Buon 2012… di Bruchi, Transizioni e Farfalle

[youtube=http://youtu.be/7bfGnMf0Lkk]

“La genesi della trasformazione nel bruco inizia con l’apparizione di cellule denominate dagli scienziati ‘immaginali’. I ricercatori non hanno idea da dove provengano queste cellule o perché appaiano. Sono chiamate ‘immaginali’ perché gli scienziati possono solo supporre la loro intenzione: quella di ‘immaginare’ qualcosa di incredibile che sta per accadere. In un primo momento, le cellule immaginali sono scacciate e distrutte dall’intelligenza organica del bruco. Nel tempo, la lunga stringa di cellule immaginali agglomerate e raggruppate, cambia marcia e, da cellule isolate ma simili, diventano le cellule programmate per diventare una farfalla. Raggiungono letteralmente la massa critica di influenza in grado di dare inizio alla metamorfosi del bruco mutandolo in farfalla.”

6 commenti
  1. RiccardoKamba
    RiccardoKamba dice:

    Grande metafora. Cellule, questo siamo. Immaginali, perché lavorano sull’immaginario. E in attesa di creare massa critica, mentre il sistema cerca di espellerci…
    Sono sicuro che nel 2012 cominceremo a vedere che la farfalla.. sarà!

  2. peterpingus
    peterpingus dice:

    Ciao Riccardo, quello che mi ha colpito molto in tutta questa storia dei bruchi e le farfalle è proprio quella, e mi affascina come possiamo leggere la realtà attraverso le storie, la natura. Inoltre, le storie a cui ci riferiamo (o, se vuoi, ci raccontiamo) fanno la differenza.

    Pierre

  3. paigam
    paigam dice:

    sono d’accordo: “le storie che ci raccontiamo fanno la differenza”. Proprio come le cellule immaginali, le storie diventano reale esperienza, ma prima devono raggiungere la massa critica.
    Detto tra noi, nonostante le previsioni dei Maya, non credo che quest’anno sia quello del “cambiamento”, molto più probabile che sia l’inizio della “sofferenza”… e senza dolore l’uomo non ha interesse a cambiare.
    Auguri
    Paigam

    • peterpingus
      peterpingus dice:

      Bhè un pò di difficoltà le dobbiamo mettere in conto… non credo che il bruco sia tanto felice inizialmente del cambiamento, soprattutto quando non sa dove porta; ci può aiutare la nostra capacità di immaginare il futuro. Uno strumento che può tornare utile è vedersi il Crash Course di Chris Martenson (qui il primo video: http://youtu.be/94ACoRe6WPE); consigli: sono tre ore e mezza circa, dividere in tre parti (da 1 a 9 – da 10 a 16 – da 17 a 20), invitare amici con qualcosa da mangiare per cena, vederselo insieme e… parlarne mentre vi mangiate quello che avete portato.

  4. Gina
    Gina dice:

    Il problema è che il bruco non sa di poter diventare farfalla… Lo sa solo dopo. Noi, che come il bruco siamo formati da un agglomerato di cellule “dormienti” sappiamo di poter diventare farfalle? Vediamo la farfalla che bussa alle pareti del nostro bozzolo, della nostra cellula? Comunque, 10 e lode a questo eloquente filmato.

    • peterpingus
      peterpingus dice:

      Ciao Gina.

      Belle domandone 🙂

      Qualche pensiero come viene: il processo avviene da solo, non è detto che sia necessaria una consapevolezza (almeno nel bruco). La consapevolezza è necessaria? E’ utile, in questo momento molto, ma, essendo che la vita è un grande e complesso esperimento, non è detto che il mio esperimento funzioni, potrebbe essere un’altro a funzionare. Il mondo è complesso e le soluzioni richiedono altrettanta varietà in sperimentazioni.

      La consapevolezza può aiutare ad individuare quelle più promettenti; per cui la consapevolezza è uno strumento utile a cogliere i processi che mostrano maggiori probabilità di funzionare mentre il processo evolutivo continua. Alla “transitiva”? i processi resilienti e essere parte del cambiamento 🙂

      Da non considerarli pensieri evoluti, sono riflessioni emerse alle tue domandone; grazie per averle poste.

      Ciao
      Pierre

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