Ttalk a Desio (MB)
Ricordiamo il Ttalk a Desio di lunedì 20 febbraio – per chi abita a Monza e Brianza e dintorni. Questo è il link dove trovare tutte le informazioni. Vi aspettiamo !
Ricordiamo il Ttalk a Desio di lunedì 20 febbraio – per chi abita a Monza e Brianza e dintorni. Questo è il link dove trovare tutte le informazioni. Vi aspettiamo !
Non posso festeggiare a sufficenza la pubblicazione di questa guida, edita dal Transition Network e tradotta ancora una volta dallo straordinario team di traduttori coordinato da Max Rupo (grazie a Sara Francesca e Sonia!).
Si parla di come integrare il secondo dei principi della permacultura, la cura delle persone, in ogni passo delle nostre iniziative di transizione, perche’ sia sempre giusta, equa ed inclusiva. Tra i temi toccati, l’uso del linguaggio (“noi – loro”), la gestione dei ranghi, l’importanza della “biodiversita’ di punti di vista”… e, come sempre, tanti bellissimi esempi, da Londra al Brasile e ritorno.
Scaricate, leggete, diffondete, recensite!!
Il gruppo di iperattivi traduttori congiunti ASPO/Transition Italia, coordinato da Max Rupo (interessati a collaborare? contattate <rupo@cheapnet.it> ) ha appena sfornato un nuovo documento. Si tratta della traduzione di un’intervista apparsa sul sito del commentatore tuttologo Chris Martenson, (autore del Crash Course) un incontro tra lui e il consulente idrico Jack Keller, sull’oscuro tema del picco dell’acqua. Potete scaricare la versione integrale italiana da qui: peak_water_ITA_REV, mentre l’originale inglese si trova qui, sia in forma di podcast (audio) che di testo. Mentre ringraziamo Max, Elena e Daniele del loro lavoro, io vi faccio un riassuntino…
Jack Keller è il direttore esecutivo della Keller-Bliesner Engineering, una ditta che si occupa di irrigazione in agricoltura. E’ anche professore e consulente, e frequentatore assiduo del blog di Marteson. La chiacchierata tra i due offre un quadro delle principali tematiche legate al picco dell’acqua, tra cui… la sua esistenza.
A Lame (Bologna) nel programma per il 2012 avevano anticipato che la resilienza sarà il filo conduttore degli incontri dei prossimi mesi.
ECCO IL CALENDARIO DEGLI INCONTRI DI FEBBRAIO,organizzati in collaborazione con la Biblioteca Lame Via Marco Polo n. 21/13. Tel. 051 6350948 e si terranno alla sala studio del 1° piano (ingresso laterale)
SI COMINCIA ALLE ORE 20.30. INGRESSO LIBERO (DONAZIONI GRADITE) . PORTIAMO CIBO AUTOPRODOTTO DA CONDIVIDERE E TRANSITION KIT
MERCOLEDI’ 8 FEBBRAIO
LA RESILIENZAresilienza interiore e resilienza di comunità
ttalk con Stefano Peloso e Gaia Corazza
MERCOLEDÌ 15 FEBBRAIO
Il cibo : come procurarselo : gruppi di acquisto,km 0, filiere alternative
Ne parliamo con il Gasbo Beverara
MERCOLEDIÌ 22 FEBBRAIO
Autoproduzione del cibo : gli orti urbani
Ttalk con Stefano Peloso
il food garden come alternativa all’orto .
non solo gli orti ma anche i giardini, balconi,terrazzi possono essere fonte di cibo.
MERCOLEDI’ 29 FEBBRAIO
L’acqua una risorsa sempre più preziosa e poco rinnovabile.
ne parliamo con Cosimo Specolizzi che in Salento sta sperimentando nel suo Orto dei Tu’rat,la raccolta dell’acqua dalle pietre. Un sistema antico e poco conosciuto.
