato) a Casnigo e saliremo al Santuario in car-pooling (oppure, per chi lo desidera, con una piacevole passeggiata di circa 30 minuti, su sentiero nel bosco).

In allegato trovi le immagini dei cartelloni utilizzati durante il World Café del 23 maggio e la restituzione delle idee emerse nei vari tavoli: le riprenderemo per svilupparle e per tentare di tradurle in iniziative concrete.

Termineremo verso le 22.30 con un brindisi/spuntino, per il quale ti invitiamo a portare il tuo bicchiere (così da evitare di produrre rifiuti “usa e getta”) e – se puoi – anche qualcosa da condividere.

Ricordati anche un maglione e una candela!

Un caro saluto e arrivederci a giovedì 16 luglio.

Il gruppo guida della Valgandino in Transizione:
Barbara, Elena, Giovanna, Gloria, Nadia”

Se qualcuno è interessato a partecipare, sarebbe meglio confermare la propria presenza entro il 14 luglio!

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Primo incontro per il nuovo Consiglio di Transition Italia: cosa è successo

scritto a 10 mani e 5 cuori da Pierre Houben, Silvia Neri, Giulio Pesenti Compagnoni, Deborah Rim Moiso, Giovanni Santandrea

 

Era il 2 maggio quando, con una prima sperimentazione delle metodologie proposte dalla sociocrazia, veniva eletto il nuovo consiglio di TI. Le sorprese sono state tante e ci hanno spiazzato un po’ tutti.

Riteniamo che il processo che è stato avviato non possa e non debba essere inteso come il classico “rinnovamento” che avviene in un gruppo. Rinnovamento sottintende che c’è un prima e un dopo, e che il dopo è meglio. Quello che è successo ha una qualità e un coinvolgimento ben più profondi. Chi da sempre si è impegnato nella creazione, sostegno e cura del movimento è più che mai dentro TI e rimane coinvolto nel processo. Più che di rinnovamento è giusto parlare di allargamento e coinvolgimento di nuove energie al servizio di Transition Italia. Poi c’è sempre chiara una consapevolezza, il processo di Transizione in atto nel nostro pianeta, le nostre iniziative locali di transizione, un’Associazione quale TI, hanno un senso su piani differenti, è utile che trovino una loro interconnessione, ma hanno una loro autonomia. Per questo sappiamo tutti molto bene che l’associazione ha un suo senso specifico, ma che da sola possiede un significato limitato.

Come persone che formano l’attuale consiglio, dopo avere sedimentato le nostre personali emozioni e  incertezze derivanti dalle nuove responsabilità,  abbiamo deciso di condividere nel modo più ampio e profondo possibile questa avventura. Per questo ci siamo riuniti a Monteveglio per 2 giorni, ospiti a casa di Silvia e Massimo Giorgini. E’ stata prima di tutto un’occasione di approfondire la nostra conoscenza reciproca, base indispensabile per una collaborazione proficua. Siamo saliti all’abbazia di Monteveglio e, nel fresco del parco, abbiamo utilizzato un Dragon Dreaming quale strumento per iniziare ad esplorare tutte le opportunità e potenzialità che potranno ispirare il nostro lavoro. Abbiamo focalizzato e concentrato l’attenzione su cosa è importante sviluppare per TI nei prossimi 12 mesi, immaginandoci un nostro primo traguardo al 21 giugno 2016. Ci siamo posti una domanda: come utilizzare le nuove energie a disposizione per l’evoluzione di TI e di tutte le iniziative locali che ora sono presenti in tutto il territorio italiano?  E con questa domanda abbiamo affrontato la prima fase del Dragon Dreaming legata al sogno.

