Doppio appuntamento transizionista in Brianza

Tenetevi liberi il 10 e 12 aprile! Neanche a farlo apposta capitano in Brianza due eventi in transizione nello stesso fine settimana 🙂

Il primo sarà venerdì 10 aprile alle 21.00: un Transition Talk a Lissone (MB), presso la sala polifunzionale della Biblioteca Civica (piazza IV Novembre, 2).

Sarà una serata introduttiva in cui cercheremo di capire cosa sta succedendo attualmente tra cambiamento climatico, picco del petrolio e crisi economica e poi vedremo qual è l’approccio della Transizione di fronte a questa crisi sistemica.

Naturalmente in un paio d’ore non si riesce ad approfondire proprio tutto… quindi per chi volesse saperne di più su Transizione ed economia, c’è una preziosa occasione il 12 aprile alle 16.00: a Sovico (Via Giovanni da Sovico, 96) avremo ospite Giulio Pesenti Campagnoni di Santorso in Transizione che ci parlerà di Ri-economy.
Questo incontro è il quarto della rassegna “Carote a Catinelle” organizzata dall’associazione L’Orteria di Macherio.

Aspiranti transizionisti della Brianza, vi aspettiamo!

Per informazioni su entrambi gli eventi: lorteria@gmail.com

6/7 giugno: Transition Training nel Biellese

Quando: Sabato 6 e Domenica 7 giugno 2015
Dove: Eden Sangha, Donato Biellese (BI), Tracciolino SP 512, Loc. Martignon
Costo: 130 € + 10 € (iscrizione obbligatoria a Transition Italia)
Oppure 120 € + 10 SCEC + 10 € (iscrizione obbligatoria a Transition Italia)
Quote “anticrisi”: Transition Italia mette a disposizione alcune quote ridotte che verranno assegnate a chi motiverà in modo convincente la sua richiesta al momento dell’iscrizione.

DI CHE SI TRATTA? 

I training esistono per sostenere coloro che sono interessati a far partire un’iniziativa ispirata alla Transizione nel proprio territorio. Sono workshop intensi e partecipati: per due giorni si esplorano insieme i temi “esterni” (risorse, clima, economia…) e interni della transizione. Si spazia dalla ricerca della motivazione personale alle dinamiche del cambiamento collettivo. Si fa esperienza pratica di tante tecniche di facilitazione che ci potranno essere utili nel lavoro di gruppo, come l’Open Space Technology e il World Café. Oltre a essere esperienze formative e arricchenti, sono naturalmente opportunità di fare rete.

I facilitatori di questo training saranno Cristiano Bottone e Martina Francesca.

Scaletta delle attività (solo indicativa):

PROGRAMMA DI SABATO

09:00 Accoglienza – Registrazione – Conosciamoci 10:00 Introduzione
10:15 Qualche mappa per scoprire chi siamo
10:30 Il contesto delle Transition Towns – il mondo esterno (1)
11:15 Pausa
11:30 Il contesto delle Transition Towns – il mondo esterno (2)
12:00 Introduzione ai principi e panoramica della Transizione + breve esercizio World Café
13:15 Pranzo
14:30 Visione di un futuro migliore
15:15 Creare un Gruppo di Guida, uno nuovo concetto di leadership
16:15 Pausa
16:30 Fare crescere la consapevolezza
17:45 Domande e pensieri conclusivi
18:00 Disbrigo attività burocratiche

PROGRAMMA DI DOMENICA

08:30 Inizio attività
09:00 La Transizione interiore e il cambiamento
11:00 Pausa 11:15 Il metodo Open Space (esercizio pratico)
13:00 Pranzo
14:00 Incontrare i discendenti (esercizi di ecologia profonda – da Joanna Macy)
15:15 Pausa
15:30 Il movimento di Transizione fino a oggi…
16:30 Fare la Transizione in Italia: come cominciare – il piano d’azione personale e di gruppo
17:00 Chiusura del cerchio e feedback
17:30 Fine

Come ci organizziamo?

Questo è un training inteso come residenziale in quanto siamo ospiti ad Eden Sangha, una cascina in montagna a 1000 mslm, centro olistico e permaculturale in divenire. E’ un luogo ai margini del selvatico che ha un’energia particolare, con vista strepitosa e bosco fatato. Naturalmente nessuno è obbligato a pernottare (se abita particolarmente nelle vicinanze) ma è consigliato e bello in quanto contribuisce allo spirito di gruppo e ci si diverte …  Fino a 8 persone possono stare in camerata condividendo un appartamento mentre la zona campeggio è quasi illimitata.