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Salve a tutte/i, sotto la neve apparentemente ininterrotta di questi giorni (qui un’indicazione interessante della relazione del fenomeno con il cambiamento climatico), nascono idee ed iniziative in ogni dove, qua nelle marche.
Si comincia il 18 febbraio (speriamo che la neve lo consenta…) a Fano con l’incontro: “Scec: la solidarietà in cammino”. Questi Transizionisti fanesi sembrano fare proprio sul serio. Inizio alle 15 con la relazione introduttiva di Lisa Bortolotti, di Arcipelago Scec Emilia Romagna, che ci spiegherà il funzionamento dello Scec e il ruolo che può giocare per ricostruire un’economia solidale e locale. E’ anche prevista la partecipazione di tante associazioni e G.A.S. locali. I dettagli in locandina (i gruppi di lavoro si terranno in modalità World Cafè).
La cosa non finisce qua, infatti ad Urbania ci siamo inventati l’ennesima rassegna divulgativa: “Quel che resta del pianeta blu”.
Si tratta di tre incontri, tutti di sabato, su temi molto caldi. Si comincia Sabato 3 marzo con il Prof. Ugo Bardi che presenta il suo ultimo libro (in italiano) “La Terra Svuotata“. La rassegna continua sabato 10 marzo con un incontro con Toufic El Asmar, consulente Fao e vice presidente di ASPO-Italia, che ci parlerà de “La crisi dell’acqua, un problema globale”. Finiremo in bellezza sabato 31 marzo con Andrea Bertaglio e Maurizio Pallante che presenteranno il loro libro “Scorie Radioattive“.
Tutti gli incontri prevedono un laboratorio finale in World Cafè (ormai usuale per i marchigiani), quindi portate il vostro spirito partecipativo.
Del Training del 24/25 a Macerata si è già parlato….
Preparatevi ad essere sorpresi!!
Lunedì 6 Febbraio appuntamento a Colico (Provincia di Lecco) per un incontro organizzato dalla Comunità Cristiana del Colichese e dalla Caritas in cui si parlerà della nostra interpretazione del territorio e delle sue risorse; e quindi di come possibilmente assumere una visione diversa da quella antropocentrica e di quali ausili si potrebbero trovare in quello che ci offre la “transizione interiore”. Non avrà format di conferenza ma sarà un incontro dove verrà facilitato la riflessione, la discussione e l’ascolto reciproco. Il volantino lo trovate qui.
A Lame hanno deciso di approntare un calendario di incontri sul tema Come affrontare la crisi : la Resilienza, individuando quattro aree tematiche da approfondire dal punto di vista della resilienza.
> alimentazione sostenibile
> economia solidale
> ambiente e salute
> transizione interiore
Il Primo incontro è mercoledì prossimo 8 febbraio
alla Biblioteca Lame (sala studio 1° piano – entrata laterale)
alle ore 20.30
Stefano Peloso e Gaia Corazza illustreranno due visioni complementari della resilienza :
l’aspetto personale che riguarda ognuno di noi e l’aspetto sociale, della comunità.
Sarà anche l’occasione per illustrare nei dettagli come aumentare la resilienza personale e della comunità, partendo dalle 4 aree di interesse .
Visto che si parlava di urgenza per gli interventi di adattamento climatico, pubblico una traduzione realizzata da MrsSant (cercatela su Twitter) di un articolo di Andrew Zolli apparso sul NYT il 2 novembre scorso. Me lo ha gentilmente cinguettato e la ringrazio, mi pare una buona lettura domenicale…
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IMPARARE A RIPRENDERSI IN FRETTA
Per molti anni, le persone che si occupano dei grandi problemi del mondo, argomenti legati tra loro come il degrado ambientale, la povertà, la sicurezza del cibo e i cambiamenti climatici hanno sostenuto tutti insieme la bandiera della “sostenibilità” ossia l’idea che con il giusto mix d’incentivi, sostituzioni di tecnologie e cambiamenti sociali, l’umanità potesse finalmente raggiungere un duraturo equilibrio con il pianeta e tra gli uomini stessi.