E’ stata un’esperienza molto profonda e piacevole, che ci ha nutrito e arricchito, innanzitutto su un piano personale. Molte e diversificate sono state le intuizione che abbiamo “afferrato”. Abbiamo anche manifestato differenti polarità su aspetti importanti per l’associazione: rapporto tra attività volontarie e attività professionali, associazione prevalentemente fluida o con una struttura più definita, rapporto tra associazione e iniziative locali, conciliazione tra transizione interiore e cambiamenti nella vita quotidiana.

Con chiarezza abbiamo sentito l’importanza che TI riesca ad accogliere al suo interno le tante diverse modalità di impegno per favorire e dare supporto alla Transizione. Pensiamo che sia una priorità quella di  investire energie e pensare a progetti concreti per avviare all’interno di TI un processo di ascolto e connessione nei confronti di ciascuna delle iniziative di transizione attive, dormienti o in procinto di spiccare il volo presenti in Italia.

Tutto questo l’abbiamo cercato di riassumere in una frase, che nel Dragon Dreaming è rappresentata dallo Scopo del progetto. E dopo un serie di affinamenti e aggiustamenti è apparso come: “Per connettere il flusso di sogni e progetti di resilienza nella transizione italiana”.

Il Dragon Dreaming non è arrivato alla sua conclusione e mancano ancora dei passaggi. Ma ci è sembrato bello condividere fin da ora con tutta la rete queste prima parte del progetto.

Per salvare il mondo non basta un gruppo solo… dobbiamo essere almeno in tre…” è un riadattamento di una frase di Mollison che ben sintetizza le intuizioni dei 2 giorni.

Tutti coloro che vogliono tenersi in contatto diretto con noi possono usare la nuova casella di posta che è letta da tutti i consiglieri: ti-circle-consiglieri (at) googlegroups.com

 

Al nastro di partenza la Transition Fest 2015!

Per chi si domandava se quest’anno si sarebbe fatta la seconda Transition Fest, ecco le prime anticipazioni. Sì, si farà dal 2 al 4 ottobre, sempre ospiti di Panta Rei a Passignano sul Trasimeno. Il tema di quest’anno sarà: “Girovagando nella Transizione italiana: connettiamoci e celebriamoci“.

La Festa del 2013 ci ha fatto conoscere come è germogliata  la Transizione in Italia nei primi cinque anni. A distanza di due anni molte cose sono successe. Da allora sono sorte nuove iniziative locali, si sono rafforzate le reti di conoscenza, forse abbiamo più consapevolezza di quello che è utile per sviluppare una “via italiana” alla Transizione.

È quindi giunto il momento di incontrarci di nuovo per connetterci,  e riconnetterci, al flusso del cambiamento, per celebrare i nostri successi e le nostre difficoltà, per divertirci insieme con la Transition Fest 2015.  Presto sul sito di Transition Italia saranno disponibili informazioni più precise su programmi, costi e modalità di iscrizione. Per contatti scrivere a: trfest2015@gmail.com.

Scarica e diffondi il volantino dell’annuncio

ed ecco a voi… Valgandino in Transizione!

Rullo di tamburi….

Ecco il gruppo guida di Valgandino in Transizione!
transition gandino4Da sinistra a destra: Barbara, Giovanna, Gloria, Elena, Nadia.

5 donne determinate e competenti, pronte a catalizzare la transizione della Valgandino (BG) verso un futuro più resiliente.

Hanno iniziato con un primo incontro pubblico, un Transition Talk, organizzato a Gandino sabato scorso, a cui hanno preso parte tante persone davvero interessate…transition gandino2

In bocca al lupo ragazze, e benvenute a bordo!

Il ghiaccio e il cielo

Nuovo documentario francese di Luc Jaquet che tenta il risveglio nei confronti del riscaldamento globale. Non l’ho visto quindi vi segnalo solo la sua esistenza e il fatto che è stato presentato a Cannes.

Newsletter “nuovi articoli”

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Transition Training a Castiglion del Lago (PG) – 22/23 Agosto 2015

APRIAMO LE ISCRIZIONI AL TRANSITION TRAINING DEL 22 e 23 AGOSTO!