Pranzi e cena del sabato sera: 3 pasti vegetariani cucinati con amore con contributo di € 25 a persona. Se vuoi aggiungere qualcosa di buono per le pause caffè, ne saremo tutti deliziati!

Dormire: chi arriva da fuori può pernottare in camerata (contributo 13 Euro/notte -compresa colazione) oppure in tenda propria (8 Euro/notte – compresa colazione). Se avete bisogno di maggiore comfort e privacy, su richiesta possiamo aiutarvi a trovare ospitalità presso qualche alberghetto o B&B  della zona (segnalatelo nel form di iscrizione).

Raggiungerci : Se arrivate in treno, scendete a Biella S.Paolo e da li prendete l’autobus 330 fino a “Santuario di Graglia” (dove possiamo venirvi a prendere in auto se ci avvisate prima). Per chi invece arriva in auto, può impostare “Netro, La Bossola” e in seguito vi daremo le indicazioni su come raggiungere la cascina.

Viaggiare insieme è più bello e rispettoso dell’ambiente: non appena il training sarà confermato metteremo in contatto i partecipanti in modo che possano organizzare un viaggio condiviso quando possibile.

Abbigliamento e accessori: Consigliamo abbigliamento comodo e informale. Potrebbero essere utili delle leggere scarpe da trekking per qualche breve passeggiata nei boschi o in montagna.

SOSTIENI GLI “AGENTI DI CAMBIAMENTO”

Negli ultimi training sono arrivate ben più richieste di quote agevolate di quelle sostenibili – probabilmente segno che la crisi morde sempre di più (ne parliamo dettagliatamente qui). Nel caso cercheremo di facilitare soluzioni collegiali e creative (condividere le agevolazioni, chiedere ad amici, parenti associazioni di appartenenza di aiutare, ecc.).

Considerata questa situazione, nel form d’iscrizione troverete ora anche la casella “quota solidarietà”, per chi si iscrive e vuole donare una borsa di studio (anche parziale) ad un altro partecipante in difficoltà economica.

Se invece non puoi venire, non ti interessa, non ti senti portato, ma vuoi che altri abbiano la possibilità di fare questo Training contattaci per donare una o più borse di studio da dedicare a un/a partecipante motivato/a.

ISCRIZIONE

Compila on-line il FORM DI ISCRIZIONE. Riceverai una email con tutte le istruzioni per completare l’iscrizione.

Le iscrizioni saranno considerate in ordine di arrivo e verrà creata una lista di attesa nel caso in cui le richieste superino i posti disponibili. Gli iscritti a precedenti liste d’attesa avranno la precedenza sui nuovi iscritti.

 

PER ULTERIORI INFO:

Contatta ellen.bermann(at)gmail.com, 392-9059542

Incontro con Peter Senge!

Che notizia! Il progetto ScholaNova di Varano (link: http://exscuolavarano.net/) ospita ad Ancona, nel ridotto del Teatro delle Muse, il 9 Aprile, un incontro con Peter Senge, luminare del pensiero sistemico. Ci sarete?

Il documentario sulla Transizione in Italia

Celebrazione!
E’ disponibile da proiettare il documentario “Ricreazione” sulla Transizione in Italia.
Per avere il DVD del documentario (che dura 30min) potete scrivere a
Simona Peverelli

Per organizzare proiezioni pubbliche le autrici chiedono un contributo a sostegno del loro lavoro e sono disponibili per essere in sala a raccontare il loro giro d’Italia con la Transizione.

Democrazia Profonda in tour

C’è qualche gruppo in zona Roma, Firenze, Milano o Torino che si sente “chiamato” a collaborare con questo progetto?

Da iotunoicostruirecomunità, il blog di Melania Bigi

Sono partiti i preparativi per il primo tour italiano sull’Arte del Processo.

L’evento/tour ha come obiettivo quello di far conoscere la Democrazia Profonda in alcune città e creare una comunità che possa sostenere l’avvio della scuola italiana di Process Work (Arte del Processo), approccio sviluppato negli ultimi trent’anni da Arnold Mindell.