E’ un punto di vista molto attraente ed etico, e in un anno in cui si è avuto il mese più caldo mai registrato nella storia degli Stati Uniti (Luglio), la siccità nel Midwest che ha fatto precipitare più di metà del Paese in uno stato di emergenza, un’ondata di caldo nella parte est del Paese così potente da sciogliere l’asfalto sotto i jet in partenza all’aeroporto e infine la devastazione portata dall’uragano Sandy, sembrerebbe anche molto pressante e attuale.
Venerdì 27 gennaio 2012 ore 21.00 a Caponago (MB): Seminario su “Tempi di crisi e trasformazione: Il nostro viaggio interiore tra paure e opportunità”, che tratterà il tema della nostra preparazione psicologica ad affrontare le possibili conseguenze dei cambiamenti e crisi in atto. Cambiamo il nostro punto di vista e scopriamo gli importanti valori e risorse, che possiamo recuperare dentro di noi per contribuire alla ricostruzione e alla solidarietà della Comunità.
Organizzato dalla Banca del Tempo di Caponago in collaborazione con Transition Italia.
“Maestro cerca allievo. Si richiede un sincero desiderio di salvare il mondo. Presentarsi di persona.”
E’ questo enigmatico annuncio che Ishmael, creatura di immensa saggezza, fa la sua apparizione nella vita di un uomo come tanti, animato da un mai sopito desiderio di conoscenza vera.
Ishmael è una guida molto particolare, e la storia che racconta al suo discepolo è di quelle che nessuno ha mai udito: la storia stessa dell’uomo.
Ho appena terminato di leggere “Ishmael”, un romanzo di Daniel Quinn pubblicato nel 2009. Leggo principalmente saggi (su tematiche legate alla … indovinate …. alla transizione) per cui questa lettura l’ho scoperta come preziosa rarità. Questo libro mi ha colpito molto profondamente e quindi ho pensato di dedicare un post su questo blog per segnalarlo e invitare alla lettura.
Il libro ha raccolto un grande successo di pubblico oltre a premi e riconoscimenti letterari, tra cui il Turner Tomorrow Fellowship, assegnato per le “concrete e innovative soluzioni ai problemi mondiali”, ed un film ispirato ad esso (Instinct di Jon Turteltaub, con Anthony Hopkins e Cuba Gooding, jr).
Il romanzo si confronta con la visione del mondo e del ruolo che la specie umana ha ricoperto nelle ultime migliaia di anni sul pianeta Terra, ovvero la mentalità di possedere e dominare le altre specie, al fine di ottenere il controllo sulla natura e sulle risorse del globo, causando danni forse irreparabili, a partire dalla scomparsa di tantissime specie ed habitat per fare spazio all’urbanizzazione ed al ‘progresso’. Continua a leggere
Mercoledì 18 alle 17.00 parte, a Ferrara, il primo appuntamento degli incontri dedicati a conoscere il nostro mondo attuale:
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Il progetto degli incontri è una collaborazione tra le Biblioteche di Ferrara, Il Centro Idea, Ferrara Città Sicura e Solidale e Ferrara in Transizione.
Tutto nasce da un dono: nel Gennaio del 2011 abbiamo regalato, noi gruppetto sparuto di transizione ferrarese, tre copie del “Manuale della Transizione”, alle Biblioteche cittadine; in Aprile ci hanno chiamato per chiederci una “bibliografia di transizione” da acquistare e ci hanno proposto di organizzare 4 incontri sui temi della transizione. Abbiamo proposto il programma che vedete qui sopra, gli è piaciuto, siamo partiti insieme a realizzarlo.
Questa è una piccola storia di come nasce questa iniziativa, altre si intrecciano o sono accadute prima a prepararla, altre stanno nascendo grazie a questo ciclo di incontri.
