Oltre Parigi e la #cop21

Il percorso della COP 21 di Parigi ricorda, una volta di più, quello di Copenaghen e della COP 15. Una serie di conferenze “verso Copenaghen”, una intensa settimana (doppia) di negoziati e quindi, dopo i risultati, l’interesse di sapere cosa è successo. Dopo Copenaghen, oltre Copenaghen ecc ora si sono trasformate in “oltre Parigi”, dove però i risultati, almeno secondo alcune vision, sono stati diversi, per non dire storici come detto e scritto anche io.

D’altronde è noto che a Parigi non abbiamo (e non poteva essere fatto) “salvato il mondo”. Parigi infatti ha l’obiettivo, ambizioso, di limitare il riscaldamento del pianeta “ben al di sotto di 2°C rispetto all’era preindustriale”, o ancor meglio a 1.5°C. A fronte di questo però gli impegni di riduzione proposti dai membri UNFCCC sono largamente insufficienti e ben difficilmente sarà rispettato l’obiettivo 2°C. Con che conseguenze, giuridiche ma soprattutto “pratiche”, tutto da vedere ed approfondire.

Come comunicare, dunque,  i risultati di Parigi e della COP 21? Soprattutto, che dire a una platea particolare, come gli insegnanti a un corso di formazione, e quindi gli studenti, in classe fra pochi già attivi su progetti su cambiamenti climatici e poi in aula magna affollata e più formale?

Anzitutto, se gli INDC (gli impegni di riduzione) non sono vincolanti, per l’Italia invece l’impegno, presentato come e con l’Unione Europea, lo è appunto nei confronti dell’Europa. Il metodo degli INDC in fondo ricorda i pranzi transizionisti: “ognuno è benvenuto e porti ciò che vuole da condividere con gli altri”. A Parigi, “ogni impegno di riduzione è benvenuto”, è stato detto, “e se ne prenderà atto”.

Prendiamo perciò atto che l’ONU e gli Stati arrivano fin qua, e prendiamolo come base di partenza. Forse non rispetteremo l’obiettivo dei 2°C, ma altrettanto forse eviteremo i 4°C. E “lavoriamo con”, anche  con le Nazioni Unite oltre che con le Amministrazioni Locali per colmare il famigerato GAP di 15 miliardi di tonnellate di CO2.

Quel che mi è uscito dopo la prima conferenza “oltre Parigi” è qui, in un slideshare molto “ricco”  e in attuale ulteriore aggiornamento (al corso c’era tempo a disposizione per approfondire e far capire anche cosa è una COP e cos’è la Convenzione sul Clima UNFCCC). Portato poi nell’aula magna in versione ovviamente ridotta e tagliata. Il tutto “condito” con alcuni video scelti “sul momento” (i miei quattro passi sul clima, video di alcune COP storiche, il paradosso di Jevons, ecc), e preceduto, con gli insegnanti e in classe, da una “mappatura” in stile transizionista; discreta la preoccupazione per i cambiamenti climatici, ma nulla (prima del mio intervento) quella sul picco del petrolio.

Per finire, in aula magna, ho chiesto agli studenti, prima di uscire, di passare e scrivere una parola, la prima che veniva loro a mente, su un foglio con un pennarello.

Dopo alcuni tentennamenti, ha prevalso il “contagio” e molti studenti sono passati a scrivere la loro sensazione dopo la chiacchierata su Parigi. Ecco i risultati.

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Le sensazioni degli studenti del Liceo Gandhi di Merano dopo una conferenza in aula magna sui cambiamenti climatici e la COP 21

 

Il promettente cartellone all'ingresso del Liceo Gandhi a Merano

Il promettente cartellone all’ingresso del Liceo Gandhi a Merano