DDtour-terranuova-verticale

Le tematiche che affronteremo in questi seminari di introduzione saranno legate alla facilitazione dei conflitti nei gruppi e nelle relazioni, con la lente di lettura dell’approccio sistemico e profondamente democratico di consapevolezza di ranghi e potere. Allo stesso tempo vorremmo mostrare l’utilizzo della facilitazione su temi che possano coinvolgere attivamente le comunità locali dove faremo gli incontri: abbiamo pensato quindi di organizzare anche dei momenti di discussione, di Open Forum.

L’insegnante che si occuperà della formazione durante queste giornate è Ana Rhodes, dall’ecovillagio scozzese di Findhorn, con il nostro supporto (Melania Bigi e Genny Carraro). Dovremo chiedere una quota per la partecipazione al workshop (mentre il forum aperto sarebbe gratuito), per coprire i costi dell’insegnante, ma vorremmo che l’evento rimanesse economicamente accessibile a chiunque voglia partecipare: per questo cerchiamo posti gratuiti o con un affitto minimo, e abbiamo intenzione di utilizzare la formula dell’economia del dono, in modo che ogni partecipante possa dare in base alle sue disponibilità.

Queste le tappe:

– ROMA – 3 e 4

– FIRENZE – 6-8

– MILANO – 10 e 11

– TORINO – 13-15

Abbiamo ancora bisogno di trovare sale che possano ospitarci, ed associazioni locali che vogliano sostenere il progetto: se siete interessat* a collaborare in qualsiasi modo nell’organizzazione, se avete luoghi/comunità/tematiche da proporre….

iscrivetevi al gruppo FB!   https://www.facebook.com/groups/semididemocraziaprofonda/

scriveteci!   melania_bigi@yahoo.it   genny.carraro@gmail.com

Melania e Genny

Avviare un’Impresa di Transizione

Ciao a tutt*, poiché presto si terrà a Bologna un seminario sulla RiEconomy italica, ho pensato che sarebbe stato interessante avere un’idea di quanto sta succedendo nella “astronave madre” inglese e se può esserci in qualche modo di ispirazione. Buona lettura e buon anno a tutt*.

Da “Reconomy Project”. Traduzione di MR (h/t Federico Carocci)

Questo è il primo post di una serie sul processo di avvio di un’Impresa di Transizione. Su questo blog tenteremo di definire una Impresa di transizione e di guardare i primissimi stadi del “viaggio” in_the-_beginning2-352x198di start-up. Il nocciolo di questo post, e di quelli a seguire, formeranno una guida scaricabile per far partire un’Impresa di transizione che sarà disponibile all’inizio del 2015.

Cos’è un’Impresa di Transizione?

Negli ultimi anni c’è stata un’impennata delle Imprese Sociali, che commerciano a scopo sociale e reinvestono i propri profitti principalmente nell’impresa stessa. Un’Impresa di Transizione è semplicemente un tipo di Impresa Sociale che, mentre si occupa della sostenibilità dell’impresa, tende ad essere ancorata alla comunità locale e a soddisfare un qualche bisogno importante. Molte imprese commerciano a scopo sociale ma sono ancora una parte attiva di un sistema economico che sta degradando il nostro ecosistema e, mentre possono dimostrare una sostenibilità finanziaria, il loro utilizzo di risorse in particolare è insostenibile.

TE Principles

Principi di IT: suggeriamo che questi principi siano di ispirazione, scelti ed auto-valutati – non un qualcosa che richiediamo che ogni singola impresa abbracci sin dall’inizio. Questo non deve essere inteso come uno schema certificato.

Principi di IT: suggeriamo che questi principi siano di ispirazione, scelti ed auto-valutati – non un qualcosa che richiediamo che ogni singola impresa abbracci sin dall’inizio. Questo non deve essere inteso come uno schema certificato.

Un’Impresa di Transizione (IT) è un’entità commerciale finanziariamente fattibile* che soddisfa un reale bisogno della comunità, fornisce benefici sociali ed ha impatti ambientali benefici, o perlomeno neutri.

