Una fantastica “anteprima” del “WTR – Il lavoro che riconnette” genera 6 borse di studio !
Eravamo in 16 alla prima edizione del WTR – Il lavoro che riconnette appena conclusasi domenica scorsa nelle colline bolognesi presso Casa La Lodola di Savigno. Un weekend veramente molto intenso e coinvolgente. Un bellissimo gruppo. In pochi erano a conoscenza di questa iniziativa, non promossa tramite il blog e che è stata solo diffusa solo da un passaparola. Il ricavato di quanto corrisposto dai partecipanti verrà destinato per contribuire ad un sito web dedicato alla permacultura urbana e a generare 6 borse di studio per il workshop WTR di giugno a Burolo / Ivrea. (2 borse di studio del valore di 100 Euro e 4 da 50 Euro). Il WTR è veramente un utile percorso per chi desidera approfondire la parte interiore della Transizione – forse diventerà una sorta di Transition Training 2. Chissà …
Ma vediamo com’è andata …..
Inizio col dire che ho passato parecchie notti insonni nei giorni prima, presa da una sorta di panico “pre-esame”, dedicandomi freneticamente agli ultimi approfondimenti e preparativi. Ma poi la mattina del sabato ho chiuso gli occhi, mi sono gettata nel flusso – affidandomi al processo e alla potenza dell’intenzione. In un certo senso è successo come con i transition trainings – che semplicemente funzionano per l’energia che riescono sprigionare. Chi facilita diventa semplicemente una sorta di medium.
Abbiamo allestito un bellissimo mandala collettivo dedicato alla guarigione del pianeta e al nostro amore per esso.
Poco dopo il circolo di apertura i partecipanti si sono divisi in “Home Groups” (gruppi di sostegno) che è stato il loro riferimento per l’intero weekend.
Il lavoro proposto da Joanna Macy ripercorre una spirale che inizia con la GRATITUDINE, per poi passare a ONORARE IL NOSTRO DOLORE PER IL MONDO (e quindi riscoprire il nostro legame e amore per esso) – poi c’è un netto salto quando si passa a VEDERE CON OCCHI NUOVI (teoria sistemica, cambio paradigmatico) e si conclude il viaggio del weekend con ANDARE AVANTI.
E’ stato un flusso di attività tra discussioni, esercizi e rituali – Non mancava nemmeno la parte espressiva e artistica come il modellare la creta in “La danza dello smembramento dell’Ego”
Celebrazioni, sacralità come per esempio durante il rituale “raccogliere i doni degli antenati” (un viaggio nella storia evolutiva umana) …. ma anche tanto divertimento e gioia di essere vivi in questo splendido mondo
E poi …. cosa potrebbe esserci di più bello durante il viaggio di rientro se non un arcobaleno che ci saluta e il sole che ritorna a fare capolino?
beh, che dire… io sono quello che, nella seconda foto, è chinato (maglione rosso) e viene picchiettato dai suoi… aguzzini! in soli due giorni ho trovato una familiarità incredibile in particolare con quei due “angeli” che mi hanno affiancato, e ai quali a mia volta ho dato sostegno con presenza, affetto, chiarezza e anche talvolta intransigenza. Ma non c’è stato nessuno tra i sedici partecipanti (voglio comprendere alla pari anche Ellen nel suo ruolo di conduttrice/facilitatrice) con cui non si sia instaurato un clima di franchezza, solidarietà e collaborazione, dove qualsiasi accenno di malessere veniva trasformato, usando veramente “occhi nuovi”, indispensabili per una migliore visione del mondo in cui siamo immersi.
E’ stata un’esperienza bellissima. Mi associo ai commenti di Rinaldo, Siamo stati accompagnati ad avere una visone del mondo con “occhi nuovi”. Questo mondo del quale non siamo più semplici spettatori ma siamo consci di farne intrinsecamente parte.
Grazie Ellen, nessuno meglio di te poteva arrivare a tanto!!