Quando: Sabato 22 e Domenica 23 agosto 2015
Dove: Fattoria Lara, Castiglion del Lago (PG)
Costo: 130 € + 10 € (iscrizione obbligatoria a Transition Italia)
Oppure 120 € + 10 SCEC + 10 € (iscrizione obbligatoria a Transition Italia)
Quote “anticrisi”: Transition Italia mette a disposizione alcune quote ridotte che verranno assegnate nei limiti del possibile a coloro che ne faranno motivata richiesta al momento dell’iscrizione.

DI CHE SI TRATTA?

I training esistono per sostenere coloro che sono interessati a far partire un’iniziativa ispirata alla Transizione nel proprio territorio. Sono workshop intensi e partecipati: per due giorni si esplorano insieme i temi “esterni” (risorse, clima, economia…) e interni della transizione. Si spazia dalla ricerca della motivazione personale alle dinamiche del cambiamento collettivo. Si fa esperienza pratica di tante tecniche di facilitazione che ci potranno essere utili nel lavoro di gruppo, come l’Open Space Technology e il World Café. Oltre a essere esperienze formative e arricchenti, sono naturalmente opportunità di fare rete.

Questo training si svolge a Fattoria Lara, una bellissima fattoria in riva al lago Trasimeno, un posto incantato e ricco di stimoli, iniziative, progetti e ispirazioni (e con il più bell’orto sinergico che abbia mai visto)…

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I facilitatori  saranno Martina Francesca e Giulio Pesenti.

Scaletta delle attività (solo indicativa):

PROGRAMMA DI SABATO

09:00 Accoglienza – Registrazione – Conosciamoci 10:00 Introduzione
10:15 Qualche mappa per scoprire chi siamo
10:30 Il contesto delle Transition Towns – il mondo esterno (1)
11:15 Pausa
11:30 Il contesto delle Transition Towns – il mondo esterno (2)
12:00 Introduzione ai principi e panoramica della Transizione + breve esercizio World Café
13:15 Pranzo
14:30 Visioni del futuro
15:15 Quale leadership per la Transizione?
16:15 Pausa
16:30 Fare crescere la consapevolezza
17:45 Domande e pensieri conclusivi
18:00 Disbrigo attività burocratiche

PROGRAMMA DI DOMENICA

08:30 Inizio attività
09:00 La Transizione interiore e il cambiamento + esercizio con la metodologia del Fishbowl
11:00 Pausa 11:15 Il metodo Open Space (esercizio pratico)
13:00 Pranzo
14:00 Incontrare i discendenti (esercizi di ecologia profonda – da Joanna Macy)
15:15 Pausa
15:30 Il movimento di Transizione fino a oggi…
16:30 Fare la Transizione in Italia: come cominciare – il piano d’azione personale e di gruppo
17:00 Chiusura del cerchio e feedback
17:30 Fine

Come ci organizziamo?

Pranzi: I pranzi saranno vegetariani e prodotti in loco dai nostri “osti” di Fattoria Lara, avranno un costo di € 10 a persona. Se vuoi aggiungere qualcosa di buono per le pause caffè, ne saremo tutti deliziati! Per la cena del sabato il gruppo si organizzerà in autonomia, con possibilità di rimanere in fattoria (cena 15E).

Dormire:

A Fattoria Lara sono disponibili posti letto in camerata e in camere private. I costi sono:

  • In camerata con lenzuola proprie 10 euro/pax
  • In camerata con biancheria  15 euro/pax
  • In camera privata con biancheria inclusa 30 euro/pax
  • Colazione a parte, 5 euro/pax

oppure

Ospitalità stile couchsurfing presso partecipanti di zona: per favore segnalate la vostra richiesta nella scheda d’iscrizione

DOVE: via Comunale dei Pieracci, 14 / Località Ferretto
Castiglione del Lago / Perugia

Treno: la stazione più vicina è Terontola (Cortona), ci organizzeremo per i trasporti da/per la stazione.