* fattibilità significa che perlomeno soddisfi i costi e significa che si può praticare lo scambio di cose che non siano denaro. Continua a leggere

La Banca d’Inghilterra indaga i rischi di una “bolla del carbonio”

Da “The Guardian”. Traduzione di MR

Inchiesta per valutare le possibilità di un collasso economico se le regolamentazioni per il cambiamento climatico rendessero i beni di carbone, petrolio e gas privi di valore

Vista aerea delle sabbie bituminose a Fort McMurray, Alberta, Canada. Se viene raggiunto un accordo globale per limitare le emissioni di carbonio per i 2°C, le riserve di carbone, petrolio e gas non potrebbero essere bruciate. Foto: Alamy

Di Damian Carrington

La Banca d’Inghilterra sta per condurre un’indagine sul rischio che le società di combustibili fossili causino un grande collasso economico se le future regolamentazioni sul cambiamento climatico rendessero i beni di carbone, petrolio e gas privi di valore. Il concetto di una”bolla del carbonio” si è guadagnato un rapido riconoscimento dal 2013 e viene preso in considerazione sempre più seriamente dalle grandi società finanziarie, comprese Citi Bank, HSBC e Moody’s, ma l’indagine bancaria è finora il riconoscimento più significativo da parte di un istituto regolatore. La preoccupazione è che se i governi del mondo adempiono ai loro obiettivi accordati di limitazione del riscaldamento globale a +2°C tagliando le emissioni di carbonio, allora circa 2/3 delle riserve provate di carbone, petrolio e gas non possono essere bruciate. Essendo le società di combustibili fossili fra le più grandi del mondo, forti perdite del loro valore potrebbero indurre una nuova crisi economica.

Mark Carney, il governatore della banca, ha rivelato l’indagine in una lettera al comitato per il controllo dell’ambiente (EAC) della House of Commons, che sta conducendo la propria indagine. Carney ha detto che c’è stata una discussione iniziale all’interno della banche sui beni di combustibili fossili “immobilizzati”. “Alla luce di queste discussioni, approfondiremo ed amplieremo la nostra indagine sull’argomento”, ha detto, coinvolgendo il comitato di politica finanziaria che ha l’incarico di identificare i rischi economici sistemici. Carney ha sollevato il problema ad un seminario alla Banca Mondiale in ottobre. La notizia dell’indagine della banca giunge nel giorno in cui si aprono i negoziati per l’azione sul cambiamento climatico a Lima, in Perù, e mentre una delle società energetiche europee più grandi, la E.ON, ha annunciato che stava per scorporare gli affari legati ai combustibili fossili per concentrarsi sulle rinnovabili e sulle reti. L’IPCC dell’ONU ha recentemente avvertito che il limite di emissioni di carbonio coerente con i +2°C si stava avvicinando e che l’energia rinnovabile dev’essere perlomeno triplicata.

“I politici ed ora le banche centrali si stanno svegliando rispetto al fatto che gran parte del petrolio, carbone e gas delle riserve mondiali dovrà rimanere nel sottosuolo, a meno che la cattura del carbonio e le tecnologie di stoccaggio non possano venire sviluppate più rapidamente, ha detto Joan Walley MP, che persiede la EAC. “E’ tempo che gli investitori riconoscano anche questo e mettano in conto l’azione per il cambiamento climatico nelle loro decisioni sugli investimenti in combustibili fossili”, ha detto la Walley al Financial Times. Anthony Hobley, amministratore delegato del thinktank Carbon Tracker, che è stato importante nell’analisi della bolla del carbonio, ha detto che l’ultima mossa della banca potrebbe portare a cambiamenti importanti. “Le società di combustibili fossili dovrebbero rivelare ora quante emissioni di carbonio sono racchiuse nelle loro riserve”, ha detto. “Al momento non c’è alcuna coerenza nei rapporti, quindi è difficile per gli investitori prendere delle decisioni informate”. ExxonMobil e Shell hanno detto all’inizio del 2014 che non credevano che le loro riserve di combustibili fossili sarebbero state immobilizzate. A maggio, Carbon Tracker ha riportato che oltre 1 trilione di dollari viene attualmente scommesso in progetti petroliferi ad alto costo che non vedranno mai un ritorno se i governi del mondo adempiono ai loro impegni sul cambiamento climatico.

