Ricostruire l’economia del dono tramite l’Empowered Fundraising
Ecco che siamo pronti a raccontare com’è andato il secondo workshop condotto da John Croft (grazie a Pingus di Transition Ferrara !!):
Durante lo scorso fine settimana si è tenuto il seminario di Empowered Fundraising con John Croft presso Ecotoys, a Fenegrò (CO). Per alcuni di noi è il secondo incontro con John dopo il Seminario sul Dragon Dreaming di Ottobre per altri la prima, per entrambi è un incontro energizzante e ricchissimo di stimoli, gli appunti hanno riempito pagine e pagine.
Tutto parte dal nostro rapporto con il denaro, segnato da ferite profonde; questo è determinato da come viene creato il denaro, attraverso il meccanismo del debito, e dalle sue funzioni economiche e politiche.
Funzioni economiche:
– E’ un mezzo di scambio – la moneta supera i problemi del baratto facilitando lo scambio nei casi in cui non si trovi la doppia coincidenza del bisogno, in questo senso è molto pratica.
– E’ misura di valore – è un metro di misura tale e quale le misure della lunghezza, del volume ma… si può misurare tutto con il valore del denaro? una vita umana quanto vale? una vita umana di un europeo e di un etiope valgono allo stesso modo nel nostro sistema attuale?
– Come riserva di valore – il denaro può essere facilmente immagazzinato e recuperato senza troppa perdita di valore, ma… questo toglie denaro in circolazione dalla comunità, la quale perde il denaro immesso inizialmente ed utilizzabile per i suoi scambi.
Funzioni politiche:
– E’ un mezzo per razionare l’accesso ai beni e servizi scarsi – ci sono beni o servizi che si trovano in piccole quantità, il denaro funge da filtro al loro accesso, non ce n’è per tutti ma… (un esempio) se una multinazionale del farmaco deve scegliere se investire in una pillola contro l’obesità (una realtà nella ricca civiltà occidentale) ed uno contro la malaria in Africa dove non c’è ricchezza… dove sceglierà di investire per avere più ritorno secondo il sistema economico attuale?
– E’ un mezzo per produrre denaro – il denaro può essere usato per comprare denaro: al momento del ribasso la valuta A è acquistata con la B, quando la valuta A risale di valore userò la mia riserva di B per ri-acquisire valuta A realizzando un guadagno (questo è un esempio molto semplice, esistono varianti più complesse); questa forma di guadagno è completamente slegata dal mercato fisico, si realizza grazie al grande accumulo di denaro.
– E’ un mezzo per acquisire potere – accumulare denaro, usarlo per guadagnarne altro, conferisce potere sociale, politico ed economico nell’ambito della comunità.
Accade spesso che le diverse funzioni siano in contraddizione l’una con l’altra.
Durante questo escursus numerosi “aha!” (o momenti di chiarificazione, sorpresa) tra cui quelli che riguardano come mai ogni volta che parliamo o affrontiamo il tema denaro pare di entrare in un campo scomodo e molto tabù, in cui si rifiuta anche solo il concepire di proporre attività a pagamento per esempio; forse sentiamo quanto questo sistema economico si è talmente insinuato nelle comunità influenzando persino le nostre relazioni… e vorremmo trovare un momento di stacco?
Empowered Fundraising si inserisce in questo sistema attuale, ricostruisce l’economia del dono, meccanismo alla base delle comunità prima che si inserisse il sistema economico come lo conosciamo, e le disgregasse; Empowered Fundraising vuol dire prima di tutto donare l’opportunità di ri-costruire qualcosa di concreto usando gli strumenti che abbiamo a disposizione: i nostri progetti che richiedono fondi, il nostro desiderio di ricreare comunità, il denaro in circolazione, dando l’opportunità al donatore di entrare a far parte di una nuova comunità in cui la cosa più preziosa non è il denaro in se stesso ma il desiderio di partecipare al progetto, il dono del proprio entusiasmo, della propria disponibilità.
Un si od un no vengono accolti allo stesso modo dall’offerente proprio per celebrare una relazione invece di una richiesta esaudita o meno (non avevo mai pensato che un no potesse essere accolto in questo modo! aha! mi sono perso qualcosa per strada, la nostra relazione col denaro è proprio da ripensare con tutta la creatività che possiamo mettere in atto!).
Viviamo con tre grandi credenze che alimentano il nostro sistema attuale, il quale a sua volta le alimenta:
- non ce n’è mai abbastanza
- di più è meglio
- è così che vanno le cose, non c’è alternativa
Fintanto che continueremo ad aderire a queste credenze inibiremo i veri potenziali che abbiamo, il rapporto con il denaro non cambierà, continueremo a voler crescere e a perpetuare il consumo e lo spreco; contrariamente riusciremo ad iniziare una transizione verso un sistema più equo con noi stessi e la nostra comunità, riusciremo ad accrescere la nostra resilienza e quella della comunità in cui viviamo, riusciremo a restituire alla Terra più di quanto gli stiamo togliendo.
Vogliamo fare tesoro degli insegnamenti di John e utilizzare ancora di più i suoi metodi e riflessioni nelle nostre iniziative locali di transizione.
Per condividere maggiormente progetti che nascono seguendo il processo del Dragon Dreaming e applicano l’Empowered Fundraising, è stato istituito il blog della Gaia Foundation Italia.
Come disse Gandhi “Che voi lo crediate o no, sul nostro pianeta c’è abbastanza perché ognuno di noi possa vivere una vita sana, produttiva e gioiosa. Ma non c’è abbastanza neanche per una persona avida”.
“Non cambierai mai le cose combattendo la realtà esistente. Per cambiare qualcosa, costruisci un modello nuovo che renda la realtà obsoleta” Buckminster Fuller
Dimenticavo una cosa importante: grazie a Patri si Transition Lucca per le simpatiche foto !!!!
Che dire di questo corso.
Sono passati ormai 8 giorni da questo strordinario fine settimana.
Ho l’impressione di aver vissuto un momento di contatto profondo con me stesso e con il mio rapporto con la ricchezza e con il denaro in particolare.
Ancora mi sento in fase di assimilazione e digestione di quello che ho sperimentato durante il corso.
La proposta di John è rivoluzionaria: vivere e costruire l’economia del dono. Un’economia che ricostruisca le relazioni nella comunità, invece di distruggerle come spesso accade nella nostra attuale economia.
Come tutte le cose è importante fare delle esperienze e cominciare dal piccolo ed è quello che intendo fare …. poi vi farò sapere 🙂 .
Massimo