Abbigliamento e accessori: Consigliamo abbigliamento comodo e informale. Il Trasimeno è balneabile, infilate in borsa il costume da bagno, che non si sa mai…

 

SOSTIENI GLI “AGENTI DI CAMBIAMENTO”

Negli ultimi training sono arrivate ben più richieste di quote agevolate di quelle sostenibili – probabilmente segno che la crisi morde sempre di più (ne parliamo dettagliatamente qui). Nel caso cercheremo di facilitare soluzioni collegiali e creative (condividere le agevolazioni, chiedere ad amici, parenti associazioni di appartenenza di aiutare, ecc.).

Considerata questa situazione, nel form d’iscrizione troverete ora anche la casella “quota solidarietà”, per chi si iscrive e vuole donare una borsa di studio (anche parziale) ad un altro partecipante in difficoltà economica.

Se invece non puoi venire, non ti interessa, non ti senti portato, ma vuoi che altri abbiano la possibilità di fare questo Training contattaci per donare una o più borse di studio da dedicare a un/a partecipante motivato/a.

ISCRIZIONE

Compila on-line il FORM DI ISCRIZIONE. Riceverai una email con tutte le istruzioni per completare l’iscrizione.

Le iscrizioni saranno considerate in ordine di arrivo e verrà creata una lista di attesa nel caso in cui le richieste superino i posti disponibili. Gli iscritti a precedenti liste d’attesa avranno la precedenza sui nuovi iscritti.

PER ULTERIORI INFO:

Contatta deborah(at)larabatta.it, 347-4000174

Contiamoci! – Biellese che cambia

Proprio una bella storia da raccontare e condividere. Il tutto nasce da un sogno all’interno di Biellese in Transizione da parte di un gruppo di persone che vorrebbero dedicarsi al progetto Reconomy per il territorio. Lavorano con il metodo del Dragon Dreaming per realizzare questo sogno collettivo. Un anno di incontri per consolidare il gruppo e avviare le prime iniziative e progetti, ma una delle aree di azione individuate rimane sempre lì …. “fare una mappatura” di quello che già succede e delle persone, gruppi ed idee che si mobilitano. Sono consapevoli dell’importanza ma mancano le risorse, soprattutto di tempo. Ma la provvidenza sembra sempre essere in ascolto e quando si chiede si riceve ….. “E così è arrivato a noi Roberto, che in origine aveva contattato il Transition Network per fare uno stage-lavoro presso Reconomy Totnes, ma tramite vari step alla fine approda a noi dando la sua disponibilità e preparazione come neolaureato in Economia a Torino. Gli facciamo quindi subito la proposta indecente: “che ne dici di aiutarci nella mappatura?”. Ed è subito un sì entusiasta. Da quel momento sembra di viaggiare sulle montagne russe: presentazione, contatti, progettazione dettagliata e quindi eccolo qui il progetto “Contiamoci! – Biellese che cambia”.

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Roberto, che ha anche trovato subito in Edoardo, biellese e a Bologna per una parentesi di studio, un compagno di viaggio altrettanto motivato con il quale condividere questa fantastica esperienza. Partiranno il 13 giugno.

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50 giorni con bici, videocamera e taccuino per perlustrare le valli biellesi alla ricerca di “agenti di cambiamento” e raccontare le loro storie che costituiranno una bellissima storia collettiva di persone, imprese e associazioni che sognano e costruiscono un mondo diverso.

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Potrete seguire il viaggio di Roby e Edo sulla pagina FB dedicata e fare già da ora il tifo con tanti “like”. A breve si parte anche con il crowdfunding e ogni contributo sarà apprezzato e onorato. Grazie, grazie, grazie.