Se, come noi, vivete dalle parti di Ferrara e vi state chiedendo “come potete immaginare l’economia, il clima, l’energia e la transizione al nostro futuro” questi incontri potrebbero esservi utili. Per informazioni: ferraraintransizione@gmail.com .
Se volete il manifestino o le cartoline, cliccate su quella che vi interessa: Manifestino – Economia – Clima – Energia – Transizione
Ho scritto due righe di commento alla trasmissione Che Tempo che Fa di domenica scorsa. Se vi interessano le trovate qui.
Quale tecnologia potrebbe esserci utile per mantenere un minimo di civilizzazione auspicabile anche nel futuro? Come rendersi maggiormente indipendenti dal sistema ?
Acquisendo nuovamente l’autonomia del saper fare e imparando a condividere.
Questa è la filosofia dell’ Open Source Ecology.
Un breve video (con sottotitoli in italiano) introduttivo tratto da TED per una prima ispirazione:
“L’Open Source Ecology è una rete di agricoltori, ingegneri e sostenitori che ha come scopo la creazione di una comunità autosufficiente ed eco-sostenibile. Dal fabbisogno alimentare alla costruzione di trattori e stampanti 3D, tutto è progettato per essere fatto da sé. Il fondatore è un giovane fisico statunitense, Marcin Jakubowski, classe 1973 (bell’annata il 1973), laureatosi a Princeton con dottorato in fisica all’Università del Wisconsin.
Nel 2003 Jakubowski ha deciso che l’agricoltura era la sua vera vocazione, il motivo di questo cambio di rotta risiede in un singolo avvenimento che lui descrive così: «Mi trasferii in Missouri comprando una fattoria e acquistai un trattore ma si ruppe. Allora lo riparai e si ruppe di nuovo, finché alla fine non avevo più soldi per andare avanti. Poter accedere a strumenti low cost fatti con materiali riciclabili e pensati per durare una vita e non una manciata di anni è vitale. Ed è esattamente quello che ho fatto: progettare quel che davvero mi serviva, condividendolo online».”
Leggi il resto dell’articolo su Evoluzione Culturale
Uno dei principali progetti di OSE è il “Global Village Construction Set” (GVCS), che è una piattaforma tecnologica aperta per la facile fabbricazione di 50 macchinari industriali necessari per mantenere piccole civilizzazioni con i comfort moderni. Le principali caratteristiche del GVCS sono di essere open source, a basso costo, modulari, flessibili, fatti per l’autocostruzione, di facile manutenzione ed ad altra performance.
Per saperne di più andate a questo link.
Una bella storia che vale la pena conoscere, buona lettura.
fonte: http://lospiritodeltempo.wordpress.com/
Traduzione a cura di Daniel Iversen e Lorenzo Micali
Bisogna ammetterlo, sembra essere uno dei piu sconsiderati atti criminosi, e anche il piu sfrontato.. All’esterno della stazione di polizia nella cittadina vittoriana di Todmorden, West Yorkshire, ci sono in rilievo tre grandi aiuole. Se le aveste visitate qualche mese fa, le avreste trovate stracolme di cavoli, carote, lattughe, cipolle primaverili, insomma, di ogni sorta di verdura e foglie di insalata.
Oggi le aiuole sono vuote. Come mai? La gente ha passeggiato sopra il piazzale della stazione di polizia in pieno giorno e ha preso le verdure. E cosa stanno facendo i poliziotti riguardo a questo furto sfacciato commesso sotto i loro nasi? Un bel niente, e questo non è molto corretto.
“Ho visto dalla videocamera di sorveglianza alcune persone mentre arrivavano e le raccoglievano” afferma il responsabile d’ufficio Janet Scott, con un sorriso enorme.
Il sorriso che spiega tutto. Continua a leggere
Vi segnalo questo intervento dei fratelli Lombroso alla trasmissione “Le Storie” di RAI3, sconcertante il livello di non consapevolezza dei liceali romani che formavano il pubblico. Istruttivo…