Dal FilFest di Catania

A Catania, al Festival della Felicità Interna Lorda, alla chiusura del workshop su Ri-Economy e Transizione

cerchio chiusura

un momento del laboratorio

incroci nella citta felice

Un po’ di Transizione a Catania…

Questo weekend sarò a Catania ospite del FIL FEST, il Festival della Felicità Interna Lorda… e non vedo l’ora! Il programma si annuncia ricco di stimoli interessanti e solo a leggere i titoli dei vari interventi mi viene il batticuore (utopia… sogno… riabitare… permacultura… città felici… ma che meraviglia!!)

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Dal canto mio porterò un po’ di Transizione e di Ri-economy in scena, sabato 6 dicembre alle 11.30. L’idea è raccontare un po’ quello che sta succedendo in giro per il mondo della Transition, con un focus sull’imprenditorialità e le nuove idee di impresa (circolare, resiliente, localizzata… felice!?). Dopo qualche chiacchiera, ci tufferemo in un workshop ispirato a quello che è successo nel 2012 alla Transition Conference (potete leggere il resoconto di Ellen, qui: https://transitionitalia.wordpress.com/2012/09/18/costruire-uneconomia-alternativa-in-3-ore/) detto che noi invece di tre ore ne avremo una scarsa—ma notoriamente, in Sicilia tutto è possibile… quindi stiamo a vedere che succede!

L’evento è gratuito ma i posti sono limitati, potete prenotarvi da questo link: http://www.filfest.org/?p=127

Rob e i ragazzi di Bologna

“Grow in Transition”, Rob Hopkins e i ragazzi di alcune scuole superiori di Bologna in versione “delux” con oversound della splendida traduzione di Deborah Rim Moiso. Grazie a Serpieri City Farm per questa nuova versione.

Immaginiamo un quartiere felice a Catania dal 4 al 6 Dicembre al Festival della Felicità Interna Lorda

Questo laboratorio si ispira alle Città di Transizione e al percorso della “Ri-economy”, che promuove un’imprenditoria locale, resiliente e portatrice di benessere sul territorio. Durante il Fil Festival Festa della Felicità Interna Lorda, proveremo a costruire, guidati da Deborah Rim Moiso, un “quartiere felice” che risponda ai nostri bisogni e rifletta le nostre aspirazioni.

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Quest’anno abbiamo scelto di dedicare il FILfest al tema delle Città Felici.
Vorremo tornare a riflettere sul nostro modello di sviluppo urbano, per capire come valorizzare un patrimonio relazionale capace di determinare il benessere delle persone, nei luoghi di lavoro come nella vita sociale e familiare.

Anche quest’anno il festival sarà auto finanziato, per sostenere il progetto potete fare una piccola donazione attraverso questa piattaforma

http://buonacausa.org/cause/filfest#.VEOHo6Ab8-Q.facebook

Il programma completo del Festival lo trovate qui:

http://www.filfest.org/?page_id=293

Ci vediamo a Catania, a presto!

Il documentario va in tour (col vostro aiuto)

Il documentario “RICREAZIONE”,  che racconta le storie della Transizione in Italia è pronto a farsi vedere in giro!

Qui c’è il trailer:

Per organizzare una proiezione nella vostra città/quartiere/iniziativa, mettetevi in contatto con Giulia, Carlotta e Simona: trovate le loro mail sulla pagina “chi siamo” del sito dedicato al loro lavoro:  http://www.viaggionellatransizione.com/

 

Com’è andata a Campogalliano

TrainingCampogalliano

Un Transition Training intenso (come sempre) e particolare (come qualche volta accade). La particolarità sta nel fatto che questo gruppo veniva praticamente tutto da Campogalliano ed è in condizioni di mantenere le relazioni in modo relativamente semplice. Il secondo aspetto interessante è che al training ha partecipato anche la loro Sindaca, arricchendo considerevolmente prospettive e possibilità.

Non posso non far notare inoltre la qualità di questa partecipazione, so che pagherà per settimane il fatto di non aver mai guardato il telefono, risposto ad un’email, fatto una chiamata. È invece rimasta con noi, al 100%, per tutto il tempo. Chi lavora con amministratori sa che non è una cosa banale, quindi davvero grazie.

In particolare, questa presenza consentirà in futuro, se l’Iniziativa di Transizione di Campogalliano si attiverà realmente, di basare le relazioni con l’amministrazione locale su una profonda condivisione dei linguaggi e delle metodologie della transizione. Potrebbe effettivamente fare una grande differenza e semplificare molti processi (a Monteveglio è stato così).