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Com’è andata a Malmo

L’aria che si respirava alla conference transizionista a Malmo (che è una cittadina nel sud della Svezia proprio a est di Copenaghen), era quella famigliare di tutti gli incontri che si realizzano nel contesto del movimento. Anche Ralph (hub del Belgio di lingua francese) che era ospite come me dell’evento ha avuto subito la stessa sensazione di familiarità e confidenza, di essere in un posto in cui sei già stato con persone che conosci da sempre.

Per gli svedesi è stata un occasione per tirare le somme e prendere atto di quante iniziative siano in corso nel loro territorio a livello locale. Le presentazioni di progetti si sono susseguite una dopo l’altra ed è emerso chiaramente che in alcune zone del paese c’è un bel fermento, altre invece non sono ancora state contaminate.

È molto difficile fare paragoni tra Italia e Svezia, il contesto è diverso per mille ragioni, la cultura, le dimensioni (immense) e l’organizzazione del paese, la disponibilità di risorse finanziarie, ma alcuni aspetti non cambiano.

Anche là è difficile far capire alle persone cosa sta succedendo esattamente, anche là è più facile dividersi che cooperare, anche là c’è il timore del nuovo e del diverso. Il governo attuale è fortemente orientato a destra e sta addirittura mettendo tasse sul fotovoltaico scoraggiando le rinnovabili…

Insomma, anche la Svezia non è poi questo paradiso di meraviglie che spesso immaginiamo e non è insensibile alle scosse del sistema che crolla e si trasforma.

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E nella migliore tradizione transizionista, alla sera tutti a magnà…

Una rete che prende consistenza, un hub particolare

Detto questo, alla conference si è visto che la rete di Transizione comincia oggi ad avere una presenza significativa e a garantire un sistema di relazioni estremamente interessante. Tanto si muove e la sensazione molto forte è che tantissimo si muoverà.

L’hub svedese ha caratteristiche piuttosto particolari, dalla nascita è stato collocato all’interno di un’altra organizzazione esistente, molto grande e solida. Questo gli ha conferito un carattere meno spontaneo di altri hubs, ma ha fatto sì che il gruppo fondatore fosse composto da persone con profili molto particolari, grandi competenze, capacità di visione strategica e di collegamento con entità chiave dell’organizzazione sociale del paese.

Questa genesi ha prodotto diversi effetti, alcuni anche non piacevoli, ad esempio molte tensioni nel gruppo e probabilmente una certa difficoltà a crescere insieme con modalità relazionali diverse. Un po’ per necessità un po’ per attitudine, tendono a ricorre a certi percorsi formali che noi qui in Italia abbiamo, per esempio, volutamente rifiutato fin dal primo giorno.

Proprio per questo hanno però potenzialità sorprendenti, ci siamo vicendevolmente scoperti e credo che possano nascere collaborazioni interessantissime con grande giovamento di tutti. La loro capacità e volontà di lavorare, oltre che dal basso, anche con le istituzioni è molto simile alla nostra, stanno sviluppando strumenti simili a quelli che sviluppiamo noi, hanno ottime relazioni con le università e i centri di ricerca… insomma ottimo. Stiamo tutti crescendo e maturando, è un segnale bellissimo.

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Una delle sessioni di meeting degli hub presenti: Danimarca, Finlandia, Belgio, Svezia e Italia

Anche Belgio, Danimarca e Finlandia

All’incontro di Malmo abbiamo anche fatto due sessioni di lavoro sul tema di una potenziale rete degli hub scandinavi. In particolare Svezia, Danimarca e Finlandia si sono interrogate sulla opportunità di trovare modi per lavorare assieme e coordinarsi nella strategia e nella pratica operativa.

Ci sono alcuni grandi temi comuni, come quello della progressiva “morte” del mar Baltico, che hanno certamente più probabilità di soluzione se vengono affrontati in modo organico e coordinato. Io e Ralph abbiamo contribuito con le nostre esperienze, soprattutto per arricchire il piatto delle possibilità e prendere spunto da cose che abbiamo già visto succedere in altre zone (si sta pensando a un raggruppamento in sud america, ed esiste già un embrione di raggruppamento regionale dell’Europa centrale).