Esperienza molto bella quindi e da tenere sotto osservazione per scoprire cosa accadrà nei prossimi mesi. Se andranno avanti consiglio di provare ad arrivare a una delibera di partnership strategica come fu quella di Monteveglio a suo tempo.

Grazie a tutti per l’impegno e la pazienza, io e Martina ci siamo trovati benissimo, il CAT è un luogo caldo e accogliente, molto piacevole lavorare lì. Grazie davvero a Daniela e agli altri “abitanti” di questa struttura di averci offerto asilo.

Come al solito si è mangiato meravigliosamente e a crepapelle (ma si sa, i training fanno ingrassare). Grazie quindi a tutti, ai solerti organizzatori campogallianesi e a Luca per essersi messo in gioco in questo modo (e per averci costantemente aggiornato su temperature e rischio alluvione).

Invito chi è stato con noi a utilizzare i commenti a questo post per considerazioni, scambi, idee, suggerimenti… un abbraccio.

______
NOTA:
Quando un’iniziativa di Transizione vuole diventare ufficiale qui ci sono un po’ di istruzioni.

RiEconomy in stile biellese…

Ore liete_poster8

Proseguono gli esperimenti di RiEconomy con un focus nel biellese dove prevista questa serie di incontri per ragionare di riprogettazione dell’economia di quell’area. Si comincia il 12 novembre, come vedete dal volantino e si arriva fino all’11 febbraio centrando ogni incontro su un tema chiave, con un relatore in grado di approfondire alcuni aspetti, ma lasciando spazio alla libera fermentazione delle idee…

I sei incontri seguiranno infatti un percorso d’interazione e scambio creativi, e saranno propedeutici a un grande evento visionario che si terrà il 28 febbraio e 1 marzo 2015:  in queste date, tutti i principali agenti del cambiamento del Biellese avranno la possibilità di condividere le proprie esperienze e i propri sogni per co-creare un futuro migliore per il territorio, legato ad un’economia più giusta, più umana, più bella ed accessibile a tutti.

Per un maggiore dettaglio allego qui il documento di presentazione di questo percorso che potete studiarvi con calma prima di gettarvi nella magica danza delle “Ore liete di RiEconomia”.

Rob a Bologna, visto da Rob

Stretta di mani col Sindaco di Bologna

Da “Transition Culture”. Traduzione di MR

 

Sono appena tornato da una due giorni dentro e nei dintorni della bella città di Bologna, in Italia, dove ho partecipato ad una serie di eventi che mi hanno dato l’impressione di aver generato una buona attrattiva efficace intorno alla Transizione. L’Italia si trova in un momento interessante, ad un bivio. Il suo governo sta proponendo un nuovo disegno di legge per aprire il paese al fracking e alle trivellazioni in mare per petrolio e gas, sostenendo che questo è ciò che permetterà alla pessima situazione economica del paese di riprendersi. C’è molta opposizione a questo, quindi parte della mia speranza riguardo al viaggio era di essere in grado di esporre una strada alternativa, di mostrare cosa può offrire la Transizione a queste discussioni.

Dato che l’Italia non ha nessuna crescita e che la situazione sta peggiorando, forse piuttosto che aprire il paese all’estrazione da parte delle compagnie del fracking e ai dirigenti petroliferi, potrebbe essere che invece essa diventi consapevolmente la prima economia post crescita del mondo? E’ senza dubbio più adatta di molti altri paesi europei a fare questo, con una maggiore risorsa di energia solare e sta già generando molta energia rinnovabile. La sua cultura del cibo locale è probabilmente più intatta che in gran parte dei paesi europei. Potrebbe modellare il futuro al quale inevitabilmente dovremo passare.


Ma l’Italia, come mi hanno ricordato tutti ovunque sia andato, “è molto complicata”. Il suo sistema politico è di una confusione sconcertante, con governi di coalizione che cambiano con regolarità allarmante, con partiti politici fortemente trincerati e felici di fare qualsiasi cosa per minarsi fra loro e il senso che, come mi ha detto Cristiano Bottone di Transition Italia, “qualsiasi cosa tu voglia fare come gruppo di Transizione, da qualche parte c’è una legge che lo impedisce”.

Quindi la comune esperienza delle persone è che fare avvenire il cambiamento è molto difficile e che le possibilità, e il sistema, sono tutti contro. Eppure la diffusione della Transizione in Italia, e il modo abile con cui hanno costruito le connessioni con le persone in molti dei luoghi in cui gli ostacoli possono essere rimossi, è un vero indicatore del fatto che forse c’è un altro modo di far accadere le cose.

E’ stato questo lo sfondo del mio viaggio a Bologna, provare a ispirare e coinvolgere le persone in alcune delle istituzioni chiave che potrebbero aiutare ad accelerare realmente le cose a Bologna, che probabilmente è la città più progressista d’Italia ed è il luogo in cui è più probabile che un tale approccio possa radicarsi.

Essendo arrivato in treno, ho cominciato il martedì mattina alla Sala Centro Fiori in città con un incontro per studenti ed insegnanti da 5 diverse scuole di Bologna e dintorni. Alcuni erano studenti di agraria, ma anche di diversi altri indirizzi. Erano circa 300 e si è rivelata essere una sessione affascinante.

Ho parlato in particolare di Transizione e cibo e come dovrebbe essere una nuova cultura del cibo. Erano tutti attenti, hanno posto alcune domande interessantissime e mi hanno applaudito quando ho parlato di coltivare funghi sui fondi di caffè! (Immagino che Bologna produca molti più fondi di caffè di Exeter, il luogo da cui proviene l’esempio che ho usato …). Ecco il video di quella conversazione:

https://www.youtube.com/watch?v=DaRGmI4BthY

Dopo la conversazione, molti studenti si sono raccolti intorno a me per sapere come potevano iniziare a fare Transizione nelle loro scuole. Gli insegnanti hanno parlato delle cose che stavano già succedendo e come piacesse loro l’idea di mettere tutto insieme nell’idea di una Scuola in Transizione. Sono rimasto davvero toccato dal livello di entusiasmo fra i ragazzi, molto stimolante.


Poi con Cristiano Bottone di Transition Italia, la mia splendida interprete Deborah e Glauco, il nostro autista di San Lazzaro Citta’ di Transizione, ci siamo diretti alla mitica Monteveglio, il luogo di nascita della Transizione in Italia. Un bel paesino ai margini di un parco nazionale, la mia prima impressione è stata come fosse fresca e deliziosa l’aria.

                                                                 Monteveglio

Dopo un pranzo delizioso che comprendeva una deliziosa schiera di cibi locali e la prima volta che ho visto tartufi veri raccolti quella mattina nel bosco, ci siamo diretti alla Sala Consorzio Vini, uno splendido edificio ai margini del paese, per un incontro informale con molti Sindaci italiani e funzionari di autorità locali che stanno lavorando, a livelli diversi, per integrare la Transizione nel loro lavoro. A quell’incontro siamo rimasti tutti d’accordo di incontrarci di nuovo e di rimanere in contatto in modo regolare, un passo importante per il loro lavorare insieme. Poi siamo passati alla modalità intervista, facendo un sacco di interviste per la RAI TV,la BBC italiana (troppo buono Rob, ndt.), per un documentario che faranno sulla Transizione così come con l’Italia Che Cambia.

 

La parte finale della giornata è stata, essendoci riavviati verso Bologna, un raduno transizionista di persone che fanno Transizione in città e nei dintorni. E’ stata una festa di celebrazione, con una deliziosa cena condivisa, dell’ottimo vino e birra locale, dove ho incontrato delle persone splendide. C’è stata anche una performance teatrale ispirata alla Transizione, musica ed altre forme di giochi collettivi molto divertenti. Verso le 10, essendomi svegliato alle 5 quella mattina senza aver dormito bene sul vagone letto, le palpebre hanno cominciato a scendere e mi sono diretto al B&B in cui alloggiavo.

Divertimento improvvisato con diverse persone della Transizione Bolognese…

Divertimento improvvisato con diverse persone della Transizione Bolognese…

Era una stanza splendida in cui risvegliarsi. Proprio in cima di una casa alta, si godeva della vista della città, sui sui tetti, le chiese e le torri per le quali la città è famosa. Grazie alla mattinata molto limpida, è stata una gran bella vista. Il primo evento della giornata era alla Sala Farnese, in Municipio a Bologna, un palazzo incredibile. Amo i vecchi palazzi e questo era davvero bello.