La scoperta delle “Future Week”

Naturalmente è stata anche un’occasione per portarsi a casa nuovi strumenti operativi, in particolare ci è piaciuta molto l’idea delle “Settimane del Futuro” che gli svedesi praticano da anni e sono un’ottima “scusa” di coinvolgimento delle comunità in modo ampio.

Si tratta in pratica di programmi di eventi dedicati al futuro (in ogni senso possibile, quindi arte, cultura, tecnologia, visioni, ecc.) che vengono organizzate con il coinvolgimento dei comuni e alle quali sono invitati a partecipare tutti i soggetti di un certo territorio. A seconda delle dimensioni del comune coinvolto, le attività possono essere concentrate in un quartiere, in un’area specifica o interessare l’intero abitato (nel caso di piccole realtà). Sembra che qui questo tipo di approccio abbia avuto un buon successo, prendiamo nota.

Abigale

Abigale Sykes, la direttrice di LandetsFria, il giornale che ogni settimana dedica due pagine alla Transizione svedese.

LandetsFria: un giornale transizionista

Altra mossa vincente della transizione svedese (ah… dimenticavo, transizione si dice omställning) è stata quella di arrivare ad avere due pagine ogni settimana sul free press LandetsFria, che viene distribuito in tutto il paese. Lo realizza una cooperativa di giornalisti e lo dirige Abigale Sykes. Si è trattato di un canale molto utile per trattare costantemente i temi chiave, veicolare le date degli eventi e degli incontri, ottenere una certa visibilità negli ambienti più sensibili alle tematiche ambientali.

Durante questa conference Abigale si è messa personalmente in gioco chiedendo aiuto a tutti per rendere il suo lavoro di giornalista sempre più sinergico e a supporto delle attività di transizione. Ha chiesto a tutti consigli e indicazioni su come diventare più incisiva e su quali temi sia più importante evidenziare.

Voglia di lavorare insieme

Quello che mi sembra l’aspetto più importante di tutti è il grande interesse a lavorare insieme a livello internazionale. C’è sempre stato ovviamente, sta un po’ nel dna della Transizione, quello che è cambiato adesso è che gli hub sono più definiti e organizzati, insomma, sono davvero pronti a pensare a strategie anche su ampia scala geografica. La sensazione di tutti era quella di aver raggiunto un nuovo punto evolutivo… bene, molto bene.

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Lario dell’università di Malmo

E infine l’università

Per concludere, davvero buffo andare a fare una lezione all’università e ancora una volta un’esperienza interessantissima. In realtà tutto il mio viaggio è stato reso possibile (finanziariamente) da loro grazie all’attenzione di Fredrik Björk del Dipartimento di Studi Urbani dell’Università di Malmo. Persona squisita e contatto importantissimo perché direttamente impegnato nel Global Wellbeing Lab.

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Jann Forsmark uno dei fondatori dell’hub svedese

Fredrik non era a Malmo purtroppo, perché appunto in Butan a valutare lo sviluppo del Gross National Happines index (l’indice della felicità interna lorda), ma è stato così gentile da organizzare una lezione aperta con gli studenti del suo dipartimento che mi hanno ascoltato con incredibile attenzione e fatto domande estremamente mirate e intelligenti.

Li immaginavo però più consapevoli di noi italiani rispetto agli scenari da affrontare e i
nvece non lo erano, per chi sa di cosa parlo, la mappa del clima li vedeva praticamente tutti al centro come accade qui. Segno che in ogni luogo c’è ancora molto lavoro da fare per migliorare la nostra comprensione della realtà.