 

Si entra da una serie di grandi scalinate con strane pietre lungo ogni scalino che era, mi hanno spiegato, perché erano state progettate nel periodo medievale per permettere alle persone di salire e scendere a cavallo. Soffitti dipinti in modo incredibile, affreschi antichi. L’evento si chiamava “Verso una società low carbon” e si è tenuto in una bella sala con affreschi, dipinti antichi ed un soffitto molto alto.

Soffitti medievali dipinti incredibilmente belli in Municipio

 

Soffitti medievali dipinti incredibilmente belli in Municipio

L’incontro è stato presentato dal Sindaco di Bologna, Virginio Merola, ecco il suo discorso:

Poi ci sono stati alcuni relatori dell’Università di Bologna che hanno a loro volta dato una mano ad impostare il contesto: Dario Braga, Patrizia Brigidi e Alessandra Bonoli. Ecco Dario Braga:

Cristiano ha fatto un’introduzione e quindi ho parlato io per circa 40 minuti, dopo di che sono seguite molte belle domande e risposte. Ecco il video di quel discorso.

C’era molto brusio in sala, sembrava che la gente fosse molto stimolata ed entusiasmata. In seguito ho incontrato un sacco di gente. Poi, una volta che il tutto si avviava alla conclusione, mi sono avviato all’uscita con diverse persone di Transition italia per una pizza in un ristorante biologico locale di Bologna, in effetti molto buono, devo dire.

Sull’antica scalinata costruita per il passaggio dei cavalli con diversi membri di Transition Italia

Sull’antica scalinata costruita per il passaggio dei cavalli con diversi membri di Transition Italia

L’evento pomeridiano si teneva all’Università di Bologna, l’Università più antica del mondo. Di recente hanno dato inizio un’iniziativa chiamata ‘Alma Low Carbon’, una “squadra di ricerca integrata” che mette insieme diversi dipartimenti per, come dicono loro stessi, “lo scambio e l’integrazione delle competenze della nostra Università nei campi della riduzione delle emissioni di CO2 e dei gas climalteranti”.

Discorso all’Università

Billy Connolly?

Discorso all’Università

Il mio discorso si è focalizzato su “come potrebbe essere un’Università in Transizione?” Ho fatto una riflessione sul fatto che nell’Università in cui sono andato, dove studiavo sostenibilità, c’erano solo erba e cemento e non rappresentava in alcun modo quello che stavamo studiando. Come sarebbe stata, ho chiesto, se un’Università fosse una vetrina, incorporando ad ogni livello gli approcci della Transizione?

Insegnerebbe in modo diverso, si relazionerebbe diversamente, con la comunità userebbe i suoi appalti in modo diverso, produrrebbe la propria energia e così via. Quando il tutto è finito, ci siamo diretti fuori verso l’aria fresca della sera, siamo passati di fianco ad una statua in un corridoio dell’Università che sembrava di Billy Connolly, e quindi è cominciato il lungo viaggio di ritorno a casa.

Colonnato illuminato in modo splendido sulla via per la stazione

Colonnato illuminato in modo splendido sulla via per la stazione

Lascerò a questa citazione da un post sul blog de l’Italia Che Cambia le ultime riflessioni sul viaggio:

Che dire di questa visita? La tela di relazioni che sta nascendo, il positivo interesse di istituzioni di livello nei confronti dell’idea della Transizione e il grande riscontro che essa ha avuto fra i ragazzi di scuole e università, sono tutti aspetti che confermano la bontà del percorso fatto sinora e pongono ottime basi per un ulteriore salto di qualità, che – come sta già avvenendo in Gran Bretagna e in molti altri paesi – abbia la capacità di mettere a sistema il lavoro dei tanti agenti del cambiamento in Italia. Ma ciò che forse ci ha rincuorato e rinvigorito di più sono state la simpatia, l’umiltà e la grande positività che Rob Hopkins è stato capace di portare fra noi, facendoci cogliere, al di là di studi e progetti, la vera essenza della Transizione.

Grazie a tutti coloro che sono venuti, a chi ha organizzato, a Deborah, la Traduttrice di Transizione, a Glauco per i passaggi, a Cristiano per tutto il lavoro organizzativo, al mio ospite, a tutte le persone meravigliose della Transizione che ho incontrato per il grande lavoro che stanno facendo e all’Università per l’invito.