Per contro, in quei ragazzi c’era una freschezza e un’entusiasmo che temo qui sia completamente scomparso. Alla mattina ho avuto la fortuna di assistere a una presentazione di loro progetti ed erano davvero brillanti, fattibili e assennati (si capiva anche erano stati guidati da una docenza molto saggia). Ma quello che era impressionante era l’energia positiva e una generale fiducia nel futuro che qui sta sparendo.

Jann che è stato il mio “custode” in questi giorni svedese dice che comunque me la sono cavata, speriamo sia vero e di aver lasciato qualcosa di utile.

 

 

Convocazione Assemblea Transition Italia e Workshop Sociocrazia

Ci abbiamo messo un po’ di tempo ma abbiamo voluto cogliere l’occasione delle elezioni delle cariche associative di Transition Italia per utilizzare un metodo innovativo di partecipazione come quello Sociocratico.
Vorremmo che questo momento di condivisione possa rappresentare un passo verso una sempre più ampia connessione tra le iniziative locali di Transizione, il nodo nazionale e le esperienze che si stanno sviluppando a livello Internazionale nel Transition Network.

Per tutti questi motivi abbiamo strutturato l’evento in due giornate: venerdì 1 maggio si svolgerà un “Workshop Introduttivo alla Sociocrazia” e sabato 2 maggio si svolgerà l’Assemblea di Transition Italia.

Per organizzare al meglio le giornate ti chiediamo di iscriverti al più presto utilizzando il modulo di iscrizione on line.

Se vuoi avere delle informazioni in più sul workshop di Sociocrazia puoi scaricare il volantino

Venerdì 1 maggio 2015: Workshop Sociocrazia 

Orari: Accoglienza e registrazione dei partecipanti dalle 9, inizio alle 9:30 – termine ore 17:30
Luogo: sede Bologna dentro Porta – presso Biblioteca delle Donne, Via del Piombo, 5 – Bologna
Come raggiungere il luogo: con autobus: linea 32 circolare (dalla stazione centrale FS la fermata è di fronte al piazzale Medaglie d’Oro) – in auto: parcheggi nelle vicinanze
Costo: Quota fissa di partecipazione 35 € (compreso un pranzo vegetariano, per il bere ci affidiamo alla creatività di ognuno dei partecipanti)
Prenotazioni entro: chiediamo cortesemente di comunicare la propria partecipazione entro Domenica 26 aprile.
Numero max. partecipanti: 20, riservato dando la precedenza a coloro che intendono partecipare anche all’assemblea di TI del giorno dopo

 

Sabato 2 maggio 2015: Assemblea Transition Italia

Orari: Accoglienza e registrazione dei partecipanti dalle 9:00; inizio alle 9:30, termine entro ore 17:00.
Cosa faremo: Prima di affrontare le elezioni delle cariche sociali capiamo insieme le caratteristiche e gli scopi di un Hub nazionale come TI inserito nel Transition Network.
Scopriamo e definiamo insieme i ruoli e le qualità richieste per ciascuna carica.
Raccolta di proposte e idee per l’evoluzione prossima di TI .
Le elezioni per il rinnovo delle cariche saranno facilitate col metodo sociocratico da Fredjan Twigt.
Luogo: Centro Civico Borgatti  – Via Marco Polo 51  – Bologna
Come raggiungere il luogo: con autobus: linea 11 direzione Bertalia  (vicino alla stazione centrale FS) – in auto: parcheggi nelle vicinanze
Costo: Tesseramento Transition Italia + pranzo = 28 € (8 € per chi è già tesserato, compreso un pranzo vegetariano,  per il bere ci affidiamo alla creatività di ognuno dei partecipanti)
Prenotazioni entro: chiediamo cortesemente di comunicare la propria partecipazione entro Domenica 26 aprile.
Per partecipare all’assemblea è necessario essere soci di TI. Coloro che non fossero in regola con il pagamento della quota annuale di Euro 20 la potranno versare al momento dell’accoglienza